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Autore: Rainbone    23/07/2011    8 recensioni
Salve... questa volta ho pensato di cimentarmi in qualcosa di più lunghetto per cui, ecco una fanfic sulla pioggia, sull'amore, sull'odio e sulla nostalgia ...
Buona lettura
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi consiglio l’ascolto di Total eclipse of the heart di Bonnie Tyler per accompagnare questo capitolo… ma infondo è solo un'opinione…
Buona lettura.




 

Turnaround, Every now and then I get a little bit lonely and you're never coming round
Turnaround, Every now and then I get a little bit tired of listening to the sound of my tears
Turnaround, Every now and then I get a little bit nervous that the best of all the years have gone by

 

Turnaround, Every now and then I get a little bit terrified and then I see the look in your eyes
Turnaround bright eyes, Every now and then I fall apart
Turnaround bright eyes, Every now and then I fall apart

 

**
Girati,
Di tanto in tanto sono malinconica e tu non ci sei mai

Girati,
Di tanto in tanto mi stanco un po' di sentire il rumore delle mie lacrime
Girati,
Di tanto in tanto sono un po' nervosa perchè i miei anni migliori se ne sono andati

Girati,
Di tanto in tanto sono un po' terrorizzata e poi vedo lo sguardo dei tuoi occhi
Girati, occhi lucenti,
Di tanto in tanto cado a pezzi

Girati, occhi lucenti,
Di tanto in tanto cado a pezzi

 





Il più giovane dei due si alzò e abbandonò il tavolo prima che l’altro potesse rendersene conto.

Nella mente dell’albino , ossessive e incombenti si rifacevano vive le immagini di quella volta nell’aula di musica, quando Mello gli aveva chiesto di suonare per lui.
 
Mai come allora si era mai sentito felice.

Mai come allora si era sentito vivo.

Mai come allora aveva smesso di pensare davvero.

E ora stava succedendo ancora.

Quella sensazione allo stomaco… alla testa … al cuore…

Un’aura di malinconia, tristezza che gli appesantiva le membra.

In lontananza sentiva i passi di qualcuno… ma forse si sbagliava.

Gli occhi gli sembravano una patina opaca che stava lì a proteggerlo.

O forse erano le lacrime.

Non voleva trattenerle.

Mai più.

Non voleva essere L.

Ma lo era già.

Non voleva più competere.

Voleva Mello.

Lo voleva vedere sorridere.

Ancora.

Le gambe non lo reggevano, ma non vi fece caso perché anche quando esse non riuscirono a tenerlo più due solide braccia lo cinsero
forte.

Non lo avrebbero lasciato cadere.

Mai più.

Near perse i sensi.

Al suo risveglio, nel tardo pomeriggio, Near constatò di trovarsi nella camera di Mello.

La conosceva bene.

Si sollevò sulle braccia tastando diffidente le lenzuola fresche.

Scorse in lontananza la figura di Mello seduto sul davanzale della finestra chiusa.

-Ti sei svegliato.- borbottò placido il biondo.

-Così sembra.- sentenziò atono l’albino.

Silenzio.

Ma era un silenzio …rumoroso.

Già.

Era un fottuto silenzio che non faceva altro che gridare le domande  sospese a mezz’aria che si stavano appoggiando e appesantendo
sempre più sui loro animi indifesi.

Mello sospirò.

Near sbuffò.

Mello riflettè.

Poi parlò.

-Hai intenzione di fare…- fluttuante, fu lasciata la frase.

-Sesso?- concluse l’albino.

-Non … intendevo… quello.- il biondo si portò una mano alla fronte scostando esasperato la frangia ribelle dagli occhi color del cielo.

-Insomma mi credi un animale? Credi davvero che ti chiederei ti scopare dopo che ti ho visto svenire tra le mie braccia?- la voce di Mello
voleva colpevolizzarlo.

Accusarlo di mal pensare anche quando era l’unico, lui, a volergli davvero bene.

Nelle parole di Mello fioriva una nota tagliente che tradiva le lacrime che stava cacciando indietro e che gli provocavano un forte
bruciore alla gola.

-Io voglio…-

-Cosa…scusa?- forse aveva capito.

Ma voleva risentirglielo dire.

