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Autore: Franky93    26/07/2011    3 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.20:
Lo spettrale Angelo

Il sorgere di una nuova giornata ad Amarantopoli poteva significare parecchie cose, dalle saltuarie visite alla Torre di Latta ad uno spettacolo mattiniero delle Kimono Girls, ma per Alex quella giornata era segno di un incontro atteso da ben due giorni con Angelo, il Capopalestra locale, e dopo aver dato uno sguardo sicuro alle Poké Ball contenenti la sua squadra, si incamminò verso la sua Palestra insieme agli amici, salvo poi notare, una volta entrato, che l’interno dell’edificio aveva un’aria parecchio lugubre, e quello che doveva essere il campo di battaglia era illuminato dalla fioca luce di alcune lanterne di carta appese alle pareti. A completare il tutto, Angelo apparve all’improvviso dall’oscurità, pronto per l’incontro.

-Benvenuto nella mia Palestra, giovane sfidante.- disse –Aspettavo con molta ansia il tuo arrivo qui, e spero che quei due giorni ti siano stati di grande utilità, perché ora, il cui presente “Mistico Veggente del Futuro”, ti metterà alla prova.-

-Sinceramente non aspettavo altro, sai?- ribatté Alex –Quali sono le regole di questo incontro?-

-Quattro Pokèmon ciascuno.-

-Mi piace, e allora che quattro contro quattro sia!-

-Se non ti dispiace, comincio io… vai, Gastly!-

-E io rispondo mandando in campo… Heracross!-

E in un attimo, le Poké Ball di entrambi si aprirono, e sia lo Spettro di Angelo che il Coleottero di Alex poterono scendere in campo, cominciando a squadrarsi l’un l’altro prima di iniziare. Il moro sapeva per esperienza diretta che i tipi Spettro come erano avversari parecchio insidiosi, ma poteva comunque sperare che, se giocava bene d’astuzia e abilità, poteva arginarli come si deve e sconfiggerli.

-Ok, Gastly, dai una bella Leccata a quell’insetto!- ordinò il biondo, mentre l’ammasso di gas cominciava a tirare fuori la lingua.

-Presto, Heracross, evitalo e poi usa Nottesferza!- disse invece Alex, vedendo poi lo scarabeo sfuggire all’attacco e replicare con la sua potente mossa di tipo Buio, colpendo in pieno il fantasma, che si ritrovò a terra in meno di un secondo.

-Wow, l’ha mandato K.O. con un solo colpo!- si stupì Amy.

-Beh, è naturale che sia così, dato che le mosse di tipo Buio sono doppiamente efficaci contro Pokèmon come Gastly.- spiegò Matt.

-Il che vuol dire vantaggio schiacciante per Alex…- aggiunse Dylan.

-Si sta parlando comunque di un Capopalestra, però.- li interruppe a tono Fran –Potrebbe avere chissà quale asso nella manica.-

-Ok, Gastly, ritorna.-

-Non male come prima battaglia, vero? Non dire che non ti ho sorpreso, perché sicuramente non te l’aspettavi.-

-Errore, mio giovane sfidante. Immaginavo avessi pensato ad una mossa simile per mettermi in difficoltà fin dall’inizio, ma stai certo che non farò lo stesso errore una seconda volta. Vai, Haunter!-

Fu così che il biondo Capopalestra mandò in campo il suo secondo Pokémon, consistente in un’inquietane figura spettrale con denti e mani aguzze, che il Pokèdex di Alex catalogò subito come evoluzione di Gastly nonché versione più potente dello stesso.

-Non farti intimidire, Heracross!- disse il moro con tono rassicurante allo scarabeo rinoceronte –Usa di nuovo Nottesferza!- aggiunse, mentre il tipo Coleottero cominciava a dirigersi verso Haunter, pronto a scagliargli la sua zampata bianco-violacea.

-Haunter, Ipnosi, subito!- disse invece l’altro, per poi vedere lo spettro emettere dagli occhi una serie di onde psichiche, le quali attraversarono Heracross e lo fecero addormentare, interrompendo anche il suo attacco –Perfetto, ora non potrà dare alcun fastidio.-

-Accidenti, e ora cosa faccio?-

-Nulla, starai a guardare il tuo insetto soccombere durante il suo pisolino fuori programma. Ok, Haunter, ora usa Incubo!-

-Haunter…- sussurrò lo Spettro, muovendo le mani aguzze e circondando Heracross di una strana luce violacea.

