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Autore: SoulSEARCHER    28/07/2011    5 recensioni
Here we are! Raccolta di one shot, flashfic o drabble. Il rating, così come i personaggi potrebbero variare. Solo un filo rosso: Santana Lopez. Enjoy.
1. Hospital - {Pezberry}
2. Ring - {Quinntana}
3. Mess - {Santina}
4. Di uova bruciate e caffè - {Brittana}
5. Shit - {Pucktana friendship}
6. Spies - {Samtana friendship}
7. Internet Questions - {Finntana}
8. Apologies - {Kurtana Friendship}
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Santana Lopez, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Spies
Personaggi: Santana Lopez, Sam Evans, Quinn Fabray, Brittany Pierce.
Genere: Generale, Commedia, Comico.
Rating: Verde.
Avvertimenti: Raccolta, Oneshot.

 

 

 

 

 

{Spies

 

 

 

 

 

Santana se ne stava appollaiata sugli spalti del campo da football, con un espressione placida e imperturbabile, mentre osservava con la coda dell'occhio la figura di Samuel Evans, una sottospecie di creatura mitologica con il corpo d'uomo, la faccia da pesce e i capelli da idiota, che le si avvicinava con fare sospettoso.

Il ragazzo, appena uscito dagli spogliatoi, la trovò seduta con grazia sulle gradinate di cemento, dove spesso, dopo gli allenamenti delle Cheerios, la scorgeva mentre se ne stava spalmata in un angolino a leggere con aria annoiata.

Ma d'altronde Santana Lopez fa qualsiasi cosa con aria annoiata.

Quella volta, invece, scorse nello sguardo della ragazza, che saettava sopra le pagine del libro, una sinistra nota indagatrice e non poté fare a meno di notare con orrore che la suddetta ragazza stava fissando proprio lui. Nel momento in cui un lungo brivido gli percorse la spina dorsale, decise che non poteva ignorarla. Sospirando abbattuto si avvicinò a lei e, mantenendosi a distanza di sicurezza, tentò di rompere il ghiaccio, con la speranza che a rompersi non sarebbe stato uno dei suoi arti.

“Santana, cosa stai facendo?”

“Leggo, non vedi?” così dicendo la ragazza alzò il libro all'altezza dei suoi occhi, cercando di nascondere il proprio viso. Notando l'espressione confusa sul volto del biondo, l'ispanica sbuffò

“Che vuoi?”

“Non sapevo fossi appassionata di cucina” azzardò mentre la stessa espressione di chi non ci sta capendo un tubo aleggiava ancora sul viso del ragazzo. Santana intanto chiuse il libro e ne osservò la copertina rossa che recitava qualcosa di molto simile a “Le ricette di nonna Muriel”, aggrottò poi le sopracciglia in un espressione intimidatoria afferrando una manica della felpa di Sam e costringendolo a sedersi di fianco a lei.

“Cosa diav..”

“Stai zitto e ascoltami, uomo pesce. Sono giorni che Brittany mi evita” esternò l'altra come se fosse la cosa più ovvia e grave mai udita da orecchio umano.

“E c'è un motivo per cui dovrebbe interessarmi?” la interruppe il biondo. La ragazza assottigliò lo sguardo e lo stesso brivido di prima gli saettò tra le vertebre, facendolo tacere.

“Vedi, non solo la mia ragazza mi evita, ma l'altro giorno mentre passavo per puro caso davanti a casa di Brittany e sempre per puro caso ero nascosta dietro un cespuglio, ho visto quella sciacquetta della tua ragazza che entrava a casa sua. E sai qual è la cosa grave, mio giovane amico? Che la mia Britt aveva detto che doveva andare dal dentista! Quindi non solo ci ho rimesso la mia sessione di sweet lady kisses quotidiana” esclamò esasperata facendo arrossire il ragazzo “ma ho scoperto che mi tradisce. Con Smagliatura!” allargò le braccia e si rivolse teatralmente al cielo.

Santana, sono sicuro che..” iniziò Sam per poi essere interrotto da un mugolio di disappunto e la testa di Santana che si abbatteva sconsolata contro la sua spalla.

Brittany mi ha dato buca di nuovo, ciò significa che si vedrà con quella dannatissima stronza” Sam le lanciò un'occhiataccia “dobbiamo seguirle” annunciò poi con tono perentorio e rinnovato entusiasmo.

Pensò che forse Santana doveva essere in fase premestruale, perchè quella era l'unica spiegazione logica che riusciva a dare alle sue uscite da pazza bipolare. Ma si diede immediatamente dello stupido: quelle uscite erano esattamente da Santana Lopez.

“Ma non ci penso neanche” iniziò il ragazzo, facendo per alzarsi e sperando di essere abbastanza fortunato perchè Santana lo lasciasse andare. Ma Sam non è mai stato fortunato. La ragazza sembrò non approvare la sua idea di andarsene e lo arpionò con una gamba riportandolo al suo posto.

Ok, mettiamola così: se prenderai parte alla missione, prometto di regalarti la versione originale del primo numero di Dylan Dog” ritrattò Santana.

Gli occhi del ragazzo brillarono di luce propria, mentre il nerd che era in lui esplose in un gridolino di gioia assai poco virile e trascinò l'ispanica in un abbraccio che Santana classificò immediatamente alla voce “trappola mortale” e per completare il quadretto si sporse e le stampò un amichevole bacio sulle labbra. Non che fosse attratto dalla ragazza che comunque, doveva ammetterlo, era piuttosto sexy, ma il fatto era che quando si parlava di fumetti non riusciva a contenersi e sentiva l'irrefrenabile bisogno di elargire amore a chiunque si trovasse, anche per sbaglio, sulla sua strada.

