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Autore: Kurai_Chan    26/07/2011    2 recensioni
Come far scomparire un dolore così forte come questo?
Come si può?
Non si può.
Niente può raccogliere i pezzi di un cuore spezzato e rimmeterli al loro posto.
Niente può far dimenticare un amore così grande come quello che Sakura prova per Sasuke.
E niente puà far scomparire un dolore forte come la perdita dei genitori di Sasori.
O forse... Forse qualcosa c'è.
Un nuovo amore.
Un omaggio a chi, come me, ama le SasoSaku. Perchè una in più secondo me fa sempre bene!
[SasoSaku]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Sakura Haruno
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Heaven

Come far scomparire un dolore così forte come questo?
Come si può?
Non si può.
Niente può raccogliere i pezzi di un cuore spezzato e rimmeterli al loro posto.
Niente può far dimenticare un amore così grande come quello che Sakura prova per Sasuke.
E niente puà far scomparire un dolore forte come la perdita dei genitori di Sasori.
O forse... Forse qualcosa c'è.
Un nuovo amore.



***

Schiva, lancia, schiva. Sakura, stai andando bene, mi dico. Stai schivando i colpi e, anche se il tuo avversario non è minimamente colpito dai tuoi, almeno ci provi.
Ma perchè parlo a me stessa, ora mi chiedo. Perchè non credo in me?
Perchè nessuno mi ha mai detto "brava Sakura, sei stata davvero perfetta oggi!"?

Perchè nessuno si è mai congratulato con me, per me e le mie doti?
Il mio avversario non è uno qualunque... Fa parte dell'Akatsuki.
Più precisamente è Sasori della Sabbia Rossa, uno dei marionettisti più forti nelle Cinque Terre, al livello della Vecchia Chiyo. Infatti stiamo perdendo. Non ci accorgiamo che pian piano finiranno le armi, mentre a lui basterà alzare la sua coda velenosa per ucciderci.
Ma non ci voglio pensare. Odio essere pessimista. Cavolo, spero ancora che un giorno Sasuke torni a Konoha, io non sono proprio una ragazza che pensa in questo modo.
Ma... Ora che c'entra Sasuke? Sakura, stai combattendo, perchè pensi a lui?
Tra tutti i kunai e gli aghi velenosi, a quella domanda mai trovai risposta.

 

***

Che mocciosa. Crede di battermi. Ma è una ragazzina, si vede.
Non riuscirà mai a prendermi vivo, figuriamoci morto!
Sono il grande Sasori della Sabbia Rossa, marionettista da tempo.
Sto tenendo testa anche alla mia vecchia maestra, a mia nonna.
Non mi importa se uscirà ferita da questo scontro. Di certo se uscirà, non ritornerà illesa.
Però la ragazza... Non lo so.

Non so perchè, ma se le succedesse qualcosa mi dispiacerebbe.
Sasori, ma che stai pensando? Lei è il nemico, lei è quella che vuole la tua testa,
possibilmente staccata dal corpo! Lei è quella che vuole la tua morte...
O forse informazioni, non ha specificato.
E' subito passata al sodo, al dunque.
Ha impugnato un kunai e mi è partita in quarta.
Mi piace il suo modo di combattere. Pulito, così elegante. Ma soprattutto pulito, puro.
Così innocente... Ancora? Ancora a pensare queste cose?
Forse ci penso perchè in tutti questi anni ho sporcato il mio stile di lotta con le battaglie, le morti, gli omicidi.
Lei invece lotta così puramente. Innocente. Ecco perchè penso a lei. Ora basta però.
Dobbiamo farla finita.
Non mi piace far aspettare le persone... Soprattuto quando si tratta della loro morte.

 

