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Autore: LaMicheCoria    29/07/2011    3 recensioni
E poi –aveva imparato anche quello- allo spegnimento della sigaretta seguiva lo sguardo.
Sanji si voltava, sorrideva, la fissava per due secondi netti –Nami, nel ricambiarlo, era riuscita a contare con esattezza il tempo- e poi se ne tornava nel suo dominio di spezie e farina.
Come da ordine prestabilito, ecco la testa che si piegava, le labbra che si arricciavano, lo sguardo che si posava su di lei..La ragazza sorrise.
Uno..Due..

[Nami/Sanji] [A Pimplemi_chan per il suo compleanno!]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Sanji
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Auguri Pimplemi_chan!

 

 

What Was…That?! ~

Era una di quelle giornate in cui tutto era calmo: il mare, il vento, i gabbiani.  Persino le onde sembravano stanche, col loro pigro accavallarsi l’una sull’altra, e l’accarezzare delicato della spuma sui fianchi della nave.
Nami lanciò uno sguardo annoiato all’intorno, il mento poggiato sul palmo della mano e il dito che picchiettava ritmicamente contro le labbra socchiuse.
Sentiva dietro di sè il respiro profondo di Zoro, accompagnato dal profumo intenso della bottiglia abbandonata –sicuramente- al suo fianco, e dal russare grufolante di Rufy. Poco lontano, all’eco distante dei gabbiani si intrecciava la voce squillante di Usop, intervallata ogni tanto dagli squittii estasiati di Chopper. Senza neanche voltarsi, Nami sapeva che un sorriso divertito era appena comparso sulle labbra di Robin, intenta ad ascoltarli.
Forse la ragazza avrebbe anche potuto sentire qualcosa dei discorsi del cecchino, non ci fosse stato il solito battibecco fra Franky e Brook.
Nami si lasciò andare ad un altro sbuffo e colse, con la coda dell’occhio, il profilo snello di Sanji, poggiato sulla paratia: faceva dondolare la sigaretta tra le labbra, soffiando via ogni tanto un refolo grigiastro di fumo. Era quasi finita e quello che sarebbe seguito era un gesto così lento, collaudato, che Nami lo aveva –stranamente- imparato a memoria.
Dapprima Sanji reclinava un poco il capo, socchiudendo le labbra e trattenendo appena la King O Ground L coi denti; poi sollevava il braccio, stringeva la sigaretta tra l’indice il medio, esalava un ultimo respiro di fumo e la gettava via.
Anche quella volta, in quella giornata statica dove niente poteva essere fuori dall’ordinario, il cuoco compì gli stessi, esatti gesti, come un rituale, dedicandovi la stessa cura e attenzione che usava in cucina.
E poi –aveva imparato anche quello- allo spegnimento della sigaretta seguiva lo sguardo.
Sanji si voltava, sorrideva, la fissava per due secondi netti –Nami, nel ricambiarlo, era riuscita a contare con esattezza il tempo- e poi se ne tornava nel suo dominio di spezie e farina.
Come da ordine prestabilito, ecco la testa che si piegava, le labbra che si arricciavano, lo sguardo che si posava su di lei..La ragazza sorrise.
Uno..Due..
Ma gli occhi di Sanji non abbandonarono il suo viso. Rimasero, lì, fermi, l’uno nero e brillante alla luce del sole e l’altro nascosto da una ciocca di capelli. Gli angoli delle labbra si sollevarono, e il sorriso si riflesse nel suo sguardo scuro.
Nami rimase lì, impietrita, col cuore che dal petto aveva deciso di batterle furioso contro le labbra e le tempie, forse in un vano tentativo di darle una svegliata e toglierle quell’espressione vacua dalla faccia. Quale che fosse il piano del suo cuore, la ragazza in quel momento era troppo presa dal caldo alle guance e dal respiro mozzato nella gola. Si sentiva talmente scossa da quel cambio repentino di routine quotidiana, che dovette stringere maggiormente la paratia per non perdere l’equilibrio e cadere a terra in modo ben poco dignitoso.
Quando Sanji, con un ghignetto divertito, lasciò il ponte dirigendosi alla cucine, Nami lo seguì senza pensarci due volte.
-Cos’era quello?- domandò con una voce che non le pareva affatto la sua, tanto era ovattata.
Il cuoco, chino su un sacco di farina, si voltò di scatto e il risultato che ottenne fu di imbiancare completamente il viso arrossato della ragazza. Cosa di cui lei avrebbe fatto volentieri a meno, le sarebbe piaciuto sottolineare.
-Nami, scusa!- esclamò Sanji –Ti ho tutta sporcata-
La ragazza si sarebbe volentieri allontanata, magari tirando un bel cazzotto al cuoco giusto per dargli un’ottima motivazione per stare più attento la prossima volta, ma le dita dell’altro, sfiorandole dolcemente il viso nel palese tentativo di non ripulirla dalla farina, la tennero ferma sul posto.
-Stavi dicendo, Nami?-
Oh, lei avrebbe voluto rispondere, sicuro.
Ma c’era il respiro di Sanji, così caldo, che sapeva di spezie e di fumo, a bloccare sul nascere ogni sua protesta.

 

Le noticine inutili della Neme }

In realtà, il fandom di One Piece lo conosco pochissimo, quasi nulla, così come i suoi personaggi. Però, so che Pimplemi_chan adora questo anime e ha scritto delle fan fiction davvero valide su di esso.
Così ho voluto farle questo piccolo regalo di compleanno, con la coppia Nami/Sanji, che lei adora.
Ho messo l’OOC per stare sicura :3
Ancora auguroni Mari!!

   
 
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