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Autore: HelixDeath    30/07/2011    2 recensioni
Lei è Selene,una laureanda che una volta presa la triennale si trasferirà in California per la specialistica in Business management.
Vuole andar via dalla realtà del suo piccolo paese e della sua piccola università che le son sempre state un pò strette.
E' una ragazza che non ama fantasticare,difficilmente si discosta dalla realtà..è nella sua indole essere a volte anche un pò cinica.
A volte però anche lei ricorda di essere un essere umano e si concede il lusso di fare una passeggiatina sulle nuvole.
Chissà però quando si troverà in alcune situazioni se saprà mantenere il suo cinismo e il suo radicamento al suolo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo fuori dal locale.
Chi fumava,chi aveva lo sguardo perso nel vuoto,chi nervoso batteva un piede a terra.
Brian parlava con Matt e Valary la quale era davvero arrabbiata. Vicino a me c’era Arin non so se era più arrabbiato o più in imbarazzo.

-Arin,tutto ok?-
-Eh?Ah,Selene..beh diciamo di si-
-Cos’hai?-
-Nulla..-
-Dai parla-gli dissi sorridendo

Mi guardò come se cercasse conforto poi ci sedemmo sullo scalino delle scale del locale.

-Non voglio prendere il posto di Jimmy,non penso affatto di essere il suo sostituto,nessuno potrà mai esserlo. Su quello sgabello c’è il vuoto e lo sento ogni volta che mi ci siedo e i ragazzi si voltano per farmi un sorriso. E’ un bel fardello quello che ho sulle spalle,ma è più leggero quando suono-
-Arin,tranquillo..i ragazzi sono sicura che non pensano tu voglia prendere il suo posto. Credo che lei l’abbia detto per rabbia o per non so cosa,ma il suo pensiero non è quello dei ragazzi. Se può farti stare meglio,parlane con loro,di loro ciò che hai detto a me. Siete comunque un gruppo e se ti apri con loro vedrai che faranno lo stesso con te e vi aiuterete a vicenda-

-Siamo una famiglia Arin e tu ne fai parte-intervenne Matt
-Grazie Matt,grazie Sel-mi abbracciò
-Aspettiamo l’alba sulla spiaggia?-dissi rompendo il ghiaccio
-L’alba?-disse Johnny
-Si,hai presente..il sole che sorge..*ahhah*-
-Che simpatica che è la donna del Gates!Se ti acchiappo!-

Iniziai a correre per non farmi prendere da Johnny mi misi dietro di Brian il quale gli mise una mano sulla fronte e lo distanziava.

-Christ..monta in macchina che si va sulla spiaggia-disse Matt
-Davvero?Andiamo?-
-Si!Tanto non credo ci voglia molto-disse Val
-Sii dai andiamo Zacky!-fece Gena
-Ok,allora andata..Arin vieni con noi?-disse Brian
-No,ho la macchina-
-Ok si torna ad Huntington Beach allora. Ci vediamo alla solita spiaggia-
Stavamo salendo in macchina quando arriva un taxi e vedemmo Michelle uscire dal locale.
-Val,torno in Texas..mi dispiace-
-Ok Michelle,alla prossima-

Il taxi partì e noi dopo di lui nella strada opposta.
Brian era nervoso.

-Hey cos’hai?-
-Ma hai sentito come ha parlato di Jimmy e di te?-
-Beh si,ma cosa vuoi farci..fosse almeno vero ciò che ha detto..-
-Si ma,che nervi..non ha un minimo di rispetto,crede che lei comandi e tutto le sia dovuto-
-Brian..calmati-gli presi la mano
-Mi dispiace ti abbia offesa-
-Non mi sono offesa..dato chi ha parlato..-
-Sei tremenda..ma come fai?-
-A fare cosa?-
-A rimanere così calma-
-Con tutta quell’agitazione di certo non potevo permettermi di agitarmi anche io se no finivamo peggio-risi

Arrivammo sulla spiaggia.
Ci sedemmo sulla sabbia ancora umida, guardavamo il mare e quella luce tenue che iniziava ad intravedersi tra le onde mentre il cielo acquisiva una colorazione diversa da quella della notte.
Faceva freddo,così Brian si sedette dietro di me cingendo il mio corpo con le sue gambe. Avevo la schiena appoggiata al suo petto e la testa sulla sua spalla. Le nostre guance erano l’una contro l’altra e ogni tanto mi dava dei baci innocenti.
Eravamo tutti vicini. Parlavamo,ridevamo.
Come al solito Zacky e Johnny si prendevano in giro e si facevano i dispetti.
Il cielo sembrava diviso in due..la luce e l’oscurità.
Faceva un effetto al quanto strano trovarsi al centro di tale divisione..

