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Autore: Le Streghe    29/07/2011    6 recensioni
Inevitabile. Una parola per descrivere il destino che li unisce e che li condurrà tutti insieme verso una meta comune.
Una storia dove troverete amore, magia, puro angst, yaoi, graditi (o sgraditi) ritorni.
Con "Intrecci" si apre (ahinoi) l'ultimo arco narrativo di questa lunghissima storia.
Il promesso yaoi è finalmente alle porte, siete pronti/e a beccarvi le conseguenze?
Scritta in collaborazione da Le streghe, ovvero Lay e Harianne.
Capitolo 49: ‘In altri tempi, forse, una simile scena lo avrebbe fatto infuriare al punto da spingerlo ad urlare contro Doumeki, ora invece…’
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destino inevitabile - Connessioni
Capitolo 45
Amore

«Kimihiro Watanuki, da questo momento sarai il nuovo stregone delle dimensioni… Sono stata chiara?»
Per la seconda volta il silenzio fu l'unica replica alle parole della strega.
«Sono stata chiara?» Ripeté la donna.
«..eh?» Sussurrò Kimihiro, ancora incerto sul reale significato di quella richiesta.
Aveva espresso un desiderio, ne era consapevole, ma il prezzo da pagare era… Alto? No, semplicemente strano, forse fuori luogo.
Uno stregone, lui..?
«Ti ho chiesto se sono stata chiara.» Continuò la donna.
«S..sì, va… va bene…» Fu la risposta tanto attesa.
«Va bene…» Ripeté lei, quasi sorpresa dalla mancanza di urla e parole prive di senso.
Era chiaro che Watanuki fosse cresciuto, forse più in fretta di quanto non si sarebbe attesa.

Poco distante Doumeki stava osservando entrambi con espressione indecifrabile mentre Eriol, alzatosi per aiutarlo a stendersi su un divanetto presente in quella stanza solitamente vuota, sembrava perso nei propri pensieri.
«Fareste meglio a riposarvi.» Riprese la strega andando verso la porta. «Entrambi.» Aggiunse, fermandosi ad osservare lo stregone, intento a porre un incantesimo sull'arciere.
«Sta bene…» Dichiarò l'uomo, alzandosi per raggiungerla. «Con questo dormirà per qualche ora…»
A quella rassicurazione Watanuki si limitò ad annuire, osservando entrambi uscire dalla stanza per poi raggiungere stancamente il divanetto, inginocchiandoglisi accanto, deciso a vegliare sul sonno di Doumeki.