-Heraaaa!- sibilò l’insetto, agitandosi nel sonno.

-Eh? Ma che gli prende?-

-Semplice: se un Pokèmon addormentato subisce Incubo, quel Pokèmon ne subirà i danni alla fine di ogni turno.-

-Se le cose stanno così, allora Heracross finirà K.O. se non si sveglierà subito dal suo sonno.-

-Esatto, e vuol dire anche che sarà alla mia completa mercé, e per rendere il tutto ancor più eccitante… Haunter, Maledizione!-

-Cosa? Oh, no, tutto ma non quella mossa!-

Ed eseguendo l’ordine, il fantasma si ricoprì di una sinistra luce rossa, la quale ricoprì anche l’insetto, che sibilò dal dolore sia per quell’attacco che per l’effetto di Incubo, che lo indebolì ancora.

-Oh, sì, invece, perché anche così avrò ancora parecchio vantaggio su di te… non lo trovi eccitante?- proferì Angelo.

-Hai poco da entusiasmarti, perché facendo così al tuo Haunter è rimasta pochissima salute.- provò a provocarlo Alex.

-E credi che non ci abbia pensato? Haunter, Mangiasogni, prego.-

-Haunter…- sussurrò ancora il fantasma, risucchiando da Heracross una serie di sfere bianche e mangiandosele con parecchio gusto ed ingordigia –Haunter! Buuuurp!- aggiunse, facendosi scappare un ruttino, segno che aveva gradito il “pasto”.

-Cielo, ma che roba era quella? Era impressionante!- chiese Matt.

-Mangiasogni, una mossa che rende l'utilizzatore in grado di “mangiare i sogni”, nel vero senso della parola, di un avversario addormentato, recuperando anche parte della propria salute…- spiegò Dylan –Sembra che Angelo lo abbia messo alle strette...-

-Non è esatto, Dylan!- ribatté Alex -Ho giusto ciò che mi serve per ribaltare di nuovo la situazione a mio favore. Sta a vedere.-

Infatti, mostrando uno sguardo sicuro, Alex lanciò ad Heracross una curiosa bacca blu simile ad una castagna. Incuriosito dall’odore che emanava, lo scarabeo rinoceronte, come preso da sonnambulismo, la prese e se la mangiò, per poi alzarsi da terra e aprire gli occhi, segno che si era risvegliato ed era pronto a riprendere il combattimento.

-Una Baccastagna, eh?- dedusse il biondo Capopalestra –Vedo che ti sei munito bene, ma dato che Heracross ha subito parecchi danni da parte di Haunter, dubito resisterà ancora.-

-Non esserne così sicuro. Heracross, Nottesferza!- disse il moro in tono di rimando, mentre il coleottero si preparava ad eseguire il suo attacco più usato contro l’avversario.

-Non lo farai! Presto, Haunter, usa di nuovo Ipnosi!-

-Haun…ter!- purtroppo per il suo padrone, il Pokémon Gas non fece abbastanza in tempo per difendersi, e quindi dovette subire duramente la mossa da parte del Monocorno, venendo sconfitto.

-Fuori due, mio caro. Quale sarà la tua prossima mossa?-

-Semplice, sarà questa!-

E richiamato Haunter nella Pokè Ball, Angelo non perse tempo e mandò in campo il suo terzo Pokèmon, che altri non era che un secondo esemplare di Haunter, molto più inquietante e forse parecchio più forte del precedente.

