Capitolo 1
Manhattan, Vicolo tra la 6° e la 7°. Ore 7.12
Rannicchiato in un vicolo, l'uomo che poche ore prima si era intrufolato in casa del Presidente rifletteva tra sé e sé.
<<Shapeshifter... è questo il soprannome che mi ha affibbiato la stampa, quei maledetti... non mi capiscono, io ho bisogno di quei soldi!>> furibondo l'uomo trasformò il suo braccio in un enorme martello che si andò a conficcare nel muro affianco <
Zack Wert, Shapeshifter scoppiò in un pianto isterico durante il quale il suo passato riaffiorò nella sua mente, come in un sogno... un incubo.
<<Era un giorno come gli altri in orfanotrofio, un bambino si dondolava sulla sua altalena preferita, quando vide dei ragazzi più grandi che avevano messo all'angolo il suo unico amico.
Scese dall'altalena e si avvicinò ai ragazzi-Ehi lasciate stare il mio amico!-
I tre si girarono spingendolo, il bambino reagì con una spinta, poi uno di quelli tirò fuori un piccolo coltello, di quelli da teppisti, mentre si avvicinava al piccolo che, spontaneamente, chiuse gli occhi.
Stava per sferrare il colpo quando, le braccia del piccolo, si trasformarono in una lunga lama.
-Ughhh.....-il bambino riaprì gli occhi, la lama si era conficcata nello stomaco del bullo.
Il bambino rimase sconvolto da quel suo potere, lo rendeva diverso dagli altri, e non voleva utilizzarlo.
Al contrario il suo amico ne era affascinato, lo difendeva da quelli che lo prendevano in giro, i pochi che ne avevano il coraggio, e gli stava sempre affianco.
Usciti dall'orfanotrofio i due amici rimasero sempre insieme, quando un giorno Chad si presentò a Zack entusiasta dicendogli di aver scoperto una cura per la sua “malattia”, era un macchinario che i due costruivano giorno per giorno.
Quando, pochi lunedì prima...
-Zack, abbiamo un problema, non possiamo completare il macchinario...-
-Perché... Chad ti prego! IO DEVO GUARIRE! Di cosa hai bisogno???- chiese infine supplicante.
-Mi servono 2 milioni di dollari... se vuoi guarire... devi utilizzare il tuo potere... devi prenderli a qualsiasi costo.->>
Washington, Casa Bianca. Ore 7.29
Durante il viaggio Reed aveva spiegato agli altri che erano stati convocati dal presidente per un'importante questione anche se non sapeva di che tipo, non potevano parlarne al telefono.
Arrivati alla Casa Bianca due guardie vestite di nero alla “M.I.B.” li avevano scortati fino alla Sala Riunioni poi si erano dileguati in pochi secondi, lasciando il quartetto da solo davanti all'ingresso.
Gli F4 erano gli unici in sala quando il presidente, con le lacrime agli occhi, entrò e cominciò a parlare cercando di sembrare il più formale possibile.
-Questa notte...-una lacrima bagnò il viso del presidente-mia figlia è stata uccisa.-un'altra lacrima scese sul suo volto-Vi ho convocati qui perché... a ucciderla non è stato un umano.-
A queste parole i volti dei membri del gruppo si riempirono di stupore e orrore allo stesso tempo.
Il presidente continuò il suo racconto e infine aggiunse-Sono stati trovati dei graffi sulla cassaforte, probabilmente vuole dei soldi, voglio che da stasera vengano controllate tutte la banche in zona, non può essersi allontanato molto.-poi congedò i supereroi con un monito-Voglio quell'essere.
Vivo o morto che sia...non deludetemi.-
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Angolo autore
Prima di tutto ringrazio S_Anonima_E per aver letto e recensito il prologo e spero che altri lo faranno.
In questo capitolo si è scoperta la storia del protagonista e ai F4 viene dato il compito di catturarlo.
Ce la faranno? Quali ostacoli incontreranno?
Alla prossima,
Squall99