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Autore: SC_Swami    26/07/2011    3 recensioni
Raccolta di one-shot Brittana e Faberry. Adesso direte..."Wow che introduzione da urlo...molto convincente" xD La verità è che non ha un filo logico quindi non so fare di meglio..accontentatevi! U.U Enjoy it ;)
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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< San… dobbiamo proprio andarci a quello stupido museo? >
A quella domanda l’ispanica inchiodò Brittany con lo sguardo.
Aspettava di andarci da mesi. Per la prima volta esponevano le avanguardie in un museo a poco più di un’ora da Lima.
Non poteva crederci. Ma non poteva neanche mancare.
< Questa si che è una domanda inutile. >
< Ma San… >
< Dobbiamo andarci! E’ un ordine! >
Provò a fare la dura, ma quel musetto triste che vide sul volto di Brittany la fece subito addolcire.
< Ti prego piccola, ci tengo così tanto… lo sai… sono mesi che l’aspetto… >
< Aspetti una mostra? > chiese la biondina sbigottita.
< Certo! Questa non è mica una mostra qualunque sai? Poi vedrai… ti toglierà il fiato. >
Brittany sbiancò, ma l’ispanica non se ne accorse.
 
Uscirono di casa e mentre l’euforia di Santana cresceva sempre più, allo stesso tempo l’umore di Brittany si incupiva. Sembrava totalmente demoralizzata.
La bruna la guardò di sbieco. Possibile che le costasse tanto?
Lei la accompagnava sempre ovunque, senza mai protestare. Che fosse allo stagno del parco, o sull’albero di turno per vedere stupide uova schiudersi o per salvare gattacci buoni solo a graffiarla.
Lo faceva sempre, e lo faceva col sorriso… le bastava avere la sua biondina accanto per star bene.
Qualunque fosse il luogo.
E invece Britt continuava a farle storie. Pensandoci…era da quando aveva parlato con quella nana della Berry.
E se le avesse fatto il lavaggio del cervello? È possibile…con Brittany bastano parole convincenti. Non servono neanche i macchinari satanici che la nasona nasconde nel suo laboratorio paranormale.O forse le ha fatto un sortilegio! Nooo. La mia Britt!
 
 Salirono in macchina entrambe scoraggiate. Santana avviò il motore, poi si girò a guardare la biondina col broncio e gli occhi bassi sedutale accanto.
< Mi spieghi che cavolo ti ha detto la Berry per farti avere quest’umore? >
Brittany alzò gli occhi, guardò l’altra furtiva, poi tornò a guardarsi le scarpe.
< Mi ha detto della mostra…e… >
La macchina cominciò a muoversi.
< Cosa ti costa Britt! E’ solo una stupida mostra! A cui io tengo tanto! LO SIENTO SI QUIERO IR CON MI MEJORA AMIGA!* Io ti accompagno sempre ovunque! Per una volta che voglio mi accompagni tu! > sbraitò Santana, delusa da quel comportamento assurdo.
< Ti prego non urlare…specialmente in quella tua lingua strana! >
< E’ spagnolo Britt! Cavolo! >
L’ispanica era fin troppo agitata. Doveva calmarsi. Stava anche guidando.
Aprì il finestrino, aveva bisogno di prendere un po’ d’aria.
< San… non puoi accontentarti di quelle che già hai? >
La bruna la guardò perplessa, poi tornò a guardare la strada.
< Cosa ho? > chiese ancora in tono duro. Il suo dannato orgoglio.
< Insomma… non ti bastano tutte le mostre a casa mia? Quelle tra il letto e l’armadio. >
Brittany sembrava triste.
Santana, da brava ninfomane carpì subito quali mostre intendeva la bionda. O almeno credette di farlo.
< B. tu sei bellissima…e AMO le mostre a casa tua, ma questa è un’altra cosa. E sono sicura che ti piacerà. Devi fidarti di me. >
La bionda si perse un attimo in quelle parole. Santana amava le mostre?
< Ok… > riuscì a dire, davvero poco convinta.
 
