Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: GioTanner    24/07/2011    9 recensioni
“Ognuno merita la morte. -Specificò DeathMask, scrocchiandosi il collo. -Ma non merita di sapere che sta morendo perché è... Destino. Sono cazzate.”
Capricorn abbassò il capo e quasi spuntò un sorriso sul suo volto, se non fosse che gli faceva davvero male muovere i muscoli facciali per le ferite e le escoriazioni: “L'uomo è nato per tradire il proprio destino; - decise di dire, mentre accarezzava il dorso della mano dove risiedeva la Spada Sacra.

- - - - - - - - - - - - - - -
La volontà degli Dei duole saperlo, ma è a tratti più eccentrica di un umano; solo che l'uomo non ha potere mentre le Divinità quel che vogliono più volte ottengono.
E se dopo la sconfitta di Hades una nuova divinità - o forse è meglio dire tre- si destassero per un torto subito sul loro campo: il destino?
-Marie, nuovo cavaliere d'argento di Pyxis e i neo risorti Gold Saints potranno mai scampare alla divinità che pur da sempre fa parte della loro vita? Forse la più difficile da placare poiché in palio c'è la loro stessa sorte?
E c'è forse qualcosa più grande del fato stesso?
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cancer DeathMask, Capricorn Shura, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

10 Capitolo

Chiarimenti

Lightning Plasma!” Gridò Aiolia e una scarica di cento milioni di colpi lanciati alla velocità della luce colpì prima il gran mulinello che versava davanti a lui e poi lo stesso Jonah.
Questi, rimasto alla tale potenza del Leone subì i colpi, ma dopo averne accusati abbastanza reagì contrattaccando con un altro turbine di vento. Questa volta dall'aria calda e torbida che cominciò a incatenarsi come tante spirali attorno al corpo del Saint.

