Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _M e l_    23/07/2011    3 recensioni
STORIA SOSPESA.
Melanie era stata felice.
Ma quella felicità era basata su una menzogna e, si sa, la verità, prima o poi, viene sempre a galla.
E Melanie è stata vittima di questa cruda realtà che l'ha portata a fare scelte diverse, sbagliate.
Che l'ha portata a nuovi incontri.
Che la porterà, forse, all'amore...
Tratto dal primo capitolo:
- Come ti chiami? -
- Sirius Black -
La donna s'irrigidì immediatamente sentendo quel nome. Tolse la mano che egli stava medicando dalle sue e si allontanò di scatto.

/---/
- Non voglio farti del male – ripeté Sirius. Sicuramente lei pensava che fosse un temibile assassino. Doveva in qualche modo farle capire che non era affatto così.
/---/
Allora era vero, lei era...
- Melanie – lei rise della sua faccia shoccata. Di certo era una rarità vedere il composto e impeccabile Sirius Black con la bocca penzoloni.
Ma egli pensò solo a quanto fosse bella quella risata cristallina.

---
Il rating arancione potrebbe arrivare al rosso
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Sirius Black, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Si ringrazia Desdemona XI per il meraviglioso banner :)



The wish;

 

Melanie si era svegliata di soprassalto, la fronte madida di sudore.
Aveva subito posato una mano sul cuore, sentendone l'elevato battito, e rilasciato un sospiro socchiudendo gli occhi.
Un sogno, un ricordo, che la perseguitava ogni notte. Oramai ci aveva fatto l'abitudine.
Si era alzata incuriosita dalla maestosa casa, desiderosa di scovarne tutti i meandri.
Così, dopo una veloce sciacquata rinfrescante, era scesa di sotto ed era entrata in quello che immaginò essere il salotto, una lunga stanza al primo piano, con il soffitto alto e pareti verde oliva coperte di arazzi sporchi.
Ma uno solo attirò la sua attenzione. Esso si trovava nella parte opposta della stanza e occupava tutta la parete. Decise di avvicinarsi.
La moquette esalava nuvolette di polvere tutte le volte che qualcuno vi posava un piede, e le lunghe tende di velluto verde muschio ronzavano come se pullulassero di api invisibili.
“Doxy, sicuramente” pensò infastidita. Ma fu solo un pensiero fugace in quanto la sua attenzione fu rapita completamente dall'arazzo.
Esso sembrava immensamente antico; era sbiadito e pareva rosicchiato qua e là dai Doxy.
Tuttavia, il filo d'oro con cui era ricamato scintillava ancora abbastanza da mostrare un esteso albero genealogico che risaliva (per quanto ne capiva lei) al medioevo. Grosse lettere in cima all'arazzo recitavano:

La nobile e Antichissima Casata dei Black
“Toujours pur”

Subito si mise alla ricerca di Sirius, ma il suo sguardo venne attirato da una figura che le ghiacciò letteralmente il sangue nelle vene.
Rappresentava una donna alta e bella con lunghi, folti capelli neri lucenti.
Labbra sottili, occhi scuri con palpebre pesanti, e una mascella forte.
Bellatrix Lestrange.
Melanie indietreggiò lievemente. L'aveva conosciuta, eccome!
Anche se il breve tempo passato ad
Azkaban aveva modificato il suo aspetto, rendendo il suo viso magro come quello di uno scheletro, la ragazza riconobbe immediatamente quel luccichio spaventoso che, anche in un dipinto, faceva bella mostra di sé nel suo sguardo.
Quello sguardo arrogante, paranoico, folle, sadico. E lei sapeva bene quanto potesse esserlo.
L'aveva provato sulla sua pelle.
Un brivido la colse impreparata, ma non fu causato dal breve ricordo che le riaffiorò nella mente, no.
Ma da un fresco respiro che le accarezzava dolcemente il collo.
Una mano era stesa al suo fianco mentre il resto del corpo era posizionato dietro di lei.
Poteva toccare lievemente il suo petto quando egli lo alzava per riempire d'aria i polmoni, e ciò le procurava altri tremori che di certo non erano di paura.
- Ero qui - disse Sirius indicando un buchetto rotondo carbonizzato nel tessuto, simile a una bruciatura di sigaretta.
Si staccò bruscamente quando si accorse di essere scosso da tremiti di... desiderio?
Scosse la testa incredulo, ma non ebbe modo di rimuginare su ciò che provava perché lei aveva appena parlato.
- Chi... chi lo ha fatto? - chiese infatti.
- La mia dolce e cara mamma - rispose stando bene attento a calcare gli aggettivi in quanto lei di dolce e caro non aveva niente.
- Perché? - domandò sorpresa.
- Non ero d'accordo con le loro idee, con i loro ideali. Non mi sono unito a Voldemort, non sono diventato un magiamorte – quasi sputò l'ultima parola.
Melanie strinse istintivamente con la mano destra il braccio sinistro abbassando lo sguardo a disagio.
“Sarei stata una Black perfetta” pensò amareggiata.
- Scusa... - disse Sirius imbarazzato.
- Non... non importa – lo rassicurò con gli occhi lucidi. Lo sguardo e la testa ancora bassi gli conferivano un aria tenera ed indifesa.
Il cuore gli si strinse in una morsa dolorosa difronte a quella visione e si maledì per il suo poco tatto. Tentando di riparare la situazione la strinse in un abbraccio impacciato.
Non appena si sentì circondare dalle sue braccia lei sgranò gli occhi sbalordita. Non era più abituata a queste dimostrazioni d'affetto. Come se avessero volontà propria anche le sue braccia lo arpionarono stringendolo forte mentre calde lacrime iniziarono a solcarle le guance.
Sirius le accarezzò i capelli nella speranza di riuscire a calmarla. E sembrò funzionare, infatti, dopo poco tempo, Melanie si staccò dal suo petto sorridendogli mesta.
- Scusa – gli disse riferita al suo piccolo sfogo.
- Non preoccuparti... - rispose lui toccandole gentilmente una guancia in segno di conforto.
- Dovresti andare a letto... sei ancora troppo debole... - gli consigliò poi, velando galantemente un ordine che lei fu felice di eseguire. Era distrutta, in effetti.
Prima che Sirius chiudesse la porta, dopo averla accompagnata nella sua stanza, l'avvertì:- Verrò più tardi per controllare le ferite -
Troppo stanca per fare alcunché annuì semplicemente prima di sprofondare nel sonno, avvolta nel caldo abbraccio di Morfeo.