***

Schivato, ma per poco. Il kunai avvelenato mi sorpassa, quasi mi sfiora. Ma...
Da come lo ha lanciato, non era indirizzato a me. Si vedeva che non voleva conficcarsi dentro di me, da come lo ha tirato, così forte,
forse per coprire una distanza maggiore.
Ma quindi, per chi era?
Intano i fili di chakra che mi muovevano scompaiono. Non li sento più e devo schivare da sola con maggiore attenzione. Cosa è successo?
Forse sta preparando una qualche tipo di tecnica che potrebbe salvarci ma, nel dubbio, faccio come avrei fatto in una situazione normale.
Mi giro preoccupata verso Chiyo e quello che vedo mi squarcia l'anima.
All'altezza del cuore, un kunai. E sangue che ne sgorga, a fiotti, senza un perchè.
Sembra una fontana di sangue, così scarlatta. Anche se sono lontana l'odore mi arriva.
Lo sento fin sù le narici, mi pervade il cervello. Sangue. Non ho paura di quel liquido rosso, per niente, non mi fa impressione.
Ma vederne così tanto è una bella prova di resistenza. Sono spacciata, anzi, la vecchia è spacciata. O forse lo siamo tutte e due.
Chiyo si accascia a terra, senza forze. Intorno a lei, una rosa di sangue disegna i suoi petali.
Io mi appresto a soccorerla, ma da prima ho capito che non si poteva fare niente.
Il kunai è quasi completamente conficcato nel suo cuore, perfettamente al centro.
Il suo respiro è irregolare, il battito ancora di più.
"Signora Chiyo per favore, resista!"- grido spaventata.
Sono nel panico. Non so che fare, minimamente. Intorno a me vedo tutto sfumato di rosso, il sangue mi entra nel cervello,
il suo odore penetrante mi uccide. Mi guardo le mani.
Anche loro sono rosse, piene di sangue che non gli appartiene.

 

***

L'ho uccisa. Finalmente l'ho fatta fuori. Beh, ora non c'è più quel se.
Mia nonna è morta, morta per mano mia. La ragazza, di cui non so nemmeno il nome, è accorsa ad aiutarla.
Ma sono stato troppo bravo nel mio lancio, lo si legge anche nei suoi occhi sconsolati.
Quel verde...
Ha gli occhi verde smeraldo. Sono bellissimi, mi ricordano una foresta, così intricata e fitta.
Esattamente come quei due occhi che ora mi fissano.
Non riesco a comprendere a pieno quello che provano a trasmettermi.
Sono troppo pieni di emozioni, troppi pieni di sentimenti, forse che si scontrano.
Riesco a vedere odio, preoccupazione, astio nei miei confronti, tristezza e... speranza.
E' spacciata, lo vedo benissimo. E spera? Forse ho letto male io quei occhi.
Ma gli occhi sono lo specchio dell'anima. Quindi forse ho interpretato giusto.
Lei spera. Spera di salvarsi. Forse è ora di metter fine alle sue speranze.

 

***

Lo guardo. L'assassino di quella signora che tanto mi voleva aiutare.
E' bello, lo devo ammettere. I suoi capelli sono... Così rossi.
Non so perchè, ma questo ragazzo mi attrae. E i suoi occhi sono bellissimi.
Color nocciola... Adoro le nocciole. Ma cosa stai... SAKURA! Ha appena ucciso l'unica persona in grado di fermarlo e tu ti metti a pensare ai suoi occhi e alle nocciole?
No, non è possibile andare avanti così. Sakura, sei uno sciocca. Non sei nemmeno una vera ninja, se ti metti a fare complimenti al tuo nemico.
Sono una stupida, troppo sentimentale e che si aggrappa sempre e solo ad una stupida idea. Quella che Sasuke tornerà.
Oh Sasuke... Sono noiosa, è vero. Penso solo a te. Ma cosa ci posso fare? Io ti amo. E ti amerò per sempr... Ahi! Sento una fitta lancinante al braccio. Mi volto verso l'artefice che, in quel caso, può essere uno solo. Sasori mi guarda compiaciuto.
"Allora, mocciosa, a che pensi? Dimmelo, sai, lo vorrei scrivere sulla tua lapide."
Non rispondo a quella provocazione. Penso solo al kunai nel mio braccio.
Lo tolgo e noto che non ha rimasugli di veleno. Strano, tutte le sue armi sono intrise di sostanze tossiche o velenose. E poi perchè avrebbe dovuto colpirmi così, ad un arto, che non è un punto vitale, senza veleno che possa uccidermi? Comunque non mi importa, al momento, mi domando solo, mentre cerco di curarmi come meglio posso. Ci metto poco, la ferita si rimargina completamente, fortunatamente. Mi faccio queste domande, fino a quando lui non riprende a parlare, con quella sua voce così bella e melodiosa.
"Hai visto? Non ci ho messo nemmeno il veleno, ragazzina. Sono stato buono con te, ammettilo. Ho voluto darti una possibilità di vita in più...
Per poi ucciderti meglio."

