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Autore: Jezabel_89    29/07/2011    5 recensioni
Girasoli, matrimoni e telenovelas. E un'improbabile colazione amichevole tra nemici di vecchia data.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Luna, Lovegood, Rose, Weasley | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ok. Questo è un altro dei miei squilibri, solo che è uno squilibrio più ... uhm... ragionato. Insomma è stato un parto. Mi porto appresso questa storia sul mio quablock nero da almeno sei mesi scrivendo al bar, in sala d'aspetto al reparto dermatologia dell'ospedale - scommetto che nessuna di voi sappia che sono DAVVERO allergica al sole XD - alle feste di compleanno dei parenti del mio ragazzo, sull'autobus, al parco dei cani dove portavo prima Wendy ed ora Chlòe e Pluto ... insomma è stata una tortura cinese. Non riuscivo mai ad essere soddisfatta da questa storia, per quanto ci ragionassi. Scrivevo, cambiavo, correggevo, modificavo. Chi mi ha aiutata ad uscirne è sempre lei: la mia Giulia, la mia anima gemella e maialona illuminata. Se mai ci fosse al mondo una persona per cui farei qualsiasi cosa - e intendo davvero qualsiasi -quella è lei. Giuly ti amo!


p.s.: loux stavolta è stata superlativa, velocissima, ragionevolmente critica e fantastica. Grazie!!!
Gira-Draco di Jezabel




-"Malfoy, mi passeresti il succo di zucca?"-

Hermione era seduta fra suo marito Ron e Harry al tavolo della Tana, che in quel preciso momento ospitava una combriccola piuttosto stramba: i commensali erano Blaise Zabini, con la bava alla bocca più per i pettorali nudi e per i capelli alla "Mi-Sono-Appena-Svegliato-Non-Rompere" che Potter sfoggiava durante quella colazione piuttosto che per il cibo; Tiger e Goyle, troppo impegnati ad ingozzarsi per partecipare attivamente alle discussioni dei loro compagni; Colin Canon con la sua solita accompagnatrice: la sua tanto amata Reflex che sparava flash a destra e a manca, imbizzarrita; Pansy Parkinson, che non aveva perso il suo musetto da carlino, ma che con il tempo aveva imparato a far convergere l'attenzione altrove:indossava infatti una camicetta bianca che non lasciava proprio nulla all'immaginazione, nè il suo griffatissimo reggipetto leopardato nè il suo contenuto che faceva la sua porca figura e non era passata inosservata agli occhi del rude Charley Wesley che sedeva al suo fianco.

Ovviamente, a completare la scenetta non mancavano Neville Paciock, che discuteva animatamente di Erbologia da solo, dall'istante in cui Luna Lovegood, la sua interlocutrice, aveva smesso di ascoltarlo affascinata da una pianta babbana che girava insieme al sole, proprietà tutta da provare e dalla dubbia utilità e Draco Malfoy, seduto sul bordo della sedia, con la schiena talmente dritta che nessuno avrebbe avuto difficoltà a pensare che si fosse cimentato nell'imitazione di un manico di scopa, le mani raccolte in grembo ed un'espressione più schifata che annoiata sul volto.

-"Allora Malfoy? Me lo passi o no quel succo di zucca?"- Hermione, come qualsiasi donna incinta in preda agli ormoni, si stava facendo prendere da una crisi di nervi, mentre Malfoy la guardava come se avesse avuto d'innanzi a sè un ippogrifo in tutù, concentrato nell'esecuzione della morte del cigno.
-"Nel caso in cui non te ne fossi accorta, carissima-" cominciò sibilante per poi aggiungere, sarcastico -"il tuo grande amicone San Potter è molto più vicino al tuo tanto agognato succo di me. Potresti gentilmente dirottare le tue impellenti richieste dalla sua parte, per piacere?"-.
Così dicendo, rivolse un'occhiata ad Harry, che diceva più o meno chiaramente:" Vedi? Mi hai chiesto di essere gentile, ed io lo sono! Cosa vuoi di più dalla vita?".

Hermione cominciava a dare i primi segni di una delle sue troppo frequenti nevrosi pre-parto, quando una manina rosa si aggrappò ai pantaloni di Draco Malfoy.