Dopo un’oretta di viaggio, passato in completo silenzio, ognuna a rimuginare su qualcosa, arrivarono all’Harrison Museum.
Santana era cupa in volto e nera nell’animo.
Si tolse la cintura. Guardò un secondo Brittany, scuotendo la testa delusa.
< Togliamoci questo dente… > disse aprendo la portiera.
Brittany spalancò gli occhi, e a quelle parole scoppiò.
< San, aspetta. >
< Diavolo, cosa c’è ora! > Santana rientrò con la testa nell’abitacolo.
< San…io…ho paura… >
< Pa…paura? > L’ispanica rimase totalmente disarmata da quelle parole. Rientrò nella macchina.
< Sì…paura. Non ho abbastanza mostre a casa? Devo venire anche fin qui per farmi spaventare da loro…a pagamento. Il bello è che sono anche mostre che tolgono il fiato... e tirano i denti! La peggiore specie! Le mostre dentiste! Io ho paura…non voglio entrarci lì dentro. Anche se questa è una mostra “speciale”. >
Santana sentì la mascella caderle. Si prese una piccola pausa per rielaborare il tutto.
Poi con molta calma cercò di levarsi ogni dubbio.
< Britt… cosa pensi che sia una mostra? >
< Che domanda stupida San…ovviamente la moglie del mostro! Le odio quelle…perché sono casalinghe. Almeno il mostro la mattina va a lavorare e torna la sera per spaventarmi. Loro invece sono sempre lì. >
Santana prima si ricordò di chiudere la bocca e recuperare le braccia cadute, poi iniziò a ridere, lasciando questa volta Brittany a bocca asciutta.
< Cosa c’è da ridere! > la rimproverò la bionda, imbronciandosi.
La bruna la guardò con dolcezza, il risolino ancora sonoro, e una faccia da ebete stampata.
< Britt… ti fidi di me? >
< Certo San ma..- >
< Allora entriamo…ti faccio vedere cosa intendo io per mostra e poi mi dici se piace anche a te! Ok? >
Brittany annuì ancora titubante. Ma si lasciò convincere da un piccolo bacio che l’ispanica le poggiò sulle labbra.
 
***
 
Girarono per l’edificio rifacendo il percorso almeno due, tre volte.
Circa 50 capolavori, provenienti da un’eccentrica collezione newyorkese, erano esposti su ogni parete e piedistallo del museo.
Santana era estasiata alla vista di quell’arte che tanto amava. Ma lo era ancora di più a vedere la faccia meravigliata e gioiosa della sua Brittany, che come una bambina ammirava ogni singola opera a bocca aperta.
A volte le diceva : < Questo l’avrei potuto fare anche io >
E lei annuiva assecondandola nel suo gioco.
 
Nel tragitto per tornare a casa la bionda non faceva altro che parlare e riparlare di quanto si era divertita, di quanto le era piaciuta la mostra… e di quanto volesse che anche le altre mostre, quelle casalinghe, fossero così belle.
A quell’affermazione Santana non potè che affermare: < Oh, ma quelle sono di gran lunga migliori. > Lasciando sempre la biondina perplessa.
 
***
 
< San… pensi che io sia una mostra? >
Santana alzò gli occhi in quelli mare di Brittany. Non senza prima accarezzare con la vista quel corpo nudo, ancora una volta.
< Perché dici questo B? >
< Bhe…per quello che hai detto prima in macchina. Che ami le mostre tra il letto e l’armadio…e che le mostre a casa mia sono migliori di quella di prima…e ora io sono esattamente tra il letto e l’armadio e tu non smetti di fissarmi. Esattamente come facevi alla mostra speciale. >
Santana si alzò dal letto. Indossava soltanto un pantaloncino corto e il reggiseno.
Si avvicinò alla biondina, senza interrompere mai il contatto visivo.
Con una mano le cinse la vita, facendola appoggiare a sé.
Con l’altra iniziò a sfiorare lentamente la pelle ormai piena di brividi della bionda, partendo dal basso, dalla gamba snella di quella meravigliosa creatura che aveva davanti.
Seguì con gli occhi la lenta risalita del suo dito su quel corpo perfetto.
Posando di tanto in tanto dei piccoli baci sul collo e sul petto dell’altra.
Donandole ancora brividi ad ogni piccolo contatto.
Arrivata con le dita alle labbra di Brittany, decise finalmente di darle una risposta.
Poggiò un piccolo e casto bacio su quella bocca.
< Sei la mia opera d’arte preferita. Un piccolo, dolce dono della natura. > soffiò dolcemente.
Si sporse un altro po’ verso il suo orecchio e le sussurrò un tenero < Grazie… >
 
Il bacio cominciò ad approfondirsi e l’atmosfera si scaldò velocemente, lasciando che le due si amassero nel modo più silenzioso e segreto possibile.
 


 Angolo Autrice.
 
Ok. Diciamo che non so se ha un senso. L’illuminazione è partita da un sogno che ho fatto stanotte…e poi…bho.
Spero sia accettabile. Non l'ho riletta e non ho intenzione di farlo >.<
A quanto pare questa potrebbe diventare una raccolta… ho un paio di shot pronte da pubblicare ^^
Fatemi sapere se vi è piaciuta. Una recensione costa poco a voi e vale molto per me :D
 
Enjoy ;)
 
Stefy
 
   
 
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