Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: WhitePumpkin    30/07/2011    10 recensioni
La Rowling ha affermato che Lily Evans avrebbe potuto innamorarsi di Piton, se lui non l'avesse offesa e non si fosse avvicinato alle Arti Oscure. Ecco, appena ho letto questa notizia, mi è venuta in mente questa storia. E se il nostro Severus riuscisse a sistemare le cose?...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quel curioso oggetto dorato che teneva tra le mani lo tentava più di quanto volesse ammettere.
Non doveva farlo, non avrebbe neppure dovuto averla.
Le parole che aveva sentito dalla professoressa McGranitt quando l’aveva consegnata alla ragazza Granger gli risuonavano in testa, producendo mille implacabili echi.
Cose terribili accadono ai maghi che s’intromettono nel tempo
Ma, in fondo, cosa poteva accadergli di più terribile di ciò che stava vivendo?
Niente. Perdere la donna che amava, vederla tra le braccia dell’uomo che odiava, vivere solo col suo dolore.
Con un ultimo sospirò, iniziò a girare la piccola clessidra.
Uno, due, tre, quattro, mille giri.
Si alzò dal letto e si smaterializzò, per riapparire pochi istanti dopo davanti al cancello di Hogwarts.

Eccolo là, in cortile, che ripassava per il G.U.F.O. seguente all’ombra di un albero.
Era arrivato proprio al momento giusto: James e la sua sgradevole combriccola ancora non si vedevano all’orizzonte.
Salì in fretta nella guferia della scuola, avendo cura che nessuno lo scorgesse; si precipitò dentro e sigillò la porta con un potente incantesimo.
Afferrò un foglio di pergamena: le mani gli tremavano lievemente, ma riuscì comunque ad imitare la calligrafia di Lily e scrisse a sé stesso di raggiungerla immediatamente in biblioteca.
Legò il biglietto alla zampa di uno dei gufi della scuola e lo spedì nel giardino, dopodiché si affacciò alla finestra, dalla quale poteva vedersi da lontano riceverlo e correre via immediatamente.
Chiuse gli occhi e trasse un profondo respiro, augurandosi che tutto andasse per il meglio.
Lily forse lo avrebbe preso per pazzo, vedendo con quanta urgenza e apprensione sarebbe accorso a causa di un messaggio non scritto da lei; ma non era affatto importante, questo. Nessuno, quel giorno, l’avrebbe insultata; nessuno l’avrebbe chiamata “sporca Mezzosangue”; nessuno l’avrebbe ferita.
Aveva ottenuto ciò che voleva: era stato un pazzo, probabilmente, e questo chissà quante cose del suo presente avrebbe cambiato.
Rigirò la clessidra, in avanti, per tornare al momento dal quale veniva.
Aveva paura, molta paura.
Forse, non aveva mai avuto più paura in vita sua.

Stavolta era in anticipo di qualche istante: poteva vedere sé stesso sul letto osservare la piccola Giratempo, combattuto sul da farsi. Finalmente si decise e, dopo tutti quei giri, scomparve.
Presente e passato si erano riallineati.
Tornò a sdraiarsi e mentre si tormentava la mente con mille domande sui possibili eventi che aveva cambiato con quella variazione, senza rendersene conto, si addormentò.
Fu svegliato, non molti minuti più tardi, da un bacio sulla guancia.
« Sev, è tardi. Ti ho preparato la colazione. »
Aprì gli occhi lentamente, per paura di ciò che avrebbe visto.
La donna si era già alzata e gli dava le spalle, camminando verso la porta.
Nonostante questo, la riconobbe immediatamente dalla chioma scarlatta, unica nel suo genere.
« Lily? » sussurrò incerto.
Lei si voltò e lo guardò con una dolcezza che avrebbe commosso chiunque l’avesse guardata.
« Sì? »
« Ti amo » le disse piano, senza riuscire a trattenersi: la sua risposta gli avrebbe rivelato come i loro rapporti erano cambiati, adesso che aveva modificato il loro passato.
In risposta, Lily sorrise e si avvicinò, baciandolo dolcemente sulle labbra.
« Ti amo anch’io »
Un bambino di circa dieci anni fece capolino dalla porta, eccitatissimo.
« Mamma, papà! Eileen ha compiuto la sua prima magia! Ha spostato il piatto, lo giuro, è stata lei! »
Con un sorriso, si alzò per andare a verificare quanto appena affermato dal bambino.
Suo figlio.
Sarebbe bastato così poco, constatò amareggiato: soltanto non insultarla, e i suoi sogni migliori sarebbero diventati realtà.
Adesso, però, lo erano: aveva rimediato. Chissà che ne era stato di James, del Signore Oscuro, di Harry e tutto il resto, pensò, mentre una bambina piccola e mora, sul seggiolone, faceva fluttuare in aria un piatto. Gli assomigliava incredibilmente, eccetto per un bellissimo paio di occhi verdi.
« Lily, te l’ho mai detto che Eileen ha i tuoi stessi occhi? »
Lei rise.
« Almeno un milione di volte! »


  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: WhitePumpkin