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Autore: Franky93    23/07/2011    1 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.16:
Leggende, Teatri e… Nascite a sorpresa!

Non appena il bagliore si attenuò, le tre statue erano scomparse, e al loro posto c’erano quelli che sembravano i Pokémon su cui erano basate le statue stesse, i quali in un primo momento guardarono di sbieco i quattro presenti nella sala e poi, senza dire nulla, a parte emettere un ruggito sincronizzato, cominciarono a correre per tre direzioni diverse, sparendo dalla loro vista.

-Ma che…?- Alex non riusciva a spiegarsi cos’era accaduto.

-Voi… voi ci avete capito qualcosa?- domandò Matt, ancora sconvolto dalla vista di quei tre Pokémon misteriosi.

-No… per niente…- rispose Dylan.

-Nemmeno io…- aggiunse Fran, sciogliendo l’abbraccio dal ragazzo

-Ehi, c’è qualcuno lì sotto? Se sì, allora afferri questa!- disse una voce dall’alto, il cui proprietario lanciò una corda ai quattro.

Non facendosi pregare, i ragazzi afferrarono la corda e vennero poi spinti in salita fino al piano da dove erano cascati, ritrovandosi davanti ad un ragazzo biondo con pantaloni bianchi, maglia a girocollo nera e una curiosa sciarpa viola, accompagnato da un singolare individuo vestito con uno smoking viola ricoperto di diamanti stilizzati, un papillon rosso e un corto mantello bianco.

-Guarda, Eugenius!- disse il primo –Sembra che invece di un Pokèmon Leggendario abbiamo trovato un gruppo di ragazzini.-

-Sono alquanto stupito anch’io, Angelo.- rispose il secondo –Ma non credo che averli salvati possa influire sulle nostre ricerche-

-Certo che no, però ho come l’impressione che abbiano visto qualcosa di molto sconvolgente, a giudicare dalle loro facce.-

-Chiedo scusa.- li interruppe Alex –Ma posso sapere chi siete e di che cosa state parlando?-

-Giusto, vorremo sapere anche noi- aggiunse Matt.

-E in più, la cosa sconvolgente che abbiamo visto potrebbe essere molto interessante per voi.- azzardò Fran.

-In fondo, anche noi siamo interessati un po’ alla leggenda che si narra su le due Torri di questa città…- le fece eco Dylan.

-Ma certo. Io sono Angelo, il Capopalestra locale.-

-E io invece sono conosciuto come “Il Grande Eugenius”, ma voi potete chiamarmi tranquillamente Eugenius. Io e il mio caro amico siamo venuti qui per investigare a proposito della leggenda.-

-Davvero? Allora potete dirci qualche dettaglio riguardo l’incendio avvenuto qui 400 anni fa?- domandò Alex.

-400 anni fa? Devi essere un pochino malinformato, ragazzo mio, perché si da il caso che questo incidente sia avvenuto solamente un secolo e mezzo fa, cioè 150 anni circa.- spiegò Angelo –E si dice che la causa fu un fulmine che colpì la Torre, causando così l’incendio, che venne poi placato da una pioggia torrenziale provocata dal fumo uscito dalla torre-

-Oh, capisco… e riguardo il Pokèmon che un tempo risiedeva qui?-

-Intendi il Guardiano dei Mari? Beh, si sa solo che era solito appollaiarsi sulla cima, sebbene si dica che la sua dimora fosse un arcipelago che si trova nel Percorso 41. Per il resto, ti posso dire che nel basamento della Torre, ovvero quello in cui vi siete trovati poco fa, vivevano tre Pokémon sconosciuti, ma che grazie ai poteri del Guardiano dei Cieli, sempre secondo la leggenda rinacquero a nuova vita, ma che potessero risvegliarsi a patto che arrivassero degli umani di cuore puro nella loro dimora.-

-Allora mi sa che siamo stati noi a far avverare quella parte di leggenda, dato che una volta arrivati in una saletta, abbiamo visto tre statue di Pokémon che ad un certo punto sono come “rinate” e poi se ne sono andate via.- esclamò Matt

-Dici sul serio? Allora è meglio parlarne a casa mia, non si sa mai.-

E tempo più tardi, tutti si ritrovarono a casa di Angelo, e dopo aver ascoltato tutto ciò che i suoi interlocutori avevano da dire, il Capopalestra si alzò un attimo dal tavolo dove era seduto e prese un vecchio libro da uno scaffale, aprendolo e indicando una pagina dove erano raffigurati i tre Pokémon misteriosi.

-Sono forse questi i tre che avete visto?- chiese il biondo.

-Si, sono proprio loro, non c’è dubbio…- rispose Dylan.

-Confermo, sono loro.- aggiunse Fran.