xXx

Seduto in poltrona, Eriol stava osservando con aria distratta Maru e Moro intente ad annaffiare le piante in giardino.
«Così quelle due sono le tue aiutanti, eh?»
«Qualcosa di simile, sì.» Replicò la strega, dedicando loro uno sguardo tra il serio ed il malinconico.
In quei giorni le due bambine erano state costrette al riposo forzato e tutto per via di quanto stava accadendo non solo a Watanuki ma al negozio stesso, il cui equilibrio si era fatto sempre più precario.
«Piuttosto… che mi dici di quei due?» Domandò, tornando a fissare l'uomo, assottigliando lo sguardo nel coglierlo mentre si versava del sakè.
«Oh, Doumeki-kun starà bene… Fin quando non scoprirà a che prezzo è stato salvato, ovvio.» Chiarì lo stregone, sospirando nel cogliere i pensieri della strega. «Piuttosto… avresti potuto chiedere un pagamento più equo…» Continuò, versando del sakè anche per lei.
«Watanuki deve imparare a prendersi le proprie responsabilità.» Commentò l'altra accettando con un cenno il bicchiere, vuotandolo subito dopo. «Inoltre… anche Doumeki potrebbe finire col trovarsi coinvolto…»
«E immagino che anche questo sia… inevitabile, eh?»
La strega gli riservò un'occhiataccia e proprio in quel momento la porta shoji si aprì rivelando la figura di Mokona.
«Pu pu pu puuuuuù!» Esclamò il manju, saltando ed atterrando sulle gambe dello stregone.
«Larg!» Esclamò questi, accarezzando la palletta di pelo.
«Clow..» Replicò l'altro, inclinandosi per guardarlo meglio. «Clow è diverso… Non è più Clow?» Domandò, attirandosi uno sguardo furente da parte della strega.
«Sono Eriol Hirajizawa e.. sono Clow per metà, sì.» Replicò l'uomo porgendogli la mano. «Piacere di conoscerti.»
Mokona continuò a fissarlo per qualche istante prima di rispondere al saluto, porgendogli la zampetta. «Ti ricordi ancora di noi?»
«Ma certo! Mokona-san!» Replicò Eriol.
Il manju sembrò ponderare su quelle parole. «Clow.. perché ci hai lasciati?» Domandò rattristandosi.
«Vedi Moko-san, sono stato costretto a farlo. Clow Reed aveva un'energia troppo forte e stava frenando diverse cose, così… al fine di lasciar scorrere gli eventi, ho dovuto fare la mia scelta. Era…» Sollevò uno sguardo canzonatorio sulla strega, ignorandone l'espressione contrariata. «Inevitabile.»
«Oh..» Commentò Mokona. «Allora non ci hai lasciati. Sei tornato!» Esclamò, scendendo dalle sue gambe per zampettare felice fuori dalla stanza. «Larg deve correre ad avvisare Soel!»
«Certe cose non cambiano proprio mai, eh…» Sospirò l'uomo, tornando ad osservare la strega. «Non l’hai pensato anche tu, vero?» Domandò quindi, facendosi improvvisamente più serio.
La donna evitò di guardarlo, alzandosi per guadagnare l'uscita. «Vado a vedere come stanno Maru e Moro.» Dichiarò un attimo prima di uscire.

xXx

Quella notte sembrò passare più lentamente del solito. Restare al fianco di Doumeki, osservarlo mentre dormiva… In qualche modo era quasi confortante, non fosse per tutta la situazione assurda nella quale era venuto a trovarsi in quelle ultime ore. Prendere il posto della strega era una un pensiero che non lo aveva mai sfiorato, neppure lontanamente. Ed ora…
«Uno stregone delle dimensioni, eh..?» mormorò, guardando le prime luci dell'alba, alzandosi per sgranchirsi le ossa.
Doumeki dormiva ancora pacificamente, così, per non disturbarlo, decise di lasciarlo solo, avviandosi verso il bagno per sciacquarsi il viso.
Si sentiva stanco. Stanco e confuso.
'Cosa accadrà la prossima volta?'
Quella sera aveva impegnato la sua stessa vita con la strega, cos'altro avrebbe potuto offrirle se Doumeki fosse stato nuovamente attaccato?
Doveva allontanarlo e quel pensiero, nonostante si stesse forzando ad accettarlo, continuava a far male in modo indicibile.
'Se solo non fosse per quest'occhio…'  si trovò a pensare, osservando l'iride verde attraverso la quale Shizuka poteva cogliere ciò che vedeva lui.
Avevano iniziato così a condividere più del dovuto, poi c'era stato il sangue e successivamente anche i pensieri.
Yuuko-san sapeva proprio essere sadica alle volte.
Continuò ad osservarsi con ancora quei pensieri per la testa, ricordando gli uomini della sera prima.
Avevano attaccato lui, ma dopo..?
Si sarebbero fermati?
O chi li guidava aveva deciso di eliminare colui che lo salvava ogni volta?
Quel pensiero gli diede una forte nausea.
«Dannazione!» Esclamò sbattendo le mani sul lavandino, continuando a fissarsi con rabbia, dimenticando di schermarsi per non trasmettere i propri pensieri.

