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Autore: Tanuki    27/07/2011    5 recensioni
Un cigolio, un lamento, una Costa di Sedano troppo impressionabile e un povero Kidd che vuole solo dormire...
--un pelo di horror--
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Supernova
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, demenzialità allo stato puro, ringraziate la nebbiolina davanti a casa mia per questa fagianata alla dodicesima.
Una miscuglio indefinibile tra horror (ma pochetto), comicità, demenzialità e...fagianataggine, appunto.
Niente pomodori, per carità...se possibile, tiratemi qualche incudineXD
Scusatemi, per questa idioziaXD


Spero che vi piaccia!^^

I personaggi sono maggiorenni ed appartengono ad Eiichiro Oda (tranne Eos).
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno!





La nave infestata

 

 




Era calata la notte, da un paio d’ore tutta la nave di Kidd dormiva.

Tranne Eos, che, rannicchiata nel letto, teneva gli occhi spalancati, e tremava.

Sentiva strani rumori, cigolii sinistri…e lamenti, tanti lamenti spaventosi, che nulla avevano di umano.

Il sonoro russare del suo uomo, disteso prono sul materasso, non l’aiutava a farsi coraggio.

All’inizio pensava fosse tutto frutto della sua immaginazione, ma quando capì che quei rumori provenivano dalla camerata della ciurma cominciò seriamente ad avere paura.

“Kidd…” pigolò, scuotendolo leggermente per cercare di svegliarlo, senza successo “Kidd…c’è qualcosa di strano qui…”

Il rosso, del tutto sordo alle sue paure, continuava a dormire beato.

L’ennesimo gemito, ancor più forte degli altri, fece trasalire la ragazza.

Spazientita, Eos si avvicinò ancora di più al suo uomo, per poi urlargli tremendamente in un orecchio:

“KIIIIDD!” gridò con voce acuta.

Kidd spalancò le palpebre all’improvviso, rizzando la testa.

“C-CHE C’E’?” berciò istintivamente, con espressione terrorizzata.

Focalizzando poi la figura di lei seduta accanto a lui, gli occhi neri spaventati, il rosso cominciò ad inveire, rizzandosi a sedere.

“Costa di Sedano! Porca miseria ladra! Mi vuoi far venire un infarto? Cosa cazzo urli in piena notte?”

La bruna si portò le ginocchia al petto, stringendole con le braccia.

“Kidd…” ripeté lei, con voce malferma “Nella nave c’è un…un…fantasma!”

Il rosso la fisso per qualche istante.

“Fammi capire” borbottò “Tu mi hai berciato in un orecchio, in piena notte, solo per dirmi questa stronzata?”

“Stronzata un corno!” replicò lei “Sento dei cigolii strani, dei lamenti di dannato…”

Kidd si passò una mano sugli occhi, sospirando.

“Costina, quante cazzo di volte te lo devo ripetere…I FANTASMI NON ESISTONO! Piantala con queste fesserie e cerchiamo di dormire!”

Fece per distendersi sul letto, ma Eos continuò a balbettare.

“E-esistono, ti dico…” deglutì nervosamente, guardandosi intorno nella stanza semibuia “A Darling Island si narra dello spirito di un vice ammiraglio della marina che infesta le navi dei pirati…”

Kidd sospirò nuovamente, passandosi una mano tra i capelli, mentre la bruna seguitava a raccontare.

“Lo chiamano Friedrich il Tagliagole, e continua a dare la caccia ai pirati dall’oltretomba, per vendicarsi…” Eos si portò istintivamente una mano al collo “Quando di notte, su una nave, si sentono dei cigolii e dei lamenti, vuol dire che è arrivato…e al sorgere del sole se ne va…dopo aver sgozzato tutti coloro che hanno la sfortuna di trovarsi su quella nave…”

“Hai finito?” le chiese Kidd, secco “Adesso che ho sentito la favola della buonanotte, vorrei tornare a dormire!”

Eos lo guardò, ancor più spaventata, il labbro superiore le tremolava.

Kidd cominciò a preoccuparsi, non aveva mai visto la sua donna così sconvolta.

“Non…non vuoi sapere che cosa succede ai capitani delle navi che infesta Friedrich il Tagliagole?”

Il rosso alzò gli occhi al cielo.

“Va bene, va bene, ma promettimi che dopo dormiamo tutti e due! Ok?”

Così dicendo le carezzò una guancia, per cercare di rassicurarla.