-E dal ruggito che avevano fatto, davano l’aria di essere parecchio forti e molto pericolosi.- proferì invece Matt.

-In più, tutti e tre ci hanno osservato prima di andarsene- disse Alex, per poi indicare il Pokèmon azzurro -E soprattutto questo sembrava aver posato il suo sguardo su di me.-

-Non posso crederci...- Eugenius sembrava molto sorpreso –Anche tu hai visto il Leggendario della Tramontana... incredibile...-

-Tu sembri conoscere molto bene quel Pokémon. Per favore, potresti dirci di chi o di che cosa si tratta?-

-Oh, ma è presto detto, Alex...- rispose Eugenius -Si tratta del Pokèmon che fa parte del Trio delle Bestie Leggendarie, conosciuto anche come "Leggendario della Tramontana", "Protettore delle Terre del Nord", nonché "Il più Saggio ed Equilibrato tra le Tre Bestie"... ma voi potete tranquillamente chiamarlo Suicune.-

-Suicune, eh?-

-Esatto... la leggenda della Torre Bruciata racconta che questo Pokémon sia la reincarnazione della pioggia che venne per placare l'incendio avvenuto anni fa... e sempre secondo la leggenda, i due "fratelli" di Suicune, ovvero Raikou ed Entei, non sono nient'altro che le reincarnazioni di quel fulmine e dell'incendio che ne derivò... insieme, quei tre Pokèmon formano il già citato Trio delle Bestie Leggendarie, e come tali, essendo degli spiriti liberi, si dice che non siano catturabili in nessun modo.-

-Ma tu come fai a conoscere un simile Pokémon?-

-Semplice, quando ero piccolo mio nonno mi aveva raccontato molte storie e leggende riguardo questi tre mitici Pokémon…- spiegò l'uomo in smoking -Il mio preferito dei tre era il Leggendario della Tramontana. Fin da quando ero piccolo ho sempre desiderato incontrarlo, e credo che grazie a te forse potrò realizzare questo mio sogno. Perciò, ti ringrazio molto per questa informazione e spero di rivederti.-

E senza dire nient’altro, Eugenius salutò tutti, per poi uscire di casa, lasciando da soli i cinque a discutere di altri argomenti, come per esempio la sfida di Alex contro Angelo, il quale accettò volentieri e gli diede appuntamento per i prossimi due giorni. Fatto questo accordo e salutato il biondo, i quattro uscirono da casa sua e fecero una piccola sosta al Centro Pokémon per lasciare in cura i Pokémon di Alex, giusto per fargli fare una piccola pausa.

-Bene, direi che ora possiamo rilassarci un po’, dopo una giornata come questa, voi che ne dite?- propose Alex –Se non sbaglio, qui vicino dovrebbe esserci il famoso Teatro di Danza Kimono.-

-Un teatro di danza? Risparmiamelo, non ho intenzione di vedere degli idioti in calzamaglia che piroettano.- esclamò Matt.

-Ma in quel teatro mi pare danzino solo donne…- ribatté Dylan.

-E si dice siano molto belle.- aggiunse Fran.

-Dite davvero? E allora che aspettiamo, andiamoci subito!-

E in men che non si dica, i nostri raggiunsero il Teatro, il cui interno si presentava con un modesto arredamento stile giapponese antico, con tanto di cuscini sul pavimento e un palchetto dove si sarebbero esibite le vere star del Teatro, ovvero le Kimono Girls. Non ci fu nemmeno il tempo di chiedersi che esibizione ci sarebbe stata che lo spettacolo iniziò subito, e sul palco fecero la loro apparizione cinque bellissime ragazze, ognuna vestita con un kimono di colore diverso e con al seguito cinque Pokémon che rassomigliavano in modo incredibile a degli Eevee. Dal canto suo, Alex poteva anche permettersi di registrare i loro dati sul Pokédex, ma vedendo all’opera le danzatrici, che in quel momento avevano iniziato a danzare a ritmo di una musica molto rilassante, decise di rimandare a spettacolo concluso. Curiosamente, Alex non poteva fare a meno di notare la dama vestita di blu aveva un’aria familiare, resa ancora di più dal fatto che aveva i capelli rossi e ogni tanto ammiccava in mdo impercettibile verso di lui. Matt invece era estasiato dalla bellezza delle ragazze, e aveva un filo di bava che gli penzolava dalla bocca, mentre Dylan ed Fran seguivano l’opera con molta attenzione, anche se non mancarono dei momenti in cui si abbracciavano teneramente. Riolu, infine, sembrava molto divertito e ci mancava poco che si mettesse a salire sul palco e a unirsi alle danze, ma fortunatamente Growlithe lo acchiappò per la coda coi denti e lo rimise in tempo al suo posto.

