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Autore: Bush_Head    24/07/2011    3 recensioni
Saalve tutte! Questa è una mia nuova fic sui Blue, visti però in un mondo abbastanza al di fuori di quello musicale, li vedrete, quindi, in situazioni diverse, ma non al di fuori del possibile!
Non è solo una storia d'amore, ma anceh di amicizia e di intrighi, un pò strana e contorta... spero vi piaccia... :)
Genere: Drammatico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vi chiedo umilmente perdono per avervi fatto aspetta così tanto, ma volevo scrivere almeno un altro capitolo prima di aggiornare, e sono stata puntualmente presa dal temuto BLOCCO DELLO SCRITTORE!     AArgh!!! adesso però è passato e pre festeggiare ecco a voi il capitolo....

 

Ero lì a quel tavolo seduta in attesa che arrivasse il cameriere per ordinare e pensavo, pensavo.
Pensavo che forse non sarei dovuta essere lì.
La mia migliore amica, l'unica persona con cui mi ero mai veramente aperta era morta da appena due mesi.
Lei era stata la mia famiglia quando quella vera se ne era andata; era stata la mia roccia quelle volte in cui la mia forza era sparita.
Mi aveva aiutato a superare l'orribile rottura col mio ragazzo storico.
 Lei era la mia fan più sfegatata, era la mia migliore amica.
Ora non c'era più e io me ne stavo lì, a quel tavolo con un ragazzo; forse la stavo prendendo un po' troppo bene...

-Volete ordinare?- il cameriere interrupe i miei pensieri

-Vorrei dell'Urumaki di merluzzo, per favore- disse Lee vedendomi disorientata

-Lei signorina, cosa desidera?-fece poi il cameriere rivolgendosi a me

-Io dell' HosoMaki di tonno, per favore-

-Da bere?- continuò

-Tu cosa vuoi?- mi chiese Lee

-Vorrei un vino rosso, per favore-

-Lo stesso anche per me-

-Perfetto- e se ne andò

Lee mi guardò negli occhi e mi chiese-Sembri pensierosa, va tutto bene?-

-Si, tranquillo, non è nulla di che...- terminai incrociando il suo sguardo. Queglio occhi, non li avevo mai notati: così chiari, cristallini, quasi inumani, ma bellissimi, puri.

-Non è nulla di che ma è qualcosa, e ti rende nervosa, si vede sai?- proseguì lui con nonchalance

-Lee, sul serio, sto bene...e comunque non è qualcosa, ma qualcuno o meglio, il suo ricordo- aggiunsi malinconica. Distolsi lo sguardo, per non doverlo guardare di nuovo negli occhi, ma lui lo ritrovò

-Il tuo ex, forse?- fece curioso

-No, mister vogliosaperetutto, la mia migliore amica...- mi guardò strano

-Perchè? Forse non voleva che uscissi con me?-

-No, anzi, è grazie a lei se ci siamo consciuti, in un certo senso...-

-Dai non tenermi sulla spine, racconta!- disse mettendo su uno sguardo da cucciolo irresistibile. A quel punto mi arresi e risposi- è morta, per questo ero al commissariato quel giorno-

Suppongo che in quel momento volesse sotterrarsi sotto 10 metri di terra perchè la sua faccia esprimeva proprio questo.

-Oh scusa se ho insistito, non immaginavo fosse una cosa del genere-fece dispiaciuto

-Tranquillo, è tutto a posto, anzi mi fa bene parlarne :) -

-Oook, cambiando disinvoltamente discorso...- ridemmo -posso chiederti quanti anni hai?-

-Ahah, ne ho 19, tu?-

- 21, su parlami un po' di te, sono curioso..-

-Davvero?!?! Non l'avevo notato! Comunque, ho 19 anni,sono al secondo anno di università,

lavoro in un negozio d'intimo, ma questo la sai gia- conclusi divertita alludendo al nostro precedente incontro

-Sii, me lo ricordavo!- disse divertito

-Tu invece, che fai nella vita?-

-Studio anch'io all'università, lettere antiche, e lavoro alla reception di un albergo, che c'è, perchè mi guardi in quel modo?-

-Anch'io studio lettere antiche! A quale università vai?-

-Cambridge, tu?-

-Oxford-

-Wow, mi batti decisamente, ma scusa, se hai 19 anni, come fai ad essere gia al secondo anno?-

-Bhè, diciamo che ho un intelligenza leggermente sopra la media- risposi vaga, non mi piaceva dirlo, mi faceva sentire un fenomeno da baraccone, lui sembrò rendersene conto

-Niente male, della tua famiglia che mi dici invece?-

-Meglio non cominciare questo discorso, ti basti sapere che io e la mia famiglia non abbiamo un bel rapporto! Tu invece?-

-Per quanto riguarda mia madre e mia sorella è tutto rose e fiori, ma per il resto è un disastro, nemmeno io vado molto d'accordo coi miei familiari- disse malinconico. La cena andò avanti così, finimmo e usciimo diretti al cinema.

-Ti va di andare a piedi o preferisci prendere la macchina?- mi chiese alludendo ai tacchi

-Se non è molto lontano va bene anche a piedi-

- è infondo alla strada, pensi di farcela?-

-Si certo- detto questo ci avviammo.