 

***

Le dico queste parole, calmo, pacato. Ma sono menzogne.
Io non voglio uccidere quella ragazza, non voglio. Voglio lasciarla vivere... E non so perchè.
Mi piacciono i suoi occhi. Ma cosa sto dicendo?
Mi piacciono anche i suoi capelli, se è per questo.
Rosa. Non è uno dei miei colori preferiti, devo ammetterlo, ma su quel viso così grazioso ci stanno benissimo.
Ad un certo punto sento uno scricchiolio.
Mi giro subito verso di lei con lo sguardo ma anche lei non sa cosa sia.
Infatti mi guarda, passa subito alla conclusione di una mia mossa,
come io ho fatto con lei. Ma non è la ragazza a provocare questo rumore.
E nemmeno io. Così resto in silenzio. Anzi, parliamo al plurale,
perchè anche la ragazza sta zitta dopo aver controllato la mia innocenza.
Restiamo in silenzio. Finchè una roccia si para davanti all'unica uscita della grotta.
Una? Forse ho sbagliato ad esprimermi.
Una valanga di rocce si accatastano davanti all'uscita, lasciandoci al buio.
Solo un pò di luce filtra dal soffitto della grotta. Cavolo, ora come faccio ad uscire?
Non ne ho la minima idea. Potrei tagliare le rocce con l'acqua, ma poi ne cadrebbero ancor di più, provocando un'altra valanga che sicuro mi travolgerebbe.
Sono in trappola. Ops, volevo dire, siamo in trappola.

 

***

Panico totale. Non so che fare. Un minuto prima un piccolo rumore.
Mi sono girata verso il mio nemico ma anche lui non sapeva minimamente cosa fosse.
Quindi sono rimasta in silenzio, per carpire altri segnali. Ed ecco qua una catasta di rocce che cade sull'unica uscita, l'unica via di salvezza che avevo. Sono nel panico più totale che esista, così mi giro verso il ragazzo. Anche lui sembra preoccupato, ma nemmeno più di tanto. Mi pare quasi divertito.
Forse perchè sa come uscire e vuole fare in fretta ad uccidermi. Non ne ho idea.
So solo che se mi salvo da questa situazione, sarà un vero miracolo.
"Ragazzina, sei in trappola!"- mi dice trionfante.
"Ah, perchè, tu invece?"- gli rispondo, con una punta di arroganza, cosa che uso solo con i nemici e quando sono davvero preoccupata.
Il suo sguardo si abbassa. Ho colto nel segno! Nemmeno lui sa come uscire.
"Come immaginavo. Nemmeno tu sai come liberarti di quei massi."
"Però posso sempre ucciderti."
"E se io sapessi come fare?"- sparo questa risposta così, senza un vero perchè.
Nei suoi occhi un lampo di stupore. L'ho sorpreso.

 

***

La ragazzina sa come fare?
Mi sembra davvero impossbile.
E' una bambinetta.
Ma la bambina punge con la lingua. Quella risposta non me la sarei mai aspettata.
Mi sembrava così pura e innocente, con quei capelli, un confettino.
Forse lo è ancora. Ma con uno strano ripieno, pungente.
Niente è quello che sembra.
"Smettila, non lo sai nemmeno tu come uscire, non prendermi in giro."- le dico calmo.
"Se mi uccidi non saprai mai la verità, comunque."- mi risponde svelta e non curante.
"Non mi importa, mocciosa. Ma dimmi il tuo nome, no?"
Ho una voglia matta di saperlo. Non so il perchè, ma lo voglio conoscere.
Voglio sapere il nome di quella ragazza così bella, così confettata.
"Mi chiamo Sakura... Sakura Haruno."
Sakura... Fiore di ciliegio... In effetti i suoi capelli ne hanno in colore.
E' un nome davvero azzeccato per il suo aspetto.
"Bene Sakura. Penso che non ti ucciderò... Per ora."

