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Autore: Eastre    30/07/2011    5 recensioni
odio le storie sdolcinate, ma.. destino crudele! fato avverso! perchè a me? perchè?!
dal 1° capitolo
Bastardobastardobastardo!
Mi hai tradito!
Traditotraditotradito!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Di ke parlerà?
 
Inventainventainventainventainventa
 
Okay, okay…ce la posso fare. Metto in moto il cervello…forza!
Potrei non rispondere, ma il mio editore è troppo intelligente e nello sguardo ha una mini-macchina della verità.
 
Bhe…
Cosadicocosadicocosadico?!
Lo vedrai quando te o consegnerò.
Annuisco soddisfatta della mia risposta intelligente.
INVIA
Il cellulare vibra di nuovo, incrocio le dita sperando che mi saluti e basta senza aggiungere altro.
 
Io vorrei saperlo prima...
Devo stritolare il telefono…no, devo stritolare il telefono e buttarlo giù dalla finestra sperando faccia da bambolina vudù e che capiti la stessa cosa al mio editore
Ma se lo sai prima ti rovini la sorpresa
Digito velocemente facendo comparire sulle mie labbra un sorriso soddisfatto, come può rispondere adesso?
INVIA
 
Prima che Signorina possa fare la saputella e dire qualcosa di bacchettone il cellulare vibra nelle mie mani facendomi sobbalzare
 
non mi piacciono le sorprese >: (
La faccina arrabbiata mi fa deglutire…come non tremare di fronte a quella faccina? Così arrabbiata che sembra vera e poi..ti fissa come se fossi colpevole!
 
Oh, ma questa sorpresa ti piacerà!
Meglio aggiungerci qualche altro punto esclamativo,
!!!!!!!
ed una faccina sorridente.
:D
INVIA
 
 
non penso che quella faccina sorridente rispecchi il tuo stato d’animo
hai scritto almeno una pagina? La verità Madame : (
 
Come possa pensare che con quella faccina triste possa dire la verità?
Emetto un sospiro rassegnato e digito laconica.
 
No
Meglio aggiungerci una faccina moolto dispiaciuta...
: , (
INVIA
 
Sappi che sono molto deluso : ( : ( : (   
Quelle tre faccine tristi sono il colpo di grazia, mi sento così in colpa! Perfino la mia bocca si piega in giù come la parentesi di quelle emoticons.
 
Aspetta…è lui che dovrebbe sentirsi in colpa! Non tu! È colpa sua se non dormi e sei super- nevrotica!
 
<< Si hai ragione ma... – cado dalle nuvole ricordando le ultime parole di Signorina– io non sono super-nevrotica! >> Sbotto furiosa battendo un pugno sul tavolo
 
Facciamo che sei solo nevrotica.
 
<< mezza nevrotica e non ne parliamo più >> contratto abilmente.
 
Nevrotica ed un quarto contenti tutti.
 
<< E nevrotica ed un quarto sia... >> rispondo laconica ma le mie parole vengono sovrastate dal suono di "profondo rosso". Faccio saettare lo sguardo da una parte all'altra della stanza cercando una possibile via di fuga al cellulare appoggiato sul tavolo da cui fuoriesce la lugubre musica che fa presagire l'arrivo di un messaggio. L'aggeggino, vibrando sulla superficie in legno, si avvicina sempre più a me segnalando l'arrivo di un messaggio dal mio editore
<< Sta lontano da me! >> Urlo in preda al panico ritraendo istericamente la mano tremante.
 
Affronta le tue paure!
 
<< La fai facile tu. >> Sussurro con un filo di voce posando lo sguardo tremante sul cellulare che continua ad avvicinarsi. << E' troppo per me! >> Piagnucolo appiattendomi contro il muro.
 
Ma è solo un messaggio!
 
<< Hai ragione! Devo resistere! >> Serro gli occhi allungo la mano e...
 
Domani alle 10.00 nella casa editrice
ma…
e niente “ma”.
 
 
 
 
 
1° settimana – 11° ora
 
Mi guardo intorno, i mie tacchi risuonano sul marciapiede, stringo convulsamente la borsetta. Conoscendo il mio editore  (mi ha sfiorato più volte l'idea che possa essere Satana), vorrà che gli venda l’anima per un po’ di ispirazione. Spalanco gli occhi e sento il suono tintinnante di quando una lampadina ti si accende sulla testa: era tutto un piano del mio editore! Farmi perdere l’ispirazione per poi convincermi a vendergli l’anima!
 