Non sono male i tuoi colpi, del resto sei pur sempre un cavaliere d'Oro e al contrario dei miei compagni so riconoscere il valore di un cavaliere del tuo rango... Stiamo allo stesso livello, vedremo chi fra di noi avrà la meglio.” E alzatosi in piedi dopo aver ricevuto l'attacco dell'avversario si godé lo spettacolo, osservando quanto avrebbe resistito il giovane.
N-non... riesco... a-a resp... respirare.” Pronunciò Aiolia a fatica, del resto i vorticosi anelli che gli giravano intorno tanto procuravano vento caldo e riarso tanto d'ossigeno ne toglievano.
Lo so.” Rispose il cavaliere alzando le spalle e rimettendosi l'elmo che era a sua volta caduto dopo il colpo inflittogli dal Greco. L'armatura color sangue del giovane invece era intatta e così aveva anche attutito il Lightning Plasma. All'improvviso un fascio luminoso illuminò l'interminabile notte scura. Splendeva radioso sul corpo del Saint di Leo: era il vasto cosmo della sua costellazione, il vasto cosmo di un potente cavaliere del suo valore e che non si sarebbe certo arreso al primo ostacolo. Non dopo tutte le battaglie che l'avevano maturato al non arrendersi. Alzò le mani gridando e le protese in avanti lanciando come prima dei raggi luminosi per eliminare quel vento infuocato e tagliente che gli aveva procurato non poche ferite. Una serie di pugni che, anche se Jonah parve schivarli poiché era la seconda volta che li riceveva, non riuscì a non prenderne almeno qualcuno tanto erano veloci e imprevedibili.
Dimmi: perché volevi la morte di quella ragazza?” Gli chiese irruento Aiolia mentre con una mano si puliva un rivolo di sangue uscito da sotto l'occhio. Causato senz'altro dall'irruenza del vento che, non potendo intagliare quella Cloth dorata con semplice aria e granelli di sabbia, aveva intaccato le parti in cui non era coperto. Il cavaliere del Destino implacabile alzò un sopracciglio. Malgrado tutto si era ripreso da quella sfilza di pugni, anche se non senza averne avute delle conseguenze.
Non sfuggirà al suo destino!- Proclamò indignato Jonah. -Sai qual era il suo posto, cavaliere? Doveva marcire qui... Fra questi cumuli di cenere e lava.” Si fermò facendo una pausa giusto per imprimere meglio quelle parole che dichiarava con vigore.
Doveva morire giorni fa, ma invece la comparsa improvvisa di voi cavalieri d'Oro risorti... non solo ha cambiato la vostra sorte, ma anche quella del cavaliere di Pyxis che se fosse tornato in Italia come previsto sarebbe defunto da ormai quasi due settimane!”
Leo rimase a quella dichiarazione, ma non restò con le mani in mano, studiando l'avversario per poi attaccarlo nuovamente, disse: “Non farmi ridere, quanti bambini scampano per loro fortuna a disastri e disgrazie? Non vedo perché prendertela con una donna che nulla ha fatto per meritarsi la sorte di un riposo eterno!”
“Lei doveva morire, punto!” Urlò agitato l'altro, intanto che anch'egli lanciava l'ennesimo
Relentless Whirlwind.Ma cosa puoi capirne tu, cavaliere d'Atena, di Destino e degli ordini delle mie signore? Non sai certo -e te lo svelerò- che chi scampa a quelle sciagure non è per caso o per miracolo, ma perché la Venerabile Atropo ha deciso così il fato di quell'uomo...”
“Non...” Nuovamente Aiolia rimase attonito a quella incontestabile quanto triste verità.
Tutto era dunque segnato e nulla era una coincidenza? Tutto, o c'era un limite al Destino?
I capelli argentati brillavano alla luce di quella pallida luna ed un sorriso appena accennato si manifestò sulle labbra del Cavaliere: “Non ci credi?- Sibilò con astio. -Tutto è destino, tutto! E questa legge è stata infranta dalla vostra sciocca Dea che per avervi al suo fianco ancora una volta ha sfidato il campo alle Moire stabilito! Atena è Dea della sapienza, delle arti, della guerra nel suo nobile intento... Quello è affar suo! Non di certo mischiar le carte del destino!
Con quelle assurde infamie, a parer di Aiolia, lo stava letteralmente caricando di buoni propositi per spaccargli la faccia. Il Saint di Leo del resto era tutto fuorché calmo e docile. Come un vero Leone, se istigato, era pronto a ruggire ed affilar le zanne contro il proprio nemico... Nessun vento e nessuna bufera, tormenta, vortice o tempesta l'avrebbe fatta franca se si macchiava l'onore o il valore della sua Dea o non se ne decantava il giusto merito.

I cavalieri che han oltrepassato l'Ade e non hanno fatto ritorno, periranno così come è giusto che sia e quella sventurata ragazzina, suo malgrado, si è ritrovata partecipe della situazione.- Si riferiva al cavaliere di Pyxis. -E morirà anche lei.” Erano parole ferme quelle, parole che non permettevano una replica, ma solo una rassegnazione.
Noi ci siamo recati nell'Ade per aiutare Atena, se dobbiamo morire solo perché ci è stata concessa una seconda opportunità dalla nostra Dea protettrice invece che la morte allora non l'accetto! Non accetto che dobbiamo soccombere solo perché non siam stati vigliacchi nel tirarci indietro, ma anzi abbiamo aiutato i cavalieri di Bronzo a salvare la nostra Dea!” Ci credeva in ciò che diceva, tante le virtù di cui era in possesso il gran cavaliere della quinta casa, fra queste il valore e il coraggio.
Calunnie! Tiri avanti nobili cause di cui le Moire sono a conoscenza e che non centrano nulla con il torto subito! Sappiamo la gran lotta fra Hades e Atena e vi fa onore e gloria l'aver voluto sino alla morte proteggere la vostra divinità! Ciò di cui si rammarica Atropo è l'aver fatto tornare in vita coloro che erano già morti prima della grande guerra! Loro, loro dovevano rimanere morti*... E anche il fato riservato a quella ragazza sarebbe stato diverso...” Jonah di certo non era di meno però e con quanto fiato aveva in gola accusò nuovamente Lady Saori.
Il cielo era tinto di nero, ma sicuramente sembrava essere più sereno dei due cavalieri che con armi alla pari si combattevano. Il fioco cosmo dei suoi compagni sentì Aiolia: erano lontani, ma quell'energia che legava entrambi i cavalieri ad Atena ne colmò il suo cuore pieno di tensione.

