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Autore: _blackpearl    27/07/2011    0 recensioni
E' una ff da leggere con leggerezza, dove protagonisti sono i gemelli Kaulitz ed una ragazza, Sara, che se li ritroverà in casa. E' sogno o realtà?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il caldo sole colpiva i nostri corpi e ringraziammo sinceramente Dio di essere finalmente arrivati al mare.
La scelta del lido fu molto semplice: la voglia dei gemelli Kaulitz di buttarsi in acqua era talmente alta che scelsero di prendere un ombrellone al primo lido che incontrammo.
Tom si fiondò alla cassa e ne pagò velocemente uno, preoccupandosi di prendere una delle palme in riva al mare, mentre noi altri aspettavamo in silenzio.
Quando finalmente fummo in spaiggia e poggiamo le varie borse sotto l’ombrellone, Tom saltellò di gioia, emettendo un urletto che ci fece voltare tutti.
-Tom che succede?- gli chiese Bill ormai arreso.
-Nulla… sono felice! *w*- disse lui correndo a bagnarsi i piedi alla riva.
Sembrava un bambino che vedeva per la prima volta il mare e si eccitava al contatto con l’acqua. Per un certo verso faceva tenerezza vederlo così. Sorrisi tra me e me, voltandomi verso Gaia che era rimasta li incantata a fissare la scena.
Tom si era deciso a tornare indietro e a degnarci della sua presenza… riservandoci un regalo.
Improvvisamente decise di togliersi la maglia, e il fratello lo segui a ruota.
SILENZIO.
Tom si sfilò la maglia velocemente, stando attento che il cappello non gli cadesse dal capo mentre Bill lo fece con calma, sfilandola piano.
Lentamente la luce del sole illuminò la sua candida e liscia pelle, morbida come quella di un bimbo, mentre i muscoli di Tom, in rilievo sotto la pelle leggermente più scura di quella del gemello, vennero velocemente alla luce, come una sorpresa di un ovetto kinder.
Sotto la luce del sole estivo, sembravano brillarne di una propria: i lunghi e scuri capelli di Bill, che cadevano morbidi sulle sue spalle, contrastavano con il pallore della sua pelle, mentre i rasta del chitarrista si liberarono anche del bianco cappello, seguendo la sua schiena e sfiorandola ad ogni brezza marina.
Erano li, fermi, sotto il sole, come due statue greche, scolpite finemente nel marmo, lasciando senza parole chiunque li vedesse.
Anche io rimasi li immobile, a fissare attonita tutta quella perfezione.
Quando Tom si voltò e mi trovò ancora vestita, a fissarli a bocca aperta, mi disse:
-So che sono un figo da paura ma hai intenzione di farti il bagno vestita?
Io arrossii nuovamente e gli diedi una pacca sulla spalla, ridendo insieme a Bill che si era avvicinato.
"Ok ok… Sara mantieni la calma…" mi ripetei.
-Dai Tom io ora passo… devo prima stare un po’ al sole e poi mi butto in acqua… voi andate pure…- dissi cercando di distogliere lo sguardo dal loro petto.
Cavolo doveva vedersi a distanza che ero in imbarazzo e soprattutto che stavo sbavando come un’ossessa.
-Come preferisci…- fece spallucce lui- Noi vi precediamo! Biiiill! Daiiii! – urlò al gemello correndo verso la riva.
Io li guardai entrare in mare comodamente seduta sul lettino, mentre vedevo l’acqua bagnare i loro corpi, colpiti da ogni singolo raggio di luce.
Rimasi li a guardarli in silenzio per poi balbettare:
-N- non ci credo… sto per sentirmi male…
Gaia mi guardò con gli occhi sgranati e annuì.
-Mi manca l’aria… Gaia dammi un po’ d’acqua fresca.. Gaia?!
Gaia era li immobile a fissare senza dare cenno di vita Tom schizzare Bill divertito.
-Bellissimo… -bisbigliò aprendo la sacca senza distogliere lo sguardo.
Certo che vedere i gemelli che si divertivano in acqua era qualcosa di meraviglioso.
Deglutii a fatica e abbandonai l’idea di bere, rischiavo di strozzarmi… presi invece il mio fido lettore mp3, così forse avrei pensato ad altro e non a Bill versione bagnata.
“Ich bin frei im freien fall…” canticchiai tra me e me, mentre mi stendevo sul lettino, portando gli occhiali da sole sul viso.
Il sole scaldava la mia pelle e adoravo quella sensazione.
Mentre le canzoni scorrevano io sentivo la temperatura aumentare e una strana sensazione di beatitudine crescere. Forse in quel momento stavo tornando alla realtà quotidiana, quella dove i gemelli Kaulitz li vedi solo sullo schermo di un pc e di certo non usano il tuo bagno o un tuo armadio.
Sono li che vivono la loro vita, lontano da te e da chiunque, quasi in un mondo loro.
E ora invece erano li, al mio fianco.
In carne ed ossa.
Quante ragazze stavano sognando tutto questo in quel momento?
Quante farebbero di tutto pur di vederli da lontano, per toccarli o solo sentire la loro voce?
Be, io ero una di quelle fortunate graziate dal cielo credo, con una fortuna davvero irreale.
Più li guardavo più mi sentivo male! XD
“Ich bin daaa” cantava ora Bill nelle mie orecchie…
"Si Bill, ora sei qui… non ci posso credere ma sei qui… e per di più in costume! " Pensai ascoltando quella canzone.
Potevo morire felice in quel momento.
Tra questi dolce pensieri e le dolci note di Ich bin Da, le cinque ore di sonno della notte prima presero il sopravvento, e mi addormentai beatamente sul lettino, mentre Gaia, arresasi al mio silenzio di riflessione interiore, si era data all’energetica attività dello sfogliare una rivista di moda.
Non so per quanto dormii, per quanto Gaia guardò e riguardo gli stessi abiti, per quanto i gemelli rimasero in acqua… ma una cosa era sicura… il risveglio non fu dei migliori… almeno in parte.
Mentre ero tranquillamente lasciata ad abbrustolire al sole, qualcosa di freddo, ghiacciato… bagnato… cadde sul mio addome.
Mi svegliai di soprassalto, come se mi avessero pugnalata! O_O
Quando aprii gli occhi, con il fiato mozzato, vidi Bill e Tom sopra di me, bagnati fradici, che si strizzavano i capelli divertiti, lasciando cadere le gocce di acqua marina su di me.
Mi tolsi lentamente gli occhiali…
Ok... converrete con me che avendo visto i gemelli al sole, per di più bagnati, le goccioline passarono in secondo piano.
Per un attimo rimasi con gli occhi sgranati ad osservare tale bellezza: i capelli di Bill scendevano bagnati sulle sue spalle, ancora gocciolanti sul suo petto, mentre Tom tirò infine i dread all’indietro, che andarono a frustare la sua schiena, lasciando il suo fisico bene illuminato ed esposto ai raggi di sole.
Bill però era rimasto chino su di me, forse un po’ preoccupato dal mio mutismo.
-Sara… va tutto bene?- mi chiese preoccupato avvicinandosi.
-Mai stata meglio…



-CONTINUA-

  
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