 

***

Il mio nome. In bocca a lui sembra così bello. Sulle sue labbra armoniose...
Sembra quasi che volesse risucchiarlo, volesse inghiottirlo in una dolce voragine da come lo dice. Sakura, ma cosa pensi? Prima alle nocciole e ora alle voragini che inghiottono nomi.
Comunque non posso farmi ingannare. Per ora sta a significare per i prossimi cinque minuti per un assassino, l'ho imparato nell'addestramento.
"Grazie, te ne sono grata."
Lo vedo storcere le bocca.
Forse si aspettava un "grazieee! Ti ringrazio immensamente che per i prossimi minuti non mi farai fuori, farò tutto quello che vuoi!".
Ma io non sono così. Certo, gli sono veramente grata per questi attimi in più di vita, ma ringraziarlo in quel modo mai.
Si volta verso il muro dietro di lui. Mi sta dando le spalle. Forse si fida. O sa che comunque io non potrei fare nulla per attaccarlo. Si dirige verso le pareti della grotta, stanco, e si appoggia lì. Si siede, strusciando la schiena contro il muro. Poi alzo lo sguardo su di me.
E mi fissa.
I suoi occhi marroni incontrano i miei e, per un momento, ho creduto si fondessero in due unici occhi impegnati a fissarsi. Tante persone mi hanno guardata negli occhi, ovviamente la persona che avrei voluto lo facesse non si è mai degnata di farlo, ma mai in questo modo.
Sembra quasi che mi stia scorgendo l'anima. Cerca di comprendere le emozioni che io stessa faccio trasparire, senza capire nemmeno io quali siano. E, come immaginavo, nemmeno lui sa capirle. Ma ci prova. E questo è il fatto che mi lascia più stralunata.
Poi abbassa lo sguardo, di botto. Lo distoglie, ma sono lo stesso turbata.
Il mio nemico prova a capire i miei sentimenti.

 

***

Dio, quanto sono belli. I suoi occhi verdi. Smeraldi lucenti, ma senza una vera luce all'interno. Come se la luce della vita non li toccasse... Sembrano aver perso ragione di vita.
Smetto di guardarli, sono stato uno stupido a cominciare a fissarli.
Poi, di una ragazza così, tu Sasori vai a guardare gli occhi?
Ci sono altre cose di cui occuparsi lo sguardo in una donna, e di certo non sono gli occhi.
"Almeno vieni a sederti qua, vicino a me."- le dico, conscio del fatto che mai lo farà se è una ragazza prudente. Per un attimo spero vivamente non lo sia.
"Non mi sembra proprio il caso."
Abbasso la testa, so che non lo farà mai, ma in cuor mio quasi ci spero. Voglio che mi sbagli.
Sto per rialzare lo sguardo quando sento un corpo vicino a me che si siede stanco.
"Ma, visto che ormai ci siamo, corro il rischio."
Mi si siede accanto, così, senza pretese. Provo ad iniziare un discorso. Voglio sentire di nuovo la sua voce melodiosa.
"Allora... Sakura. Vieni dal Villaggio della Foglia, vero?"
"Esatto. Tu da quello della Sabbia."
"Lo conosci?"
"Sai, non dovrei dirlo, ma il mio Villaggio e il tuo sono alleati ora."
"Quello non è più il mio Villaggio."
Lo dico con amarezza, facendo pesare il tono sulla parola mio.
"Anche se sei un traditore, anche se sei uno di quelli più brutti e disonorevoli, quello sarà il tuo villaggio, per sempre... in qualunque modo."
Lo dice con un tono strano. Come se sapesse cosa significa.
"Ah, perchè, tu ne sai qualcosa?"
"Il mio... Il mio migliore amico. Lui è un traditore. Se ne è andato, è vero, ma niente può fare in modo che non ritorni a... a casa sua."
Migliore amico? Da come lo ha detto mi sembra qualcosa di più...
"Migliore amico?" le dico con uno sguardo eloquente.
"Ok, non era il mio migliore amico, confesso. Sasuke era ed è, almeno credo, il ragazzo di cui sono innamorata, sin da quando era una bambina..."
Un moto di... Gelosia. Sì, gelosia, si mosse in me. Ma cosa ti succede Sasori?
Sei geloso di un moccioso? Sei geloso dell'amore che lei prova per quel ragazzino?
Sbaglio o Sakura ha detto credo?
"Credi?"

 

***

Ora che gli dico? Stupida io che ho confessato tutto. Perchè l'ho fatto?
E' uno sconosciuto, avrei potuto inventarmi di tutto ed invece ecco, sono qui, a parlare con lui del mio amore per Sasuke...
Quel ragazzo che mai riuscirò a dimenticare.

