Film > Toy Story
Segui la storia  |       
Autore: SailorDisney    28/07/2011    2 recensioni
Una polverosa e piccola città nel mezzo del deserto. Uno sceriffo sprezzante del pericolo e il suo fido assistente. Cosa potrebbe sconvolgere tutto questo? I personaggi di Toy Story in uno scenario reale e molto lontano dalla stanza di Bonnie :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Buzz Lightyear, Jessie, Un po' tutti, Woody
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5.


Woody e Buzz erano seduti al tavolo del saloon.

“Buzz, questa situazione sta degenerando. Si può sapere cosa stai combinando? Io davvero non ti capisco!”

“Io..Woody.. non so. C’è qualcosa, qualcosa di incredibile in quella ragazza ed io, ne sono incredibilmente attratto. Vorrei ti giuro, trattarla come una prigioniera e spedirla in carcere ma.. non ne trovo la forza.”

“Io..spero di avere capito male. Stai dicendo di esserti innamorato di… una delinquente spietata e senza scrupoli?”

“Non è spietata! E te lo proverò.. e poi.. oh Woody lasciami stare!”

“Buzz.. quelle come lei non provano sentimenti, mirano solo a guadagnare qualcosa! Non cadere nella sua trappola!” disse Woody.

“Oh… ora basta! Non voglio proseguire questa discussione. Dolly! Che fine hanno fatte queste birre?!” disse Buzz scorbutico.

Dolly arrivò in fretta e furia e vide che i due non si rivolgevano la parola.

“Hmm.. si può sapere cosa succede? Non starete litigando per caso…” disse Dolly appoggiando le birre al tavolo.

“No..semplicemente Buzz non capisce che le donne siano delle manipolatrici!” disse Woody.

“Che cosa?! Noi donne siamo manipolatrici?! Ma cosa vai dicendo?!” disse Dolly arrabbiata.

“Ehm..io..intendevo dire..non tutte, certo. Ma quelle che passano la vita a rubare, lo sono.” Rispose Woody cercando di giustificarsi.
“Sceriffo, stasera puoi scordarti di uscire con me!” disse Dolly allontanandosi.

“Ma no! Aspetta! Non intendevo dire che…” Woody si alzò in piedi. “Ehm..Buzz, devo risolvere il problemino con la mia signora. Potresti pensare tu all’ufficio?” disse sorridendo.

“Certo..ci penserò io, sta tranquillo. Tu vai pure..” disse sorridendo.

“Bene amico, e pace fatta, eh?! A domani! Buonanotte!” e corse verso il bancone da Dolly.

Buzz rimase a finire la sua birra, riflettendo sulle parole di Woody.

Manipolatrice? Jessie era una manipolatrice? Non avrebbe mai potuto provare niente per lui? Eppure.. il suo sentimento per lei non riusciva a essere soffocato.

Buzz uscì poi dal saloon pensieroso e si incamminò verso l’ufficio. Aprì la porta e lei era lì seduta a terra con il broncio sul viso e le braccia conserte.

“Ehm.. signorina. Le ho..portato qualcosa da mangiare.”

Lei scattò in piedi. “Davvero?! Sto morendo di fame!”

Lui le porse un fagotto con varie pietanze e lei cominciò a mangiare con appetito.

“Eheh… avevi lo stomaco vuoto, eh?”

Lei con le guancie piene come un criceto rispose “Stfavo fropfrio imnfdpazzendnjdo!”

Buzz scoppiò a ridere. Jessie deglutì il boccone. “Hey! Che c’è da ridere?!”

“Sei così buffa.. oh ma, vieni, avvicinati.” Disse lui, si inginocchiò a terra vicino alle sbarre e con un fazzoletto le pulì la bocca, piena di molliche.

Lei lo guardò negli occhi e arrossì. Lui la guardò, poi ritrasse la mano e si mise il fazzoletto in tasca, poi le guardò il braccio fasciato.

“Ehm..Come va la ferita?” chiese Buzz.

“Bene..grazie. Posso farti una domanda?”

“Si..dimmi.” rispose lui.

“Perché sei così gentile con me? Io.. sono una poco di buono. E dovresti trattarmi come quella che sono e invece.. sei così premuroso.”

Buzz arrossì. “Io..io non credo che tu sia un poco di buono..ecco. Penso che tu sia una ragazza dolce ma che ha fatto le scelte sbagliate..”

“Sono le nostre scelte che ci rendono quello che siamo, no? Probabilmente sono sbagliata dentro..”

“Nessuno è giusto o sbagliato.. solo le nostre decisioni a volte possono essere errate. Posso farti una domanda io?”

“Si..è giusto.”

“Perché allora hai fatto queste scelte?”

“Io…” lei si inginocchiò a terra. “Io..non poteva fare altrimenti.. non ho niente dalla vita.” La sua voce non riusciva a celare una profonda tristezza “Sono..sola. non ho nessuno. Ho perso i miei genitori quando ero piccola.. chi mi ha accudito sono stati Mr. E Mrs. Potato che mi hanno portata sulla strada della malavita.. e mi hanno dato cibo e un posto dove dormire per tanto tempo.. e li ricambio aiutandoli nelle loro losche faccende. Non potrei fare nient’altro..” lei scosse la testa. “Ma non so nemmeno perché ti dico tutte queste cose! Bah… questa è la mia vita. Non ho alternative.”

Lui la guardò triste. “Si che ce l’hai. Il mondo ha tanto da offrirti e tu hai tanto da dare ad esso. Non chiuderti nella convinzione di non farcela, perché sei forte. Io lo so. Da quando ti ho vista la prima volta ho percepito che eri speciale.”

Lei alzò lo sguardo. “Lo pensi davvero? Io..speciale?” disse lei tremante.

Lui le prese le mani, infilando le sue tra le sbarre. “Si..”

“Nessuno.. era mai stato così carino con me. Io.. non merito tutto questo. Credimi..” continuò a dire lei.

“Io credo che adesso tu abbia bisogno di una bella dormita! Su, dai.” Lasciò la presa dalle sue mani.

Buzz spense le luci e si sedette sulla sedia vicino alla cella.

Nel buio si sentì chiamare.

“Buzz!..Hey Buzz!” Buzz sentì Jessie che sussurrava il suo nome.

“Si..? che c’è?” rispose.

“Mi daresti la tua mano finchè non mi addormento….?” Disse lei sussurrando.

Lui allungò il suo braccio e afferrò la sua mano.

Dopo un po’ sentì l’ultimo sussurro. “Grazie…”
 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Toy Story / Vai alla pagina dell'autore: SailorDisney