-"Coraggio, Zio Draco, passa il succo alla mamma!"- la proprietaria della sovracitata rosea manina si arrampicò sui pantaloni su misura dell'adorato zietto per aggiungere nel suo orecchio:-"Non ho alcuna intenzione di sorbirmela di nuovo! Ha già dato di matto stamattina perchè papi voleva mettersi la maglietta arancione. E poi, insomma! Quando si arrabbia la sua faccia sembra scoppiare e i suoi capelli... Non che avesse torto: te lo immagini un rosso di capelli vestito di arancione evidenziatore? Ma Merlino! Sembra aver preso la scossa! Facci questo favore, zietto, non la sopportiamo davvero più!"-.

Draco Malfoy le scoccò un'occhiata che somigliava vagamente agli sguardi di Piton, ma si capirono: tra loro non c'erano parole affettuose, ed il loro rapporto era adulto e basato sul reciproco rispetto. Perlomeno lo sarebbe stato, se la piccola Rose Weasley non avesse avuto solo sette anni e non fosse stata talmente ammaliata dal biondo Zio da averne assimilato i gesti ed il linguaggio. Mentre passava di malavoglia il succo di zucca alla "sarò-mamma" Weasley, Malfoy non potè non gongolare orgoglioso al pensiero della piccola Rose Serpeverde Weasley: lei rappresentava la sua vendetta contro i Grifondoro, la serpe che lui stesso aveva addestrato e messo in seno nelle fila dell'Ordine.
Insomma, la verità è che Draco Malfoy era incantato dalla bellezza di quella bambina, dai suoi modi posati ed eleganti e dalla sua intelligenza – segno che almeno qualcosa da sua madre aveva pur ripreso-, ed era totalmente soggiogato da lei al punto di soddisfare ogni sua più insensata richiesta.

Gli stavano ancora brillando gli occhi quando l'incubo cominciò a prendere forma.

-"... e si chiama Girasole."-.
-"Neville, smettila di parlare a vanvera"- Blaise Zabini cominciava a perdere la pazienza di fronte alla litania di Paciock a proposito di quegli strani fiori.
-"Ma ti dico che esistono! Li ho visti io! Girano su loro stessi per essere sempre rivolti verso il sole. Te lo assicuro Zabini!"- Neville era diventato rosso dall'imbarazzo, ma perorava la sua causa.
Per fortuna venne Hermione Nata-Babbana-Granger-Weasley in suo soccorso.
-"Esistono, ve lo confermo"- disse svogliatamente mentre sorseggiava il suo tanto sudato succo di zucca -"E girano davvero col sole"-.

I commensali si guardarono tra loro allibiti: era davvero un fiore tanto inutile quanto strabiliante!
Fu allora che Malfoy non si trattenne più.
Scattò in piedi con la rabbia di un criceto con il raffreddore, gesticolando a destra e a manca come una marmotta impazzita per poi mettersi ad urlare con una voce che avrebbe fatto invidia a Morgana la bacchetta nostrana, la più famosa Drag Queen che il Mercoledì sera allietava le serate al "Manico di Scopa".
-"Ma volete per piacere spiegarmi chi cazzo ha avuto la stronzissima idea di svegliarmi ad un orario indecente, disturbando il mio sonno di bellezza, per farmi assistere ad una fottuta conferenza agraria tenuta dal professor Neville-Coglione-Paciock su degli ancora più fottuti Giracosi?"-.
I commensali ammutolirono guardandolo annaspare ed abbassare lo sguardo mentre si risedeva e borbottava con lo sguardo basso:-"...e scusate il francesismo..."-.
Fu Potter a squarciare il sacro silenzio venutosi a creare dopo quella sfuriata.
-"Draco, smettila"- disse senza alzare lo sguardo dal suo the bianco senza zucchero nè latte -"Le tue sfuriate da checca isterica non interessano a nessuno, tantomeno alla bambina al tuo fianco"-.
-"Come ti permetti?"- sibilò Draco offeso -"Checca isterica ci sarai tu! Ma chi ti credi di essere? Harry, hai la sensibilità di Hagrid! Hai salvato l'intero mondo magico e non riesci a smettere di ferirmi! "-.
Fiotti di lacrime sgorgarono dai suoi bellissimi occhi argentati - beh, perlomeno erano agentati quando non erano rossi e gonfi di pianto- e si portò le mani al volto, singhiozzando.
