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Autore: Franky93    29/07/2011    1 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.22:
Il problema di Jasmine

La mattina a Olivinopoli non era diversa dalle altre: il sole era alto e splendente nel cielo, il mare era calmo e i nostri eroi si erano appena alzati dal letto, chi di buon umore, come le ragazze, e chi di cattivo umore, come i ragazzi, dato che la sveglia era suonata parecchio presto quel giorno. Per questi ultimi, ovviamente, bastò una buona doccia fredda a rinfrescargli per bene le idee. Dopo ciò, si ritrovarono tutti al tavolo della colazione, e per l’occasione, avevano anche cambiato il loro guardaroba con degli abiti estivi. Alex scelse un look abbastanza classico, cioè dei bermuda di jeans e una t-shirt rossa; Matt portava i suoi soliti occhiali da sole, un paio di pantaloncini beige e una camicia hawaiana; Dylan aveva tenuto i soliti pantaloni, ma ora aveva una camicia blu a mezze maniche; Fran aveva optato per una maglia senza maniche gialla, un paio di leggings blu mare e una minigonna jeans; Amy, infine, aveva una camicetta bianca con le maniche arrotolate fino ai gomiti e una gonna di lunghezza media dello stesso colore.

-Però, oggi sei particolarmente splendida, lo sai, Amy?- disse Alex, impegnato a mangiare un po’ di cereali.

-Concordo.- aggiunse Matt, mettendo un po’ di sciroppo d’acero su delle frittelle –E io non immaginavo fossi così formosa!- disse poi, indicandosi il petto con le mani.

-Oh! ti ringrazio…- disse lei, arrossendo e capendo dove volesse andare a parare il chitarrista, tornando però a concentrarsi sul mangiare la sua mela –Però è inutile che ci provi, tanto io sono fidanzata con Alex, ih ih ih.-

-Esatto, e se solo provi anche solo a sfiorarla potresti finire male, anche se sei il mio amicone e compagno di viaggio.-

-Bravo, Alex, fatti rispettare.- gli diede corda Fran, mentre addentava con gusto del buonissimo cioccolato al latte.

-Mi dispiace, Matt… ma arriverà anche il tuo momento, ne sono certo…- proferì Dylan, mangiandosi una brioche e bevendo un po’ di caffè.

-Cioè, non posso nemmeno darle una palp… AAAARGH!-

-Kiiii-ki-ki-kid!- rise di gusto Elekid, trascinando via Matt dopo averlo tramortito con una leggera scossa.

-Mi sembra di capire che quello fosse un “no”…-

-Meglio, così non dovremo più allontanarlo a forza se vede una bella ragazza e ci fa il cascamorto senza successo.- scherzò Alex.

-Non so voi, ma a vederci così sembriamo come un’allegra famigliola a colazione non trovate?-

-Magari, Amy, anche se con uno come Matt ci sarebbe solo da piangere anziché ridere… dico bene, Fran?-

-Ovvio, Dylan. Comunque, qual è l’itinerario di oggi, Alex?-

-Oggi andremo al faro di Olivinopoli, e una volta lì vedremo se c’è davvero il Capopalestra.-

-O-ottima idea… c-che ne d-dite se ci a-andiamo do-dopo che mi sarà pa-passata la pa-paralisi di Elekid o anche oggi pomeriggio?-

-Nessun problema, tanto non abbiamo fretta. Piuttosto, chi ha voglia di andare in spiaggia a divertirsi?-

E come fece quella domanda, Alex vide le mani alzate di tutti, causando una risata generale dei presenti, i quali tempo più tardi si ritrovarono in spiaggia, ognuno con il proprio costume da bagno, che non erano altro che dei semplici boxer per i maschi e comunissimi bikini per le ragazze, e anche se Fran si sentiva un po’ gelosa delle forme dell’amica dai capelli rossi, doveva comunque ammettere che nemmeno lei era tanto da buttare, in fondo. A parte questi particolari non molto rilevanti, le ragazze notarono che ognuno dei maschi del gruppo stava già rilassandosi a modo suo, chi componendo canzoni come Matt, chi leggendo un libro sotto il sole come Dylan e chi allenando la propria squadra come Alex.

-Però, in quanto ad attività in spiaggia non si fanno mancare niente, anche se mi aspettavo che Dylan facesse qualcosa di molto più attivo e divertente di leggere un libro.- si lamentò Fran.

-Non fare così, ognuno è libero di fare ciò che vuole in spiaggia, e poi, se proprio ci tieni a vedere il tuo ragazzo in forma potresti fare una bella nuotata con lui, non pensi?- consigliò la rossa.