Che..?” Era più complicata del previsto la faccenda. 
Vuoi che sia più diretto?- Domandò irritato il cavalier del Destino implacabile mentre entrambi continuavano a battersi ferendosi ad ogni colpo dato con maggior forza. -E che sia! Se il cavaliere di Capricorn fosse deceduto e mai più le sue membra ricomposte, la sua allieva sarebbe giunta in Italia: avrebbe riso, sofferto, pianto, così come tutti gli esseri umani... E per mano delle ceneri di questo vulcano sarebbe deceduta... Ora ti è chiaro? Non sono state le Moire a procurarne l'eruzione, ma certo è che qui lei doveva morire! E sai cos'altro?...” Contrastò l'ennesimo attacco del Leone, il quale sembrava in difficoltà dopo l'ultima gran folata di vento freddo e ostile.
Difatti per il gran vortice glaciale Aiolia si ritrovò a regredire di alcuni passi sul terreno, finendo quasi con metà del busto dentro l'acqua del mare. Per un istante però, sembrò fermarsi quella gran tormenta che il gelo nordico ricordava, forse solo perché Jonah si era rizzato su se stesso chiudendo gli occhi e mirando col capo verso l'Etna.

Ed ora perché ti sei fermato? -Disse Aiolia strofinandosi gli occhi che nel buio avevan lo splendido color pervinca. -Dimmi, ti sei già stancato di lottare? Sono qui io e ancora non ho utilizzato gran parte dei miei colpi migliori!” Tuonò a gran voce sincero il cavaliere, il lungo mantello opaco pregno d'acqua salmastra.
Calò il silenzio: secondi di pura agitazione pervasero l'animo del cavaliere di Leo. L'altro invece era rimasto immobile nella sua posizione senza battere ciglio: era stato richiamato all'ordine telepaticamente dalle sue Dee.
Poi mosse impercettibilmente gli occhi e con grazia decretò: “E allora, ragazzo di Atena Cavaliere, la prossima volta che ci rincontreremo Tu mi dirai il tuo nome ed Io il mio. E se d'intralcio alla mia missione mi sarai ti toglierò di mezzo”.
Aiolia corrugò la fronte guardandolo: “Non vorrai abbandonare il duello ora?” Era più una supposizione che altro, ma era anche la risposta giusta.

Ci rivedremo, stanne certo...! Il tuo cuore è nobile e non ho voglia di ucciderti solo per mio stupido e insolente capriccio. Devo portare negli Inferi solo coloro che devono morire poiché a quel regno già appartengono, tu non centri.”
Fu come una coltellata in pieno petto, il Greco pensò: “Ma mio fratello sì!” E nulla era più importante e triste che perdere ancora quel fratello che tanto aveva odiato in passato quanto amato, venerato e poi piangendo voluto amaramente indietro.
Jonah stava scomparendo in quel turbine d'aria quando Aiolia glielo disse, perentorio: “Allora la prossima volta, quando le Moire ti permetteranno di combattere, conta che dovrai passare sul mio cadavere prima di portare a termine il tuo compito”.
Era certo che un sorriso si fosse dipinto sul volto quieto del giovane inglese, ma ben più importante incarico ora doveva assolvere il cavaliere del Leone.
Cercò alla ben meglio di medicarsi le ferite e corse verso i suoi compagni che, ne era sicuro, non avrebbero mai ammesso di aver bisogno di lui, ma a gran voce ne chiedevano l'intervento.


Un fascio di luce irradiò una parte della scalinata che portava alla Prima casa del sacro Santuario di Atena. Marie si guardò attorno: era davvero sulla grande gradinata che portava al primo tempio dell'Ariete!
Ora dovremmo procedere a piedi, ma prima che ti consenta di attraversare la mia casa e recarti dalla grande Atena permetti che Kiki possa aiutarti a disinfettare quelle ferite.” E continuò a marciare lungo i gradini.
Marie aveva parecchi tagli sul corpo in cui non c'era la protezione della vestige della Bussola. Si guardò le mani e, provando a serrarle in dei pugni, provò una morsa di dolore. Ora che l'adrenalina veniva meno anche il suo corpo stanco sembrò suggerirle di fare come diceva il cavaliere.

