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Autore: lishiawho    27/07/2011    4 recensioni
Poi pensai anche alla questione della Signora Karp e il guardiano Tanner. Erano amanti e, dopo che lei si era tramutata in Strigoi, lui decise di darle la caccia.
Quella volta mi sorpresi e mi chiedevo se sarei mai stata capace di compiere una cosa del genere, ora ero io a trovarmi in quella stessa situazione e la faccenda assunse di nuovo tutt'altra prospettiva.
Genere: Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Thoughts & Memories of a Dhampir

Dopo la conferma di Mason, tutto il mio mondo era andato in pezzi. Non volevo vedere, parlare o sentire nessuno. La maggior parte del tempo la trascorrevo in camera mia e a volte Lissa veniva me.
Non parlavamo, stavamo in silenzio, ma in qualche modo la sua presenza alleviava il dolore lancinante che provavo. Aveva un milione di domande per me, ma non me ne porse nessuna.
Si sentiva triste, arrabbiata, confusa... Si chiedeva come avesse fatto a non accorgersi di nulla, era dispiaciuta ma anche arrabbiata per il fatto che io glielo avessi tenuto nascosto. Le sue emozioni si riversarono in me attraverso il legame, anche se in qualche modo stava cercando di nasconderle.
Erano passati tre giorni da quando mia madre e gli altri guardiani erano tornati dalle grotte. L'Accademia aveva commemorato i suoi morti in una cerimonia solenne, alla quale partecipai. La cappella, quasi sempre deserta, era gremita di persone. Padre Andrew aveva letto i nomi dei caduti, compresi quelli di Dimitri e Molly.
Dopo la cerimonia dissi a Lissa che non c'era bisogno che mi seguisse ovunque, che stavo bene - anche se in realtà non stavo bene per niente - e che avevo solo bisogno di starmene un po' da sola a pensare.
Non andai a rintanarmi di nuovo in camera mia, decisi di fare un giro per il campus, senza una meta precisa, mi affidavo alle mie gambe; erano loro che mi guidavano.
Il sole stava sorgendo, come se nulla fosse successo. Il mondo continuava ad andare avanti anche con tutte le morti, le perdite che c'erano state;
Mi chiesi come questo fosse possibile. Per quanto mi riguardava il mio mondo aveva smesso di girare.
Questo cambia tutto.
Ricordai che avevo detto una cosa simile a Dimitri, quando avevamo scoperto il massacro.
Strigoi, un gran numero di Strigoi, che lavorava insieme – e già questo era una avvenimento raro, quasi impossibile – oltretutto, il fatto che gli umani li aiutassero a superare le difese e che lavorassero con loro. Ora neanche la luce del giorno – che noi credevamo sicura – li fermava.
Ma quello dello scuola? Le Accademie come la nostra erano un simbolo di sicurezza per il mondo Moroi, un simbolo che era stato infranto.
Mi chiesi come avrebbe fatto l'Accademia a rimettere insieme i cocci ricominciare una vita normale.
Senza accorgermene mi ritrovai nei pressi del capanno, con un sorriso mesto aprii la porta ed entrai. Mi guardai in giro e tutti i ricordi mi sommersero.
Mi misi a sedere sul letto ricordando di come, in quello stesso posto, mi avesse stretto tra le sue braccia. Le parole che gli avevo detto, la promessa che gli avevo fatto, ora bruciava come non mai.
“E io non permetterò che ti accada niente.”
E invece non avevo fatto nulla per aiutarlo. Mi ritornò in mente la discussione che avevamo avuto sul furgoncino, diretti a Missoula, l'autunno scorso.
“Se diventassi uno Strigoi, vorrei che qualcuno mi uccidesse.”
Anche lui si era trovato d'accordo su questo punto. Avevamo avuto la stessa folgorazione.
Non avevo fatto nulla per aiutarlo, nelle grotte. Ma potevo farlo ora. Glielo dovevo.
Poi pensai anche alla questione della Signora Karp e il guardiano Tanner. Erano amanti e, dopo che lei si era tramutata in Strigoi, lui decise di darle la caccia.
Quella volta mi sorpresi e mi chiedevo se sarei mai stata capace di compiere una cosa del genere, ora ero io a trovarmi in quella stessa situazione e la faccenda assunse di nuovo tutt'altra prospettiva. Uscii dal capanno – non sapevo quanto tempo fosse passato da quando ero entrata - il sole era già alto, però, segno che dovevano essere passate alcune ore.
Mi voltai per dare un ultima occhiata a quel piccolo rifugio, avrei tenuto tutte le emozioni e i ricordi ben impressi dentro di me.
Era passata una settimana dal ritorno dei guardiani dalle grotte e quella mattina ero stata richiamata per la 'cerimonia'. Questa volta mi tatuarono un simbolo diverso dai soliti molnija. Questo somigliava ad una piccola stella, stava a significare che quella persona aveva ucciso un gran numero di strigoi da non poterli contare.
Dopo, quella stessa mattina, mi presentai alla porta di Adrian. Il giorno dopo sarei partita, ci avevo pensato per l'intera settimana, se Dimitri era dove pensavo, mi aspettava parecchio lavoro.
“E allora muoviti, Rose.” mormorai, ormai fuori dalla scuola e dalle difese.
Non so cosa mi aspettasse, ma cominciai a camminare, passo dopo passo.
Stavo partendo per andare ad uccidere l'uomo che amavo.
  
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