-Un altro? Senza offesa, ma pecchi un po’ di originalità.-

-Aspetta di vedere cos’è capace di fare questo Haunter.-

-Allora che ben vanga, perché ad essere sincero Heracross sta solo cominciando a riscaldarsi prima di fare sul serio, e credo che non sarà un problema se lancia un’altra Nottesferza...-

-Haunter, Sbigoattacco!-

-Cosa?!-

Ciò che seguì dopo quell’ordine da parte di Angelo fu incredibile: senza che Haunter avesse fatto apparentemente nulla, Heracross si ritrovò improvvisamente a terra, esausto ed inerme, e come conseguenza, Alex rimase senza parole, con il solo risultato di ritrovarsi con un Pokèmon esausto e di doverlo richiamare, seppur a malincuore, nella Friend Ball. Nonostante non capisse ancora che cos’era accaduto, il ragazzo pensò bene di ritornare a concentrarsi sulla lotta, prendendo mano ad un’altra Ball e poi lanciarla, facendovi uscire Pidgeotto, il quale cominciò a svolazzare intorno ad Haunter.

-Un tipo Volante, eh?- proferì Angelo sorpreso -La trovo molto interessante come scelta, ma dubito ti servirà a qualcosa… Haunter, un altro Sbigoattacco!- aggiunse, mentre lo Spettro cominciava a preparare il suo misterioso attacco.

-Pidgeotto, non abbassare la guardia!- gridò invece Alex –Cerca di intercettare il suo attacco con l’Aeroassalto!-

-Pidgeoooo!- rispose il volatile, eseguendo la sua classica evoluzione all’indietro per poi scendere in picchiata contro Haunter, le cui mani erano ricoperte di un alone nero, colpendolo e vanificando così il suo attacco.

-Dannazione… ha annullato lo Sbigoattacco con sorprendente facilità, ma come avrà fatto? In genere non dovrebbe fallire così, altrimenti perderebbe l’effetto sorpresa che gli è proprio.-

-Strano, io non ho dubbi sul tuo udito, eppure mi pareva che tu mi avessi sentito dire “cerca di intercettare il suo attacco”. Vedi, Pidgeotto è un Pokémon parecchio veloce, e quindi non mi sorprende che mentre preparava l’Aeroassalto abbia aguzzato la vista e capito l’esatto momento in cui Haunter stava per prepararsi a colpire-

-Oh, capisco… però non basterà solo la velocità ad impensierirmi, e ora te lo dimostrerò. Haunter, usa Ombra Notturna!-

-Pidgeotto, contrastalo ancora con Aeroassalto!

E una volta ricevuti i comandi dai propri allenatori, entrambi i Pokèmon si lanciarono l’uno verso l’altro con i propri attacchi. Tecnicamente parlando, l’attacco del tipo Spettro doveva consistere nel tramutarsi in un’ombra nera e passare attraverso il nemico nell’intento di ferirlo, ma dato il fatto che Pidgeotto era per metà un Pokémon di tipo Normale, l’attacco non riuscì, consentendo così al Pokémon Uccello di colpirlo in pieno. Non potendo resistere all’urto, il Pokèmon Gas si ritrovò a terra, per poi farsi richiamare dal suo Allenatore, il quale aveva già preso l’ultima Ball. Sfoggiando come un sorriso soddisfatto, il Capopalestra lanciò la sfera in campo, dalla quale fuoriuscì un Pokémon Spettro dalle sembianze leggermente umanoidi, un ghigno malefico e un bel paio di occhi rossi veramente inquietanti. Al solo vederlo, ci mancò poco che Amy non avesse un mancamento per la paura, venendo però sorretta da Fran.

-Un Gengar…- sentenziò Dylan –Immaginavo che anche un tipo come Angelo, proprio come tutti gli altri Capipalestra, potesse possedere un’arma segreta nella sua squadra…-

-Dici che Al potrebbe cavarsela?- domandò Matt.

-Forse… ma dubito che le tattiche usate finora potrebbero servire a qualcosa contro uno come Gengar…-

-Se si inventerà qualcos’altro, allora ben venga.-

-Staremo a vedere…-

-Pidgeotto, attacca subito con...- disse Alex, mentre il volatile si preparava al nuovo ordine del suo Allenatore.

