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Autore: Toski    23/07/2011    0 recensioni
Come sono stati i mesi precedenti all'arrivo della lettera di ammissione ad Hogwarts per Lily Evans? Com'era essere una strega in una famiglia di babbani? Ecco, secondo me era proprio così...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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How to be a little witch. 

PROLOGO. 

La famiglia Evans, Giugno 1970. 


Il Signore e la Signora Evans erano due persone perfettamente normali. Abitavano in una casetta a due piani e con un bel giardino, appena fuori Londra. Danielle odiava le città troppo affollate e aveva pregato il marito per andare ad abitare in un posto più tranquillo. La loro casa si trovava vicino ad un immenso campo di grano che in quel periodo dell'anno stava giusto maturando e colorando d'oro tutto ciò che aveva intorno. Erano inoltre due persone estremamente cordiali, entrambi sulla quarantina d'anni e con cui era difficile non andare d'accordo. 
La Signora Evans era un'ottima cuoca e se ne stava sempre in cucina tentando nuove ricette che costringeva il marito ad assaggiare e mettendo a dura prova il loro povero forno costretto a sfornare ogni giorno quantità industriali di biscotti e crostate destinati non solo a loro, ma anche alle amichette delle loro figlie e ai loro genitori quando tornavano a prenderle la sera. Infatti i Signori Evans avevano due figlie: Petunia e Lilian. 
Petunia era la maggiore ed aveva appena compiuto tredici anni. 
Era una ragazzina molto curiosa, terribilmente ossessionata dal voler essere perfettamente normale e desiderosa di molte attenzioni da parte dei genitori. Odiava tutto ciò che poteva essere, a detta sua, "strano" come la sorella, ad esempio. Lilian, o meglio: Lily come la chiamavano tutti, era quasi l'opposto di Petunia. Aveva i capelli rossi come i papaveri d'estate, che le scendevano sulle spalle fino a metà schiena in perfetti boccoli rotondi, Petunia aveva sempre guardato in malo modo i capelli di Lily, secondo lei erano strani, anormali e la sorella avrebbe assolutamente fatto meglio a tagliarli. Naturalmente ciò che diceva non aveva niente a che vedere col fatto che i suoi capelli erano di un marrone spento, lisci e le arrivavano a malapena sulle spalle. Danielle e Robert erano rimasti molto sorpresi dall'aver avuto una figlia con i capelli rossi visto che entrambi li avevano tendenti al castano scuro, Danielle raccontava spesso alla figlia del giorno in cui era nata. Le raccontava che quando l'aveva presa in braccio per la prima volta Lily aveva un unico, buffissimo ciuffo rosso sulla testa e che poi, subito dopo, aveva aperto gli occhi verdi e aveva guardato la sua mamma. Insomma chiunque, vedendo insieme le due bambine, non avrebbe mai pensato che potessero essere sorelle. 
I Signori Evans tuttavia erano molto orgogliosi di entrambe le loro figlie e non avevano mai prestato più attenzione ad una rispetto all'altra. 
"Petunia, tesoro, va a chiamare tua sorella e dille di venire a tavola che la cena è pronta perfavore." chiese Danielle alla figlia più grande già seduta a tavola e perfettamente composta. 
Robert Evans sedeva su una delle quattro sedie poste intorno al tavolo rotondo e leggeva il giornale con aria interessata. 
"Oh mamma, ma perchè devo andare sempre io a chiamarla! Dovrebbe già essere qui con noi, lasciamola stare dov'è forse non ha fame." rispose Petunia sperazosa, ma poi guardò la madre che le restituì uno sguardo che non lasciava decisamente vie d'uscita. 
"E va bene, va bene. Ci vado." La ragazzina sbuffò e si alzò da tavola per salire le scale e chiamare la sorella per la cena. Ma la cameretta era vuota e Lily non era in nessun'altra stanza del piano superiore, così Petunia scese e tornò in cucina. 
Stava per aprir bocca ed informare i genitori, quando la porta a vetri della cucina che dava sul giardino curatissimo dal signor Evans si aprì e Lily entrò saltellando circondata da un volteggiare di riccioli rossi. Stringeva in mano un barattolino di vetro dentro al quale tre lucciole svolazzavano pigre. Corse dal padre e lo abbracciò mentre lui ancora leggeva il giornale, poi gli scoccò un bacio sulla guancia e fece per salutare anche la madre, che la guardò severa. 
"Lily. Quante volte ti ho detto che non voglio che torni a casa così tardi? Devi tornare con tua sorella! Fuori è già buio da mezz'ora" la rimproverò Danielle muovendosi verso la tavola con in mano la teglia dell'arrosto già affettato. 
"Io gliel'ho detto di tornare con me mamma! Ma lei ha sempre da ridire e non mi ascolta mai, preferisce continuare i suoi stupidi giochi!" rincarò la dose Petunia riprendendo posto a tavola. 
Lily non se la prese per il rimprovero della madre ne per il commento della sorella, appoggiò il barattolino su un tavolinetto di legno e sorrise. 
"Certo che è già buio mamma altrimenti come avrei potuto trovarle, le lucciole?"
  
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