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Autore: Flavie    24/07/2011    1 recensioni
Storia dove un'attrice italiana si ritrova a recitare con James Phelps e... se ne vedranno delle belle!
Dal primo capitolo: "Mentre tutti annuivano e si consultavano seri James mi chiuse bene l’abito,facendomi imporporare le guance… di nuovo."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre stavo andando nella mia stanza per spogliarmi ed infilarmi nel comodo e confortante pigiama bussarono alla porta.
Perfetto.
Aprii ed un allegro Oliver entrò senza nemmeno chiedere il permesso, per accoccolarsi sul divano.
:- Fai come fossi a casa tua eh!- dissi ironica.
Lui prese la mia tisana alla papaya e se la scolò. Il mio sesto senso mi diceva che sarebbe rimasto un solo Phelps al mondo,e NON sarebbe stato Oliver.
:- Ma…fa schifo! Che è?- sputacchiò a destra e manca. Ginevra,calma,respira,mi dissi.
:- Tisana alla papaya. Che c’è?- domandai secca sedendomi davanti a lui.
Sorrise malefico :- Sai che mio fratello ha una cotta assurda per te,vero?-
Sbuffai :- NO,NON LO SO!-
Rise :- Certo,come vuoi…- mi assecondava come una pazza? Grrrrr- Sai,pensavo che sareste carini insieme…dopotutto andate d’accordo no?-
Annuii :- Vado d’accordo anche con te,per mia sfortuna,ma non mi interessi minimamente!- ringhiai.
Annuii serio :- Oh,ma lo so questo. Hai frainteso! Comunque come li fa i massaggi?-
:- Bene per…COSA? – non avrei voluto vedere la mia faccia in quell’istante…
:- Non me l’ha detto,se è quello che ti stavi chiedendo- mi porse una rivista insulsa di gossip.
In copertina figurava una ragazza sdraiata che si struccava con un castano che le massaggiava la schiena.
Merda!
:- Non sono venuto qui per ridervi in faccia- aggiunse,serio davvero,questa volta- solo…QUANDO VOLETE CASA è LIBERA – poi corse ridendo verso la porta.
Uno sguardo assassino s’impossessò di me…
:- Phelps! Torna qui o ti ammazzo! Ti uccido comunque.!- gli urlai dietro.
Era già fuggito. Uff!
Quel ragazzo era folle!
Afferrai la rivista e arrivai all’articolo desiderato,che recitava:
 
“ A quanto pare anche l’altro gemello Phelps sembra aver trovato l’anima gemella! È stato avvistato in riva al lago con la coprotagonista Ginevra Williams in atteggiamenti affettuosi. Per ora non ci sono altre testimonianze o conferme di ciò,ma se son rose fioriranno no? Per consolarci non ci sono nemmeno smentite ufficiali. In attesa di immortalarli in un bacio vi lasciamo agli scatti rubati questo pomeriggio dal nostro fotografo”.
 
Direttrice del giornale : da aggiungere alla lista nera.
Come se non bastasse le mie amiche ( e mia madre…oh che imbarazzo!) mi tartassarono di domande e telefonate,tutte finalizzate a sapere se stavamo insieme e da quanto.
Finii la serata a smentire ad un’intera cittadina italiana la mia presunta storia con James.
Prima di andare a letto preparai di nuovo la tisana,presi un libro e mi misi sotto le coperte.
Mi addormentai con la faccia tra le pagine del libro.
Fortunatamente era domenica,così rimasi un po’ più del necessario abbracciata al cuscino sonnecchiando.
Mi alzai e con una lentezza incredibile andai sotto la doccia ed infiali degli abiti “per casa”.
Il mio programma della giornata era quello che si dice “ tambasare”. Fosse stato per me avrebbero dovuto renderlo uno sport,almeno sarei andata bene in qualcosa.
Il termine siciliano tambasare significa,in sintesi,rigirarsi i pollici e non fare nulla di ché tutto il giorno. Bello. Bellissimo.
Stavo guardando un film in francese che avevo comprato l’anno prima quando bussarono. Ma santo cielo! Cos’ero? Un bagno pubblico?
Aprii e stavolta era James,che chiese il permesso anche per entrare.
Proprio diversi quei due….
:- Che fai?- domandò.
Scrollai le spalle.
:- Guardo un film in francese..-
:- Ah,ecco perché non capivo nulla- rise.
