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Autore: RBlaine    24/07/2011    0 recensioni
Quanto ci sarebbe voluto per dirla? Uno, due, tre... Meno di cinque secondi. Meno di cinque miseri secondi.
Non se ne sarebbe nemmeno accorta.
- Tesoro, stai diventando verde. -
[Scritto per la FemSlash Week]
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Shoujo-ai | Personaggi: Altro personaggio, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Titolo della fanfiction: Fuori dall'armadio
Titolo del contest: FemSlash Week
Pairing: Lily Luna Potter/Roxanne Weasly
Personaggi: Lily Luna Potter, Roxanne Weasly, [James Sirius Potter, Albus Severus Potter, Ginny Weasly, Parentado]
Generi: Commedia/Introspettivo
Warnings: Shoujo-ai, femslash, flashfic
Credits: Né Lily jr né Roxanne appertengono a me, e nemmeno tutti gli altri poveri personaggi di questa fanfiction, ma a J.K. Rowling
Note personali: In fondo
Modalità: Prompt.
Prompt scelto: 6. Mamma, vorrei presentarti la mia fidanzata.




Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?

GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 » 






Fu
ori dall'armadio


Mamma, vorrei presentarti la mia fidanzata.
Era una frase semplice, diretta. "Mamma, vorrei presentarti la mia fidanzata". Quanto ci sarebbe voluto per dirla? Uno, due, tre... Meno di cinque secondi. Meno di cinque miseri secondi. Non se ne sarebbe nemmeno accorta.
- Tesoro, stai diventando verde. -
Lily si strozzò con la burrobirra che stava bevendo, sputacchiandola a destra e sinistra.

- N-non c-chiamarmi... c-così, qui! - sbottò tra un colpo di tosse e l'altro, tentando di riprendere fiato.
Rox sorrise furbescamente, sorseggiando la sua bevanda con tranquillità. - Oh, già. Scusa,
tesoro. -
La ragazza si posò una mano sul petto, godendosi la sensazione di poter tornare a respirare dopo essere quasi soffocata. Quando le sembrò di essersi ripresa abbastanza scoccò un'occhiataccia alla compagna, che per tutta risposta fece spallucce.
- Ne abbiamo già parlato - disse, puntando lo sguardo nel suo. - O così, o è finita. Basta che ti decidi. -

Lily volse il capo, sfuggendo ai suoi occhi e giocherellando nervosamente con il bicchiere di cristallo che aveva preso da un tavolo, parte del set regalato loro dai signori Delacour.
- Lo so - rispose a bassa voce, passandosi una mano tra i capelli per tentare di allentare la tensione. - Lo so. Dammi solo qualche altro minuto. -

- Lily, hai tutto il tempo che vuoi. Non  sto dicendo che devi farlo per forza stasera. Solo, voglio sapere che ti impegnerai anche solo a provare, prima o poi - Rox le si avvicinò, allontanandole le dita dalle ciocche scompigliate. - Ti verranno un sacco di nodi, altrimenti. - aggiunse in mormorio, indugiando un momento prima di sciogliere la stretta.
Lily strinse il pugno, avvertendo ancora il calore che la pelle di lei aveva lasciato sulla sua. Roxanne era una ragazza meravigliosa; era sicura di ciò che era, ed era sicura di
loro. Loro due, insieme.
Secondo lei potevano affrontarlo. Potevano affrontare un'intera famiglia composta da un migliaio di persone, bellissima e soffocante. Potevano farlo. E rifiutarsi significava non essere sicure di ciò che erano, significava che la paura era più importante di ciò che stavano costruendo. E allora, tanto valeva farla finita prima di non poter più tornare indietro.
Ma Lily, sfortunatamente, era già arrivata a quel punto.

- No - disse, scuotendo il capo. - Hai ragione tu, su tutta la linea. Ora andiamo e lo diciamo. Vado, e lo dico. -
- Lils, non è... -

- Piantala. Sono una Grifondoro, no? Forte e coraggiosa. Un'eroina, praticamente. -
Rox sorrise, nel tipico modo che tutti chiamavano "sorriso allo zio Fred". - D'accordo, allora. Vedila così, Albus e James lo sanno già, quindi sono due in meno. Sarà divertente vedere le facce degli altri. -

- Non sono sicura che "divertente" sia la parola giusta. - borbottò Lily, sistemandosi la camicia e lisciandosi i pantaloncini corti. - Andiamo. -
Mentre avanzavano tra i gruppetti di parenti allegri e un po' brilli, forse, Roxanne le afferrò la mano, superandola appena di qualche passo.

