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Autore: Eva_Gwen_98    27/07/2011    5 recensioni
Gwen racconta a sua figlia di quando, da giovane, partecipò a quel reality che le cambiò la vita. Di certo si aspettava di ricevere tante domande riguardo al suo passato. Ma di certo non quella domanda.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo ero in piedi poco dopo le sei. La notte era stata pessima.
Non ero riuscita ad addormentarmi, neanche per un istante.
Pensavo a come l’avrebbe presa Emily, vedendo suo padre per la prima volta.
In realtà mi preoccupava di più il fatto che le avevo mentito, dicendole che non sapevo chi  fosse.
Cosa le avrebbe detto Duncan? E soprattutto cosa gli avrei detto io non appena me lo fossi trovato davanti?
Come in risposta alla mia domanda il campanello suonò.
Andai ad aprire.
Lui era davanti alla porta. Non portava più i percing e nemmeno la maglietta con il teschio.
Era diverso e ..in un certo senso, più bello.
Lo invitai ad entrare e a sedere nel divano.
-”grazie per essere venuto, sai, io non l’avrei fatto se fosse stato il contrario”-
-”figurati, sentivo che era la cosa giusta da fare…lei dov’è?”-
-”sta dormendo”-
Non appena finì la frase, qualcosa alla mano di Duncan catturò la mia attenzione. Una fede.
-”cosa? Ti sei sposato?”-
Ero in preda all’agitazione, ma che cavolo aveva fatto durante il periodo in cui non ci siamo sentiti?
-”si. Courtney.”-
-”capisco”-
Mi misi a sedere accanto a lui. In un certo senso mi dispiaceva.
Eppure avevo sempre saputo che sarebbe tornato con Courtney
 se mai ci fossimo lasciati. E la mia gravidanza gli è servita come pretesto per fuggire di nuovo da lei…


Flashback
-”sai Duncan, pensavo che tu tornassi con Courtney dopo la fine del reality”-
-”ma tesoro come puoi dire una cosa del genere? L’ho lasciata  perché non la amo più. Adesso amo solo te. Niente ci potrà separare.”-

Fine flashback


Niente ci potrà separare… bugie. Bugie! Solo bugie era stato capace di dirmi!
Ritornai alla realtà vedendo che Duncan mi stava fissando.
-”tutto bene? Ti vedo un po’..sconvolta.”-
Lasciai perdere quello che aveva detto.
-”Così Courtney è? E lei sa che hai una figlia con me? Lei sa che mi hai abbandonato non appena l’hai saputo?”-
Ok. Si, ero arrabbiata. In quel momento mi stavano tornando in mente tutte le false promesse che mi aveva fatto.
-”in realtà, fino a ieri non lo sapevo nemmeno io. Mi ha sorpreso la tua telefonata. Pensavo che non avessi tenuto il bambino…”-
-”per quale motivo non avrei dovuto tenerlo?”-
-”perché… se fossi stato al tuo posto non sarei stato capace di crescere una figlia da solo.”-
-”ma io non sono te giusto?”-
Duncan emise un sospiro. Forse provava rimorso per cio che aveva fatto.
-”mi dispiace.”-
-”cosa ti dispiace?”-
-”di essere sparito, sono stato un immaturo.
Averi dovuto dirtelo che sarei tornato da Courtney prima di…insomma prima che tu rimanessi incinta.”-
-”beh, per questo allora siamo stati sciocchi entrambi.”-
-”non intendevo quello, stavo dicendo che anche se sarei tornato lo stesso da lei, non dovevo abbandonarti.
Ti avrei aiutata a crescere nostra figlia, è solo che…”-
-”cosa?”-
_”il pensiero di avere un figlio mi ha spaventato. Non sono una persona adatta a questo tipo di cosa.
Non sono adatto a fare il padre, non lo sarò mai. Solo dopo la tua telefonata mi sono convinto che dovevo prendermi le mie responsabilità.”-
Duncan si portò le mani alla faccia e rimase così per alcuni secondi, o forse alcuni minuti.
Avevo perso la condizione del tempo.
-”anch’io ho fatto tanti errori. Non ho detto niente a Emily. Quando si sveglierà e ti vedrà non saprà
minimamente chi sei e perché sei qui. Ieri ti ho chiamato perché mi ha chiesto chi fosse suo padre e…”-
Comiciai a piangere e a singhiozzare.
-”e io che cosa le ho detto? Che non sapevo chi fosse! Non è così che si fa!
Lei ha sei anni e da quando è nata non ho fatto altro che raccontarle bugie!”-
-”non preoccuparti, Gwen, ora non sei più sola. Adesso ci sono io, e ti prometto che ti aiuterò.
Stasera stessa parlerò con Courtney, sono certo che sarà conprensiva.
E per quanto possa servire…ti prometto che starai bene. avrai il mio appoggio, sia economico che emotivo.
E adesso andiamo da…”-
-”Emily”-
-”perfetto, adesso andiamo da Emily”-
Mi aiutò ad alzarmi. Avevo sognato tante volte questo momento. Io, mia figlia e Duncan insieme.
Come una famiglia felice.
Naturalmente non eravamo un famiglia felice, però adesso nostra figlia stava per conoscere suo padre.
E chissà per quale scherzo del destino, avevo la sensazione che le cose sarebbero andate un po’ meglio.
Non facemmo in tempo ad oltrepassare la porta che Emily apparve davanti a noi.




Allora che ne dite del secondo capitolo? Sapete, all’inizio l’avevo messa come storia completa, ma poi ho capito che forse era meglio aggiungere un capitolo o due, per approfondire meglio la situazione! Spero che fino a qui vi sia piaciuta, fatemi sapere!
Baci.
  
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