Harry sospirò mentre Ron gli diede una pacca sulla spalla, comprensivo.
-"Sei fortunato, amico: non rimarrà mai incinto, lui..."- disse in tono scherzoso.
Hermione, colta sul vivo della sua nevrosi pre-parto, rispose stizzita:-"Non ero certo in compagnia di un Molliccio, quando questo bambino veniva concepito"- poi aggiunse abbassando il tono -"Anche se a giudicare dalle prestazioni..."-.
-"Coraggio, Draco, non volevo offenderti. La mia era solo un'amichevole presa in giro. Qui nessuno crede che tu sia una checca isterica"- cosi dicendo Harry si alzò dalla sua sedia per andare a sedersi al suo fianco, per poi mettergli una mano sulla schiena e lanciare un'occhiata allusiva agli altri -"Vero?"-.
-"Certo che è così!"- gli venne incontro Pansy, dal fianco sinistro di Draco -"Qualcuno crede forse che Draco sia una Checca isterica? No, vero?"-.
Neville si ritrasse un pochino sulla sedia, spaventato a morte dallo sguardo assassino che Pansy aveva appena scoccato alla tavolata -che nessuno si azzardi a toccare il suo piccolo Dray!-.
-"Certo che no!"- riprese Hermione non senza una briciola di sarcasmo, che però non venne colto -"Malfoy, tu sei senza dubbio il gay più virile di tutto il mondo magico!"-.
Gli occhi di Draco si illuminarono-"Vero?"- disse annuendo ossessivamente smettendo per un attimo di inondare il petto nudo di Potter di lacrime, per guardarla, speranzoso -"Anche io credo di essere abbastanza mascolino, modestamente. Non è vero Harry?"- aggiunse riprendendo il suo tono aristocratico.
-"Certo Draco"- rispose Harry sicuro -"Se non fosse che ieri sera , com'è che dicevi? Ah si: "Oh, Harry, se non ficchi all'istante il tuo incredibile uccello nel mio didietro giuro che ti metto sotto imperio e ti costringo io a farlo!"- aggiunse bisbigliando nel suo orecchio rosso di vergogna.
-"Harry! "- rispose il biondo sottovoce -"Loro non sanno nulla e non mi pare proprio questo il modo di fare outing"-.
-"Fosse per me gliel' avrei già detto! E' che un certo biondino preferisce fare le cose in segreto"-.
-"Harry ne abbiamo già parlato: la nostra è una storia di solo sesso, non vale la pena di sopportare le discussioni che si verrebbero a creare se uscissimo allo scoperto"-.
Draco si guardava intorno in modo talmente circospetto, che più o meno tutti si erano accorti del loro litigio fra innamorati, ma nessuno voleva togliersi il piacere di vedere i due idioti improvvisarsi agenti segreti, convinti che gli altri fossero inconsapevoli della loro pseudo storia di solo sesso, che però durava da "soli" più di cinque anni.
-"Idioti..."- sbuffò Ron, mescolando lo zucchero nel thè di sua moglie.
-"Zio Neville"- la piccola Weasley si avvicinò allo zio e gli si arrampicò sulle ginocchia -"Prima non hai finito di raccontare dei Girasoli. Cosa sono?"-.
-"Sono fiori, piccina"- rispose con tono dolce -"Fiori babbani"-.
-"E cos'avrebbero di speciale degli sciocchi fiori babbani?"- aggrottò le sopracciglia e storse le labbra, facendo venire a Neville il sospetto che la bambina passasse troppo tempo con Draco Malfoy.
-"Ti piace proprio lo zio Draco, eh?"- le chiese infatti.
-"E adesso cosa c'entra lo zio Draco con i fiori babbani? Comunque si, mi piace tantissimo."- rispose Rose con stizza, per poi annunciare -" Da grande diventerò sua moglie!"-.
Tutti i presenti ammutolirono, si guardarono tra loro e scoppiarono a ridere sguaiatamente. Draco, tutto impettito e tronfio d'orgoglio, era l'unico a non capire cosa ci fosse di tanto divertente nel desiderio della piccola di sposare un uomo bello, intelligente e virile" come lui, mentre tutti gli altri si tenevano la pancia dalle risate.
-"Oh no, piccina"- le disse Pansy, fra una risata e l'altra -"Lo zio Draco è di zio Harry. E' molto più probabile che sia lui a diventare la sposina di casa Potter!"-.