"Sì... Sai, i miei sentimenti per lui però sono cambiati da quando ero piccola. Non sento più quell'amore che mi ha spinto a dirgli tutto quella notte di quando avevo dodici anni. La notte in cui se ne è andato via da casa, da Konoha. Ricordo tutto come se fosse ieri. Una cosa che però non è cambiata è il dolore. Io gli ho confessato il mio amore per lui... E lo sentivo, era forte. Lui mi ha colpito, addormentandomi. Ma prima mi ha detto grazie."
 

***

Aspetta, vai piano confettino. Confessi il tuo amore ad un ragazzo e lui ti ringrazia?
Poi ti colpisce. Bel modo di ringraziare!
"Ti ha detto grazie?"
"Almeno è stato gentile..."
Lo stai proteggendo. Stai proteggendo la causa dei tuoi mali, Sakura.
"Gentile? E' stato un infame, uno di quelli più grandi che esistano! Tu confessi il tuo amore e lui se ne va? Ok, stava tradendo il Villaggio. Questo lo capisco. Ma se ti ha veramente solo detto grazie e poi ti ha colpita, è davvero un bastardo!"
Ecco, le ho detto tutto. Tutto quello che sentivo di dirle. Provo veramente ribrezzo per quel che ha fatto quel tizio. Ma come puoi fare una cosa del genere? Mi immagino la scena.
Sicuramente stava piangendo, gridando "ti amo!" a raffica. E ha avuto il coraggio...
Non riesco a pensarci. E' davvero una cosa orribile. E se te lo dice uno come me, credici, hai toccato il fondo. Ora però mi aspetto una risposta. E che non sia un insulto.
Almeno spero.

 

***

Lui... Non capisce. Non capisce cosa provo per Sasuke. Quel ragazzo mi ha fatta soffrire, è vero, ma lo amo lo stesso. Il mio amore per lui è indescrivibile. Mi travolgeva... Ecco, parlo sempre al passato quando mi metto a parlare dei sentimenti che provo per lui.
Ma perchè? Non riesco a capirlo. Io lo amo ancora. Almeno credo di amarlo... Sono davvero confusa, sarà la paura della vicinanza del nemico.
"Tu non capisci. Non hai provato quello che ho sentito io per Sasuke."
"Riesco a capire invece. Se io avessi avuto una ragazza che come te, mi avrebbe confessato il suo amore prima di scappare, io ci avrei pensato due volte ad andarmene. Purtroppo ho ucciso la massima carica al mio Villaggio, quindi sarei dovuto scappare lo stesso. Ma avrei davvero tentennato nell'impresa. Non me ne sarei andato facilmente, puoi starne certa.
Poi, io da piccolo odiavo le ragazze. Urlano troppo."
Mi sorride, consapevole di quello che dice, sicuro della sua teoria.

 

***

Ho buttato ancora una volta tutto fuori. Mi sarei davvero fermato se una come lei mi avesse confessato il suo amore. Ma anche avesse dimostrato un qualche interesse per me... Mi avrebbe fatto sentire importante, cosa che a quei tempi non ero.
E' vero, secondo me le ragazze urlano troppo... Ma lei no. Lei... è perfetta.
"Nessuna ragazza? Sasuke avevo tutte quelle di Konoha ai suoi piedi! E mai che ne avesse scelta una, mai che avesse buttato l'occhio su una in particolare. Sempre indifferente."
Questo Sasuke già mi sta antipatico.
"Oh, beh, non puoi farti una colpa di questo."
"Lo so ma... Fa male. Fa male questo dolore. Sapere che per lui non ero che una semplice ragazza che lo idolatrava, forse anche la peggiore da ascoltare. Fa male sapere che non ha mai provato interesse per me. Fa male sapere che non mi ha mai amata e mai lo farà. Ogni sera... Ogni sera ci penso, a questa cosa. E ogni sera affogo nel dolore, tra le lacrime, ogni sera mi squarcio il cuore solo a pensarci..."
Non voglio che pianga. Ma una lacrima solca il suo viso, precipitando nel vuoto.
Le prendo il viso con una mano e me lo avvicino al mio, per guardarla meglio negli occhi.

