Ho vissuto una vita di dolore e di solitudine. Sono cresciuto abbandonato a me stesso e alla calunnia delle dicerie della gente. Ero malato di rabbia e invidia verso tutti coloro che sorridevano, verso tutti quelli che erano felici.
Per anni mi sono domandato se valesse la pena di vivere in quel modo. Per anni ho domandato a me stesso la ragione della mia esistenza, senza trovare risposta alcuna.
Più crescevo, più avevo voglia di dimostrare al mondo quanto valevo davvero, ma non c’era mai nessuno a guardarmi, e la voglia svaniva. Svanivano le ambizioni. Tutto.
Ma poi sei arrivato tu.
Nessuno mai era stato così buono con me, e anche nei tuoi modi un po’ scontrosi e sprezzanti, nella tua espressione bigia e nei tuoi capelli corvini tanto quanto il tuo passato, io scorgevo un amico.
Eravamo solo dei bambini, sciocchi bambini, eppure mi rendo conto di quanto la nostra amicizia fosse importante.
E che mi dici di Sakura? Ti ricordi di lei, vero? Ti ricordi dei suoi occhi profondi e pazzamente innamorati di te? Ti cercava, ti seguiva, faceva a gara con le altre per riuscire ad avere il posto accanto al tuo. Nei suoi pensieri c’eri sempre tu, e mai io.
Eri la nostra famiglia. Dunque con che coraggio ora ci abbandoni? Perché mi lasci in questa pozza d’acqua ad inzupparmi di ricordi e rimpianti? Con che coraggio ci volti le spalle?
E al maestro non pensi? Ha dato così tanto per te, per noi. Ha fatto di te parte del ninja che sei e parte dell’uomo che diventerai. E noi tre, insieme, eravamo parte della sua vita. INSIEME.
Dove vai Sasuke? Dove ti portano il tuo rimorso e il tuo odio? Cosa pensi di trovare oltre quelle montagne e quei boschi? Resta. Resta qui dove hai qualcuno che ti vuole, che ti ama.
Resta. Nessuno ti serba rancore. Resta.
E se le mie preghiere non valgono abbastanza, allora bada alla mia promessa, perché la manterrò a qualsiasi costo pur di riaverti.
Un giorno, io ti riporterò a Konoha.
Un giorno, io ti riporterò a casa.