Il biondino si lasciò uscire un gridolino di disapprovazione mentre tutti gli altri annuivano, facendolo arrossire un pochino.
Ovviamente Harry non si fece scappare l'occasione che l'ignara Pansy gli aveva appena fornito su un piatto d'argento.
-"Come ho fatto a non pensarci prima!"- disse, infatti, colpendosi la fronte con il palmo della mano -"Draco che ne pensi?"-.
-"Mi... mi stai... uhm..."- Malfoy era ormai rosso d' imbarazzo fino alla punta delle orecchie -"Harry, ma che dici?!"-.
Tutti seguivano con interesse quel botta e risposta al punto che a nessuno era sfuggita l'espressione combattuta del biondo: si vedeva lontano un miglio che se Harry si fosse realmente proposto ,lui avrebbe risposto" Si", ma l'orgoglio Malfoy gli imponeva un contegno e un matrimonio purosangue, possibilmente etero.
-"Non dire assurdità Potter!"- rispose infatti con tono falsamente indispettito, abbassando lo sguardo per non far notare agli altri il fatto che in realtà era più che felice della proposta di Harry.
-"oh, siamo tornati al "Potter" ."- fece notare Ron con sarcasmo- "Allora la questione si è fatta seria!"-
Draco non capiva cosa avesse detto di male-"lo chiamo sempre "Potter".L'ho sempre chiamato "Potter".E' da quando eravamo bambini che lo chiamo "Potter".
-"Draco, così mi ferisci"- rispose Harry sconsolato- "Eppure ieri sera non era "Potter che strillavi...."-.
-"Harry, stai zitto!"- gli intimò il biondo indicando l'allegra brigata che stava seguendo quel battibecco.
-"Com'è che dicevi? "- aggiunse invece l'altro ,malizioso-"Ah, si: "oh, Harry, ti prego non ti fer..."-.
-"Fai silenzio, per tutti i calzini sporchi di Merlino!"- strillò Draco ormai rosso di rabbia mentre tutta la tavolata se la rideva.
-"Beh, che ho detto di male?"- si difese Harry con falsa innocenza -"Mi sembrava che tu conoscessi bene il mio nome ieri sera..."-.
-"Non lo ascoltate, sta delirando! Probabilmente ha avuto un'indigestione di "caramelle allucinogene Wesley" e non riesce a distinguere la realtà dai suoi sogni irrealizzabili, vero Harry?"-
Draco si stava arrampicando sugli specchi-" anche perchè lo sapete tutti che io l'ho sempre chiamato "Potter". Figuriamoci, non eravamo nemmeno insieme, ieri sera. Anzi non siamo mai..."-.
-"Adesso smettila di dire stronzate!"- scoppiò Hermione.
-"Ecco, lo sapevo, si è innervosita"- bisbigliò Ron nell'orecchio di Charley.
-"Sono cinque anni che lo chiami Harry! Anche oggi l'hai sempre chiamato Harry! E poi ieri sera eri qui, o ti è forse sfuggito il fatto che Harry vive alla Tana insieme a noi?"- la Sarò-Mamma era livida e puntava il suo dito tremante contro il povero Draco, che però non si arrendeva.
-"Non ero io!"- ribattè infatti-" E' un equivoco! Scommetto che Harry ha un desiderio talmente viscerale per me che fa prendere a Piattolina la Pozione Polisucco!"-.
-"Draco smettila"- gli intimò Pansy -"tanto lo sappiamo tutti che tu ed Harry state insieme "-.
-"Infatti"- annuì Harry, tutto convinto.
-"Non è vero! Io ed Harry non stiamo per niente insieme! Nemmeno un pochino! No-no!"-.
-"Draco finiscila una buona volta di sputare su tutto quel ben di Dio e ammetti di essere il fortunatissimo bastardo che si fa sbattere da Potter, altrimenti mi faccio avanti io con lui!"- intervenne Zabini, che probabilmente sperava in una negazione da parte di Malfoy.
-"Va bene, ammetto di essere stato qui ieri sera..."- ammise invece Draco, mettendo il broncio.
-"...ieri sera e quasi tutte le sere degli ultimi cinque anni"- lo corresse Ron sornione.