-Hey ragazzi,noi torniamo a casa domani dobbiamo andare dai miei quindi..-disse Matt
-Forse vuoi dire che devi andarci tra poco-aggiunsi
-Si esatto è vero!Dio sono stanchissimo-
-Mi raccomando se sei stanco non guidare-
-Tranquilla Sel!-
-Val,mi raccomando-
-Si,guido io non ho per niente sonno,anzi-
-Ciao ragazzi,ci vediamo nel pomeriggio magari-

Matt e Val se ne andarono, Arin si era addormentato sulla spalla di Johnny che ormai guardava il mare senza dire nulla.
Gena anche si era addormentata tra le braccia di Zacky che stava cercando un modo per alzarsi prenderla in braccio e portarla alla macchina senza farla svegliare.
Mi alzo e mentre faccio appoggiare la testa di Gena a me Zacky si alza e la prende in braccio.

-Grazie Sel,sei stata gentilissima-
-Di nulla Zacky,figurati-
-Ci vediamo più tardi ragazzi,buon giorno anche se andiamo a dormire-mi diede un bacio sulla guancia
-Ciao Baker-ricambiai

Eravamo rimasti noi e Johnny e Arin che si erano addormentati l’uno appoggiato all’altro.
Mi riaccoccolai tra le gambe di Brian,stavolta però mi misi un po’ di lato,con la schiena sulla sua gamba.
Mi guardava sorridendomi mentre mi facevo spazio con la testa sulla sua spalla. Aveva un bellissimo profumo. Sapeva di intenso,di maschio,di fresco e delicato..m’incantava.
Ogni tanto poggiavo le mie labbra sul suo collo.

-Sei stanca?-
-No..tu?-
-No..mi piace stare sulla spiaggia e guardare il mare,mi rilassa-
-Già..è davvero bello-
-Selene-
-Brian-
-Vieni da me?-
-Si-sorrisi
-Non voglio stare solo-
-Ok..il sole ormai è quasi alto,l’alba l’abbiamo vista,vogliamo andar via?-
-No,restiamo un altro po’ così..mi piace stare così con te,mi piace stare con te. Sto con te e sto bene,non potrei desiderare altro-gli diedi un bacio

Passò un’oretta e Johnny e Arin ad un tratto caddero sul fianco chi a destra e chi a sinistra incrociandosi.

-Ah..che cosa..che schifo la sabbia in bocca ma che cazzo..Arin che ci fai dietro di me?!-disse Johnny spaventato
-No Johnny,cazzo ci fai tu avanti a me!?-
-Vi siete addormentati l’uno appoggiato all’altro,eravate dolcissimi *ahahah* una coppietta molto molto romantica-disse Brian ridendo
-Haner,dici così perché tra le tue gambe c’è una bella ragazza e ora sfotti,ma sai che anche a me piacciono le donne-disse Johnny
-Dai Johnny vieni qui,sarò la tua donnina-disse Arin assumendo una posa alquanto buffa con il muso a volerlo baciare
-Levati da qui Arin!Dio che schifo non farlo mai più!-
-Johnny!!-
-Scendimi di dosso A-rin!-fece Johnny cercando di liberarsi dalla presa di Arin
-*ahahah* dai Johnny andiamo-
-Finalmente ti sei staccato,ma con te in macchina non ci vengo!-
-Dai Johnny,è stato con la mia amica,tranquillo-
-No non sto tranquillo..aaahhh..-
-Johnny dai andiamo non fare il bambino,mi piacciono le donne più di quanto tu possa credere-
-Ok ma se ti avvicini tiro il freno  mano-
-Tranquillo..ciao ragazzi a stasera-
-Ciao e fate i bravi *ahaha*-
-Haner cazzo no pensarlo nemmeno!-

Eravamo soli. Noi,l’oceano,la luce e dietro di noi la notte che svaniva lasciando spazio al giorno.
Mi appoggiai di nuovo a Brian.