-Si, potrebbe funzionare… ehi, Dylan non è il mio ragazzo!-

-Certo, certo, dicono tutte così. Ma ti piace, almeno un po’?-

-Beh, ecco… penso di sì, ma non sono così tanto sicura.-

-Allora lascia che ti dia un consiglio: passa quanto tempo possibile con lui e vedrai che forse… potrebbe succedere l’imprevedibile.-

-Uhm… premettendo che non ho idea su come seguire questo consiglio, grazie comunque, vedrò cosa posso fare.-

-Così si fa. Ora, se vuoi scusarmi, vado a vedere come sta andando Alex con i suoi allenamenti e vedo come aiutarlo.-

-Ok, io intanto faccio un po’ di compagnia a Dylan, non si sa mai.-

E salutatesi, le ragazze andarono tranquillamente a divertirsi col resto del gruppo, ed Amy in particolare sembrava parecchio interessata all’allenamento di Alex con Quilava, il cui sguardo non tradiva la sua voglia di imparare qualcosa di nuovo.

-Ok, Quilava- esordì l’Allenatore, mostrando allo starter il suo Pokédex e una MT in bella vista –Oggi ti insegnerò qualche mossa nuova in vista delle nostre prossime sfide, ma prima dovremo fare una piccola revisione alle nostre strategie.-

-Lava!- annuì il Pokémon Vulcano.

-Per prima cosa, sono contento che tu abbia imparato Ricciolscudo e ti sia scordato di Muro di Fumo, dato che la nostra classica tattica di disorientamento dell’avversario era ormai prevedibile. Ora, sapendo per certo che contro certi nemici Ricciolscudo non sarebbe né molto utile né tantomeno efficace per difenderti da attacchi più duri, e considerando che tu sei un tipo che preferisce l'attacco alla difesa, farò in modo che tu possa imparare una mossa che ti competa, e lo farò con questa MT che ho comprato a Fiordoropoli-

Detto questo, Alex aprì uno scomparto del Pokèdex, dentro il quale vi infilò il dischetto dell’MT e impostò la mossa da cancellare, ovvero Ricciolscudo, per fare spazio a quella nuova, per poi chiuderlo e puntare l’apparecchio contro Quilava. Da esso partì un piccolo raggio rosso che indicò lo starter e lo ricoprì, fino a quando non si sentì un "bip", segno che la nuova mossa era stata appresa.

-Perfetto, e la prima fase è completata.- disse il moro, rimettendo il Pokédex nel suo zaino –Sei pronto a provare la nuova mossa?-

-Quilava!- squittì l’interessato, cominciando ad emettere le fiamme fuori dal suo corpo, indicando che era pronto.

-Scusa se te lo chiedo, ma che mossa gli hai fatto apprendere?- domandò Amy, un po’ dubbiosa.

-Fuocobomba, una mossa di tipo Fuoco di alto livello-

-Eh? Ma... starai scherzando, spero! Una mossa simile richiede tempo per essere padroneggiata come si deve-

-Lo so... ma io ho fiducia in Quilava, e sono sicuro che in poco tempo riuscirà ad usarla al meglio, e poi non dimenticarti che se presto dovrò affrontare il tuo fratellastro, dovrò fare in modo di stupirlo. E credo che una mossa come quella sia perfetta per tale scopo.-

-Spero tu abbia ragione.-

-Finché non ci proviamo non lo sapremo se ho ragione o no.-

-Allora che ne dici di una dimostrazione pratica?-

-Certamente. Quilava, usa Fuocobomba, subito!

E senza aspettare oltre, lo starter di fuoco si voltò verso una grossa pietra nei dintorni cominciò a caricare le fiamme dalla bocca, che scagliò subito sul bersaglio. In quello stesso momento, le fiamme avrebbero preso la forma di un kanji, che una volta raggiunto il bersaglio, in quel caso la pietra, sarebbe poi scoppiato e gli avrebbe causato parecchi danni. Peccato che il kanji infuocato si esaurì subito non appena gli fu abbastanza vicino.

-Eh? Ma come, si è già consumato?- domandò stupito Alex.

-Mi pare ovvio che sia così. Quando un Pokémon impara una nuova mossa in modo naturale o via MT ed MN, gli ci vuole un certo periodo di tempo per poterla utilizzare al meglio, altrimenti sprecherebbe inutilmente le energie.- spiegò la rossa.

