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Autore: Heath Queen Bee    30/07/2011    5 recensioni
Piccola raccolta di One shot che racconta di alcune tra le mie coppie preferite riconsiderare il tema dei sogni.
Ogni capitolo avrà come titolo una frase presente in una canzone e in ognuno il "sogno" verrà affrontato in un modo diverso, è possibile che la One Shot sia completamente basata su un sogno o che ci sia solo una frase che lo richiami.
In realtà questa raccolta serve molto anche a me, voglio davvero migliorare nella scrittura xD
1. I know it's right...[Ka-j]
2. Who cares, baby? [Bridgeoff]
3. That's why I smile. [Nizzy]
4. Will we ever have our happy ending? [Aleater]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con un nuovo capitolo.
Dedico questa One Shot a Pancake che, anche se lei non lo sa, mi ha dato la forza necessaria e quel pizzico di autostima che mi ha spinto a continuare questa raccolta.
Il titolo è tratto dalla canzone "Pretending" di Glee che vi consiglio di sentire perchè è... meravigliosa.
Avrei voluto mettere come titolo tutto il testo della canzone xD
Vi lascio alla lettura.


Dolore.
Bloccato su un lettino d’ospedale non provava più niente.
Solo dolore.
Non poteva muoversi, non poteva parlare, non poteva piangere.
Ogni singola lacrima portava solo altro dolore.
I suoi occhi gonfi e rossi avevano perso ogni accenno di luce che un tempo li caratterizzava, erano grigi, spenti e inondati di dolorose lacrime.
Ogni volta che il suo corpo si contraeva in un singhiozzo, sentiva il suo stomaco accartocciarsi e tutte le cicatrici tirare all’unisono.
Spesso si mordeva il labbro tanto da farlo sanguinare, per evitare di far scendere anche una sola lacrima dai suoi stanchi occhi grigi.
Eppure, solo in una stanza d’ospedale, non poteva far altro che pensare, ricordare, piangere.
Ogni battito del suo cuore malato spingeva nel petto, quasi come un’eterna tortura.
Dolore.
Eppure c’era qualcosa che gli provocava ben più dolore delle sue ferite.
Le lacrime di Heather.
Nel vederla appallottolata in un angolo di quel vecchio confessionale arrugginito, con le lacrime che le rigavano il volto e i capelli umidi lasciati liberi sulle spalle, una forte fitta al cuore gli fece girare la testa.
Faceva male. Più delle bruciature. Molto più dell’essere spinti giù dalla cima di un vulcano.
Erano entrambi tornati a quei pochi giorni in cui la pace regnava tra loro. In Messico.
I resti di un arrugginito aereo giacevano a terra, ricoperti di muschio e terra.
Heather alzò lo sguardo, tornando subito dopo a fissare il pavimento sporco.
Vergogna e rimorso.
La vergogna di aver rovinato la sua vita in cambio di uno stupido milione.
Il rimorso per non aver accettato i suoi sentimenti.
Ha avuto ben due possibilità, entrambe le volte ha tradito se stessa e il suo vero amore.
Alejandro non poteva fare a meno di chiedersi per quale motivo non riusciva a provare rabbia davanti a una tale visione.
L’unica cosa che ora voleva fare era prendere la sua piccola Heather tra le braccia, stringerla, affondare il viso tra i suoi capelli corvini e assaporarne il dolce profumo.
Si avvicinò tremante alla minuta figura che teneva le ginocchia strette al petto e il capo nascosto tra le gambe.
Le avrebbe urlato contro, l’avrebbe presa per un braccio mostrandogli le sue numerose ferite, l’avrebbe fatta sprofondare lentamente nei sensi di colpa.
Ma non lo fece.
L’ispanico tese una mano tremante, la ragazza alzò il viso coperto per metà dai capelli corvini e spalancò gli occhi sorpresa.
Voleva davvero perdonarla? O voleva semplicemente che si alzasse per prenderla a pugni in piena faccia?
A Heather non importava, la sola cosa che voleva era poter scorgere nuovamente il verde dei suoi occhi; qualunque cosa avesse fatto, lei non avrebbe reagito, perchè nel profondo sapeva bene di meritarselo.
Afferrò la mano del ragazzo con la poca forza che le rimaneva in corpo e barcollò fino ad essere completamente in piedi.
Ad aspettarla non c’erano più i meravigliosi occhi verdi che ricordava, ma solo due profondi e inespressivi pozzi grigi.
Heather portò entrambe le mani di fronte alla bocca spalancando gli occhi ancora lucidi, quello non poteva essere il suo Alejandro.
Riprese a singhiozzare copiosamente, coprendosi gli occhi e rischiando di cadere a terra.
E, in un attimo, le calde braccia del ragazzo le avevano circondato la vita stringendola forte, quasi come se avesse paura di perderla.
La mora appoggiò il viso sulla spalla del suo Alejandro bagnandogli di lacrime la camicia, gli strinse le braccia al collo alzandosi in punta di piedi ma continuando nel suo pianto disturbato da fremiti.
Entrambi chiusero gli occhi godendosi quel lungo minuto stringendosi avidamente l’un l’altro.
“I- io... m-mi dispiace.” Singhiozzò Heather rompendo il silenzio.
Un piccolo sorriso comparve sul volto dei del ragazzo.
 “Shh... è stato solo un brutto sogno. Questo è il nostro lieto fine.”


Che dire... spero vi sia piaciuto, io ce l'ho messa tutta.
Spero di non avervi deluso =.=
Se non vi reca troppo disturbo potreste lasciarmi un commentino, ho ancora tante idee per questa raccolta! 
Vi lascio il link di Pretending, tanto per fare un po' di pubblicità a quella meravigliosa serie tv, glee.

http://www.youtube.com/watch?v=isbOJnQI8sw
 
  
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