POV Brian
Si è addormentata su di me. Non voglio svegliarla,mi dispiacerebbe. Io non ho proprio sonno,anzi. E’ davvero bella e dolce quando dorme. E’ tranquilla.
La guardo per un po’ poi ripenso alla serata.
E’ stata bellissima fino a quell’incontro con Michelle. Mi ha innervosito il suo comportamento. Se avesse detto qualcosa di più giuro l’avrei ammazzata.
Ma chi se ne frega di quello che dice e pensa.
Invece LEI..La tengo stretta e non mi manca nulla,è come se mi sentissi in pace. Sono tranquillo.
Sono quasi le 7.30 del mattino,la prendo in braccio e la porto in macchina.
Dorme.
Arriviamo a casa mia dopo un quarto d’ora di macchina.
Intanto mi è venuto un po’ di sonno per fortuna altrimenti se avessi fatto una tirata sarei stato un essere insopportabile,già lo so.
Entriamo e la porto in camera. Chiudo le finestre. Ora è buio.
La spoglio cercando di non svegliarla. Ci riesco,meno male.
Crollo,sono davvero stanco ora.

POV Selene
Diamine,ma chi è a quest’ora?
Il telefono squillava,ma non era il mio. Come suoneria ho gunslinger  e questa era la classica suoneria di un telefono.

-Brian..Brian..-
-Hmmmh-
-Brian,ti sta squillando il telefono-
-Lasciami dormire altri cinque minuti dai-
-Brian..è l’avvocato-ok lo ammetto ho guardato chi fosse,ma non si fa!
-Chi?-
-Il tuo avvocato-
-Oh cazzo!l’appuntamento con l’avvocato ma che ora è?-
-Non lo so!-
-Pronto!-

Non riesco a sentire cosa dice quello dall’altra parte quindi..

-Si mi scusi,ho avuto un contrattempo,mezz’ora e sono da lei,a tra poco-
-Brian?-
-Sel,sono le 15!alle 14 avevo appuntamento con l’avvocato,ora mi ha dato appuntamento tra mezz’ora..cazzo!devo muovermi-

Mi diede un bacio e saltò dal letto per andare a farsi una doccia.
Odio essere svegliata così,infatti ora sono più che nervosa.
Mi alzo e scendo giù,preparo il caffè ammesso che Brian ne abbia.
Ecco,niente caffè,cazzo. Che nervi uff.

-Darling,scusa,scappo,ci sentiamo tra un po’..però dammi prima un bacio-
-Dai vai o farai tardi-
-Ma cos’hai?-
-Niente che devo avere. Ciao-
-Vabbè,vado mi spieghi dopo-
-Se..vabbè ciao-

Ero davvero nervosa. Per quanto potessi cercare di mantenermi calma o di calmarmi,non ci riuscivo.
La giornata era iniziata male,sarebbe potuto succedere di tutto.
Erano le 17 e giravo per casa di Brian come una deficiente.
Non trovavo la borsa,forse Brian non l’aveva presa dalla macchina.
Questo significava che non avevo soldi e non potevo fare un cazzo di niente.
Che nervi.
Che faccio?Non ho fame non ho sente voglio il caffè e qui non ce n’è e non ho soldi per prenderlo al caffè dietro l’angolo.
Non posso andare a casa perché le chiavi le ho nella borsa..e che cazzo però.
Aspettai Brian,ma aspettare è una cosa che odio, mi irrita,e già sono nervosa.
Si fecero le 18.30 e Brian arrivò.

-Finalmente! Dov’era quest’avvocato?dall’altra parte della città?-
-Ciao eh! E comunque potevi rispondere a telefono-
-Brian se non ho risposto è perché la mia borsa forse è nella tua macchina-
-Cazzo,ecco cos’era che suonava in macchina..ed io che credevo fosse lo stereo-
-Se vabbè..buona notte-
-Ma cos’hai che rispondi così male?-
-Nulla,mi son svegliata nervosa,volevo il caffè,ma non ce n’è perché forse non fai spesa da una vita,non avevo soldi,le chiavi di casa mia nè niente perché la borsa era nella tua macchina,non avevo fame e ho passato la giornata a fare la cretina dentro casa tua!-
-Hey scusa eh..mi dispiace ma non è certo colpa mia!-
-Ma chi cazzo ti ha detto nulla Brian,non ti ho considerato proprio-
-Sel,senti,capisco che sei nervosa,ma calmati-
-Oh,non riesco a calmarmi e più mi dici che mi devo calmare più mi innervosisco..quindi taci!-
-Selene..-
-Ahh,basta-
-Già basta,finiscila-
-Brian..ok..basta,mi passerà ma basta-

Salì sopra e uscì sul balcone,mi sedetti su una specie di sedia sdraio e rimasi sola per un paio d’ore a guardare l’orizzonte.
Mi addormentai e quando mi svegliai avevo una coperta addosso e delle candele erano state accese e messe sul balcone. Era l’imbrunire e il sole stava morendo tre le onde.