 

***

Cavolo, sto piangendo, proprio davanti a lui, al nemico! Un nemico che mi si è avvicinato pericolosamente. Mi guarda di nuovo negli occhi. Cerca ancora di scoprire cosa c'è dietro, di districare quella grande giungla fitta che sono le mie emozioni.
"Sakura... Smettila di piangere. Si vede che questi occhi hanno versato troppe volte le stesse lacrime. Lacrime destinate tutte ad una persona che, a parer mio, non merita minimamente il tuo amore, figuriamoci essere la causa di un dolore così grande."
Lo guardo stralunata. E'... E' riuscito nel suo intento. Ha letto i miei sentimenti.
Io... non so che dire. So solo che per i miei gusti è davvero troppo vicino, e, ricordandomi di questo particolare, arrossisco di botto.
Lo vedo sorridere divertito.
"Sei davvero splendida quando arrossisci, Sakura-chan..."
"E questo è un complimento?"- gli chiedo, ancora singhiozzante.
"Uhm... Prendilo come vuoi."- mi risponde, anche un pò scocciato da quello che gli avevo fatto notare di aver detto ad una nemica.
Mi lascia il viso e me ne ritorno al mio posto, cercando di smetterla di piangere.

 

***

Le ho fatto un complimento. Non posso dire di averlo fatto di sfuggita, lo penso davvero.
E' splendida quando quel rosso le imporpora le guance. Sembra così innocente, così pura.
Come una nuvola. Una piccola nuvola rosa. Con dei grandi smeraldi incastonati sopra.
"Comunque, credimi, non ne vale la pena, lui non merita se ha fatto quel che mi hai detto. Anche solo il fatto che ti provoca un così grande dolore non è buono."
"Ma... Io lo amo."
Una fitta al cuore. Lo ama. Perchè? Perchè mi fa male sentire che una sconosciuta ama un altro? A questa domanda non trovo risposta.
"O almeno credo di amarlo. L'ho detto prima. I miei sentimenti per lui sono cambiati radicalmente, da allora. Non sento quasi più l'amore. Sento solo dolore, che mi lancina l'anima, così difficile da sopportare. Nessuno che mi capisce, nemmeno il mio amico che ne ha passate tante riesce a comprendermi. E quello che mi provoca ancor più dolore, è sapere che se un giorno tornerà a Konoha, nemmeno si ricorderà il mio nome. Io non voglio più soffrire, non così, non per lui..."
La vedo alzare le spalle convulsamente. Crisi di pianto. O forse solo crisi. La guardo ancora un pò prima di fare una cosa che nè io nè lei ci saremmo mai aspettati.
L'abbraccio, così, d'amico. Capisco e rispetto il suo dolore. Ma non comprendo come possa soffrire per uno del genere. Ma non chiedo. Vorrei solo trovare un modo per aiutarla...

 

***

Mi sta abbracciando. So per certo che da un momento all'altro potrebbe muovere una mano e conficcarmi un kunai nella schiena. Ma non so perchè, non lo fa. Resta così, abbracciato a me. Io rispondo all'abbraccio, stringendolo a mia volta con le mie braccia.
Mi sento... Sicura. Quando sono vicino a lui, stranamente, non sento paura.
Solo sicurezza. Che poi, vicino ad un nemico, tutta questa sicurezza da dove viene?
E' proprio vero, sono fatta al contrario. Comunque sto bene. Non ne capisco il motivo, ma con lui riesco ad aprirmi, a dmostrare la vera me, la vera Sakura. Ed è un gioia enorme farlo.
"Grazie."- gli dico, stavolta con il cuore, davvero grata dal suo gesto.
"D-Di niente Sakura..."- mi dice balbettando, forse è rimasto basito da mio gesto, quando l'ho abbracciato a mia volta.
"Allora, quando mi uccidi?"- lo dico senza felicità, ma nemmeno con tristezza. So che prima o poi quel momento sarebbe finito. Ma almeno ho potuto dimostrare i miei veri sentimenti a qualcuno prima di morire.
"Non penso ti voglia uccidere, mi stai simpatica e poi sarebbe troppo facile. Meglio farti soffrire per quel tipo, ci penserà il tempo a provocarti dolore!"- lo dice divertito, per scherzare, ma con un tono fintamente cattivo.
"Ah davvero? E allora ti uccido prima io!"
Prendo in mano un kunai e glielo punto davanti.
Vedo nei suoi occhi paura, ma di quella vera. Non lo farei mai, dovrebbe averlo capito.
Mi lancio sopra di lui, per scherzo, mettendomi a cavalcioni sul suo corpo anche se di legno stranamente caldo.

