Questa storia è dedicata alla mia sorellona che si sta godendo una bella vacanza in Inghilterra :3 <3
 
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K.Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 
 
-Malfoy, togliti.- Sibilò Ginny.
Draco la guardò con un sorriso beffardo.
-Togliti tu, Weasley.-
-Malfoy, vedo che ti piace diventare un furetto, vuoi favorire ancora?- Ribattè, lei.
-Già. Mi dovrò spostare io. Sai, se tu allunghi il tuo percorso ti si potrebbero consumare le suole delle scarpe e non avresti soldi per comprartene un altro paio.- Disse, facendo un passo di lato e lasciando libero il passaggio a Ginny.
Lei era rossa in viso, un po’ per vergogna, un po’ per rabbia.
La rabbia prevalse.
-Malfoy, io ti...-
-Oh-oh! La Weasley fa sul serio!- Disse Draco, dando di gomito a Tiger e Goyle.
A quel punto intervenne Harry.
-Ginny, Ginny, calma! Aspetta! Rifletti!- Le disse.
-Quando mai tu l’hai fatto, prima di colpire Malfoy?- Chiese lei aspra.
Harry rise piano e farfugliò che aveva ragione.
-Potter! Ci mancavi tu! Adesso che vuoi fare, invitarla a ballare un Valzer? Ma per favore, Potter!- Urlò Draco.
-Potrei invitare te Draco.- Sussurrò.
Draco rimase con gli occhi sbarrati e poi scoppiò a ridere.
-Ci si vede!- Disse Harry e andò via spensierato.
-M-ma l’avete visto?- Chiese allarmato Draco a Tiger e Goyle, che ancora non avevano capito cosa fosse successo.
 
Passarono un po’ di giorni.
Harry pensò spesso con un sorriso beffardo a quello che aveva detto e più ci pensava, più si congratulava con se stesso.
Draco, invece, più ci pensava, più si scopriva ad avvampare quando si immaginava loro due stretti l’uno all’altro a ballare penosamente un Valzer.
 
 
“Vuoi ballare?” Era l’unica cosa che c’era scritta sopra il bigliettino che Harry aveva lanciato a Draco durante la lezione. Il ragazzo capì poco dopo a cosa si riferisse il “ballare”.
E’ come quando vai a una festa dove si balla. E spesso se nessuno comincia a ballare prima di te, tu ti vergogni a cominciare. Era come “mettersi in gioco”. In altre parole stare con qualcuno. Quindi lui doveva mettersi con Potter? Potter? Proprio Harry Potter? Quello sbruffone buono a nulla? Quello che si crede chissà chi? Quello sempre dalla parte di Silente? Quello contro il Signore Oscuro? Quello contro Piton? Quello che c’entrava sempre in tutti gli affari?
Intanto un sorriso si stava dipingendo sul suo volto. Ci mancò poco che non si mettesse a ridere. Scrutò Harry.  Lo vide per una volta sotto una diversa luce. Come un suo pari. Scoprì che i suoi lineamenti erano perfetti. I suoi capelli perennemente in disordine erano lucenti.
“Sì”
E lanciò il biglietto. Angolo Autrice.
Ta-Dannn! Stasera ho voglia di scrivere! :33 Una piccola Drarry, un po’ banale ma lascio a vio il compito di recensireeeee! Grazie millee! :33