E fu proprio quell'immagine improvvisa a svegliare l'arciere, mettendolo in stato di allerta.
Quella sensazione spiacevole, l'immagine del volto di Watanuki allo specchio…
In un attimo si ricordò quanto accaduto la sera prima, l'attacco, la ferita, la promessa che quell'idiota aveva fatto alla strega.
'Devo andare da lui…'
Una decisione che mise subito in atto, alzandosi per raggiungerlo, spalancando la porta del bagno ancor prima che l'altro riuscisse a percepirne la presenza.
«Doume…» Mormorò il più piccolo nel vederlo entrare, rendendosi conto di averlo davvero svegliato a causa delle sue stupide emozioni.
«Che ci fai qui...» Domandò l'altro, fissandolo con espressione tesa.
«Cos'è, non si può più andare in bagno, ora?» Fu la replica di Watanuki, alla quale l'arciere rispose con uno sguardo più freddo del solito.
«Allora?» Continuò il più piccolo, incerto su come proseguire e su quanto l'altro avesse percepito.
«Fissarti allo specchio con disprezzo non cancellerà il nostro legame.» Dichiarò Doumeki, chiudendosi la porta alle spalle ed avanzando di un paio di passi.
«Che… che significa questo… Non hai alcun diritto di impicciarti nelle mie cose!» Continuò l'altro, scoprendosi ad indietreggiare all'avanzare dell'arciere.
Doumeki era sempre stato difficile da capire e quell'espressione insolita di certo non lo aiutava a rilassarsi.
«Strano, detto da uno che va facendo promesse impossibili pur di salvarmi.» Replicò il più grande a denti stretti.
«Non… Non ti riguarda!!» Insistè Watanuki sempre più in collera, con se stesso per aver dimenticato di schermarsi a dovere e con Doumeki che in un modo o nell'altro continuava a contrariarlo. «La mia vita, quello che faccio.. è solo affar mio!» Urlò quasi, nella speranza di convincerlo a non impicciarsi.
Le sue parole però non sembrarono sortire l'effetto desiderato ed ancor prima che se ne rendesse conto, Doumeki fu a pochi passi da lui, costringendolo ad indietreggiare ancora, portandolo con le spalle al muro. «Devi… devi smetterla di correre sempre in mio aiuto…» Mormorò stringendo i pugni, senza più guardarlo. «È la mia vita. Se vivo, o muoio… è solo affar mio…»
«Se vivi o…» Quelle parole sembrarono alterare maggiormente l'arciere, riportandogli alla mente quanto suggeritogli da Haruka.
'Dirgli quello che provo, eh..?'
Facile a dirsi… si trovò a pensare, un attimo prima di cogliere la paura e la tristezza nel volto del più piccolo.
«Non smetterò mai di salvarti, idiota.» Dichiarò, colmando la distanza già minima tra loro, bloccandogli i polsi quando lo vide muovere le braccia nel tentetivo di allontanarlo.
A quel gesto inatteso Watanuki tentò invano di liberarsi.
«Lasciami!» Esclamò, fissandolo con rabbia. «Lasciami ho detto!»
Doumeki però aveva smesso di ascoltarlo. Il suo sguardo si era fatto più deciso, tanto da lasciare il più piccolo improvvisamente a corto di parole.
E fu proprio quell'improvviso silenzio a convincerlo ad agire con i fatti, portandolo a premere le labbra su quelle di Watanuki, chiudendole in un bacio che desiderava da tempo.
Un bacio che sembrò catturare entrambi in un improvviso quanto inatteso turbine di passione.