-"Ok, va bene! Ammetto che io ed Harry ci siamo visti qualche volta negli ultimi cinque anni, ma la nostra è una storia di solo sesso!"-.
-"E' proprio per questo che dovresti accettare la mia proposta e permettere alla nostra relazione di passare al livello successivo!"- si intromise Harry con enfasi.
Draco lo guardò e ammutolì. Si lasciò cadere sulla sedia per poi inspirare ed espirare profondamente, come in preda ad un attacco di panico, per poi calmarsi e cercare di riconquistare un tono civile.
-"Q-quale proposta?"- chiese infine, balbettando.
L'atmosfera si fece tesa nella sala. Beh, più o meno. Insomma molti stavano ridacchiando, in attesa della risposta di Malfoy, mentre Charley era ancora intento a sbavare sul davanzale di Pansy, e neanche molto discretamente, a giudicare dalle scie di bava che gli colavano dal mento virile, e i due scagnozzi di Malfoy non avevano alzato lo sguardo dai loro piatti.
-"Ma... ma..."- Draco sembrava sull'orlo di un infarto -"Non possiamo sposarci: io non ti amo!"-.
Harry sbuffò -"Ma certo che mi ami!"-.
-"No! Non è vero!"- Strillò Malfoy -"Non ti amo per niente!"-.
-"Draco..."-.
-"Ok, va bene"- fece l'altro arrossendo -"Magari un po' si"-.
-"Un po'?"-.
-"Un pochino..."-.
-"Solo un pochino?"-.
Così dicendo Harry si fece più vicino alla sedia di Draco, parandosigli davanti. Il biondino ormai era rosso come una ciliegia, imbarazzatissimo: si aggrappò ai fianchi del Golden Boy e appoggiò la fronte sul suo addome muscoloso.
-"Un pochino tanto..."- ammise mormorando, continuando a strusciare la testa contro di lui come avrebbe fatto un gatto e godendo delle dita dell'altro fra i suoi capelli, ad occhi chiusi.
Qualcuno, forse Luna, se ne uscì con un "Awww" di troppo, che le fece guadagnare un'occhiataccia da Draco. Tyger e Goyle, invece, continuavano a mangiare come nulla fosse.
Harry finalmente era soddisfatto -"Perfetto!"- disse entusiasta -"Allora sposiamoci!"-.
-"Ma Harry..."- Draco lo guardò con gli occhi luccicanti -"Non dovresti farmi una proposta formale e romantica, in un ristorante extra-lusso, in ginocchio e con un anello in mano?"- piagnucolò -"Voglio la mia cenetta romantica!"-.
-"Draco"- Harry si fece serio, si abbassò e prese il viso dell'altro fra le mani -"Sposami e ti porterò a cena fuori ogni volta che vorrai. Avremo tutta la vita per assaggiare le specialità di tutti i ristoranti extra-lusso del mondo. Anzi: se vuoi te ne comprerò uno in ogni paese che preferisci!"-.
-"Certo non è la proposta di matrimonio più romantica del mondo..."- sbucò fuori da chissà dove Fred Weasley.
-"Però se leggete fra le righe, Harry ha appena promesso di passare il resto della sua vita a soddisfare i capricci di Malfoy"- finì per lui il gemello.
-"Harry, mi meraviglio di te! Dove sono le parole d'amore?"- intervenne Ron -"Quando mi sono proposto io alla mia bellissima mogliettina..."-.
-"Le hai messo l'anello in una torta alle noci, facendola prima strozzare e poi correre al pronto soccorso per uno shock anafilattico"- concluse Charley ridendo sotto i baffi.
-"Già! Ti ha detto il fatidico sì al San Mungo!"- rise Pansy -"Però nessuno si aspettava di meglio da un troglodita come Harry... Sei proprio tutto muscoli e niente cervello!"- lo rimproverò.
-"Si"- sospirò Blaise con aria sognante, appuntando i gomiti sul tavolo e prendendosi il viso tra le mani -"Ma che muscoli!"-.
-"Zabini trovati un tuo troglodita e smettila di provarci col mio!"- strillò Draco, geloso -"E tu, vatti a mettere una maglietta, svergognato!"-.
Harry non riusciva a smettere di ridere, mentre Draco lo spingeva fuori dalla stanza, arrabbiato.
