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Autore: Querthe    28/03/2006    1 recensioni
Una di quelle piccole storie che ti escono solo una volta nella vita... Cosa vuol dire "meglio così"? Non saprei catalogarla, ma mi fa sempre venire un pelo di tristezza nel leggerla.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono certo che non conosciate il mio negozio, sebbene sono altresì certo che anche voi desideriate qualcosa che posso vendervi, a un prezzo modico e con la garanzia che rimarrete soddisfatti, qualsiasi cosa voi vogliate.

Ho una filiale in ogni città, o meglio, diciamo che giro di città in città con tutte le mie mercanzie, e sebbene vi sembreranno tantissime, una volta che abbiate visto tutti gli scaffali, curati e ordinati come poche persone sanno fare, vi posso assicurare che stanno tutte in pochissimo spazio, a volte dico che stanno comodamente in una lacrima o in un sospiro. Come potete controllare voi stessi, tengo un perfetto inventario di tutto, anche se effettivamente non riesco sempre a tenere il passo con i nuovi arrivi. Sfortunatamente, o fortunatamente, a voi la scelta, ho fin troppo tempo per sistemare le vendite, che scarseggiano, ma non mi lamento, sono contento così. Ecco che arriva un cliente, se mi scusate solo un istante. Credo di sapere cosa vuole, e credo anche che possa accontentarlo.

Certo signore, sono il proprietario. Effettivamente non è facile trovare il mio negozio, ma quando uno lo cerca a sufficienza, ecco che come dal nulla riesce ad arrivare alla mia porta. E’ proprio vero che più una cosa la si ha sotto il naso, meno la si nota, non crede? Certo, certo, meglio non divagare. Come può vedere gli articoli che le servono sono da questa parte, riempiono almeno un paio di scaffali. Come? No, non si preoccupi, le darò una mano io. Cerca un articolo in particolare o le interessa solo uno qualsiasi della gamma? Ecco, come può vedere la mercanzia inizia da questo ripiano e prosegue fino alla metà del prossimo. La pregherei, anche se vedendola non mi sembra il caso di dirglielo, ma sa, l’abitudine, di non mettere in disordine gli articoli, riponendoli esattamente dove li ha trovati, se non li compera. Se permette, torno dagli altri clienti che mi stanno aspettando. Faccia pure con comodo, nessuno la disturberà.

Eccomi nuovamente a voi. Mi rendo conto che voi siate diffidenti, ma vi posso assicurare che è una vita che faccio questo lavoro, e non ho mai avuto un reclamo, o un pezzo ritornato, anche perché in genere chi entra in questa bottega, questo archivio, a volte mi piace chiamarlo, hanno sempre un’idea precisa, un qualcosa in mente che mi permette di soddisfare le loro richieste. Già, a prima vista sembrerebbe che quel signore tanto distinto, tutto lavoro e niente affetti abbia trovato quello che cercava, anche se credo sia più giusto dire che ha ritrovato quello che voleva. Un piccolo ricordo che riguardava suo figlio, un qualcosa che molte volte ha tentato di realizzare ma che quasi mai è riuscito a compiere. Come dite? Cosa ha trovato? Ma è ovvio, il ricordo di come andò una partita di suo figlio quando ancora era un bambino piccolo, che voleva prima che vincere o partecipare, vedere la faccia del padre a fianco del campo, ma solo raramente lui ha trovato il tempo per dedicarsi a suo figlio. Prima il lavoro e la carriera, diceva, anche se ogni volta prometteva ma poi non manteneva, ed ora...

Grazie signore, è stato un onore servirla, e per qualsiasi cosa si rivolga pure a me con sicurezza. Stia certo di poter trovare tutte le promesse e le cose dette ma non mantenute, così che possa godere di un attimo di felicità, visto che lei compra da me ciò che non ha potuto fare, ma io con calma catalogo ciò che sarebbe successo se i sogni e le promesse si fossero realizzate, e così gente come lei può acquistarle per un niente, solo un sorriso e una buona parola, perché questa è la bottega che ognuno di noi ha dentro, ognuno di noi può mantenere e sperare un giorno di chiudere per mancanza di materiale.

Questa e la Bottega dei Sogni Infranti.

   
 
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