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Autore: echo kiriky    23/07/2011    1 recensioni
"[..]Le fan cominciano a gridare ancora di più, quando i primi accordi di "Neustart" si diffondono nell'aria attorno. Qualcuno comincia a gridare i nomi dei vari componenti e, ogni tanto, tra i tanti dubbi si distinguono frasi come Ich Liebe Dich. Chi non urla, tenta di seguire il rapper di Timo e la voce di Frank, cantando con loro...[...]"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Ci tengo a precisare che i Panik non mi appartengono, e con questo mio scritto privo di alcuno scopo di lucro, non intendo dare una rappresentazione veritiera del carattere o delle vite dei componenti della band, né desidero offenderli in alcun modo.


Festa a sorpresa?
Kia è seduta davanti al computer della sua stanza, con diverse finestre internet aperte comprese le due query di msn: una con Lyse e l'altra con Ann, sue amiche. Viene distratta nel momento in cui il cellulare comincia a suonare e sullo schermo la lucetta ad intermittenza fa apparire il ben visibile sul display il nome Davii~ .
Dopo aver recuperato il cellulare, nascosto tra una pila di libri e di fogli sui quali capeggiano scritte di schemi per lo studio ed appunti, la ragazza spinge il pulsante verde per accettare la chiamata.
-Spero per te che siate in Germania, altrimenti chiudo qui!- risponde.
-Ciao anche a te e, sì, anche io sto bene- risponde con voce allegra e divertita il ragazzo.
-Se, se... ok!- scherzosa anche lei.
-Bell'amica, tsk comunque siamo in Germania, contenta?-
-Bene!Uhm... a che devo l'onore di questa chiamata?- chiede Kia
-Devo per forza avere qualche cosa, non è possibile che voglia semplicemente parlare con una mia amica?- chiede David.
Accigliandosi- No!- è la risposta secca.
-Ok, ok... in effetti mi serve sapere se i tuoi avevano in mente qualche cosa per il 22 ed il 23 di questo mese.
-Da quanto mi hanno detto, avrebbero voglia di fare un salto ad Amburgo, lì da voi, per il compleanno di Timo-
-Bene, è questo il punto. Avevamo intenzione di fargli una festa a sorpresa, io e gli altri, domenica 23, nell'appartamento sopra lo studio di registrazione ad Amburgo. Pensate di poter venire il giorno prima e sistemare qualche cosa?- chiede David.
-Penso che non ci siano problemi. Ora però i miei non ci sono; ti mando un messaggio di conferma quando tornano, va bene?-
-Sì, sì. Anche domani viene in tempo. Ok, allora ti lascio. Ci sentiamo presto e stammi bene!-
-Tranquillo! A presto e stammi bene anche tu!- e dopo questo saluto clicca il tasto rosso per chiudere lì la chiamata.
Dopo di che riporta la propria attenzione sulle due discussioni aperte su msn: ha bisogno assoluto di un consiglio... non ha la più pallida idea di che cosa comprare al fratello. Per fortuna che Lisanne è online, quindi ha modo di chiederle di fare shopping il giorno dopo, lei sì che ha occhio per cose di questo genere!
E' quasi sul punto di rispondere ad Ann e poi disconnettersi quando gli occhi si spostano sulla finestrella apertasi in basso a destra, che segnala che FяANCI$ è ora online, nemmeno il tempo di rendersene conto che le ha aperto una query per parlare velocemente. Un saluto ed una semplice richiesta per uscire il pomeriggio seguente e Kia non può fare a meno di rispondere negativamente, mortificata. Quando poi Francis si disconnette a finalmente l'opportunità di rispondere ad Ann, ignorata quasi completamente fino a quel momento. Le deve ancora raccontare dell'appuntamento avuto con Schwarz appena il giorno prima, ora deve rispondere alla curiosità dell'amica. La loro conversazione continua così a lungo tra Ann che cerca di farla parlare e Kia evasiva sull'argomento e che tenta più di una volta di cambiare discorso.