-Mi dispiace Brian, non volevo risponderti male-
-Tranquilla,ti capisco..ecco perché poi ti ho acceso le candele,so che ti rilassano-mi sorrise
-Grazie,sei d’avvero un amore..il mio-
-Hey..ora si che mi piaci-
-Vieni vicino a me?-
-Ok-

Si sdraiò vicino a me e mi appoggiai sul suo petto. Sentivo il battito del suo cuore.

-Brian..cos’ha detto l’avvocato?-
-Eh..ha detto che devono passare comunque tre anni per parlare di divorzio vero e proprio,prima di allora è una separazione. Lui sta sbrigando tutte le pratiche per ogni scissione di beni..però..-
-Però?-
-Michelle a quanto pare è tornata per chiedere il mantenimento-
-Mantenimento?Scusa,ma data la sua posizione non credo possa farlo,anzi chiederlo-
-Invece l’ha fatto..tra i due sono io che guadagno di più e lei non so cosa faccia ora..però il mio avvocato ha detto che farà di tutto per non darle nulla di mio nemmeno quello-
-Ovvio,lei è nel torto-
-Vabbè non m’interessa,m’interessa solo che lei non abbia nulla da me..ora però è tardi e devi prepararti-
-Perché?e scusa,ma tutto questo tempo cos’hai fatto?-
-Beh,ora vedrai,prima però ti porto da te così ti prepari e tra un’ora ti ripasso a prendere-
-Brian,non capisco..-
-Non devi capire infatti,devi solo vestirti un po’ più elegante-
-Ma..perchè?lo sai che son curiosa-mi avvicinai a lui facendogli qualche fusa come i gatti
-No..non te lo dico,sorpresa..ora andiamo però-

Mi accompagnò a casa e non entrò nemmeno,diceva che doveva correre a prepararsi anche lui e che tra un’ora sarebbe tornato e che l’avrei  visto come non l’avevo visto mai.
Ma cosa stava tramando?
Mentre aspettavo che uscisse l’acqua calda dalla doccia mandai un messaggio a Marika

“Tutto ok,serata bellissima quella di ieri se non fosse per l’incontro con Michelle. Ora però mi ha detto di vestirmi elegante,non ho la più pallida idea di cosa abbia in mente”
“Oddio”Michelle..e che voleva?Comunque mi fa piacere J Serata romantica?”
“Non lo so Mà..ora mi preparo..chissà che ha organizzato. Ti farò sapere ahahah baci”
“ahaha ok baci!”

Feci la doccia e devo dire la verità mi dedicai al mio corpo in modo scrupoloso..misi la crema per il corpo,feci i capelli lisci,misi un vestito nero un po’ corto,attillato,uno di quelli senza le bretelle,tacco 12,un trucco sugli occhi sfumato nero,rossetto rosso, orecchini collana e bracciali. Dio mio,non mi ero mai preparata così prima d’ora..mi sentivo a disagio,ma vabbè,mi sarebbe passato e poi una volta tanto posso anche farlo,basta non lo prenda a vizio.
Squilla il telefono..è Brian.

-Sono fuori casa tua-
-Scendo-

Lo ammetto sono abbastanza emozionata e la cosa mi infastidisce perché tutto ciò non è da me.