Non avrebbe mai pensato di poter essere baciato a quel modo, non da Doumeki.
Simili scene erano ormai familiari nei suoi sogni ma la realtà, quella era tutta un'altra cosa.
Fu quel pensiero a portarlo alla conclusione che forse anche quel particolare momento poteva essere un inganno onirico, un incubo pronto a rilvelarsi in modo brutale, interrompendo quell'attimo per mostrargli ancora una volta la morte dell'arciere.
Nel timore di quel momento si tese a tal punto da attirare l'attenzione di Doumeki, sforzandosi di allontanare ogni immagine negativa senza però riuscirci.
«Watanuki…» Lo chiamò l'altro, staccandosi controvoglia dal bacio per osservarlo con espressione ancora carica di desiderio. Espressione che mutò improvvisamente, quando i pensieri del più piccolo lo raggiunsero, rivelando ciò che mai avrebbe ritenuto possibile.
«Si trattava di me…» Mormorò, ancora incredulo.
«Cosa..?» Domandò Watanuki, improvvisamente consapevole di essere più che sveglio.
«La persona che dicevi di amare… ero io?» Continuò l'altro.
A quella domanda, il più piccolo distolse prontamente lo sguardo, annuendo ed arrossendo al contempo.
Una reazione che provocò un tuffo al cuore nell'arciere.
«Mi amavi…» Concluse, deciso a capire il perché di quel comportamento. «E per tutto questo tempo… mi hai fatto credere…»
«Non ti ho fatto credere un bel niente.» Replicò Watanuki. «In ogni caso… sai il perché.» Aggiunse poi, tornando a guardare altrove.
«Hai paura per me?» Domandò l'altro, memore della situazione.
«Non dovrei?» Fu la risposta forzatamente ironica del più piccolo.
«No.» Chiarì l'arciere. «Perché a me non importa, se posso starti accanto…»
«Che significa…»
Quella domanda riportò ancora una volta le parole di Haruka alla mente dell'arciere.
'Parole al posto dei fatti, eh?'
«Ti amo.» Dichiarò semplicemente.
«Cos…» Replicò Watanuki, improvvisamente diviso tra la gioia data da quelle parole ed il costante timore di perderlo. «Cosa?!» Ripeté, scuotendo la testa per scacciare ogni pensiero romantico. «N..no, non va bene.» Mormorò infine, cercando dentro di sé le parole più adatte.
Sapere di essere ricambiato gli riempiva il cuore di gioia. Ciò nonostante non poteva dimenticare quanto accaduto solo la sera prima, quanto rischiava Doumeki standogli accanto.
Vivere senza poterlo amare era orribile ma saperlo morto… proprio non riusciva ad immaginare una vita senza di lui.
«Non è quello che voglio…» Mentì senza riuscire a guardarlo.
A quella dichiarazione Doumeki si scostò da lui, osservandolo con espressione tesa.
«Cosa esattamente…»
«Non voglio che mi stai accanto, non così e…» Chiuse gli occhi, cercando la forza per allontanarlo da sé. «La verità è che non so cosa voglio.» Aggiunse, cercando di tenere bene in mente quanto accaduto la sera prima.
'Avrebbe potuto morire… Per colpa mia…'
«Stai dicendo che non sai se mi vuoi?» Concluse per lui l'arciere.
«Non posso sapere se è reale.» Mormorò il più piccolo.
«Ma lo è per me.» Aggiunse l'altro, tornandogli vicino. «Non puoi allontanarmi solo per questo.»
«Sì invece!» Esclamò Watanuki, spingendolo, senza ancora guardarlo. «Questa storia dei fili, di Fei Wong… Sono confuso, su tutto… Anche… su di te!» Dichiarò tra le lacrime. «E non.. non puoi confondermi anche tu…»
Doumeki lo fissò per un lungo istante, l'espressione di chi non avrebbe mai voluto sentire simili parole.
«Scusami allora… non avrei dovuto.» Dichiarò, voltandogli le spalle per poi allontanarsi.

Una volta fuori, si avviò verso la stanza che lo aveva ospitato quella notte, cambiandosi rapidamente per poi riprendere con sé pugnale e fogli lasciatigli da Seishirou.
Uscito dalla camera, incurante dell'ora, si avviò verso la stanza dove Yuuko-san era solita ricevere i suoi clienti. Dopotutto, la conosceva abbastanza da sapere di poterla trovare già in attesa e consapevole di quanto stava per chiedergli.



Rieccoci finalmente con un nuovo capitolo. Questa volta in ritardo per colpa della connessione di Lay che è venuta a mancare per diverso tempo. Fortuna che esiste Yuuko-san... U_U

Come avete notato (l'avete notato, vero? -_-) i due piccioncini si sono dati finalmente una smossa, così come la storia che a breve giungerà al termine di questo secondo arco per entrare nel terzo, ahinoi definitivo.
Sperando che i risvolti vi siano piaciuti, ci teniamo a precisare che l'idea di rendere Wata-baka uno stregone delle dimensioni è nata molto prima che le CLAMP lo rendessero tale. In altre circostanze ciò sarebbe stato un motivo di vanto ma la verità è che ai tempi ci sembrava il continuo più sensato... Peccato che le a parte questo le CLAMP siano andate totalmente per un'altra strada... *Si danno al sakè per non ripensare al finale di xxxHOLiC -_-*