Risi anche io :- Se vuoi lo metto in inglese-
Riassunto: ci ritrovammo a vedere quello che in  origine era un film in francese in inglese,sorseggiando birra e ridendo.
Era una tambasare un po’ più attivo ma andava bene comunque.
:- Hai letto l’articolo?- se ne uscì all’improvviso.
Annuii.
:- Scusa- sussurrò.
:- E di che scusa? Mica le hai fatte te le foto!- risposi.
:- Si ma se io fossi rimasto al posto mio non ci sarebbe alcun articolo – balbettò.
Arrossii. Odiavo quando qualcuno riusciva a farmi imbarazzare e James era un campione in questo. :- Allora è colpa mia che me ne sono voluta andare dalla festa prima no? – aggiunsi acida.
Rimase in silenzio.
:- Poi non c’è nulla di male a stare un po’ tra amici no?- chiesi,più a me stessa che a lui.
:- Esatto! – convenne.
Bene,sembrava risolto. Presi altra birra per lui e succo di melograno per me e tornammo al film.
Dopo un po’ cominciò ad agitarsi e torcersi le mani,e ogni qualvolta mi voltavo verso di lui accennava un sorrisino.
:- Ok,che c’è? Spara!- intimai.
:- Mha,niente,solo…mi chiedevo,potresti farmi un favore?-
La cosa cominciava a puzzarmi… :- Cioè?-
Fece spallucce :- Ho fatto una scommessa con Oliver e devo cantare al karaoke domani sera…-
Strinsi gli occhi a fessure…immaginavo dove volesse andare a parare,e non mi piaceva affatto :- e pensavo che magari potresti cantare con me- sorriso a trentadue denti.
:- Tu sei pazzo? Io? Cantare ad un karaoke? Sei proprio come tuo fratello!-
:- Dai Gin!-
:- No!-
E per ripicca misi il film in francese. Probabilmente fu la sua sete di vendetta al mio rifiuto che lo spinse ad imitare i versi nasali e le “r” alla francese non facendomi capire un tubo,e forse,ripeto forse, fu il mio terrore di finire in galera a spingermi a calciarlo fuori dalla porta mentre rideva come un pazzo per evitare di essere condannata per omicidio.
Avevo bisogno di sfogarmi…e cosa c’è di meglio di una chiacchierata tra amiche? Alzai la cornetta e chiamai la mia migliore amica,in Italia.
Parlammo per quasi un’ora,le raccontai tutto nei minimi particolari,lei fece lo stesso. Al momento di riattaccare ci consolammo con il fatto che mancavano pochi mesi alla fine e ci saremmo riviste presto.
Mi annoiavo,non sapevo cosa fare e il film era finito. Andai in camera di Scarlett.
Fortunatamente non sembrava avere voglia di tornare sull’argomento di quel pomeriggio e parlammo di tutto e di più.
Chiunque dovrebbe avere un’amica così: allegra,disponibile,che ti faccia ridere,che sia anche seria…e magari anche lavorarci insieme!
:- Domani sera fai il karaoke con James?- sbottò all’improvviso.
Scossi la testa decisa :- ASSOLUTAMENTE NO!-
Rise :- Però vieni a vederlo mentre si svergogna vero?-
Risi a mia volta :- Certo! Però non credo si svergognerà più di tanto…canta bene purtroppo-  il mio tono afflitto.
:- Oh,non è quello a cui mi riferivo cara – ghignò.
Alzai un sopracciglio.
:- Io mi riferisco a dopo che avrà cantato. Immagino non sia mai stata in un pub con i Phelps tu eh?-
Faccio segno di no con la testa :- Perché tu si?-
Annuisce :- Una volta-
:- E allora? – mi chiedo dove voglia andare a parare.
:- Vedrai,ce ne saranno delle belle. Ah,non avvicinarti troppo a loro-
Ok,ora ero solo più perplessa di prima.
Per il “GRANDE EVENTO”,cioè il karaoke,non misi niente di che addosso. Portavo dei pantaloni neri a pelle e la maglietta dei Ramones e le ballerine con il tacchetto,i capelli sciolti e niente trucco.
Quando arrivai al pub con Scarlett i gemelli erano già lì e James stava per cominciare a cantare. Oliver mi sembrava anche mezzo brillo,ad esser sincera.
Come avevo previsto andò tutto bene,cantò meravigliosamente. Uffa! Non era giusto.