-Gengar, Sbigoattacco!- lo interruppe il biondo, per poi vedere il suo Pokémon levitare e colpire Pidgeotto con incredibile rapidità, distanziandolo e facendolo cadere a terra esausto –Bravo Gengar, ottimo effetto sorpresa.-

-Dannazione… Pidgeotto, ritorna-

-Ebbene, mio sfidante, hai un po’ compreso quanto possano essere forti i miei Pokèmon Spettro? Sono il mio vanto, se così si può dire, e puoi considerarti onorato se ti sto facendo affrontare Gengar.-

-Onorato o no, a me non interessa, ciò che voglio è far sì che cada anche il tuo ultimo Pokèmon, non importa se è il migliore o no!-

-Allora fai la tua prossima scelta e affrontami!-

-Ti accontento subito! Vai, Quilava!-

E senza dire nient’altro, l’Allenatore fece scendere in campo il suo starter, che come da rito era pronto a combattere e a dare il meglio di sé durante l’incontro, anche se Gengar dava la netta impressione di non voler essere sconfitto.

-Va bene, Quilava, prima finiamo, meglio è!- disse l’Allenatore per spronare lo starter a fare del suo meglio –Lanciafiamme!-

-Quiii…lavaaaa!- rispose di rimando il Pokémon, emettendo dalla bocca il suo potente soffio infuocato, il quale prese letteralmente in pieno il corpo di Gengar, ritrovandosi in parte bruciato.

-Non dargli soddisfazione, Gengar!- replicò Angelo, mentre il suo Pokémon migliore si riprendeva dal colpo –Usa subito Palla Ombra!-

-Ge ge geh…- sghignazzò il fantasma, avvicinando le mani davanti a sé e caricando una piccola sfera di energia spettrale, che non mancò di lanciare contro il suo avversario, colpendolo senza alcuna pietà e allontanandolo di alcuni metri –Ge ge ge geh…-

-Miseria ladra, che botta!- esclamò Matt, togliendosi gli occhiali da sole per lo stupore e rimanendo come basito.

-Non ci credo, Matt ha pure gli occhi!- disse invece Fran, notando per la prima volta gli occhi scuri dell’amico e apparentemente disinteressandosi della battaglia che si svolgeva –E io che credevo che quegli occhiali da sole fossero parte integrante di te!-

-Ti consiglio di pensarci dopo, perché in questo momento pare che Alex abbia altri problemi…- la richiamò al contegno Dylan, cominciando a preoccuparsi seriamente per il moro.

-Dylan ha ragione- intervenne anche Amy –Perché chi subisce un attacco come Palla Ombra non solo riceve danni fisici, ma si ritrova anche la Difesa Speciale seriamente compromessa.-

-Difesa Speciale? Forse non ho sentito bene, ma Amy intende forse quella statistica che consente ad un Pokémon di difendersi dagli attacchi speciali dell’avversario come Psicoraggio o Tuonoschock?-

-Precisamente, Matt… e sai che vuol dire questo, vero?-

-Certo che lo so, Dylan. Vuol dire che se Quilava subisce un’altra di quelle sfere oscure, per lui saranno guai seri.-

-Non arrenderti, Quilava. Prova ancora con Lanciafiamme!-

-Tutto inutile, perché ora conosco quella mossa, e credimi, non mi farò sorprendere un’altra volta; perciò, mio caro e adorato Gengar, procedi con l’esecuzione di un’altra Palla Ombra e blocca subito quelle fiamme così poco affascinanti.-

Entrambi gli sfidanti lanciarono così i loro colpi migliori, ma l’impatto tra le fiamme e il globo oscuro generò una forte esplosione, la quale sollevò nel campo di battaglia un gran polverone nel vero senso della parola, creando così parecchia difficoltà al Pokémon Vulcano, che ora si sentiva in trappola.

-Cavoli, così non va… se Gengar approfitta del fumo causato dall’impatto di prima per attaccare, è finita.- rifletté Alex, cercando una soluzione per quell’impiccio –A meno che… Quilava, usa…-

-Gengar, Sbigoattacco, subito!- lo interruppe secco Angelo, mentre il suo fantasma procedeva a caricare e poi colpire con successo lo starter del suo sfidante, il quale rimediò una dura botta sul muso.

-Reagisci, Quilava! Replica con Ruotafuoco!-

-Lava!- squittì il tipo Fuoco, saltando in alto e cominciando a roteare in aria, fino a creare una vera e propria ruota di fuoco, approfittando anche del fatto che il Pokèmon Ombra in quel momento era vicino a lui e travolgendolo senza pietà.