Hic! E dopo questa premessa... Via alle recensioni! ^_^

Naco: Come avrai notato, in un modo o nell'altro Shizuka è effettivamente giunto alla verità. Peccato che le paure di Watanuki abbiano incasinato nuovamente il tutto. ^^" Quanto alla storia, siamo felici che le nostre scelte ti siano piaciute e credo di poter anticipare senza spoilerare troppo che non abbiamo alcun intenzione di seguire le orme delle CLAMP.

Archybald: Ciao! Non preoccuparti per lo scorso capitolo, siamo felici di riaverti adesso ^_^
Speriamo che la scuola sia finita bene!
Quanto al capitolo... sì, c'è voluto un po' di shock per far si che Watanuki si svegliasse, ma... si sarà svegliato davvero? In questo capitolo, dopotutto, non sembra tanto 'sveglio'...
Quanto a questa storia che si collega all'arco "Entrapped" (o Rou), come abbiamo già ribadito, anche se può sembrare così non lo è affatto.
La storia prenderà una strada totalmente diversa, perché noi abbiamo deciso ed abbozzato tutto questo ben prima che uscisse il primo volumetto dell'arco di Rou ^__^
Questo ovviamente non implica che mancherà l'angst...
Continua a seguirci per scoprire come andrà!

ValeXAnime: Per iniziare, grazie per le belle parole, fanno sempre piacere. ^_^
Riguardo Clow... (che è meglio chiamare Eriol per non far arrabbiare una certa strega XD) quanto ha insegnato a Watanuki è come isolarsi da eventuali interferenze. Ovviamente però un conto è imparare una lezione e ben altro è metterla in pratica, specie se a farlo è Wata-baka XD
Sperando che anche questo capitolo ti sia piaciuto, attendiamo di sapere il tuo parere! ;)

Witch Of The Dimensions: Come si dice? Tre è un incantesimo, ed ha funzionato XD
Le tue domande hanno avuto risposta, hai visto? Ebbene sì, Doumeki ha capito di essere la persona amata da Watanuki... per un breve, glorioso istante.
Poi è cambiato tutto, e questo complicherà solo le cose enormemente (quando mai non succede, daltronde?), ma lo vedrai nel prossimo capitolo...
Però scommettiamo che la reazione di Doumeki ti è piaciuta :P A noi sicuramente è piaciuta molto...

sailorYuko: Anche se in ritardo, eccoci qui con il nuovo capitolo. Piaciuto? E sopratutto... andati bene gli esami?
Le tue domande dovrebbero aver avuto risposta con questo capitolo. E tu che non ci credevi... Doumeki ti ha sorpresa? XD

WYWH: L'attesa non è stata vana, speriamo! Hai visto? Altro che fato... c'è ancora molto da fare e tanto da scoprire, prima che i due possano finire "per sempre felici e contenti"... avrai ancora diversi capitoli da leggere!
Continua a seguirci! XD

xMoonyx: Volevi un Watanuki reattivo? Come avrai notato sa essere stupido anche in quella modalità. Certo, non che non sia da comprendere almeno un pochino... *cercano invano di giustificarlo*
Quanto al restare in negozio, per quanto successore di Yuuko, Watanuki potrà muoversi liberamente. L'angst invece ci sarà eccome sia ora che nella terza parte. Se può consolarti però... le scene hot stanno per arrivare. Diciamo che questo bacio è stato giusto il preludio. :P

E con questo vi salutiamo e ringraziamo come sempre per le vostre recenzioni, unica spinta a continuare questa storia che dopo ben due anni di serializzazione (manco fosse un manga XD) ha rischiato di bloccarsi a vita per colpa del finale di xxxHOLiC.

TANTI AUGURI A DESTINO INEVITABILE E GRAZIE ANCORA A CHI CI SEGUE DALL'INIZIO O A CHI APPENA ARRIVATO CI SEGUIRA' FINO ALLA FINE! ^_^

   
 
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