-"Lo vedete?"- ammiccò verso i suoi amici giusto prima di lasciare la stanza -"Già comincia a fare la mogliettina gelosa!"-.
Draco rimase, livido e ansante, sull'uscio della porta, troppo imbarazzato per quella caduta di stile plateale.
-"Temo proprio di non aver capito, zio Neville"- la voce della piccola Weasley spezzò il silenzio che si era venuto a creare, interrotto solo dal rumore di Tyger e Goyle che masticavano -"Che vuol dire precisamente "gira insieme al sole"?"-.
L'attenzione della combriccola si era finalmente spostata da Draco alla bambina, permettendogli di tirare un sospiro di sollievo, mentre di avvicinava al tavolino senza perdere di vista la porta.
-"Tesoro è semplice"- rispose con ovvietà – "Ruotano su loro stessi per essere sempre rivolti verso il sole"-.
La bambina non sembrava convinta, ma prese quella spiegazione per buona per non sembrare dura di comprendonio.
-"Chi di voi ieri sera ha visto la centosessantottesima puntata di "la Marchesa della vendetta"?"-. Chiese ad un certo punto Blaise.
Tyger e Goyle alzarono contemporaneamente lo sguardo dalla loro colazione per la prima volta. Si scambiarono un'occhiata allusiva e poi Tyger cominciò -"E chi se lo perde?"-.
-"Noi quello sceneggiato lo seguiamo da anni!"- continuò Goyle.
Ron assunse un'espressione indagatrice -"Voi?"-.
-"Io non me l'aspettavo di certo"- s'infervorò Tyger, scandalizzato -"Incinta! E non è nemmeno sposata!"-.
-"Già... e chissà di chi è!"- aggiunse Goyle.
-"Di chi è chi?"- chiese Hermione tutta concitata.
-"Ma come chi?"- Tyger era quasi sconvolto -"Ma l'hai vista o no la puntata di ieri?"-.
Hermione rispose irritata -"In realtà ci ho provato, ma con Harry e Draco sotto lo stesso tetto è come essere ad uno spettacolo di scimmie urlatrici"-.
Harry rientrò in sala giusto in tempo per vedere Draco farsi multicolore e per sentire Ron -"...e così siamo stati costretti ad uscire, per non impazzire..."-.
Draco si disse che non poteva, in nome dei Malfoy, lasciar trapelare la propria sottomissione ad un Grifondoro.
-"Effettivamente in alcune circostanze riesco a far cantare Potter come un uccellino"- si vantò, infatti.
-"Ma come?"- l'ingenuità di Harry non si fece attendere -"Ieri sera ero legato e imbavagliato e tu mi stavi cavalcan..."-
-"NON. DIRE. OLTRE."- stavolta Malfoy era davvero infuriato, mentre l'ilarità esplose nella stanza alla conferma della sua totale subordinazione all'eroe mezzosangue.
-"...e così ti diverti ad abusare del Salvatore del Mondo Magico"- fece Blaise tra il trasognato e l'invidioso -"Non sbagliavo su di te: sei il passivo più dominante d'Inghilterra!"-.
Draco gettò la spugna con dignità: tanto ormai la sua posizione in quella relazione era un dato incontrovertibile. Sbuffò offeso.
Nel frattempo agli occhi della piccola Rose, che osservava divertita la sceneggiata, senza capirci troppo, s'intende, non sfuggiva lo sforzo di Harry nel cercare di rimediare alla sua gaffe e farsi perdonare dal suo promesso sposo.
Tyger cercò di attirare l'attenzione riportando il discorso alla sua telenovela preferita.
-"Hermione mi ascolti?"- disse esasperato -"Insomma la Marchesa si è già portata a letto tutta la servitù, tutte le guardie reali, gli amici, i nemici e anche tutti i mezzadri del campo ad ovest della contea e i coltivatori di granoturco ad est"-.
-"Insomma non è una che fa discriminazioni sociali"- lo interruppe Ron con il suo brillante humor inglese -"A differenza di qualcuno di nostra conoscenza"-.
La palese frecciatina non passò inosservata allo schieramento Serpeverde presente.
-"Chiudi la tua ingorda boccaccia Grifondoro"- sibilò Pansy intimidatoria -"Continua pure Tyger, tesoro"-.