-Ge ge geeeeh…- li lamentò l’avversario, patendo per le bruciature extra che aveva rimediato e subito suo malgrado.

-Accidenti, Gengar, hai pur sempre una dignità, cerca di affrontare il dolore come si deve, sennò che figura ci facciamo alla fine?-

-Non per fare lo iettatore, ma mi sembra di capire che la tua stessa strategia ti si è rivoltata contro.-

-Così pare, ma non ho ancora intenzione di arrendermi. Avanti, mio fedele Gengar, facciamola finita con un’altra Palla Ombra.-

E dopo essersi rialzato, lo spettro preparò e scagliò un’altra sfera spettrale contro lo starter, pronto a chiudere una volta per tutte quella battaglia, ma a sorpresa, non volendo essere colpito ancora, Quilava si concentrò intensamente, per poi arrotolarsi su sé stesso e subire il colpo, che stranamente gli fece solo un leggero danno anziché una vera botta come prima. Ciò poteva significare solo una cosa per Alex, ovvero che aveva imparato una mossa nuova.

-Ma bene, vedo che ha imparato Ricciolscudo…- sentenziò con tono pacato Dylan –Anche se è una buona difesa più per gli attacchi fisici che per quelli speciali, è già qualcosa…-

-Eh, già.- annuirono all’unisono Matt e Fran.

-L’importante è che l’abbia imparato e usato al momento giusto, altrimenti chissà cosa sarebbe successo.- disse invece Amy.

-Alla faccia della fortuna…- disse Angelo –Questa svolta mi lascia alquanto sorpreso e perplesso.-

-Allora vediamo cosa penserai dopo questo ultimo attacco. Quilava, dai fondo alle tue forze e usa Lanciafiamme.- esclamò con determinazione Alex, mentre lo starter di Fuoco eseguiva con molta maestria l’ordine del suo Allenatore e travolgeva con potenza il suo povero avversario grazie alla sua mossa più usata.

-Geeeeeeeh…- fu l’ultima cosa che sibilò lo spettro, prima di cadere a terra esausto e totalmente ustionato, per poi essere richiamato dal Capopalestra biondo, leggermente deluso.

-Mi sa che questa volta abbiamo perso, Gengar... Pazienza, hai comunque fatto del tuo meglio, ed è questo che conta. Quanto a te, mio giovane sfidante, voglio dirti che meriti tutto il mio rispetto, e in secondo luogo, ti pregherei di accettare questi miei doni, vale a dire la Medaglia Nebbia e l’MT30, Palla Ombra-

Non volendo aggiungere altro, Angelo si avvicinò all’Allenatore e gli diede la sua Medaglia, che ricordava uno spettro stilizzato, e un’MT violacea, contenente la mossa di tipo Spettro. Vedendo con gioia la sua quarta Medaglia, Alex ne fu davvero felice, ma si ricordò anche che aveva ancora parecchia strada da fare prima di arrivare alla sfida con la Lega Pokémon.

-E con questa fanno quattro.- proferì Alex –E sono felice di aver lottato con te.-

-Sono d’accordo, una bella lotta.- ripose l’altro –Ah, prima che tu vada voglio renderti ulteriore omaggio con questa leggenda.-

-Che leggenda?-

-Una bellissima leggenda sul Guardiano dei Cieli, Ho-Oh. Si dice che quando un Allenatore in viaggio alza gli occhi al cielo e riesce a vedere la sua figura color arcobaleno, vuol dire che in futuro sarà destinato a fare grandi cose. E ti dirò, una volta, quando ero bambino, mi era sembrato di averlo visto.-

-E grazie a lui sei diventato Capopalestra?-

-Non esattamente, più che altro dopo averlo visto mi promisi di diventare abbastanza forte da poterlo incontrare di nuovo.-

-Wow… chissà, magari il prossimo a vederlo potrei essere io, se tu hai avuto così tanta fortuna di incontrarlo.-

-Vista la tua bravura, non ne dubito affatto, eh eh eh.-

Fine Cap.20
   
 
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