Di nuovo la parte macabra della tua mente si sta mettendo in moto per un libro horror, no ma dico..sai essere normale un nanosecondo su una giornata?!
 
<< Allora, qui quella anormale sei tu, non io. >> L’avverto suonando al campanello della casa. Il cancello in ferro battuto (molto simile a quello di un cimitero) si apre lentamente con uno straziante cigolio. Deglutisco a fatica, ecco una scena che dovrebbe entrare nel mio futuro libro horror
 
1° settimana – 11° ora e qualche minuto
 
Apro lentamente la porta dello studio (con l’ennesimo cigolio sinistro) la figura che mi si para davanti mi fa raggelare all’istante: il mio editore seduto alla cattedra, con un cappello anni ’20 piegato in avanti in modo di fare ombra su metà viso, con un gatto in mano ed un  sigaro fumante fra le labbra.
<< Minghia,hai fatto taardi picciotta. >> La classica musica siciliana/napoletana con violini tragici aleggia nell’aria.
 
Perché parla siciliano?
 
<< Buon…buongiorno >> balbetto facendo due goffi passi in avanti, non ho mai visto il mio editore in quello stato.
Con un ampio gesto della mano (piena d’anelli) mi invita a sedermi alla poltrona di fronte alla cattedra, deglutisco a fatica accomodandomi lentamente sul morbido velluto, fino a ritrovarmi la faccia seminascosta dell'uomo davanti ai miei occhi, stralunati da 47 ore di non-sonno,
<< adesso vieni da me, a chiedermi aiuto, ma quando mai mi chiamasti…>> La frase rimane in sospeso.
<< Mi chiamasti? >> lo incalzo
<< Mi chiamasti…>>
<< Mi chiamasti? >>
<< Senti, adesso basta. >> Sibila con l’accento siciliano mentre i violini ancora suonano nell’aria.
<< Che cosa vuole dirmi? >> Chiedo deglutendo
<< Sei una brava picciotta, non ti sei venduta agli altri editori che pagavano di più…>>
<< Eh? >> Chiedo inarcando le sopracciglia, per quanto ne so non ci sono tate altre offerte. L’editore borbotta qualcosa aggiustandosi istericamente la cravatta.
<< Niente, niente.... minghia, tu fai troppe domande... >>
<< Può andare al sodo? >> Chiedo laconica poggiando il mento sul palmo della mano
L’editore batte due volte le mani ed al suo fianco fa il suo ingresso un ragazzo dalla faccia da bastardo sexy (uno dei suoi gorilla?).
 
Perché Madame? Com'è la faccia da bastardo sexy?
 
<< Lui è Kain Cameron >> continua il mio editore mantenendo l’accento siciliano (che non ha mai avuto fino a quel giorno) << visto che non trovi l’ispirazione, lui verrà a vivere con te: è un affermato scrittore di romantici, me capisti? >>
<< Che cosa?! >> Sbraito furiosa alzandomi di scatto << lei vuole mettermi uno sconosciuto in casa solo per trovare l’ispirazione?! Sta scherzando? Io non ci sto con Keyle, Kenn o comesichiama! >>
 
Però è un bel figo.
Commenta in appropriatamente Signorina.
 
<< Tu stai rifiutando una mia offerta >> sibila l’editore accarezzando il gatto bianco sulle sue ginocchia.
Schiocco le labbra ruotando gli occhi verso l’alto, perché mi sento come quello che va dal Padrino e poi viene ammazzato nei film di mafia?
<< Hai sentito Scruffy? La picciotta rifiuta una mia offerta >> sussurra al gatto << ha scordato l’onore e il rispetto... >> sibila le ultime parole alzando due occhi scuri e cattivi che mi fanno gelare il sangue,  verso di me. Che succederà adesso? Ordinerà a dei killer mafiosi di uccidermi perché non riesco a scrivere un libro?
Corro verso la porta facendo un rapido saluto con la mano e muovendo le labbra in un isterico sorriso forzato: il mio editore mi sta spaventando.
Giro il pomello con scatti non degni di una sana di mente, guardando con la coda dell'occhio l'Editore che lancia uno sguardo confuso al ragazzo in piedi al suo fianco.
<< Non si apre! Non si apre! >> Urlo prossima alle lacrime.
<< Picciotta >> sussurra grattandosi la testa rinchiusa nel cappello << stai girando dal lato sbagliato. >>
<< Ah... >> i miei lineamente si distendono e le mani smettono di tremare mentre giro delicatamente il pomello dal lato inverso e con un sospiro di sollievo mi preparo a lasciare quello pseudostudiodapadrino.
 