 

***

Mi vuole uccidere? La guardo negli occhi, quasi quasi riuscissi a capire le sue intenzioni...
Quel verde mi sembra divertito dalla situazione predominante che porta avanti.
Non vedo note crudeli od omicide, si sta solo divertendo, scherzando con me.
Questo mi lascia pensare. Che ora si fidi? Io non l'avrei uccisa comunque.
Spero vivamente che quello che le ho detto abbia capito sia uno scherzo!
Io intanto cerco di giocare a mia volta con lei. E' bella. Bella e simpatica, a parer mio.
"Oh no! Non farlo ragazzina, farò tutto quello che vuoi, ma non uccidermi!"- le dico divertito.
Lei sorride, ma poi scoppia in una risata cristallina.
E' ancora più bella quando ride. Socchiude gli occhi e, per quello che riesco a vedere, sorridono anch'essi. Ma si vede che lo fanno di rado.
E mi dispiace, da morire.
"Ok, ok, forse ti risparmierò!"
Mi metto a ridere con lei. MI sto divertendo veramente. Ma come siamo finiti in questa situazione? Eppure io all'inizio avrei dovuto ucciderla quella ragazza, non giocarci.
Ma le sono grato. Per la prima volta in tutti quegli anni rido. Veramente.
"Grazie Sakura."- le dico sincero.
"Per cosa?"- mi chiede curiosa.
"Per... tutto. Sei la prima persona che in tutti questo tempo mi ha fatto divertire e ridere davvero di cuore. Sei la prima che mi ha capito e con cui riesco ad avere un qualche tipo di rapporto..."
Non so che dirle. Quella ragazza è speciale. Mi ha aperto letteralmente il cuore.

 

***

"Di niente, Sasori. Comunque questo non cambia le cose... Non sappiamo come uscire!"
Sicuramente si è dimenticato di questo. Ma io no. Sono davvero preoccupata.
"Oh... Vero. Ma ora non pensarci... Vorrei fare una cosa..."
Lo guardo interrogativa, sto anche per parlare quando lui ribalta con un attimo le posizioni.
Adesso sono io quella che sta sotto. Non ho paura. So che potrebbe anche farmi fuori con poco tempo, ma mi fido di lui ormai. Mi piace quel ragazzo.
"Sakura, non so come dirtelo. Sei speciale. Tu... Tu riesci a far uscire fuori la parte di me che credevo morta, sei riuscita a farmi parlare davvero per la prima volta nella mia vita."
Prende fiato, vedo che per lui è difficile parlare di questa cosa.
"Io soffro. Esattamente come te. Siamo uguali. Tu per quel Sasuke, io per i miei genitori. Siamo due anime indentiche, in pena. Ma sai cosa mi hanno detto?
Due anime che provano un grande dolore al loro primo incontro, si scon..."
Non lo lascio finire. So quello strano detto del Villaggio della Sabbia.
"Si scontrano, creando una lotta. Quando si fermeranno dal combattimento, cominceranno a vivere di nuovo, insieme."
Lo vedo stupito. Sicuramente non si aspettava che io sapessi questa filosofia.
Ma io non mi aspettavo quello che è successo dopo.
 

***

Sa... Lei sa il detto. Lo ha continuato alla perfezione. E' destino. Questa ragazza è quella che mi aiuterà a rivivere, me lo sento. Lei... E' come me. Un'anima penitente, sofferente.
Solo trovandone un'altra simile potrà cominciare a rivivere.
Non riesco a trattenermi e faccio una cosa di cui mai mi sarei pentito.
Premo le mie labbra sulle sue, dolcemente, quasi avendo paura di romperla per quanto è pura e fragile. Ora mi aspetto quasi un calcio, un pugno, qualcosa per allontanarmi.
E invece no. Lei, oltre che accettare il mio bacio, cerca di approfondirlo, con la lingua.
Mi mette una mano nei capelli, complice di quella sensuale danza che sta avvenendo tra di noi e le nostre labbra. Sento di tutto mentre la bacio. Anche il sapore delle sue lacrime. Potrei giurare non fossero salate, ma amare. Ma non ci penso per molto. Sono pervaso da mille emozioni in quel momento. Sono troppo felice per il fatto che lei abbia capito, forse, con quel bacio, dove io voglia andare a parare. Spero che abbia compreso la mia azione.

