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Autore: keiko86    29/03/2006    3 recensioni
*Si rivolse quindi a loro, con voce sprezzante e ferma, e disse “Ebbene, signori, non capisco come facciate voi a rimanere fermi di fronte a tutto questo! Quello la sarà pure il malvagio Lord Voltemort, ma per me comunque ora non è altro che un ragazzino ferito, ed inerme, che è martoriato da delle persone crudeli!”* beh, che dire? La mia prima ficcina su Harry Potter... Durante il loro ultimo scontro, Harry fa un errore di formula, e capita che a Voldie.... Principalmente incentrata su Harry e Tom.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nuovi Legami'
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CAPITOLO 1: CONSEGUENZE INATTESE


Harry Potter era infine giunto allo scontro finale contro la sua nemesi, Voldemort, l’Oscuro Signore.
I due si fronteggiavano ormai da parecchie ore, coinvolti in uno scontro cruento che tuttavia finora non sembrava aver avuto un vincitore.
Tutto intorno, un numero incredibile di Auror stava fronteggiando altrettanti mangiamorte, con perdite da ambo le parti.
“Sei finito, Potter! CRUCIO!! Esclamò Voldemort, e subito Harry finì a terra contorcendosi dal dolore.
“AVADA KED…” Non riuscì tuttavia a finire l’incantesimo, poiché nelle vicinanze si vi era Hermione, che subito cercò di bloccare la maledizione dello stregone.
La ragazza urlò con tutto il fiato che aveva “INCENDIO!!” Puntando la sua bacchetta contro il malvagio stregone.
“Aaaahhh!” Voldemort per un secondo rimase confuso, mentre alte fiamme gli andavano a bruciare le vesti…
“Dannatissima mezzosangue impicciona!! FREDDAFIAMMA!” e dicendo queste parole fece all’istante raffredare il fuoco attorno a se.
Per un momento il suo viso ghignante fu incorniciato da un’espressione di vittoria, tuttavia non appena si voltò, pronto a dare il colpo di grazia a Potter, constatò che questi si era nel contempo ripreso, e che stava nuovamente prendendolo di mira, con la bacchetta attaccata al suo viso.
“Expelliarmus!” disse il ragazzo, scaraventando il malvagio stregone lontano, contro una roccia.
“CONJUNCTIVITUS!” Gridò a questo punto Harry, e all’improvviso la vista di Voldemort si fece annebbiata. “Maledetto, che mi hai fatto??” Urlò di rabbia lo stregone, e intanto lanciava alla cieca uno stuolo di Avada Kedavra, ma senza riuscire a colpire il giovane.
Vana speranza, la sua.
“Hey, Voldy! Rischi di colpire qualcuno, se continui a sparare maledizioni in quel modo!” gli disse in tono canzonatorio Potter, alitandogli la frase ad un centimetro dalla giugulare, e facendolo rabbrividire “Sarà meglio provvedere…Lucomotor Mortis!”
Alle parole di Harry, Voldemort si afflosciò immediatamente a terra, con uno strillo.
Il malvagio stregone, immobilizzato a terra, alzo lo sguardo febbrilmente, a cercare di individuare dove si trovava il suo nemico di sempre… Questi, intanto, aveva alzato su di lui la bacchetta, dicendo “Beh, è arrivato il momento della sconfitta, Voldemort!! Ora finalmente pagherai per tutto il male che hai fatto!”
Proprio in quel momento, lo stregone riuscì a capire dove il ragazzo si trovava, ed alzò a sua volta la bacchetta.
“Avada Ke…” “CONFUNDUS!!” Riuscì a gridare Voldemort prima che il ragazzo finisse la sua maledizione.
Miracolosamente l’incantesimo funzionò anche senza bacchetta, e riuscì a colpire il giovane.
“Aahhh… ma che!!” Esclamò Harry, portandosi le mani alla testa, e gridando.
“Ben ti stà, moccioso! Ah ah ah!!!”
“Ah, sì? Allora ora ti spazzerò via definitivamente! RIDDICULUS!!!”