 
<< Che facciamo don Editore? >> Chiede Kain con l’ennesimo accento siciliano << la picciotta non vuole accettare la nostra offerta. >>
L’uomo seduto alla scrivania alza lentamente gli occhi verso il ragazzo ed un ghigno gli compare sulle labbra << Le faremmo un offerta che non potrà rifiutare. >>
 
1° settimana – 13° ora
 
L’incontro con l’Editore mi ha turbata (e non poco). La faccia di Kain/bastardo/killer di don Editore mi fa pensare che tutta questa storia ha dell’assurdo.
 
L’hai capito solo ora?
 
<< Senti piantala di rovinarmi la vita >> supplico esausta bevendo tutto d’un fiato l’ennesimo caffè
 
Ma guardati, ormai sei caffè-dipendente.
 
Roteo gli occhi verso l’alto, è come avere una sorella maggiore rompiscatole nel cervello che non ti lascia un attimo in pace ed è sempre pronta a criticare ogni tuo minimo gesto.
Il cellulare al mio fianco vibra improvvisamente facendomi sobbalzare, la tazza di caffè cade per terra sfracellandosi in mille pezzi.
<< Oh no! >> Urlo disperata (fosse successo solo quello) perché la tazza di caffè, sfracellandosi, ha fatto schizzare il suo contenuto (con una mira invidiabile) dentro i buchi della presa della TV che ora ha iniziato ad emettere scariche elettriche e che. Alla fine, cade a terra con un sonoro tonfo.
<< No! No!no! >> Continuo ad urlare correndo a rialzarla, ma è troppo tardi: la TV cadendo sulla punta di una converse  (posizionata proprio lì) l’ha fatta roteare in aria e cadere sulla libreria. Di conseguenza ha mosso un libro, che ha fatto cadere tutti gli altri libri uno dopo l’altro come le tessere di un domino, l’ultimo libricino cadendo sui fornelli della cucina ha azionato il gas al massimo livello che ha fatto prendere fuoco ad panno di cotone appeso al muro che a sua volta ha fatto prendere fuoco ad una busta ripiena di chicchi di pannocchia di cui qualcuno si è salvato scoppiando e diventando un popcorn. Popcorn che è andato a finire dritto nel gancetto che apre la gabbia del mio canarino e l’ha tirato giù facendo uscire il volatile che come impazzino ha iniziato a volare per tutta la casa, lasciando me impotente in piedi come una statua al centro della stanza.
È finita?
Penserete voi.
Ed invece NO!
Perché il caro volatile è passato vicino al panno incendia dosi le ali ed iniziando a volare impazzito gracchiando come una cornacchia per tutta la casa, incendiando il divano che è avvampato come un mucchio di paglia per poi subito spegnersi mezzo carbonizzato e ribaltarsi sul mobiletto dove c’è il prezioso vaso di cristallo che mi hanno regalato. L’oggetto rotea sul ripiano in legno...
<< No…no >> sussurro cercando di riprendermi dallo shock. Sospiro di sollievo osservando il vaso che piano piano si ferma. Un pezzo della mia vita salvo! Il regalo dei miei vent’anni salvo! Un ricordo prezioso salvo! Un oggetto caro salv…il vaso cade a terra di botto sfracellandosi senza che nessuno lo tocchi.
Ed io rimango così, ancora paralizzata nel mezzo di una stanza distrutta. Il canarino continua a volarmi intorno impazzito, i libri caduti, la TV piena di scariche elettriche sul pavimento, il divano carbonizzato, la scarpa sulla libreria in disordine, la tazza di caffè sgretolata sul pavimento il panno che brucia, i popcorn da tutte le parti ed il libro sul fornello.
Perfetto! Cosa può succedere di peggio adesso?!
I miei occhi diventano due biglie stravolte mentre il suono tintinnante del campanello prevede la visita di qualcuno.
 
Ecco cosa può succedere.
 
 
 
  


 
Angolo autrice
 
Cari lettori
Ebbene si! siamo arrivati al 3° capitolo delle “fantastiche” avventure della nostra cara scrittrice! Ringrazio tantissimo tutti quelli che mi seguono ed ho una proposta da farvi: avete mai passato avventure assurde per scrivere qualcosa oppure non riuscivate proprio a trovare l’ispirazione ed avete cercato tutti i modi possibili? Bhe, scrivete qui e cercherò di inserirli nella storia!
Tante, tantissime grazie alla mia beta Herit  http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=110002veramente bravissima! Ancora tanti tanti tantissimi grazie!
Sempre vostra
Eastre 



  
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