-Fermi tutti!- esordì all’improvviso un tizio vestito di nero e con la R rossa sul petto, chiaramente una Recluta del Team Rocket, prendendo in ostaggio la ragazza in blu –Da adesso questo teatro apparterrà al Team Rocket, così come i cinque Pokémon rari presenti in esso! E nessuno cerchi di fare l’eroe, o questa ragazza farà una brutta fine!- aggiunse, puntando un coltello contro la danzatrice.

-Ancora loro…- esclamò con rancore Dylan -Si vede che la lezione al Pozzo Slowpoke non gli è bastata…- aggiunse, per poi fare cenno a Growlithe e a Riolu di farsi avanti –Massì, mandiamo tutti…- proferì infine facendo uscire fuori anche Ledyba.

-Non così in fretta, ci sono anch’io!- intervenne Matt, facendo apparire nell’ordine Sandslash, Zubat, Poliwag ed Ekans.

-E anch’io!- si aggiunse Fran, mandando in campo Caterpie, Mareep e il suo fido Eevee.

-E pure io, ovviamente…- concluse Alex, per poi notare che la sua cintura era vuota –Ma che…? Ah, è vero, i Pokémon sono a curarsi al Centro Pokémon… che idiota...- aggiunse, battendosi una mano in faccia

-Pfft, fate pure del vostro peggio, tanto insieme ai miei tre colleghi posso battervi anche con un braccio dietro la schiena.-

E infatti, altre tre Reclute arrivarono a dare supporto al loro compagno, pronti a dare battaglia e mandando in campo i classici Pokémon dei Rocket, ovvero Zubat, Ekans e e Koffing. Peccato che questo trio improvvisato venne colpito rispettivamente dai team di Matt, Dylan e Fran, mentre Alex approfittò della confusione per raggiungere la Recluta con l’ostaggio, trovando però un Koffing a sbarrargli la strada e a bloccarlo usando Muro di Fumo. Non potendo andare oltre quella cortina, il ragazzo non sapeva proprio che fare per salvare la situazione, quando ad un certo punto il suo zaino, o meglio, la tasca principale, cominciò ad illuminarsi. Quando aprì lo zaino e vide che ciò che stava brillando era il suo Uovo, al ragazzo con i gli occhi verdi venne in mente un’idea.

-Molto bene, i miei compagni avranno anche perso, ma alla fine sono riuscito a bloccare almeno un moccioso.- dichiarò trionfante il soldato, salvo poi vedere il suo Koffing colpito in pieno da un Uovo Pokèmon, che gli impedì di emettere di altro gas –Ma cosa…?-

-Non sottovalutare mai un ragazzino…- disse Alex, correndo spedito verso i rimasugli di fumo e colpendo la Recluta con un con un bel pugno deciso al volto, facendogli così mollare la presa che aveva sull’ostaggio –Potrebbe risultarti fatale.- aggiunse, prendendo appena in tempo la ragazza, che si rivelò essere… -Amy?-

-Ehm, ciao Alex, come va?- disse lei con tono innocente.

-Ma da quando sei una delle Kimono Girls?-

-Meglio se rimandi le spiegazioni a dopo, quel tipaccio sta tornando alla carica, e non sembra molto contento del tuo pugno.-

E infatti, il Rocket era furibondo per il cazzotto ricevuto, e il suo Koffing non lo era da meno, vista la figuraccia di poco fa! In quello stesso istante, caso volle che l’Uovo Pokémon di Alex, fermatosi occasionalmente vicino all’Allenatore si illuminasse ancor di più intensamente, per poi rompersi in pochi punti e schiudersi, dando vita ad un Pokémon dalla testa appuntita, le braccine corte e i piedini piccoli, che non appena vide il volto di Alex corse tutto contento verso di lui, salvo poi saltare e colpirlo in pieno stomaco.

-Toge, Toge!- pigolò il Pokèmon, rimanendo attaccato ad Alex.

-Awww, ma che cosino tenero!- si addolcì Amy –Non credo di aver mai visto un Pokèmon più adorabile di questo.-

-Ah, davvero? Buono a sapersi.- disse ironico Alex, per poi prendere tra le mani il nascituro e guardarlo con occhi prima inteneriti, ma poi carichi di determinazione –Bene, ora che ti sei schiuso, è tempo che tu vada a combattere!- aggiunse, per poi posarlo a terra e dirigerlo verso Koffing, che però lo osservava con aria perplessa.

