Videogiochi > Dragon Age
Segui la storia  |       
Autore: Balestra    29/07/2011    2 recensioni
Ferelden, Era del Drago. Rassen Marrak è un ironico, strafottente e bastardamente realista Mago del Sangue. Ricercato dai templari, sarà costretto a raccontare la sua storia dalle origini, da quando ottenne i suoi poteri di Maleficarum durante il Tormento, delle sue continue battaglie contro i templari, delle sue fughe disperate da un luogo all'altro... il tutto condito con un enorme senso di autoironia che il Comandante Tavish, il templare incaricato di interrogarlo, non sopporta.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DRAGON AGE

 

LA TENTAZIONE DEL MALEFICARUM

 

PROLOGO

 

Sento i loro passi. Sono dietro di me, pronti a darmi addosso, ad uccidermi... aspettano il minimo segno di cedimento per attaccare e strapparmi la vita in nome del loro presunto dio. Corro, più veloce. Pensavo che qui a Lothering sarei stato più sicuro e invece... sono anche qui. Mi hanno raggiunto perfino in questo paesino sperduto. L'unico modo per fuggire per sempre è distruggere il mio filatterio, a Denerim... ma ora come ora, cosa posso fare?

-Da questa parte!- ordina qualcuno -Dobbiamo prenderlo!- sono tre, o quattro, tutti apposta per me... sapevo che fuggire dal Circolo era una cattiva idea. Si avvicinano: quelle armature così pesanti non li rendono meno rapidi. Devo rallentarli, se voglio scappare: mi giro di scatto e punto il bastone contro i miei inseguitori; mi concentro e piego gli elementi alla mia volontà: l'aria si fa più fredda, gelata... la dirigo verso di loro, investendoli e congelandoli. Non so se li ho presi tutti, il buio mi impedisce di vedere. Ma non importa: si potrebbero liberare da un momento all'altro, non posso perdere tempo. Devo andarmene da Lothering, non c'è altra soluzione. Vedo una scala in marmo: da lì, sarò sulla Via Imperiale e potrò raggiungere Denerim, distruggere il mio filatterio e, infine, vivere una vita tranquilla e lontana dal Ferelden. Salgo rapidamente i gradini e, appena superato l'ultimo, mi lancio in una disperata corsa lungo la strada sopraelevata... poi, un raggio di luna li illumina: tre templari, che mi aspettano pronti a prendermi. Una trappola. Ma non lascerò che mi prendano! Alzo nuovamente il bordone ma un ondata di energia mi colpisce, risucchiandomi tutto il mana. Rotolo a terra, ansimando. La mia mano scatta verso una fiala di Lyrium che porto sulla cintura... ma una spada puntata alla gola mi fa cambiare idea. Arrivano anche i quattro che avevo bloccato poco prima. Sono circondato ed impotente; mi strappano via tutte le mie pozioni e il bordone e mi legano con delle corde intrise della loro anti-magia. Poi, con rudezza, mi spingono dentro un carro già preparato, pronto a partire. Dove mi portano?

 

*

 

-Rassen Marrak.- dice il comandante templare, fissandomi -Mago del Sangue, Maleficarum. Latitante. Fuggito dal Circolo da più di un anno.- sputa ogni parola con disprezzo, facendo emergere tutto il suo odio per me. La lampada posta sul tavolo illumina a malapena la piccola stanza in cui mi hanno portato. A Denerim. Cosa vogliono? Due templari aspettano fuori dall'ambiente, pronti ad intervenire in caso di necessità; cosa alquanto inutile, visto che sono legato ad una sedia con lo stesso tipo di corde usate prima. Il comandante stringe gli occhi; scommetto che sta decidendo come uccidermi. -Allora, Marrak. Veniamo al dunque... sei stato risparmiato da una giusta e meritata morte SOLO perché ci potresti essere utile.-

Rido bastardamente. -Pensavo che voi della Chiesa li odiasse, quelli come me. I “Maleficarum”.-

Il comandante mi molla un pugno in piena faccia. MI affloscio sulla sedia: ricevere un colpo da una mano con un guanto metallico non è una stronzata. Alzo la testa, un rivolo di sangue che mi cola dalla bocca: si dev'essere trattenuto.