Non hai perso molto sangue, sono solo di striscio... Del resto il vento che padroneggiava quel giovane cavaliere altro danno non poteva farti visto che siamo sopraggiunti noi”
La ragazza annuì: “D'accordo.- Poi si fermò un istante sulle scale. -E grazie Grande Mu, davvero.” Il Saint di Aries accennò un lieve sorriso per poi spostare lo sguardo verso il tredicesimo tempio.


Poche ore più tardi, XIII casa.

Le Moire, Atena?” chiese colpita Marie dopo aver ricevuto la certa risposta di Saori al resoconto che la ragazza le aveva fatto di tutto quello che era accaduto in terra di Sicilia.
Le Moire?- Aveva richiesto ancora esterrefatta lei, come a volersi sincerare di non aver udito male. -Sì, ne aveva accennato il cavaliere del Destino implacabile... Ma farneticava! Parlava di una missione e, che voi Venerabile Dea Atena, non ci avevate messo al corrente del gran risentimento, del gran torto che gli avete fatto... Ciò non è possibile! Poiché voi avete sempre agito per il bene dei cavalieri e dell'umanità tutta!” Il cavaliere della Bussola era ancora in ginocchio quando il Sacerdote si chinò per parlare sottovoce alla destra della Kido intimandole quindi di fare un Chrysos Synagein.
Poche cose erano chiare alla mente di Marie di Pyxis quando uscì dalla sala, l'unica però che i suoi sensi avvertivano era l'emergenza e il pericolo che di pena e disgrazia profumavano l'aria del Santuario. Una minaccia che nuovamente incombeva. E se ne poteva dedurre dal fatto che i Cavalieri d'Oro erano stati richiamati e urgentemente avevano dovuto lasciare le loro case per riunirsi nella sacra sala all'interno della Meridiana dello Zodiaco.



- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -


*morti: in teoria uno all'inizio, leggendo questo, può pensare automaticamente: ma non è stato Hades a resuscitar Camus e company? Sì, appunto. Ma io non parlo della guerra, come si dice... no, “nella guerra tutto è lecito”! E quindi che tornassero dalle ceneri -o quel che è- diciamo che le Moire lo accettano -e poi sono al servizio di Hades anche se indipendenti da questi- però il fatto è che dopo... sono “ri-morti” no? Anzi, quelli erano già morti da un bel pezzo -parlo sempre di quelli che erano defunti già prima della guerra- e quindi quello che non va giù a Atropo ...non è che Atena ha chiesto l'intercessione all'Olimpo per resuscitare i cavalieri che si erano sacrificati per lei. Del resto quelli prima della guerra ERANO VIVI, (che so...parlo di Mu, di Milo...) e quindi azzerando la guerra contro Hades, possiamo fare due più due.
Spiego: nella guerra tutto è concesso, quindi se Atena voleva portare in vita grazie all'Olimpo i suoi cavalieri...le era legittimo farlo.

Quello che per le Moire è un torto è il fatto stesso che abbia riportato in vita DOPO LA GUERRA (ecco, ricordate dopo la guerra) cavalieri che SIN da prima della guerra erano già morti -poi resuscitati da Hades ma nuovamente morti così come il DESTINO vuole- (che gioco di parole!) e che invece la Dea Atena ha riportato in vita “ignorando” quest'ordine.

Spero abbiate capito il concetto... ma vabbè, tanto si comprenderà anche con i capitoli avvenire... però giusto per darvi un'idea base.



Saaaalve a tutti. Sì, ho farneticato molto sull'asterisco qui presente. Lo vedo. Però non riuscivo a spiegarvelo in due righe e quindi...bah, il concetto è chiaro? *tutti muoiono prima di leggerlo * oh, emn...okay °w°
Vi ringrazio nuovamente -e ancora- per le belle recensioni che mi lasciate e spero che anche questo vi piaccia xD Nel prossimo, beh, sarà tutto un po' legato ai cavalieri d'Oro. Spero di non deludervi, >_< enjoy!


   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: GioTanner