“Eh??” Il lord, ancora immobile, prese in pieno l’incantesimo, gridando, mentre tutti gli altri presenti si erano bloccati di colpo, ad osservare la scena, con varie espressioni sul viso.
“Harry…. Ci spieghi perché hai usato su di lui l’incantesimo contro i mollicci?! -_-“ Esordì Ron, con un’espressione buffa in viso.
“ehm… ma come, non ho lanciato un’Avada?! “ Disse il ragazzo, gli occhi verdi sgranati di curiosità, a guardare gli altri, che nel contempo lo ricambiavano, basiti.
“Credo sia colpa del Confundus che ti ha lanciato prima…. Ti ha portato a scambiare gli incantesimi…” Disse in spiegazione Lupin.
Nel frattempo, attorno al lord si era creato un gran polverone, che per un momento lo aveva nascosto ai loro occhi, mentre i vari mangiamorte presenti si erano bloccati, in un fremito di agitazione collettivo….
Poi, come d’incanto, la polvere si diradò, ma con stupore generale si potè constatare che la figura raggomitolata a terra, gemente, non era più Lord Voltemort, bensì il govane Tom Riddle, più precisamente Il Tom che conservava l’aspetto di sedicenne, e che era apparso qualche anno prima nella Camera dei Segreti.
“Che significa?! E’ ringiovanito??!” Esclamò stupita Hermione.
Fu nuovamente Lupin a spiegare la situazione “Credo che l’incantesimo di Harry, che come tutti ben sappiamo serve per rendere inoffensivi i mollicci, abbia avuto su di lui un effetto strano….”
“Beh, di questo ce n’eravamo accorti…” Sentenziò Ron, con espressione sarcastica.
“Ciò che intendo, Ron, è che probabilmente a caua del Riddiculus, i poteri di Voldemort sono scomparsi, e rendendogli il suo vecchio aspetto di essere umano!”
A queste parole ci fu un brusio concitato, e parecchie paia di occhi si posarono su Tom, che nel frattempo a fatica si alzava a sedere, mugolando dal dolore.
Per un attimo se ne stette come imbambolato, a guardare verso i suoi nemici, lo sguardo vacuo e assente simile a quello di un ubriaco.
Poi si scosse di colpo, ed abbassò lo sguardo sulle sue mani affusolate e pallide….
Mani di adolescente.
Fu allora che comprese tutto… E fu pervaso dal terrore.
All’improvviso si alzò di scatto in piedi,trasalendo… Vacillò un attimo, ricadde rovinosamente al suolo come una marionetta senza fili, poi alzò di nuovo uno sguardo sul gruppo di Auror, gli occhi sgranati.
Occhi spaventati.
“Voi… VOI!!!!” Li apostrofò con voce arrochita, carica d’odio e frustrazione “CHE MI AVETE FATTO??!!” E mentre diceva tali parole, tese le mani tremanti verso di loro, in un muto cenno di accusa.
Fu Harry, a questo punto, ad avvicinarsi a lui, con uno sguardo che tradiva le sue emozioni contrastanti…
Era tentato di strozzarlo, o comunque di infierire su di lui, che ormai sapeva inerme.
Tuttavia in fondo al cuore sentì di essere sfiorato da una sorta di compassione verso di lui, mentre fissava il suo sguardo smeraldino sugli occhi di pece, colmi di panico, del suo mortale nemico.
Non fece in tempo a dire o fare nulla, che all’improvviso un gruppo di mangiamorte sopravvissuti si era gettata contro di loro, urlando.
A capeggiare il gruppo, Bellatrix e Peter Minus, il quale per una volta aveva trovato il coraggio di esporsi in prima persona.
Naturalmente esporsi solo per tradire.
“Coraggio, mangiamorte, addosso!! Ora che l’Oscuro ha perso le forze non sarà difficile per noi sopraffarlo e prenderci il potere!!” Urlava Bellatrix, un sorriso folle sul crudele e sadico volto.
“Che succede??” Aveva urlato Harry.
“Loro… Mi vogliono uccidere…” Aveva mormorato in un soffio Tom, facendo tuttavia voltare il giovane grifone verso di lui.