Mello stava seriamente pensando di porre fine a tutto.

Non era il successore di L.

Il suo lavoro di anni era stato gettato nel cesso da una fottuta graduatoria.

Il ragazzo che amava era sempre stato il suo rivale.

Lo stesso non lo amava più… forse.




 









Mello gli si avvicinò con cautela.

Near gli prese la mano e se la portò alle labbra posandovi sopra un bacio delicato.

Il biondo sussultò… poi si accomodò sul letto a una piazza per accogliere il suo amato in un abbraccio.

Le loro braccia si agganciavano al corpo l’uno dell’altro quasi per impedirsi di fuggire.

Quasi temessero di poter fuggire loro stessi.

Ma era l’ultima volta.

Non potevano perdersi.

Non potevano lasciarsi fuggire.

Le mani di Mello cominciarono immediatamente a scoprire la pelle di Near con una fretta dettata dall’ansia.



 Il numero uno e il numero due dicevano basta.

Basta Wammy’s house.

Basta L.

Basta competizione.

Basta successione.

Basta graduatoria.

 

 



 

 
 
 
Basta tutto.



Fuggivano in un mondo dove erano importanti solo loro.

Dove le loro mani potevano stringersi senza giudizi e voti.

Senza sguardi che osservano curiosi.

Senza sole che segna la fine di un sogno.

Senza pioggia che accompagna le lacrime sul guanciale.

In un mondo che entrambi erano consapevoli che non esistesse ma che vedevano come l’unica via di fuga.

E così mentre l’intimità di Mello scivolava nella tenera carne di Near, quest’ultimo potè notare il pezzetto di metallo avvolto malamente
nella carta, tra le labbra del biondo.

E mentre i loro semi invadevano l’intimità di uno e la mano dell’altro, Near non riuscì a far a meno di guardare quell’oggetto  che avrebbe segnato la loro… esistenza?

Probabilmente era la parola sbagliata.

Magari permanenza a questo mondo.

Perché Near non aveva mai avuto paura di morire e Mello neanche.

Mai ne avrebbero avuta.


 
 

And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight
Forever's gonna start tonight

**
E ho bisogno di te stanotte
E ho bisogno di te ora più che mai
E se solo tu mi stringerai saldamente
Rimarremo stretti per sempre
E noi ce la faremo
Perchè insieme non sbaglieremo mai
Possiamo arrivare fino in fondo
Il tuo amore è come un'ombra che sta su di me per tutto il tempo
Non so cosa fare e sono sempre nell'oscurità
Stiamo vivendo in una polveriera e stiamo facendo scintille
Ho veramente bisogno di te stanotte
Sempre comincerà stanotte
Sempre comincerà stanotte

 
 
 

 

Il lato della lametta si posò delicatamente sulla pelle diafana di uno dei due segnando una linea verticale ben decisa.

Un fiotto di sangue scivolò macchiando la camicia bianca di Near.

La lama sfiorò la pelle chiara del biondo disegnando lo stesso tratto forte.

Un rivolo rigò la sua pelle mentre le due mani si allacciavano in un stretta salda.

-Ti amo, Mello.

-Ti amo, Near.

Negli occhi non vi era più la competizione.

Nulla importava più.

Nella mente solo il loro amore che era sbocciato e si era spento.

Impresso nelle menti di nessuno, tutti troppo ciechi e ipocriti per scagionarli da una successione che li stava logorando da tempo tutti.

Gli sguardi rivolti al soffitto della stanza dove il loro amplesso si era evoluto.

Le mani che lentamente allentavano la presa ma mai l’avrebbero mollato.

E sulle guance nessuna lacrima.

Perché Mello e Near ora erano liberi dai pregiudizi.

Erano liberi dalla prigione che li aveva catturati.

Liberi dal tetto che li aveva coperti.

Liberi da ogni cosa.

 








 
 
NdA.
E ora sto piangendo… No?
Perché? Me lo spiegate il perché?
Insomma piango come un’idiota… e non riesco a smettere… mi tremano le mani… va beh che mi tremavano da quando ho cominciato a scrivere questo capitolo.
*-* Insomma spero vi piaccia. Un bacio.
A presto .
HK 

 

  
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