Lei osservò i suoi capelli corti e sbarazzini, la linea dolce del collo, le sue piccole orecchie modellate.
E, di colpo, le sembrò tutto un po' più facile. Non semplice, solo... non impossibile.

Ginny le vide attraversare la sala e alzò il braccio, come per chiamarle vicino. James era poco distante da lei, e Lily incrociò il suo sguardo. Sembrava sul punto di stappare lo champagne, ma alla sua occhiata si fermò e lasciò scivolare lo sguardo sulle
loro dita intrecciate, e con un sorriso brillante alzò i pollici in segno di vittoria. Lily avrebbe voluto abbracciarlo, strozzarlo e poi abbracciarlo di nuovo.
- Lily! - esclamò sua madre, senza far caso a ciò che James aveva notato. - Zio Ron mi stava dicendo che... -
- Mamma - la interruppe Lily, impugnando la bacchetta. - Devo dire una cosa importante, a tutti. -

Ginny la guardò, perplessa. Poi, lentamente, abbassò lo sguardo e batté le palpebre come abbagliata.
Prima che potesse dire qualunque cosa, Lily si puntò la bacchetta alla gola, mormorò un incantesimo e si schiarì la voce. Il suono si propagò per tutto lo stanzone, rimbombando.

Aspettò finché anche l'ultimo Wisley, Potter, Malfoy e Lupin si fosse voltato nella sua direzione, e si schiarì la voce un'altra volta.
- Scusate se ho interrotto la festa, ma ho bisogno di dirvi qualcosa. -

Per un attimo s'interruppe, per riprendere fiato o altro, ma commise un errore: improvvisamente, e in modo terrificante, fu come se la sua testa fosse finita all'interno di una bolla. Niente suoni, nessuna sensazione di caldo o freddo, niente di niente. Solo una gran massa di parenti che la guardavano, in silenzio.
Qualcuno dentro di lei - forse una doppia personalità latente - le sussurrò la parola
panico.
E poi, successe qualcosa. Non seppe che cosa l'avesse scatenata, se la stretta più forte alla sua mano, la vista di Albus e James distinti tra la folla di persone come se fossero stati dipinti di giallo, o semplicemente un po' del caro vecchio coraggio Grifondoro, fatto sta che avvertì un gran caldo partire dai suoi piedi gelati e risalire fino alla punta dei suoi capelli, come se qualcuno le avesse dato una scossa costante e indolore. Di colpo fu come se fosse ritornata al mondo, come se fosse nata di nuovo, e il la situazione le apparve talmente diversa, talmente facile che si voltò verso sua madre, alzò con la sua la mano di Roxanne, guardò negli occhi Ginny e disse:
- Mamma, vorrei presentarti la mia fidanzata. -

Nel silenzio immobile si venne a creare, dove perfino il ritratto di Phineas Nigellus era rimasto a bocca aperta incapace di dire alcunché, si avvertì benissimo il
pop della bottiglia di champagne appena stappata.





The Mendozuke
 - detto anche Banco Informazioni
Prima fiction su HP. Si, come inizio non è esattamente promettente xD
Comunque, ecco qui. Non mi piace molto, però vabbé.
Dunque, un po' di informazioni spicciole: Roxanne è la figlia di George e Angelina, e non è una mia invenzione. L'ha detto la Rowling, quindi prendetevela con lei.
La storia è ambientata in un anno imprecisato, dove Lily ha all'incirca ventitre anni e Rox non lo so - non sono riuscita a scoprire quando è nata, so solo che è più piccola dei tre Potter presumibilmente.
Il titolo fa riferimento all'espressione coming out of the closet, da cui è derivato poi il dire "coming out" quando qualcuno manifesta la propria omosessualità. "Closet" significa armadio, quindi il mio è stato un banale gioco di parole.
Albus e James sono fantastici, li adoro :3 Il che è strano, visto che non si vedono quasi nel libro, ma tant'è. La Rowling ha dato un sacco di spunti interessanti.
Uhm, non so che altro dire. Per domande, sputi, roba varia, ci sono le recensioni <3
Adios a todos! [si dice così?]





  
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