“Che vuoi dire?” Teso, Harry fissò il volto pallido di Tom, contratto in una smorfia di amara consapevolezza “Quei maledetti…. Finchè ero io il più forte si sono sempre sottomessi ed inchinati a me… Ed ora? Invece di aiutarmi, cercano di uccidermi!” Disse Riddle, con voce malferma.
All’improvviso, Bellatrix si scagliò come una furia contro Tom “EXPELLIARMUS!” Gridò, la bacchetta puntata, facendo finire Tom lontano, nella polvere.
“C-cough!” Tossì l’ormai ex Lord Oscuro, sputando sangue, e cercando di raggomitolarsi su se stesso per proteggersi dalla insana furia della donna.
A quella vista Harry sentì il sangue ribollirgli nelle vene, mentre invece Bellatrix proruppe in una risata malvagia e folle.
“Ed ora… CRUCIO! Avanti, tutti insieme!” La donna incitò gli altri mangiamorte a seguirla, e all’unisono i nero vestiti puntarono le loro bacchette su Tom, lanciandogli parecchi cruciatus in contemporanea.
Ridde iniziò ad urlare in modo atroce, contorcendosi dagli spasmi, raggomitolandosi al suolo come un animale ferito.
“Ah ah ah!! E chi è il topo adesso, Tom?” Aveva sghignazzato Codaliscia, con voce soddisfatta.
Potter si voltò a guardare i suoi compagni, come a chiedere un lume, ma sorpreso notò che questi erano rimasti ammutoliti a fissare la scena, senza tuttavia mostrare anche il minimo sentore di voler intervenire.
Si rivolse quindi a loro, con voce sprezzante e ferma, e disse “Ebbene, signori, non capisco come facciate voi a rimanere fermi di fronte a tutto questo! Quello la sarà pure il malvagio Lord Voltemort, ma per me comunque ora non è altro che un ragazzino ferito, ed inerme, che è martoriato da delle persone crudeli!” Alle sue parole, Ron ebbe un sussulto, Hermione si scoprì a trattenere a stento le lacrime di orrore, mentre Silente e Lupin guardarono il ragazzo avanti a loro con un misto tra l’orgoglio e il rispetto.
“Ora, voi fate come vi pare, ma io lo vado a salvare!!” E dicendo questo, il giovane Harry partì di corsa verso Tom e i mangiamorte, e puntata la sua bacchetta gridò forte “STUPEFICUM!!!”
A quel punto, quasi tutti i mangiamorte caddero al suolo, ed i pochi rimasti fuggirono alla svelta, chi con la scopa, chi con la materializzazione.
“Maledetto Potty…” Ansimò Bellatrix, che, investita in pieno dal colpo di Harry, ora cercava a fatica di rialzarsi.
Accanto a lei, Minus non era messo molto meglio.
Harry, la bacchetta serrata in mano, si avvicinò con in viso una maschera di rabbia e disgusto mal repressa, quindi si chinò verso la donna e sibilando quasi le disse “Sai, Bella? E’ da un po’ che volevo parlarvi, a te e a Codaliscia… Vi dirò solo due parole…. Avada Kedavra!”
Il tempo di un battito di ciglia ed entrambi erano a terra, privi di vita.
Harry si alzò, quindi, e si diresse a svelti passi verso il punto in cui Tom Riddle era riverso a terra, privo di sensi, creando sotto a se una macchia scura di sangue.
Chinatosi, ne avvertì il lieve respiro, irregolare, quindi lo prese tra le braccia, delicatamente, e tornando alla svelta dagli altri, con voce nervosa disse “E’ ferito, ma possiamo ancora aiutarlo… Presto, dobbiamo tornare subito ad Hogwarts!!”
Gli altri lo guardarono per un momento, stravolti, poi però si accorsero di quanto sembrava in apprensione, e si teletrasportarono alla svelta alla scuola.
Qui Harry portò il corpo esanime in infermeria, dove chiese a Madama Chips di prendersi cura di lui…


FINE PRIMO CAPITOLO!^^
baci baci *Keiko*
  
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