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Autore: Jules_Black    27/07/2011    3 recensioni
Accenno Sirius/Marlene| Missing Moments, One-shot| Guerra, Romantico
Una notte qualsiasi per l'Ordine della Fenice. Una riunione, ad un orario qualsiasi, per fare un resoconto. E il giorno dopo?
"La giovane – non poteva avere meno di vent’anni- lasciò cadere all’indietro il cappuccio del mantello e, con uno sbuffo, prese la bacchetta dalla tasca di un paio di vecchi pantaloni. I capelli rossi rilucevano scuri alla luce sbiadita di una coppia di candele ormai quasi consumate sulla mensola più vicina."
Buona lettura.
Jules
Genere: Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Dettagli di voi.'
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Guerra

 

La porta della cucina di casa Paciock si aprì con un cigolio sinistro, giusto per rendere ancora più tetra l’atmosfera non proprio lieta. Malocchio si voltò, guardingo, gli occhi saettanti.

- Identificati!- urlò all’indirizzo della nuova arrivata, nascosta sotto un mantello nero grondante di pioggia. La giovane – non poteva avere meno di vent’anni- lasciò cadere all’indietro il cappuccio del mantello e, con uno sbuffo, prese la bacchetta dalla tasca di un paio di vecchi pantaloni. I capelli rossi rilucevano scuri alla luce sbiadita di una coppia di candele ormai quasi consumate sulla mensola più vicina.

- Expecto patronum!

Dalla punta della sua bacchetta – legno di quercia, poco flessibile- scaturì una creatura argentea, un ghepardo dagli occhi cangianti.

- Benvenuta… Marlene!

La voce dolce e rassicurante di Remus la accolse dal fondo del tavolo. Marlene si voltò nella sua direzione, ricambiando il sorriso.

- Basta con i convenevoli! Qui siamo in guerra, non al bar!

Il ringhio di Malocchio riportò tutti all’ordine. Marlene percorse per tutta la sua lunghezza il grande tavolo di legno scuro, riccamente intagliato.

- Novità, Marlene? Per caso qualcuno vuole ucciderti facendo un favore all’umanità?- sibilò, da un posto alla sua sinistra, la voce bassa e roca di Dorcas.

- Dorcas, solo perché l’ultima volta ho riportato informazioni sbagliate, non vuol dire che…

- Taci, McKinnon! Blaterare non ti servirà a nulla!

Dorcas la interruppe con un gesto secco della mano e poi tornò a rivolgersi nuovamente a Malocchio, dandole vistosamente le spalle. Marlene prese posto tra Sirius e Lupin, in fondo alla grande cucina.

- Malocchio, cosa stavamo dicendo prima che Miss-Io-Sono-Ricercata-Dal-Grande-Oscuro ci interrompesse in maniera così brutale?- continuò Dorcas, sventolandosi con una mano.

- Io volevo parlare della maniera migliore per farti tacere per sempre- commentò aspro Fabian, mentre Gideon, accanto a lui, iniziava a ridere sguaiatamente.

- Ragazzi, questa è una riunione!- proferì saggiamente Lily, mollando uno schiaffo sul braccio di James che non riusciva a smettere di ridere.

- E’ a Dorcas che devi ricordarlo, Evans! Credo sia tarda di comprendonio…- ringhiò Sirius, facendo un occhiolino poco discreto a Marlene. Lei sorrise.

- Dato che qui non sono bene accetta, me ne vado!

Con uno sbuffo teatrale Dorcas si alzò, avviandosi verso l’uscita.

- Paura, Meadowes?- le urlò dietro Sirius, alzando una mano in segno di saluto.

- Signor Black, non crede che dovrebbe smetterla di prendere in giro la signorina Meadowes?

La voce calma, quasi apatica, di Silente ruppe l’atmosfera di tensione. Sirius ritirò indietro la mano e poi mormorò parole di scuse.

- Signor Black, la signorina Dorcas ha paura, è vero. Siamo in guerra, non possiamo detestarci gli uni con gli altri. Dobbiamo rispettarci a vicenda, crescere insieme. Il futuro è vuoto per tutti, signor Black. Non solo per Marlene, non solo per te, ma per tutti.

Nella cucina piombò il silenzio. Solo Malocchio alzò gli occhi al cielo, grugnendo qualcosa su “perdite di tempo”. Silente si accomodò accanto a lui con un sorriso.

- In ogni caso, ho avuto delle informazioni da Doholov…- iniziò Marlene, ma il rumore secco di un bicchiere posato sul tavolo la interruppe. Al di là del vetro, Dorcas la stava guardando con occhi fumanti.

- E sono in pericolo- concluse Marlene, la voce calata di un ottava. La mano di Sirius si chiuse immediatamente sul suo avambraccio.

- Bella battuta, McKinnon! Solo perché sei una strega talentuosa, non vuol dire che il Signore Oscuro in  persona si voglia prendere la briga di ucciderti!- esclamò Dorcas, rovesciando a terra il bicchiere. Silente, poco più in là, sussurrò appena un “Reparo”.

- Io direi che per oggi può bastare… Sicurezza doppia per Marlene!- ordinò Malocchio, alzandosi e trascinando la gamba di legno verso l’uscita. La cucina si svuotò in un attimo.

- Ehi, Marlene?

La voce di Sirius la raggiunse, delicata come una carezza. Era in piedi, voltata verso una vecchia credenza.

- Marlene… Stai piangendo?- tentò lui, posandole una mano sulla spalla.

- Fottiti, Sir!- sibilò, scrollandosi la sua mano di dosso.

- Marlene, è una guerra! E’ lecito avere paura.

- Taci.

- Marlene…

- Sì?

- Io ti credo.

E, forte di quella consapevolezza, la abbracciò.

Era una notte qualsiasi.

Il giorno dopo Marlene fu uccisa.

   
 
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