POV Brian
Non potevo dirle che avevo passato tutto il tempo ad organizzare questa serata..mi sento a disagio,non ho mai fatto una cosa simile.
Affittare una barca e portarla a cena sull’oceano. Mai fatto per nessuno e non so nemmeno come sia riuscito a partorire tale idea.
Non mi son mai vestito così se non per il mio matrimonio..oddio vabbè non proprio però..
Pantalone nero sistemato,scarpe sistemate non quelle da ginnastica di sempre,camicia bianca con le maniche arrotolate e infilata nel pantalone non lasciata fuori. Mi sento impacchettato,mi viene da ridere.
Ma vabbè,mi batte il cuore..e tutto ciò è per lei.
Sono avanti alla macchina fuori casa sua che la sto aspettando.
Ho una rosa bianca tra le mani. Bianca perché ciò che provo per lei è puro.
Eccola..Dio credo che forse svenirò. E’ bella da mozzare il fiato.
Le gambe con quei tacchi sembrano autostrade che già muoio dalla voglia percorrere,il suo vestito mette in evidenza ogni forma rotonda del suo corpo,Dio..aiutami.
I suoi occhi messi in risalto dal trucco,i suoi capelli leggeri cadono sul suo viso nascondendo un po’ del suo sguardo e del suo sorriso.
Sto morendo,credo di morire,lo sento.

POV Selene
Mio Dio quanto cazzo è bello!
E’ stupendo..meraviglioso..bello da paura.
Sembra un altro..con la camicia bianca,il pantalone elegante,le scarpette oddio quant’è bello!
Ho quasi voglia di lui..mamma mia..non ho parole per quanto sia bello stasera.

-Hey..io..wow..sei..favoloso-
-Buonasera signorina..sei stupenda-mi diede un bacio sulla guancia
-questa è per te..non è molto e niente di che ma è solo un simbolo-
-Una rosa bianca..come mai bianca?-
-Bianca perché..ciò che provo per te è cero..è puro..-

Lo sentivo e lo vedevo al quanto imbarazzato,non riusciva a guardarmi negli occhi..nemmeno io ci riuscivo,ma non riuscivo a non guardare tutta quella bellezza.

-Grazie-lo baciai
-Allora sei pronta?-
-Per cosa?-
-Lo vedrai..-
-Beh,qualunque cosa sia,si,sono pronta-
-Bene-

Arrivammo tipo ad un molo.
C’erano delle barche alcune illuminate,altre no. Di fronte c’erano dei ristoranti e il mormorio delle voci delle persone che vi cenavano aveva come sottofondo il suono dei violini dei suonatori di strada.
Ci dirigemmo sul ponte di questo molo..continuavo a non capire,quando ad un tratto sentì un signore che salutava Brian.
Davanti a noi una specie di yacht..non molto grande.

-Brian,ma..-
-Prego,sali..-

Oh cazzo. Stavo salendo per la prima volta su uno yacht..ora capivo ancora meno..

-Brian..è tuo?-
-Vorrei dirti di si,ma sarei bugiardo,quindi..no..ma per stasera è nostro..dove vuoi andare?-
-Non saprei,dove vuoi tu,so solo questo,voglio stare con te-
-Va bene,ora però seguimi-

Mi portò al piano superiore per poi uscire su un pontile dove c’era apparecchiato un tavolo.
Oh cazzo..c’erano i nostri nomi sopra..non capivo più davvero. So solo che mi stava salendo l’ansia perché non so come gli fosse venuto in mente qualcosa di così sfarzoso..nemmeno se mi volesse chiedere di sposarlo *ahahah*. Dio,ora inizio con le mie risate isteriche..devo contenermi.

-Sei bellissima-
-Beh,anche tu non scherzi-
Ad un tratto lo yacht si era messo in moto..
-Brian,ma..-
-Stai tranquilla,stasera ti porto a cena in mezzo all’oceano-
-Oddio,tu sei letteralmente pazzo-
-Si,di te-
-Scemo-ci sorridemmo

Era tutto stupendo,avevo il cuore che mi batteva a tremila. Lui era qualcosa di indescrivibilmente bello,l’oceano,la musica comunque rock ma adatta alla situazione,il riflesso della luna sullo specchio d’acqua..non era decisamente da me,ma devo dirlo..era tutto bellissimo.

POV Brian
Non è da me tutto questo,ma volevo farlo,volevo fare qualcosa per lei,qualcosa che le facesse capire quanto lei sia importante per me. E’ vero, non sono un tipo a cui piace la roba sfarzosa o stravagante,non lo è nemmeno lei,ma volevo fare qualcosa di diverso,che le togliesse il fiato..spero le piaccia,spero che apprezzi spero rimanga senza fiato,come me appena l’ho vista stasera.
 





_________________________
La scena è troppo romantica,non è nel mio stile,non è da me,ma vabbè mi è uscita così
   
 
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