 

 

Sirius toccò lievemente la porta che aveva davanti, aprendola solo quando udì una voce provenire dall'interno della camera.
- Avanti – disse Isabella sedendosi sul bordo del letto. Aveva dormito poco e niente e ciò si poteva ben notare dalle occhiaie presenti sotto i suoi occhi nocciola.
“Dovrei darle una di quelle pozioni per l'insonnia di mia madre” pensò lui turbato mentre le si sedeva accanto.
Inizialmente nella stanza dominò il silenzio, interrotto solo dal fruscio delle garze sporche che Sirius cambiava con altre pulite.
Si fermò quando fu sicuro che i polsi fossero ben fasciati, colto da un imbarazzo improvviso.
- Devi... ehm... abbassarti la camicia e girarti – le disse cercando di nascondere il disagio che provava dandosi un tono perentorio.
Melanie eseguì le direttive tacitamente, un delizioso rossore a imporporarle le gote.
Cercando di darsi un contegno, Sirius iniziò a scioglierle la benda che le cingeva quasi tutta la schiena. La ragazza sussultò non appena sentì le sue mani sui suoi fianchi, tremando visibilmente di piacere non appena l'uomo entrò in contatto con la sua candida pelle.
Nel frattempo egli con dei respiri profondi tentava di placare il desiderio che si era, nuovamente, impossessato di lui.
Così facendo, però, peggiorò solamente la situazione della povera fanciulla il cui cuore, impazzito, prese a battere sempre più furioso ogni qual volta il suo pungente fiato le accarezzava il collo, garbato.
Infine, entrambi, tirarono un sospiro di sollievo non appena Sirius si richiuse la porta alle spalle.
“Sarà una tremenda convivenza” pensarono all'unisono, sconfortati.





---
Sono stata brava, no? Vi ho fatto aspettare solo una settimana u.u
Per il capitolo, voglio semplicemente specificare che i due non sono già innamorati. Ma ho pensato che qualcosa, almeno in Sirius, si doveva smuovere, è pur sempre un uomo a cui sono stati negati certi... piaceri per lungo tempo. Il perché ci sia finita di mezzo anche Melanie non lo so, ma credo che la giustificazione ufficiale sia che è una ragazzina (Mel: mica tanto!) in preda agli ormoni.
Poi, diciamoci la verità, Sirius riesce a farsi desiderare anche dalle pietre, tant'è bello :)

Avvertimenti:
Il rating, per ora, è arancione, ma potrebbe arrivare al rosso.

Non mi prendo il merito di quello che non ho scritto io, perciò qualora ciò che leggerete non è frutto della mia immaginazione lo segnalerò sicuramente.



La descrizione del salotto l'ho presa da qui:
Harry Potter e l'ordine della fenice, pagina 106

La descrizione dell'arazzo e le parole di Sirius le ho prese da qui:
Harry Potter e l'ordine della fenice, pagina 114-115

La descrizione fisica e psicologica di Bellatrix Lestrange l'ho preso da qui:
http://potterevolution.forumfree.it/?t=53187252

Infine ringrazio chi recensirà e ha recensito (_Eleutera_, Desdemona XI, Marcie), chi metterà la storia tra le preferite/seguite/ricordate e chi l'ha messa tra le seguite (Marcie)/ ricordate (animegirl91) e le 77 persone che l'hanno letta.
Vostra,
_
M e l_

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _M e l_