E' già passata una settimana dalla chiamata di David ed ora Kia si trova in macchina con i suoi genitori a percorrere il tratto di autostrada che divide Neumunster da Amburgo.
Sono partiti nel pomeriggio, giusto il tempo per permettere a Kia di riprendersi a scuola e poi, subito in auto.
Con David erano rimasti d'accordo che Kia ed i suoi sarebbero arrivati quel venerdì pomeriggio e sabato sarebbe arrivato da Berlino Kevin e tutti insieme avrebbero sistemato e preparato. Poi, domenica mattina avrebbero fatto il loro arrivo i Nevada Tan al completo e la festa sarebbe cominciata.
Ed ora Kia fissa il pacchetto avvolto in una carta da regalo azzurra, accanto a lei.
Il suo regalo, più quello di Lyse, per il fratello.
Spera che possa piacere a Timo e con questi pensieri appoggia la testa contro il finestrino, addormentandosi poco dopo. Al risveglio sente sua madre avvisarla che sono quasi arrivati a destinazione.
E' ancora assonnata quando arrivano davanti all'appartamento occupato dai Nevada Tan e scende dall'auto con la sua valigia rischiando più di una volta di cadere rovinosamente a terra, inciampando nelle stesse ruote del suo trolley viola. Per fortuna, una volta dentro, prendono l'ascensore altrimenti Kia non avrebbe giurato di arrivare integra con tutti gli arti al loro posto.
Aperta la porta dell'appartamento le ci vogliono due secondi per svegliarsi completamente, osservando il disordine che regna sovrano. Pentole ed altri utensili da cucina impilati dentro il lavandino, per non parlare dei piatti. I vestiti sparsi ovunque.
Inghiotte a fatidica osservando quel disastro.
-Vado... vado a comprare qualche cosa per la cena. E comincio il rifornimento per la festa...- cerca di squagliarsela il padre, avvicinandosi cautamente e all'indietro come un gambero, alla porta d' uscita.
-Ehm... papà, vengo con te...- cerca di dire Kia, mettendo in atto gli stessi movimenti. Ma la madre si volta di scatto verso di lei.
-Non credo propio, signorina. Tuo padre andrà a fare la spesa e tu, mi aiuterai a sistemare questo appartamento da cima a fondo.- e con queste parole la ragazza ha capito che la sua fine è molto vicina, più di quanto avrebbe mai immaginato.
Abbassa il capo sconfitta mentre il padre esce di corsa dall'appartamento, prima che la moglie abbia un qualsiasi tipo di ripensamento. Poco dopo, sentendo i passi della madre avvicinarsi, alza lentamente la testa mentre appare sullo stipite del corridoio con in mano un secchio ed una scopa. Quest'ultima la da a Kia, mentre lei comincia a mettere i vestiti dentro il secchio.
Kia sbuffa e comincia il suo lavoro, costringendosi a memorizzare un promemoria: "Uccidere David e Timo. Se c'è tempo, anche gli altri." Per poi sbuffare nuovamente.
Solamente una piccola sosta per la cena a base di pizza e poi, di nuovo al lavoro fino a tardi. E' mezzanotte passata quando Kia si fa cadere esausta sul divano-letto del salotto preparato appositamente per poterci dormire.

Nel pomeriggio del giorno seguente Kia esce per andare in un negozio di alimentari ed acquistare salatini ed altre cose per la festa del giorno dopo. E' in una pasticceria intenta ad aspettare il suo turno per ordinare la famosa torta che quella mattina sua madre aveva provato a cucinare senza successo, quando il suo cellulare comincia a suonare. Lo recupera con una certa difficoltà, a causa dei sacchetti che porta tra le mani.
-Pronto, Banda bassotti?- dice la voce dalla parte opposta della cornetta.
Kia si acciglia visibilmente.- Dovrei pensare che sei già ubriaco alle...-guarda l'orologio dietro al bancone-... alle 18.00 del pomeriggio? Oppure hai fatto uso di stupefacenti? No, Davii, da te non me lo sarei mai aspettato...- l'ultima frase la pronuncia con un tono di voce misto tra il deluso ed il triste.
-Spiritosa, come sempre. Era per non dare nell'occhio e poter parlare senza che Timo si insospettisca.- risponde il ragazzo, abbassando il tono della voce.
-Ceeerto, allora fingi una conversazione con la Banda Bassotti...ma certo, perchè non ci ho pensato prima?- nel frattempo si fa avanti nella fila ed è il suo momento di ordinare la torta.
-Si, ok, forse hai ragione tu. Ma, non mi è venuto in mente niente di meglio.- risponde sinceramente il ragazzo.
-Quella torta lì, grazie.- dice alla commessa. -Non mi sorprende. Non sai dire bugie, ti ricordo che quando vi mettevate nei guai, tu e Timo, toccava sempre a mio fratello inventarsi qualche bella storia.- sorride al ricordo.
-Ok, va bene. Ma ti ho chiamato per un altro motivo. Come stanno andando i preparativi?-
-Bien, bien. Prima che uscissi è arrivato Kevin. Però, ecco, un po' di ordine nell'appartamento... no, vero?- domanda prendendo la torta e mettendosi il cellulare tra la spalla e l'orecchio per poi uscire dal negozio e cominciare a camminare per le strade di Amburgo.
-Ehm, si, non siamo molto ordinati. Lo ammetto.-risponde lui.
-Va bene, ora lascio perdere, anche perchè devo staccare e correre a casa. Ci sentiamo domani!- e così dicendo, dopo un ultimo saluto veloce, chiude la chiamata e si avvia verso la strada di casa.
   
 
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