Durante il tragitto continuammo a parlare dell'università, dei nostri amici.
Mi colpi quando parlò dei suoi tre migliori amici, Duncan, Antony e Simon, suoi compagni di scuola dal liceo. Per come ne parlava si vedeva che erano molto uniti.
Ad un certo punto mi prese la mano ed io sentii come un brivido percorrermi il braccio e poi tutto il corpo; era tanto che qualcuno non mi faceva quell'effetto. Ricambiai il suo gesto stringendogli la mano e avvicinandomi a lui.
Arrivammo al cinema, entrammo e prendemmo posto. Il film era piuttosto interessante, mi piacque, ma mi aggradò molto di più il fatto che Lee verso metà film mise il suo braccio sulla mia spalla avvicinadomi a sè.

Dopo il cinema tronammo alla macchina passando per un parco illuminato solo da alcuni lampioni, si stava creando un atmosfera molto intima e suggestiva.
Continuavamo a tenerci per mano parlando, era così soddisfacente parlare con lui, un vero piacere.
Arrivammo alla macchina, salimmo e mi riaccompagnò a casa. Una volta arrivati...

-Sono stata benissimo stasera-

-Si anch'io, mi sono davvero divertito, dovremmo rifarlo-

-Decisamente si, oh ma è già l'una! Scusa ma ora devo proprio andare...-

-I tuoi genitori?-

-No, il mio gatto, mi avrà gia distrutto mezza casa!- Lui rise, com'era bello...

-Allora ciao...-

-Ciao- lo salutai e scesi dalla macchina. Mi avviai alla porta di casa. Mentre frugavo nella borsa per cercare le chiavi mi aspettavo di sentire il rumore del motore, ma nulla.
Non ci feci caso, ero così felice che probabilmente non avrei sentito nemmeno un palla di cannone.
Trovai la chiave e la misi nella serratura. La girai ed aprii. Non appena mossi il piede per entrare sentii qualcuno dietro di me. Sobbalzai. Quel qualcuno mi prese il braccio per farmi girare. Scoprii con sollievo che era Lee. Mi scrutò come in cerca di un risposta

    -Scusa, ma non potevo andare via senza fare questo-

 

    A quel punto persi del tutto la congizione del tempo, del mondo, persino di me stessa. Il tocco delle sue labbra sulle mie mi fece girare la testa. Sentii le farfalle allo stomaco. Ero inebriata dal suo profumo. Le nostre labbra erano ormai un tutt'uno, ballavano un danza lenta, dolce, romantica. Sentivo l'aria fredda della sera sulle gambe ma non m'importava, contavamo solo lui ed io, avvolti nel nostro bacio. Dopo qualche minuto ci staccammo e lui mi guardò negli occhi. Ancora una volta durante quella sera incrocia il suo sguardo, i suoi occhi. In quel momento capii che tra di noi sarebbe nato qualcosa di speciale, di vero. Lo lasciai andare via controvoglia, era ancora presto per spingerci oltre. Lo guardai risalire in macchina e partire. Entrai in casa, chiusi la porta dietro di me. Andai di sopra e mi preparai per andare a letto. Tutto molto più che distrattamente. Non riuscivo a distogliere il pensiero da lui. Che fossi gia innamorata? Non lo so. Andai a dormire e sognai. Sognai Lee, i suoi occhi e il nostro bacio...  


Iry says:

Alloooora, tanto per cominciare nell'ultima parte, si quella del bacio, lo so che molto probablimente non è ciò a cui siete abituate, specia dopo storie com London Eye della mia amica Ellie97, che vi consiglio vivamente di leggere se non lo avete ancora fatto, il punto è che io non sono brava a scrivere quel tipo di scena, non ci so fare, le cose sdlcinate non sono per me; perdono =D
Ovviamente se avete critche da fare o suggerimetni da dare, fate pure =)
Aspetto con ansia le vostre recensioni, ciao e


AL PROSSIMO CAPITOLO!!!!
aaaaaALSIry 


  

   


       

A quel punto persi del tutto la congizione del tempo, del mondo, persino di me stessa. Il tocco delle sue labbra sulle mie mi fece girare la testa. Sentii le farfalle allo stomaco. Ero inebriata dal suo profumo. Le nostre labbra erano ormai un tutt'uno, ballavano un danza lenta, dolce, romantica. Sentivo l'aria fredda della sera sulle gambe ma non m'importava, contavamo solo lui ed io, avvolti nel nostro bacio. Dopo qualche minuto ci staccammo e lui mi guardò negli occhi. Ancora una volta durante quella sera incrocia il suo sguardo, i suoi occhi. In quel momento capii che tra di noi sarebbe nato qualcosa di speciale, di vero. Lo lasciai andare via controvoglia, era ancora presto per spingerci oltre. Lo guardai risalire in macchina e partire. Entrai in casa, chiusi la porta dietro di me. Andai di sopra e mi preparai per andare a letto. Tutto molto più che distrattamente. Non riuscivo a distogliere il pensiero da lui. Che fossi gia innamorata? Non lo so. Andai a dormire e sognai. Sognai Lee, i suoi occhi e il nostro bacio... 

 


 

 
   
 
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