-Credo che tu abbia ragione- ammise il moro -Dato che per Quilava è una mossa nuova, era prevedibile che sarebbe successo così. Questo però non mi preoccupa, anzi la vedo come un’opportunità per poter migliorare ancora di più-

E per il resto della visita in spiaggia, Alex passò parte del suo tempo ad insegnare a Quilava come affinare la nuova mossa e parte a divertirsi insieme agli amici con nuotate e partite a beach volley. Una volta arrivato il pomeriggio, il gruppo si diresse infine al faro, anche se essendo molto grande fu parecchio faticoso salire le scale e raggiungere il punto di vedetta, dove vi trovarono una ragazza, vestita con un abitino verde acqua sotto una giacchetta bianca e i lunghi capelli castano chiaro, dei quali due ciocche erano fermate da due fermagli arancioni, accudire un Pokémon giallo con una sferetta rossa sulla coda, le cui condizioni non sembravano affatto delle migliori.

-Uh? E v-voi chi sareste?- disse la ragazza.

-Mi chiamo Alex, e sono venuto qui insieme ai miei amici per poter incontrare il Capopalestra e sfidarlo, sei forse tu?- rispose Alex.

-Oh… capisco, quindi sei venuto per sfidare Jasmine… mi dispiace, ma non credo sarà possibile.- ribatté invece la ragazza con un tono piuttosto timido, parlando in terza persona come se fosse una bambina piccola.

-Che vuoi dire?- domandò Amy, per poi notare il Pokémon vicino alla ragazza e il suo stato –È per via di quel Pokémon, vero?-

-S-si, è cosi… v-vedete, Amphy, il mio Ampharos, è da sempre stato un vero punto di riferimento per questo faro, e la luce che emetteva grazie ai suoi poteri elettrici era un vero aiuto per le navi che di notte passavano di qui. Ora però Amphy si è ammalato, e senza la sua luce potrebbe essere un guaio. Ed è per questo che Jasmine non può tornare alla Palestra.-

-C’è almeno un modo per guarirlo?- chiese Fran.

-I-in teoria sì, ma la medicina che mi serve si trova a Fiorlisopoli, ed essendo un’isola, è troppo lontana per Jasmine, e perciò non può permettersi di lasciare Amphy da solo…-

-Un bel problema, allora…- disse Matt –In genere, se l’avesse chiesto a qualcun altro, non avrebbe sicuramente accettato, però… come si può rifiutare una richiesta da una ragazza così carina?-

-Oh, no… ecco che riparte Matthew il damerino…- sentenziò Dylan, battendosi una mano in faccia.

-Già, è sempre il solito.- aggiunse Fran, notando che il chitarrista si era inginocchiato davanti a Jasmine con fare da gentiluomo.

-Cara, piccola Jasmine, posso ben comprendere i tuoi sentimenti, e ti dirò di più. Aiutare gli altri, che si tratti di Pokémon o di umani, non è affatto un segno di debolezza.-

-Oh... g-grazie tante… s-sei proprio gentile.-

-E se vuoi, che ne dici se ci occupiamo insieme del tuo Amphy, eh?-

Ma prima che la giovane Capopalestra potesse dare una risposta, Elekid non ci pensò due volte a raggiungere in tempo il suo Allenatore e dargli la scossa come al solito, per poi trascinarlo via mentre era paralizzato e cominciava a farfugliare a vanvera per lo shock.

-Scusalo, è un po’ un donnaiolo, ma in fin dei conti è simpatico.- si giustificò Alex con Jasmine -In ogni caso non preoccuparti, andremo a Fiorlisopoli e prenderemo la medicina per Amphy.-

-Ve ne sarei molto grata...- rispose lei -Come vi ho già detto, non posso lasciare Amphy da solo-

-E allora tu continua a fargli compagnia finché non torniamo!-

-O-ok... M-mi raccomando, ragazzi, fate attenzione.-

-Nessun problema, vedrai che ce la caveremo. Ah, puoi togliermi una piccola curiosità prima di andare?-

-C-certo.-

-Come mai balbetti in alcune parole?-

-E-ecco, il fatto è che Jasmine è molto timida e, sai, non ha mai avuto modo di aprirsi con gli altri.-

-Oh, capisco. Ad ogni modo, tu resta tranquilla qui al faro e veglia su Amphy. Ti prometto che torneremo il più presto possibile-

-Adesso però non abbiamo tempo da perdere…-

-Ben detto, Dylan! Aspettaci, Fiorlisopoli, stiamo arrivando!-

Fine Cap.22
   
 
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