Io ancora non avevo capito poi che cosa ci sarebbe stato di strano quella sera con loro due…che intendeva la mia amica con “ vedrai e non stargli vicino???”.
Mi rodevo lo stomaco dalla curiosità.
Poco più in là notai Oliver DEFINITAMENTE ANDATO,ubriaco, che ballava con un suo amico che non sembrava stare meglio ed un altro che li applaudiva senza motivo.
James sembrava,al contrario,molto lucido,ma proprio mentre mi stavo avvicinando notai che indossava dei braccioli di Spongebob.
Feci marcia in dietro e chiacchierai con una ragazza molto simpatica amica di Scarlett.
Si chiamava Kirsten, e parlava anche italiano. Parlammo un po’ in italiano,un po’ in inglese….mi stavo divertendo. Per tutto quel tempo avevo dimenticato perché mi trovassi lì,e, quando mi voltai nella direzione di Oliver intravidi il fratello con un’orribile parrucca ed una birra in mano sorreggersi ad un amico,mentre Oliver era sotto il palco ad inneggiare a non so quale canzone o gruppo.
Finalmente avevo afferrato il senso delle parole della mia amica….e pensare che normalmente sembravano così tranquilli!
Quei due erano DIVERSI in tutto e per tutto,nel carattere,il modo di pensare,di vestire,di fare,anche nei gusti a volte…ma alle feste diventavano un tutt’uno.
Uno ubriaco a destra e l’altro brillo a sinistra.
:- Sono proprio dei pazzi- esclamò ridendo Kirsten ammiccando a loro due.
Annuii divertita.
:- Come li distingui? Io dagli abiti e dalla cicatrice di James- disse rossa di vergogna.
Scrollai le spalle :- Non saprei…sono diversi. – risi ripensando alla cosa degli abiti – sai che odiano vestirsi uguali? Pensa,se capita che uno di loro compri gli stessi abiti dell’altro quello che li ha presi per ultimo li deve riportare al negozio- spiegai,immaginandomi James,perché Oliver non era così sciocco,correre al negozio dopo cinque minuti a cambiare gli abiti imbronciato.
Guardai l’ora al telefono: era tardissimo! La mattina dopo non mi sarei alzata nemmeno con le cannonate! Mi congedai dalla mia nuova e simpatica conoscenza,avvertii Scarlett che andavo a nanna e uscii.
Come previsto la mattina dopo avevo una faccia da far paura…senza contare il sonno!
Ringraziai l’esistenza delle truccatrici per la prima volta in vita mia.
Sembrava destinata ad essere una giornata orribile,quella: avevo sonno,non capivo nulla,pioveva e faceva un freddo disumano ( di sicuro,nello stesso momento,in Italia c’era un bel sole caldo,pensai contrariata),James rompeva più del solito a causa del mal di testa ed avevamo anche litigato perché gli avevo detto che era solo colpa sua e che avrebbe potuto benissimo evitare di bere.
Volevo solo tornare a dormire.
Proprio verso il tardo pomeriggio,mentre tutto sembrava ormai perduto,arrivò la più bella notizia che potessi mai ricevere: avevo una settimana libera!
Non so come fosse stato possibile…ma al momento me ne fregai altamente,correndo a chiamare le mie amiche per avvertirle e mamma ( si,mamma…problemi? ).
In un batter d’occhio le valige con l’essenziale erano pronte ed improvvisamente non mi sembrava più di avere una brutta cera.
Quando andai a salutare Scarlett mi disse che avevo una settimana di riposo perché James si era ammalato e da girare mi erano rimaste solo le scene con lui.
Giuro che la volta prossima che si ubriaca non mi arrabbio,pensai contenta.
Corsi a salutare Mike e ritenni giusto anche James. Quando bussai alla sua porta mi aprii in delle condizioni che sembrava un appestato e mi guardava storto.
Era ancora arrabbiato.
Mi fece entrare :- Come mai con le valige? Dove vai?-
:-  A casaa! – gridai.
Si tappò le orecchie :- Non strillare! Ho mal di testa,diamine! E anche la febbre…immagino che sei libera a causa mia- accennò un sorriso.
Annuii :- Giuro che non mi arrabbio più quando bevi e rompi – sorrisi e lui rise divertito,massaggiandosi le tempie.
Gli schioccai un bacio sulla guancia e volai via,troppo felice di tornare a casa.
E anche di aver fatto pace con l’uomo delle caverne.
 
  
  
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