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Autore: Eva_Gwen_98    29/07/2011    3 recensioni
Gwen racconta a sua figlia di quando, da giovane, partecipò a quel reality che le cambiò la vita. Di certo si aspettava di ricevere tante domande riguardo al suo passato. Ma di certo non quella domanda.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Lupo Perde Il Pelo Ma Non Il Vizio

Alle diciannove di quel pomeriggio mi trovavo già davanti a casa Evans.
Il taxista mi aveva fatto scendere davanti al cancello della grande villa, con le mie valigie.
L’inverno era arrivato in anticipo e sebbene fosse la fine di ottobre, faceva decisamente freddo.
Anche con l’aiuto divino non sarei riuscita a portare tutti i bagagli da sola.
Sicuramente qualcuno ebbe pietà di me perché un signore in smoking mi stava venendo incontro.
Il maggiordomo, di sicuro. Cavolo che lusso! Duncan Evans e signora si erano dati da fare negli ultimi anni.
-”Salve Mrs Gwendolyn. Venga l’aiuto a portare le valigie. I signori Evans la stanno aspettando.”-
Lasciai perdere il Mrs, passando sopra al particolare che io, non sono sposata e quindi sono ancora “miss”.
A parte questo piccolo errore, sembrava fossi Entrata in un film.
Mi domandai come aveva fatto mia figlia a non scappare a gambe levate dinanzi a questo lusso esegerato.
Si, era davvero esagerato.
-”la ringrazio.”-
Porsi al signore le mie valigie e mia avviai lungo il viale. Arrivai al portone e cercai il campanello.
Non lo trovai.
-”sai Gwen, nelle case antiche come questa, i campanelli non sono molto frequenti”-
Quella voce. Si era inconfondibile.
-”Courtney, mi fa piacere sapere che anche col tempo non hai perso il tuo…senso dell’umorismo.”-
-”e tu invece, non hai perso di certo il tuo stile. Cara la mia darkettona”-
Sarcastico o no, questo “saluto” mi fece sorridere. E stranamente sorrise anche lei.
-”com’è ironico no? Ci rivediamo dopo tanti anni sul portico di casa mia. Se lo avessi saputo prima,
avrei fatto preparare una festa di ricevimento ma…è successo tutto così all’improvviso.
Ieri una figlia spuntata dal nulla e oggi..Tu.”-
Disse quel “tu” come se fosse una parola troppo disgustosa da pronunciare.
-”sai, non so se l’arredamento della mia casa sia di tuo gradimento.
Comunque se non trovi niente che fa al caso tuo, c’è un cimitero qua vicino.
Magari si adatta di più alle tue esigenze.”-
Ah ah, bella battuta. Peccato che non ero in vena di scherzare.
-”mi adatterò con quello che c’è.”-
-”oh, non ce ne sarà bisogno, tu non resterai a lungo.”-
-”lei resterà finchè lo dico io”-
Duncan era apparso sulla soglia.
-”1 a 0 per me”-
-”non ci sperare, gotica”-
-”non sei cambiata di una virgola eh?”-
-”neanche un po’..”- intervenne Duncan.
-”si me ne sono accorta”-
-”Duncan, tesoro, perché non porti la nostra Gwen nella sua stanza?
E per favore- si girò a guardarmi- assicurati che ci rimanga. A lungo”-
-”vuoi rinchiudermi?”-
-”una cosa del genere. Speriamo che come carattere
tua figlia non abbia preso da te..”-
-”basta così. Vieni Gwen ti porto nella tua stanza”-
Segui Duncan. Dopo due rampe di scale e tre corridoi, o forse quattro,
arrivammo in una grande camera da letto.
-”allora ti piace?”-
-”si ma, perché tutto questo lusso? Non è troppo?”-
-”ha fatto tutto Courtney. A lei piace sentirsi rispettata.”-
-”beh non avrà problemi con tutto questo. A proposito, Emily dov’è?”-
-”in giardino con Jason e Martin”-
-”Oh…loro sono..”-
-”i miei figli”-
-”come l’hanno presa?”-
-”bene, l’hanno presa tutti bene.”-
Si apparte Courtney…la sua accoglienza era stata…come dire?
Come ai vecchi tempi. Stessa arroganza, stessa sfacciataggine…non è cambiato niente.
Il fatto è che aveva avuto quello che voleva. Duncan era sposato con lei, avevano figli,
una bella casa…e allora perché ce l’aveva
ancora con me?
-”perché Courtney continua a volermi uccidere?”-
-”non lo so.”-
-”insomma è sposata con te. Che motivo ha di essere gelosa?”-
-”forse per questo…”-
-”cos..
Non feci in tempo a replicare. Mi afferrò per il braccio, mi attirò a sé e mi baciò.
Cominciai provare tutte le sensazioni che si possono provare in un solo istante.
Era come ai tempi di “a tutto reality”. era come un sogno. Ma un sogno è destinato a finire..
Mi staccai e gli stampai uno schiaffo in faccia. Probabilmente sarebbe rimasto il segno. Bene.
-”ahia. Perché l’hai fatto?”-
-”no questo lo chiedo io a te”-
-”quando ho detto che volevo iniziare da capo, intendevo la nostra relazione.
Speravo che avessi capito.
Desideravo baciarti da quando ti ho rivista. Mi sono mancate le tue labbra.”-
-”ma sentitelo, che dolce! Peccato che la dolcezza è l’ultima cosa che mi serve adesso.”-
-”ti prego…”-
-”non puoi tenere il piede in due staffe.”-
-”avrei lasciato comunque Courtney. Non la amo più da tempo. Adesso che ti ho rincontrato,
non intendo lasciarti andare.”-
Mi buttò sul letto.
-”ma che fai?”-
-”ti faccio capire che tornare con me è quello che desideri anche tu.”-
-”non credo proprio. Ho sofferto una volta. Non ci casco di nuovo…non ci casco di nuovo.”-
Mi alzai dal letto e mi gettai per terra. Piangevo a dirotto.
-”ma non capisci? Così non fai che complicarmi le cose! Sai che ti amo come posso dirti di no?”-
-”non dirmi di No.”-
-”vattene.”-
-”aspetta, non avevi detto che volevi il meglio per te e tua figlia?
Tornare con me è la cosa migliore per tutti e tre.”-
-”ho detto vattene”-
Esitò ma poi obbedì e in un attimo lo vidi sparire. sparire. come aveva già fatto una volta.
Adesso voleva tornare con me. Era sincero? O sarebbe scappato di nuovo? Dio, come cavolo facevo a saperlo?





Allora come sta andando? sorpresi? Alla fine Duncan non è cambiato poi così tanto è? Sembra di tornare ai tempi del reality! Voi che ne dite? Fatemi sapere!
Bacioni.                     Eva98
  
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