Eos si avvicinò a lui, e gli bisbigliò qualcosa all’orecchio.

Kidd sobbalzò, spalancando ancora di più gli occhi.

“Con che cosa hai detto che li strangola??”

La ragazza sussurrò di nuovo all’orecchio del rosso.

Kidd deglutì.

“E’ la cosa più malvagia che io abbia mai sentito, e io sono Eustass Kidd” disse “Va beh, non preoccuparti, Costina, questo Friedrich il Tagliagole non esiste, i fantasmi non esistono, e adesso dormiamo, va bene?”

Con espressione poco convinta, Eos si distese, e il rosso la abbracciò tra le coperte.

 

Dopo pochi minuti, un altro cigolio sinistro.

Sobbalzarono entrambi.

“Costina…hai sentito?” sussurrò Kidd.

“S-si” balbettò Eos.

La ragazza si strinse a lui.

Un breve silenzio, e un gemito.

“Oh, cazzo” mormorò Eustass “Ma sei proprio sicura che sia lui, Costina? Non può essere…che ne so…il fantasma formaggino?”

“Il fantasma formaggino non esiste” bisbigliò lei.

“Ma come? Questo maniaco esiste e il fantasma formaggino no?”

Un cigolio ancora più forte.

“Senti, io vado di là a vedere” disse Kidd, facendosi coraggio.

“Se tu vai via, io vengo con te, non voglio rimanere qui da sola” rispose Eos.

Il rosso annui, alzandosi lentamente dal letto, seguito dalla sua donna.

Uscirono dalla loro stanza circospetti, guardandosi intorno.

“Resta sempre dietro a me, Costina” sussurrò Eustass.

Avanzarono con lentezza fino alla porta della camerata dove dormiva la ciurma.

Kidd la aprì avendo cura di non fare nessun rumore.

“Ti amo, Kidd” mormorò lei, con voce tremante.

“Anche io ti amo, Costina” rispose il rosso, cercando di mantenere un tono controllato.

Entrarono nella camerata.

 

 

“Mmm…Penguin…” lo stesso gemito, seguito da un cigolio, nel buio della camera.

“Penguin?” una nota confusa nella voce di Kidd “Che c’entra quello lì?”

“Non lo so” Eos era stupita quanto il suo uomo.

“Penguin…dove sei?” di nuovo la voce lamentosa.

Ma, senza un muro che la attutiva, la voce era facilmente riconoscibile.

Eos sentì un ringhio provenire dal rosso.

“Killer…” mormorò, stizzito, prima di gridare “KILLER! PEZZO D’IDIOTA!”

Le luci della camerata si accesero all’improvviso, tutta la ciurma si era svegliata nel sentire le grida del capitano.

Tutta la ciurma di Kidd poté vedere il suo capitano in mutande, seguito dalla sua donna in pigiama, mentre cercava di strangolare un povero Killer che stava sognando il suo amato.

La ragazza cercava di strappare il biondo dalle mani del rosso.

“Kidd, ti prego! Non ha colpe!” lo difese.

Il rosso lasciò Killer all’improvviso, sospirando.

“Per venti minuti me la sono quasi fatta addosso dalla paura per colpa della mia deliziosa Costina rompina che era in vena di storielle macabre, di questo deficiente che sogna quel dannato pinguino E DI QUEL MALEDETTISSIMO FREDRICH IL TAGLIAGOLE CHE SE LO BECCO LO AMMAZZO UNA SECONDA VOLTA PORCA PUTTANAAAAAA!”

“Friedrich il Tagliagole è arrivato?” Eddie, il componente della ciurma di Kidd somigliante ad uno zombie, scattò in piedi “Venderò cara la mia pelle, se vuole ammazzarmi venga pure!”

La ciurma accolse quella frase coraggiosa con fischi e applausi.

“NON E’ARRIVATO NESSUNO!” gridò il rosso, facendo tacere tutti “FRIEDRICH IL TAGLIAGOLE NON ESISTE!”

Poi abbassò la voce, assumendo un tono gelido e terribile.

“Se sento qualcun altro parlare di fantasmi in questa nave, vi assicuro che questo Friedrich sembrerà un coniglietto di pezza al mio confronto”

Prese Eos per un braccio ed uscì dalla camerata sbattendo la porta.

Da quella notte, dormirono entrambi con il paraorecchie.

 

 

 

  
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