-Pfftt… ah ah ah ah ah ah!- scoppiò a ridere la Recluta –Oh, ma che paura, il moccioso ha intenzione di combattermi con un Pokémon appena nato, ah ah ah ah ah ah ah, questa è proprio bella!-

Peccato che la risata dell’uomo diventò un urlo di sgomento quando vide il suo Koffing venir colpito in pieno dalla testata rapida del Baby Pokémon, che pareva aver usato la mossa Bottintesta. Ma le sorprese non erano ancora finite, dato che ora l’ovetto stava muovendo freneticamente le braccine da una parte all’altra, fino a farle illuminare e poi lanciare da esse un Tuonoshock, che colpì sia il Pokèmon avversario che tutte le quattro Reclute, che vista la situazione, decisero giustamente di darsela a gambe. Tempo più tardi, quando tutto fu più tranquillo, i ragazzi ebbero modo di finire di vedere lo spettacolo, aspettando poi Amy all’uscita del Teatro.

-Allora, ragazzi, come vi è sembrato lo spettacolo?- domandò lei.

-Abbastanza bello- rispose Alex –Soprattutto nella parte dove ci sono io che ti salvo da quel Rocket- aggiunse scherzoso.

-Quella parte è piaciuta anche a me!- aggiunse Matt, dando corda alla battuta dell’amico –E anche l’attacco del tuo Baby Pokèmon.-

-Toge Toge!- esclamò felice l’ovetto, sentendosi chiamato in causa.

-E anche a me, se è per questo.- dissero sia Dylan che Fran, per poi arrossire notando che avevano detto la stessa cosa insieme.

-A parte gli scherzi, è stato uno spettacolo molto bello.-

-Grazie, Alex. È sempre un piacere sentire i tuoi complimenti.-

-Parlando d’altro, a che Pokémon si riferiva quella Recluta?-

-Credo si stesse riferendo alle cinque evoluzioni di Eevee.-

-Quei cinque sarebbero le evoluzioni di Eevee? Forte!-

-Si, e si chiamano rispettivamente Flareon, Jolteon, Vaporeon, Espeon e Umbreon. Se invece ti stai chiedendo che ci facevo lì… beh, una volta al mese mi ci esibisco insieme alle altre ragazze e al mio adorato Vaporeon.-

-Ah, ho capito… senti, visto che fino al prossimo mese non hai impegni, ti andrebbe di venire con noi?-

-Ma certo, io adoro i viaggi. Ho solo una domanda: sicuro che non ti darò fastidio o altro nel viaggio?-

-Ma certo che no, a differenza di Lukas io non ti considero inutile.-

-Oh, grazie… ah, già, hai capito come si chiama quel tenero e adorabile Pokèmon che ora hai in braccio?-

-Si, e stando a quanto ho letto sul Pokédex, mi pare si chiami Togepi, e spero di essere un buon Allenatore per lui, così come spero di esserlo per Croconaw-

-Croconaw? Intendi lo starter di Lukas? Ma che gli è successo?-

-Semplice, è stato abbandonato, quindi tecnicamente sono il suo nuovo Allenatore, anche se non so se riuscirò ad allenarlo, dato che i Pokémon sono di natura molto diffidenti se allenati da qualcuno che non è il loro Allenatore originario.-

-Non ti preoccupare, sono sicura che riuscirai nel tuo intento.-

-Speriamo, anche perché tra due giorni il nostro Al dovrà sostenere un incontro in Palestra e tutta la sua squadra dovrà essere pronta a tutto per ottenere la vittoria.-

-Questo è vero, Matt… ma come pensi riuscirà ad allenare la sua squadra, far tornare lo spirito combattivo a Quilava, addestrare Croconaw e accudire Togepi contemporaneamente in due giorni?-

-Non preoccuparti, Dylan, conosci Alex, lui è sempre pieno di risorse.-

-Non lo metto in dubbio, Fran, ma…-

-“Ma” cosa? Non hai abbastanza fiducia in lui?-

-Non ho detto questo… è solo che ho come il presentimento che Angelo potrebbe rivelarsi parecchio insidioso come Capopalestra, a differenza di tipi come Raffaello o Chiara.-

-Rilassati, amico- disse Alex -Ormai credo sia tardi per parlare di queste cose, perciò che ne dite se andiamo tutti a riposare al Centro Pokémon? Magari domani ci organizziamo come si deve-

-Si, hai ragione… meglio dormirci sopra…-

E una volta accordatisi, i cinque si recarono tranquillamente al Centro Pokèmon, prima lasciando le loro Pokè Ball all’infermiera Joy e poi alloggiando nelle camere preparate apposta per gli Allenatori in viaggio o di passaggio. Curiosamente, Dylan e Fran capitarono in una camera a due, mentre invece Alex, Matt ed Amy in una modesta camera a tre. La notte però non fu molto piacevole, dato che Matt russava come un dannato e, di conseguenza, venne sbattuto fuori dalla stanza, ritrovandosi a dormire sul pavimento.

Fine Cap.16
   
 
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