Santana, ripresasi dallo shock si accigliò.

Lesbica, ti dice niente?” disse indicandosi con tono lapalissiano.

 

 

***

 

 

 

Qualche ora e molti insulti dopo, Sam Evans si ritrovò accucciato dietro ad un cespuglio di fronte a casa Pierce chiedendosi quando aveva accettato di prendere parte al subdolo piano di Santana e come si fosse trovato ad impugnare un binocolo per osservare Quinn, altresì conosciuta come la sua fidanzata che, munita di una busta dal contenuto misterioso, sfoggiava il suo sorriso migliore mentre l'altra le apriva la porta.

Ora, non che Sam cominciasse a credere alle assurde teorie di Santana, ma la sua ragazza gli aveva chiaramente detto che sarebbe andata da sua nonna, quel pomeriggio e invece se la ritrovava lì felice e sorridente sull'uscio di casa di Brittany. Sbuffò per l'ennesima volta

“Giuro che se non la pianti ti spettino” fece lei con aria minacciosa e Sam, perfettamente consapevole di quanto spietata fosse l'atroce zavorra al suo fianco e tenendo in maniera ossessiva ai suoi capelli, ammutolì.

 

Dopo circa un paio d'ore Quinn aprì la porta di casa sostando qualche istante sull'entrata parlando animatamente con Brittany. Quando l'ispanica vide la sua Brittany, che avvicinava pericolosamente le sue labbra alla guancia di quell'essere riprovevole che portava il nome di Quinn Fabray, artigliò il braccio di Sam

“Oeru pelun? Ke lu muiä*” guaì il povero malcapitato.

“Se scopro che mi hai insultata in quella tua strana lingua dei Puffi, giuro che ti strappo l'apparato riproduttivo e te lo rimonto al contrario” gli intimò Santana.

“Forza, andiamo” decise la ragazza senza nessun tipo di preavviso mentre il biondo, ormai allo stremo delle forze, si lasciò trascinare con abbandono.

 

“Voi due!” sbraitò Santana da brava isterica puntando un dito contro di loro con fare minaccioso mentre attraversava la strada trascinandosi dietro un Sam confuso e disorientato.

“Fabray, tu e questa tua perversa passione per i tradimenti! La mia ragazza, questa è la mia ragazza! Brutta stronza, come hai osato? Oh, ma questa me la paghi stanne certa” urlò sotto lo sguardo incredulo di Quinn e quello confuso di Brittany.

“E tu..” si rivolse alla sua ragazza con pittoresche lacrime agli occhi e lo sguardo ferito “come hai potuto?” le chiese con aria melodrammatica. Sam intanto, si mordicchiava le labbra gonfie fissando il suolo con espressione colpevole mentre Quinn gli rivolgeva un sopracciglio alzato e uno sguardo indagatore.

“Lopez, come al solito non ci hai capito una mazza” fece la ragazza di Sam con sufficienza e l'aria di chi la sa lunga.

“Si dà il caso che la stessi aiutando a preparare una torta. Per te, razza di microcefalo” concluse poi, divertita, sventolandole un dito sotto il naso.

“Cosa c'entra la torta, adesso?” chiese spazientita la latina.

“Domani è San Valentino, San” intervenne Brittany che fino ad allora se ne era stata in silenzio, cercando di capirci qualcosa. La biondina convenne con se stessa che non ci sarebbe mai arrivata perciò decise con diplomazia di lasciar perdere.

Santana intanto sbatté un paio di volte le palpebre, fissando la compagna. Poi con aria impettita si schiarì la voce.

“Beh, io non potevo saperlo visto che nessuno si è preso la briga di avvisarmi” cinguettò poco convinta, poi però sorrise. Dietro di lei, intanto, si stava consumando la terza guerra mondiale con una Quinn inviperita che insultava il povero Sam, il quale arrancava a capo chino cercando scuse e scaricando la colpa su Santana.

Brittany, che aveva abbandonato ogni tentativo di comprendere ciò che stava accadendo sotto il suo nasino all'insù, trascinò Santana in casa sua e accennando un saluto in direzione dei due ragazzi che litigavano sotto il suo portico – o meglio, Quinn litigava, mentre Sam si fissava con interesse un minuscolo taglio sul palmo della mano destra.

 

Qualche istante più tardi, mentre la latina cercava di slacciare il reggiseno di Brittany, così da mandarlo a giacere in compagnia della maglietta sul pavimento, il campanello pensò bene di suonare e Santana lanciò un paio di imprecazioni contro il gancetto del reggiseno, il campanello, Dio ed il mondo.

Aprì la porta con veemenza per trovarsi davanti un Sam Evans tutto sorridente, in attesa.

“Che vuoi?” grugnì l'ispanica.

L'altro la guardo stranito e le sorrise, compiaciuto.

“Il mio fumetto”

 

Santana, ovviamente, gli spettinò i capelli e gli chiuse la porta in faccia.

 

 

 

 

 

Note:

*“Perchè a me? Non è giusto”. Sì, la strana lingua che parla Sam è Na'vi. u_ù

 

Per il resto, non fate domande, vi prego. ç____ç

Graziegraziegrazie, come al solito, a chi recensisce: leti_angels, Jele_23, WilKia, Rebs20, willow11, sery_90, Atelo_Phobia e Tem_93.

 

Tantoammmòre. 

  
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