 

***

Dolce. E' la prima cosa che mi è venuta in mente quando ha posato le sue labbra sulle mie. Ma il dolce ha poi lasciato il posto a qualcosa di più adulto. Bacia da Dio. Ma poi, io non ho mai baciato nessun'altro. Quindi sono di parte, per così dire. Ma bacia davvero bene, secondo me. Sono sorpresa dalla sua azione, non posso non ammetterlo, ma non mi importa più di tanto. Perchè se significa quello che credo mi abbia voluto far capire, sono la ragazza più felice del mondo, in questo momento. Quella frase non l'ha detto solo per dirla.
Lui ha voluto farmi capire qualcosa. Spero di aver compreso bene allora.
Quando finalmente dopo minuti che a me sembrano secoli ci stacchiamo, il suo sguardo è soddisfatto, come se avesse appena vinto una gara e io fossi la coppa, anzichè la vincitrice.
Mi guarda con... amore? E' possibile?
"Allora, quando usciamo dove andiamo?"- mi chiede.
Dove andiamo? Lui vuole... O mio Dio. Avevo capito bene. Sono davvero scioccata.
Ma... felice. Io voglio veramente andare via con lui. Quando sto con Sasori non penso a quel dolore che mi porto dentro, sto bene. Sento qualcos'altro, che sia ancora amore?
"Più che altro se usciamo. Comunque vuoi davvero.."
Non mi lascia terminare.
"Lasciare l'Alba? Con tutto il cuore. Abbandonare la carriera d'assassino? Certamente. Ricominciare ad amare veramente una persona? Ovvio. Iniziando da te, Sakura."
 

***

Le dico tutto con il cuore. Odio stare nell'Organizzazione, odio il mio compagno, odio tutto di quel covo di malati. Con lei mi posso aprire. Posso veramente tornare ad amare.
Soprattutto Sakura. Io... credo di amarla, con il cuore, con tutto quello che mi rimane di umano, io la amo. E voglio toglierle questo dolore...
"Voglio aiutarti a dimenticare Sakura."
"Ci proverò... Ma lo devi fare anche tu. Non voglio che tu soffra per il passato. Se smetto io, smetti anche tu, caro il mio Sasori."
"A me basta averti accanto, e non penso più ad altro."
La bacio di nuovo, stavolta velocemente, perchè voglio andarmene via, con lei.
Mi alzo da sopra il suo esile corpo e le tendo la mano per aiutarla ad alzarsi.
Si lascia aiutare, felice di aver trovato finalmente qualcuno che comprende e le lenisce il dolore. E io sono felice a mia volta. Perchè anche io ho qualcuno ora.


 

EPILOGO

Fuori finalmente. E' il tramonto. Tutto di un arancione rosato spettacolare. Siamo rimasti dentro per poco tempo, nemmeno 12 ore. Guardo Sasori. Ha ancora il mantello dell'Organizzazione, ma non di sua volontà. Deve trovare altri vestiti, cosa che faremo presto, appena allontanati da quel posto. Insieme.
"Allora, non mi hai detto dove vuoi andare però. Cos'è, ora che siamo usciti e tutto ci hai ripensato Sakura-chan?"
Cosa potevo rispondergli? Di sicuro non ci avevo ripensato. Io ero sicura della mia scelta fin dall'inizio. E ne sono sicura ancora ora. Voglio stare con lui.
"Sai dove voglio andare? Non in paradiso. Perchè io lì ci sono già, con te."







Kurai_Chan's Space____________________________________________________________________________________________________________________

Ciao a tutti! Se siete arrivati fino qui a leggere, beh, che dire, grazie. E' sempre un piacere condividere questi strani momenti con gli altri!

Allora, che dire... Questa storia è semplicemente uno dei tanti modi in cui poteva terminaro lo scontro tra Sakura e Sasori. *____*
E' semplicemente una SasoSaku, una delle poche che sono in giro, e nemmeno una delle più belle. >w<
Ma spero che a Hikari93 sia piaciuta, le tue le ho adorate, dico davvero! ^___^

Da quando nella mia ultima Fan Fiction ho usato questa scrittura non riesco più a separarmene... Comunque, grazie di cuore per aver letto.
Se vi va, lasciate un commentino, per dire cosa ne pensate. A presto! Baci!


 

Kurai_Chan

 
   
 
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