Il cervo e l’amazzone.
 
 
Era sera e l’aria fresca spettinava i capelli di Aresia.
La ragazza aveva l’arco teso e la freccia pronta per essere scoccata; il bersaglio?
Un bellissimo cervo dal manto ambrato e un magnifico palco di corna, (i lettori più accorti hanno già capito chi è il cervo) sarebbe stato un trofeo perfetto e quindi doveva fare molta attenzione a non rovinare il suo manto perfetto.
Non ebbe il tempo di scoccare la freccia, il cervo la stava guardando e non muoveva un muscolo, esattamente come lei.
“Perché non scappi?” sussurrò
L’animale aveva cominciato ad avanzare nella sua direzione senza nessun timore, si fermò a pochi passi da lei la fissò per qualche secondo poi la superò con un salto e atterrò dietro di lei sparendo poi nella boscaglia.
Aresia non aveva mai visto niente del genere, un cervo normale non si sarebbe mia comportato così eppure…chi era o meglio cos’era quell’animale?
 
                                                                   ***
 
James correva nella foresta gli zoccoli a contatto con il terreno non producevano nessun rumore, ma quella ragazza che aveva visto prima l’aveva incuriosito non poco, per un momento aveva pensato di trasformarsi e chiederle chi era e che cosa ci facesse nella foresta con un arco in mano ma aveva scacciato subito quel pensiero.
Aveva smesso di correre e ora si stava guardando intorno per controlla re che non ci fosse nessuno e si ritrasformò, prese il mantello dell’invisibilità che aveva lasciato li prima e si diresse al castello, non fu difficile entrare, sarebbe stato molto più complicato entrare nella sua stanza senza fare rumore e senza svegliare i suoi compagni, ma infondo lui era il grande James Potter Cercatore della Squadra di Grifondoro ecc ecc e di fatti…
“Dove-sei-stato” ringhiò Remus a denti stretti.
“Em…”
“Non mi dire che sei stato di nuovo nella foresta!”
“Ok se non vuoi non te lo dirò”
“James Potter!!!”
“Cosa?!?”
“È mai possibile che tu non pensi mai prima di agire?”
“Scusa ma mi annoiavo”
“Cosa vuol’dire mi annoiavo?!?” (voce esasperata)
“Che mi annoiavo e pensavo che un giro nella foresta mi avrebbe fatto venire sonno”
“Hei voi due? La piantate di urlare?”
“Taci sacco di pulci”
“Dannazione Remmi!!... James riesce sempre a tirare fuori il lupo che è in te”
“Non è divertente Sirius”
“O si che lo è!”
“No!”
“Si!”
“No!”
“Si!”
Nel momento di distrazione dell’amico James ne aveva approfittato per svignarsela nel bagno e quando ne uscì trovò quei due ancora intenti a litigare.
“Hanno continuato per tutto il tempo?” chiese al quarto ragazzo, che aveva dei capelli biondo scuro e degli occhi nerissimi come la pece.
“O si!” disse lui e sprofondò di nuovo nelle coperte tentando di tapparsi le orecchie.
“BASTA LA PIANTATE?!?!?!?” Chiese quest’ultimo urlando a sua volta “Ci penserete domani a sistemare le vostre questioni ma ora lasciatemi DORMIRE!!!!”
“Va bene scusa Dennis hai ragione…ma domani facciamo i conti noi tre!!!” disse poi rivolto agli altri due e finalmente si misero tutti sotto le calde coperte color rosso-oro.
“A…James? La Evans mi ha detto di dirti una cosa” disse Remus due secondi.
“... che cosa?”
“Potter domani ti uccido!!!”
James deglutì, “Sono morto!!”
“Si” risposero in coro gli altri tre
 
                                                               ***
 
Aresia non aveva più mosso un muscolo dopo quello che era successo, continuava a fissare il punto in cui l’animale era scomparso e si poneva la stessa domanda da dieci minuti buoni.
“Aresia? Aresia sei qui?” una voce la distolse dai suoi pensieri.
“Si sono qui”
“A eccoti iniziavo a preoccuparmi”
“Scusa Fria ma mi è successa una cosa alquanto strana!”
Fria era una ragazza bellissima snella e agile che portava un abito da cacciatrice di pelle nera e i capelli lunghi fino alle spalle colore dell’oro e occhi più blu della notte stessa.
Aresia invece aveva i capelli neri e legati in una coda alta occhi marroni, era poco più bassa di Fria e indossava lo stesso abito solo che era del colore del sangue.
“Davvero? e cosa ti è successo?” chiese Fria curiosa.
“”Be vedi avevo visto un bellissimo cervo dal manto ambrato e delle corna da fare invidia a qualunque altro animale della sua specie ma mentre stavo per scoccare la freccia…lui si volta e mi fissa,non scappa mi fissa solo, poi avanza verso di me…e quando si trova a pochi passi dal mio arco mi scavalca con un salto pazzesco e sparisce nella foresta…capisci quello che voglio dire? Non aveva paura anzi sembrava curioso e divertito dalla mia reazione!”
Fria era rimasta in silenzio per tutto il tempo e quando la ragazza finì scoppiò in una risata piena di ilarità.
“Ma dai…è uno scherzo vero??”
“No”
“Ma un cervo non si comporterebbe mai così!! Sicura di non essertelo inventato?!?”
“Fria mi devi credere!!”
“Va bene va bene ti credo…inoltre i tuoi occhi sono fiammeggianti e quindi…”
“Devi aiutarmi a trovarlo!”
“Cosa??”
“Hai capito dai andiamo!!”
Seguirono le tracce del cervo fino ai confini della foresta e ad un certo punto queste sparirono lasciando il posto a delle impronte umane.
“Ma cosa…?”
“Non lo so Aresia dai torniamo indietro!” disse l’altra con voce scocciata.
“Va bene…ok…”
E detto questo si allontanarono anche se Aresia continuava a voltarsi indietro nella speranza di rivedere quel cervo e scoprire così il suo segreto.
 
 
SPAZIO DELL’AUTORE:
e allora?!?!? Che ve ne pare????
Prima di tutto le precisazioni ho eliminato Peter e l’ho sostituito con Dennis (visto che io non sopporto quel viscido topo).
Aresia e Fria sono due Amazzoni (l’idea mi è venuta finita una versione di latino sulle amazzoni).
Ho deciso di velocizzare un po’ le cose tra James e Lily visto che nella mia storia stanno già insieme.
E per adesso tutto qui cercherò di aggiornare il più possibile visto che poi sabato parto.
Ciao a tutti e buone VACANZE!!!!