Tyger riprese il racconto, con Goyle che pendeva dalle sue labbra -"Non contenta di essersi portata a letto tutta la regione, nella puntata di ieri sera se l'è fatta pure coi gemelli Twinings!"-
-"Ma chi?"- chiese Charley per capirne di più -"Quelli del thè?"-.
-"Ma no fessacchiotto!"- gli rispose Pansy accarezzandogli con due dita il mento.
-"E mo' vai a capire chi è il padre!"- fece Goyle in un vano tentativo di apparire simpatico.
Un silenzio imbarazzato piombò nella sala, spezzato dalla voce scandalizzata di Hermione -"Perchè, è rimasta incinta?"- disse -"Come me?"-.
I gemelli Weasley sbucarono di nuovo dal nulla – come facessero nessuno lo sapeva, ma Harry sospettava che avessero anche loro un mantello dell'invisibilità- .
-"Sono questi i rischi che si corrono, quando si va a letto con due gemelli, sai Herm?"- disse George scostandole i capelli dalla spalla sinistra.
-"Sembra quasi tratto dalle vite dei Weasley, questo sceneggiato. Vero Herm?"- aggiunse Fred facendo lo stesso a destra.
Ron assunse un'espressione basita -"Qualcuno deve dirmi qualcosa?"- chiese, guardando paonazzo prima la moglie e poi i due fratelli.
-"Ma certo che no, credulone!"- fece uno dei due- ad un certo punto, quando parlavano molto in fretta e si muovevano per la stanza, nessuno riusciva più a capire chi dei due era Fred e chi George-.
-"Era solo uno scherzo!"- aggiunse l'altro.
-"Cosa dovremmo farci con una donna, io e Fred?"- rise quello che doveva essere George -"Se la natura ci ha fatti già accoppiati una ragione deve pure esserci, vero fratellino?"-.
-"Verissimo! Scommetto che chiunque, se potesse, andrebbe a letto con se stesso...-".
-"...sennò non esisterebbe l'autoerotismo!"-.
-"Infatti! Noi non abbiamo fai fatto ricorso a tristi solitari vari..."-.
Nel frattempo la piccolina si era avvicinata ad Hermione, che aveva su un'espressione inorridita.
-"Mamma"-le disse all'orecchio -"Cos'è un autoerotismo?"-.
-"Nulla che ti riguardi per i prossimi cinquant'anni!"- si intromise Ron.
La bambina mise il broncio e corse sulle ginocchia di Draco, ancora intento ad ignorare il povero Harry per le offese subite: un conto era la promessa di matrimonio: quella ci poteva anche stare, dopotutto una volta sposati avrebbe potuto sfoggiare il suo maritino-eroe come uno schiavetto e non era da tutti schiavizzare il grande Harry Potter. Dunque il matrimonio avrebbe anche potuto, in piccola parte, farlo felice, ma tutte le rivelazioni di quella mattina?
Harry avrebbe dovuto penare molto di più per avvicinarsi di nuovo ai suoi boxer, dopo il modo in cui l'aveva totalmente sputtanato.
-"Coraggio, mutandine di zucchero, non abbiamo tempo di giocare ad essere offesi: abbiamo un matrimonio da organizzare!"- provò Harry, ma neanche i nomignoli funzionavano: per quanto Potter gli corresse dietro per la stanza, Draco continuava a voltarsi dalla parte opposta.
La bambina ricordò la spiegazione dello zio Neville sui girasoli e un lampo di comprensione le attraversò la testolina pel di carota.
Sgattaiolò fuori dall'abbraccio di Draco per correre da Paciock.
-"Ho capito tutto!"- strillò entusiasta.
Paciock invece non aveva capito proprio nulla.
-"Cosa hai capito fiorellino?"- le chiese.
-"Se i girasoli cercano di essere sempre rivolti contro il sole allora..."-
Tutti smiserò di pensare alle questioni scabrose dei gemelli Weasley – tranne Blaise che ci si sarebbe volentieri messo in mezzo – per ascoltare l'ultima trovata della piccola. Tutti tranne Harry che continuava a girare intorno a Draco, senza successo.
-"Allora lo zio Harry è un Gira-Draco!"- sorrise raggiante, fiera di se stessa e del suo colpo di genio.
Neville guardò i due promessi sposi e sospirò -"Hai proprio ragione, piccolina: Harry è davvero un Gira-Draco"-.
   
 
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