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Autore: Spuffy93    26/07/2011    12 recensioni
Hanno sparato a Kate durante il funerale, ma lei si è salvata, lei ricorda e Castle lo sa. C'è solo un piccolo problema. Josh. E' lui quello che la sta riportando a casa dopo 6 settimane di convalescenza. Ma cosa succederà quando Kate riceverà quella lettera che le cambierà per sempre la vita?
N.d.A. Lo so, dal riassuntino non si capisce una pippa XD Ma che ci volete fare, per i titoli e riassunti sono negata. Spero che almeno la storia vi piaccia.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 4

 

"Kate, il tuo turno è finito..." le fa notare Rick verso le otto di sera.

"Voglio finire questo rapporto..." mormora la donna senza nemmeno alzare lo sguardo.

"Josh ti aspetterà a casa, su, in fondo è il tuo primo giorno, puoi andare a casa in orario..." ribatte lui odiando anche il solo pensiero di Josh nel suo appartamento.

"No, non mi sta sicuramente aspettando..." mormora la donna posando la penna sulla scrivania.

"Turno di notte?" domanda Castle sorridendole dolcemente.

"No..." Kate evita il suo sguardo sperando che ciò le renda più facile dirgli di lei e Josh.

"E' partito?" continua ad interrogarla.

"In un certo senso..." inizia la donna. "L'altra sera quando mi ha riportato a casa abbiamo parlato... l'ho lasciato..." sussurra continuando a guardare il rapporto finito.

"Ah..." riesce solo a dire in un primo momento. "Mi dispiace Beckett..." aggiunge stringendole dolcemente la spalla in segno di conforto.

Kate avverte il tono realmente dispiaciuto dell'uomo e ne rimane sorpresa.

So che stai pensando... sono veramente dispiaciuto Kate. Non potrei mai gioire di qualcosa che ti rende anche minimamente infelice...” le dice lui come se le avesse letto nella mente.

Kate alza per la prima volta lo sguardo dall'inizio della discussione e gli sorride dolcemente.

Lo so...” ammette.

Allora... ti va un passaggio a casa e una cena cucinata da chef Castle?” domanda l'uomo sorridendole.

Martha e Alexis?” domanda Kate.

Al è da Ashley. Qualcosa sull'uscita di un film troppo importante... mia madre invece è a una delle sue serate di poker.”

Va bene, ma solo se mi permetti di aiutarti...” risponde con un piccolo sorriso.

Affare fatto. Adesso andiamo, non credo che queste carte sentiranno la tua mancanza...” scherzò l'uomo passandole il cappotto.

 

Rick, hai comprato cibo per un esercito!” lo rimprovera per l'ennesima volta Kate aprendo il portone del palazzo.

Immagino che il tuo frigo sia vuoto e, visto che sei appena stata dimessa dall'ospedale, è meglio che tu mangi sano!” ripete nuovamente Castle sorridendo di nascosto al sentirsi chiamare per nome dalla detective.

Kate si ferma alla cassetta della posta, prende alcune buste e poi entra in ascensore con lui per andare al suo piano.

Una volta arrivati alla porta Kate la apre, posa le chiavi e la posta sul mobiletto e aiuta Castle a sistemare la spesa.

Allora chef Castle, cosa prevede il menù di stasera?” domanda Beckett sorridendo.

Ti piace la cucina italiana?” Kate annuisce. “Allora che ne dici di un bel piatto di pasta alla carbonara?”

Non credo di averne mai mangiata...”

Non sai cosa ti perdi allora. Vieni, aiutami così in una ventina di minuti avremo finito.”

I due iniziano a girare intorno ai fornelli ridendo e scherzando.

Come predetto da Castle, venti minuti dopo, i due sono seduti al tavolo con due bei piatti di pasta davanti a loro.

Su Detective, assaggia. Non dirmi che non ti fidi della mia competenza in cucina...”

Kate gli sorride e poi prende una forchettata di spaghetti.

Devo ammettere che sono buonissimi.” confessa la donna stupita. “Dove hai imparato?” chiede curiosa.

Una delle baby-sitter di Alexis ce la cucinava ogni volta che veniva a guardarci, alla fine me la sono fatta insegnare.”

Guardarci?” chiede Kate alzando un sopracciglio.

Sai che sono un bambinone. A volte quando Al era piccola avevo bisogno di una mano...” spiega l'uomo sorridendole.

Una volta finita cena i due iniziano a sparecchiare. Beckett è molto stanca così decide di andare a sedersi sul divano.

Castle, mi prendi la posta per favore visto che sei ancora in piedi?” Rick obbedisce e poi si siede al suo fianco.

Kate inizia a controllare le buste. Una bolletta dell'acqua, della pubblicità, la bolletta della luce.

E questa cos'è?” si domanda guardando l'ultima busta. “Viene da uno studio legale di San Francisco...” mormora la donna iniziando a preoccuparsi.