-Fino a prova contraria, qui comando io. Chiaro?-

Annuisco. Non voglio un altro pugno. Bussano alla porta, ed un templare fa il suo ingresso -Comandante Tavish, è arrivato.- Tavish, così si chiama quindi questo tizio... Ma chi è arrivato? Tavish si gira -Sarò qui tra poco. Non fare scherzi, qui fuori ci sono degli uomini pronti a farti fuori.- Ma vaffanculo. Pure la minaccia. Esce dalla stanzetta buia... ghigno. Ora proviamo a liberarci... queste corde impediscono che il mio Lyrium naturale si riformi da solo, ma io sono un Mago del Sangue: devo solo ferirmi... mi guardo intorno, alla ricerca di oggetti contundenti, ma niente. La sedia, però, ha delle schegge... deve esser vecchia. A fatica, strofino le mani sulla sedia, tentando di ferirmi... una scheggia più grande delle altre mi provoca un leggero taglio; era quello che mi serviva. IL sangue comincia a scendere lentamente dalla mano... mi concentro... le corde prendono fuoco e si carbonizzano. Sono libero, finalmente. Guardo la mano ferita: meglio non chiuderla fino a che non troverò altro Lyrium. Scaglio un potente fulmine contro la parete; con un gran fracasso, quella crolla, lanciando frammenti e polvere in giro. Tre templari fanno irruzione nella stanza; velocemente, sfrutto la VERA Magia del Sangue: si contorcono e cadono a terra, rotolandosi per il dolore... stringo la mano a pugno. Con una serie di potenti schiocchi, le loro vene si infrangono. Il sangue imbratta l'interno delle loro armature mentre l'esterno, salvo qualche schizzo di sangue qua e la, è perfettamente pulito. Il buco che ho creato da su un altra stanza... dove Tavsih e sei o sette templari mi fissano sbalorditi. Affianco a loro c'è un uomo... se non sbaglio dovrebbe essere un certo Howe. I templari mi vengono contro; non posso far scoppiare le vene a tutti, accidenti! Con un cono di freddo ne congelo due, mentre due vengono paralizzate da dolore: le loro vene esplodono brutalmente. Una spada si abbatte contro una sottile barriera magia che ho invocato... mi sento sempre più debole: La Magia del Sangue mi assorbe vita ogni volta che la uso per scagliare incantesimi. Infrango la barriera, mandando un onda d'urto che scaglia a gambe all'aria i mie nemici... tranne i due congelati che si ritrovano liberi e, con un attacco fulmineo, mi sono sopra. MI gettano a terra, tenendomi piantato sul pavimento... mi concentro nuovamente e una colonna di fuoco li scaglia contro il soffitto, facendogli mandare urla disumane. Ansimo: ormai non ce la faccio più, posso usare altri due o tre incantesimi senza rischiare di morire. Una spada mi ferisce al braccio, facendo sgorgare un getto di sangue; con un movimento fluido del braccio, lo lancio contro i miei nemici, schizzandoli con getti roventi. Cado in ginocchio, respirando affannosamente. Mi sono sopra subito dopo; oramai non ho più la forza per contrattaccare. Tutto comincia a sfumare... l'ultima immagine che vedo è il Comandante Tavish che mi guarda furente.

 

*

 

Sono sempre legato, stavolta come un salame. Non posso muovere neanche un dito. Davanti a me ci sono Tavish e Howe.

-Si è svegliato, finalmente.- commenta il nobile. Tavish si trattiene dall'uccidermi, è fin troppo evidente -Bene, Maleficarum... Ora parlarci di come sei scappato dal Circolo e cosa hai fatto da allora.-

-E perché?- chiedo, in modo strafottente. Altro pugno del Comandante. A fatica alzo la testa -Va bene... allora... tutto è iniziato quando...-

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Balestra