Kate la apre e inizia a leggere in silenzio. Castle vede la sua espressione mutare mano mano che va avanti. Incredulità, tristezza, disperazione, felicità, di nuovo tristezza e infine paura.

Kate...” sussurra dolcemente l'uomo mettendole una mano su un ginocchio. Lei non risponde.

Katie, cosa succede?” domanda sempre più spaventato. Senza dire una parola lei gli passa la lettera.

 

Dalla scrivania di Mark Feller,

Studio legale Hart

Canal street, 183

San Francisco 18304E

 

All'attenzione di Katherine Beckett,

Sono spiacente di informarla che il giorno 18 giugno sua cugina, Jessica Stevenson e il suo compagno Matthew Shadows sono morti in un incidente d'auto. Durante la collisione, la bambina, Johanna Shadows, che si trovava sul sedile posteriore, è sopravvissuta senza conseguenze permanenti per la sua salute.

La signorina Stevenson ha lasciato scritto nel suo testamento che in caso di morte di entrambi i genitori lei, signorina Beckett, sarebbe diventata unica tutrice della bambina che in questo momento si trova presso una casa d'accoglienza dei servizi sociali di San Francisco in attesa di una sua risposta alla presente lettera.

In caso di risposta positiva l'aspettiamo qui in San Francisco per effettuare la firma dei vari documenti per l'affidamento permanente della bambina.

In caso volesse rinunciare al suo ruolo di tutrice la bambina verrà affidata ad un orfanotrofio in quando non vi sono altri parenti in grado di potersi occupare della piccola.

Condoglianze

 

Mark Feller

 

Castle posa la lettera sul tavolino davanti al divano e poi abbraccia Kate.

Mi dispiace...” le sussurra mentre la stringe a se. Sentendo quelle parole Kate sembra finalmente riprendersi e si stringe a lui con forza nascondendo la faccia nell'incavo del suo collo e iniziando a piangere in silenzio.

Rick le carezza la schiena con dolcezza.

Non c'è più... mia... mia cugina Rick!” esclama la donna liberando totalmente il suo dolore. “Perché? Cosa ho fatto di male meritarmi tanto dolore?” domanda iniziando a singhiozzare.

Shh... Non è colpa tua Kate.” le mormora l'uomo all'orecchio non riuscendo però a non chiedersi a sua volta la stessa cosa.

Perché deve soffrire tanto? Perché il destino si accanisce su di lei? Prima la madre, poi Royce, il suo mentore, il capitano e adesso sua cugina! Non è giusto accidenti! Sembrava aver iniziato a accettare la morte di Roy e adesso questo.

Tu-tutti qu-quelli che amo... muoiono...” mormora la donna tra i singhiozzi.

Non pensarlo nemmeno Kate!” l'anticipa Rick. “Tu non ne hai colpa!” le ripete stavolta costringendola a guardarlo negli occhi. “Guardami Kate. Non. E'. Colpa. Tua!” le ripete scandendole parola per parola.

Kate si stringe nuovamente a lui.

Il suo profumo la fa sentire protetta, al sicuro. Il suo abbraccio riesce a scacciare un po' di quel dolore immenso per aver perso quella che per lei era in tutto e per tutto una sorella. Le sue parole dolci la rassicurano in un modo in cui solo sua madre c'era riuscita prima.

Non posso farcela... Rick, non ce la farò...” mormora la donna cercando di fermare le lacrime. Rick la guarda confuso. “Come farò ad occuparmi di Johanna? Sono una poliziotta accidenti, i miei orari sono impossibili e lei è una bambina di appena sei mesi...” mormora spaventata la donna.

Non sarai sola Kate...” le sussurra sorridendole. “Io ti aiuterò, tuo padre ti aiuterà, Lanie lo farà, perfino Esposito e Ryan vorranno fare gli zii. Non pensare nemmeno per un secondo che ti lasceremo sola...” la rassicura asciugandole le ultime lacrime con i pollici. “Adesso bevi un bel bicchiere d'acqua. Chiami la Bels e le chiedi un paio di giorni di permesso.” le dice con dolcezza. “Dopodiché io e te partiremo per San Francisco con il primo volo che riuscirò a trovare...”

Castle, io non sono una madre, non so niente di bambini come...” mormora ancora spaventata la donna. Rick la blocca.

Ti aiuterò io Kate. Fidati di me.” Kate lo guarda negli occhi per alcuni minuti poi annuisce.

Rick si alza e tenendole un braccio intorno alle spalle l'accompagna in cucina, le versa un po' d'acqua e la fa bere. Kate afferra il cordless e digita il numero del distretto.

Dodicesimo distretto, desidera?” mormora una voce maschile.

Sono la Detective Beckett, vorrei parlare con il capitano Bels...”

TBC

Siccome volevo postare prima di andare via, vi rispondo in singolo! XD
Bacione!
Sara

   
 
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