Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Mattotoro    31/07/2011    4 recensioni
Una Wolfstar senza grandi pretese, dedicata alla mia piccola Moony.
Il Fluff è onnipresente e dopo aver letto questa storia, penso avrete bisogno di inniettarvi una dose d'insulina.
Se il genere vi piace, vi do un consiglio: ingozzatevi di peperoni cucinati da Madama O'Keef, prima di andare a dormire! Garantisce James Potter ;)
« Io... Io non ti parlo più come prima perchè... » si fermò a prender fiato. « Perchè...? » lo incitò il compagno.
« Perchè potrei dire qualcosa di stupido. » [...] « E, sentiamo, cosa potresti mai dirmi? » lo sfidò beffardo, Padfoot.
Moony accettò la sfida e parlò. « Potrei dire qualcosa di stupido come... ti amo. »
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Something Stupid.

               La volta in cui James Potter smise di mangiare i peperoni di Madama O'Keef.
 

 

Sirius ne ebbe la conferma quando, dopo l'ennesima malandrinata ai danni di Severus Piton, detto Mocciosus, con il suo inseparabile compagno, nonchè miglior amico James Potter, Remus non gli parlò. Li sgridò entrambi, certo, da bravo Prefetto Perfetto, ma non parlò direttamente a lui. Erano due mesi che Remus John Lupin non gli rivolgeva quasi la parola. Erano migliori amici e stavano insieme praticamente sempre ed era ovvio che fosse alquanto impossibile non interloquire. A Sirius mancavano le chiacchierate spensierate con Moony. A Sirius mancava proprio Moony. Lo sentiva così distante, così lontano! A Padfoot la situazione non andava affatto giù e quello stesso giorno si avviò con passo deciso verso la biblioteca di Hogwarts, sicuro che vi avrebbe trovato l'oggetto del suo interesse. E raramente Sirius Orion Black sbagliava. O, più probabilmente, il giovane Lupin era abbastanza prevedibile. Molto prevedibile, almeno per Sirius.

Fece un lieve cenno del capo a Madama Pince, prima di entrare nell'aula. L'anziana donna strabuzzò gli occhi e si sistemò meglio gli occhiali sul naso adunco. Era davvero Sirius Black che stava varcando la soglia della biblioteca? Quel Sirius Black? Si chiese, sorpresa. Padfoot addocchiò Moony che stava leggendo un libro babbano, estremamente concentrato. Sfogliava quelle pagine con devozione, quasi; attento a non fare pieghe, mentre si immedesimava in quelle parole che sembravano rapirlo. Sirius pensò che fosse tenero, rannicchiato sulla sedia, ignaro dei suoi occhi che lo scrutavano. Infatti, Remus non si accorse della presenza dell'amico, finquando quest'ultimo non gli si sedette accanto. << Ciao, Moony. >> esordì, sussurrandogli direttamente nell'orecchio. Il lupetto sobbalzò, portandosi una mano al cuore che aveva iniziato a battere più velocemente a causa del grande spavento. << Ma sei impazzito, Pads? Volevi forse farmi morire d'infarto?! >> chiese ansimante, ma pur sempre sussurrando. Non si dica mai che Remus Lupin non rispetti le regole della biblioteca!
<< Scusa. Senti, dobbiamo parlare. >> annunciò serio Black. Il ragazzo con i capelli miele puntò di nuovo gli occhi verso quelle pagine che sembravano chiamarlo, implorarlo di esser lette. E chi era lui per opporsi alla volontà di un povero libro indifeso? << Pads, non possiamo parlare dopo che abbia finito di leggere "Alice nel Paese delle Meraviglie"? >> chiese, mentre continuava a lanciare occhiate innamorate al libro. Ma Sirius non si fece intenerire. << No, Remus. Dobbiamo parlare adesso. >> rispose autoritario. Erano mesi che aspettava spiegazioni ed adesso pretendeva di ottenderle. Moony lo fissò confuso e chiuse il tomo, mantenendo il segno con l'indice della mano destra. << Di cosa dobbiamo parlare, Sir? >> Remus sbuffò un pò. Lo seccava lievemente essere disturbato durante le sue letture. << È una cosa seria, Moony! >> ribattè l'altro, visibilmente offeso. << Va bene! Va bene! Scusami, Pads. Che cosa devi dirmi? >> Padfoot si avvicinò ancora di più ed ormai le loro braccia erano a contatto. Remus arrossì. << Perchè non mi parli più? >> esordì serio, dopo alcuni minuti di silenzio. Lupin sbattè le palpebre un paio di volte, non comprendendo appieno cosa l'amico volesse dirgli. << Ma... io ti sto parlando. >> convenne perplesso il lupo.
<< Non essere ottuso, per Godric! >> si stizzì il moro, aggrottando le sopracciglia. << Sirius, davvero, io ti sto parlando. Che vuoi dire? >> ribattè ancora Remus. Il bel Black si avvicinò di più ancora e il rossore sulle guance dell'altro accrebbe. Pensò di essere molto fortunato che Sirius non se ne fosse accorto.
<< Hai capito quello che voglio dire! Non... non ci parliamo più! Che ti prende, per Merlino? >> sbottò irritato.
Remus aveva capito. Eccome se aveva capito! Aveva compreso che il rampollo della Casata dei Black si era reso conto che lo stava evitando. Aveva i suoi buoni motivi se non gli parlava più come prima!
Sirius lo fissava negli occhi, in attesa di una risposta, ma tutto ciò che riuscì a fare fu boccheggiare, emettere suoni cacofonici ed arrossire ancora di più. Ormai il suo viso andava a fuoco.
<< E che palle, Remus! >> disse arrabbiato e seccato dal silenzio dell'amico, alzando di molto il tono di voce.
Il giovane licantropo rimase lì a fissarlo abbandonare la stanza, accompaganto da un considerevole numero di shhh! di ammonimento da parte di Madama Pince e degli altri studenti che stavano studiando in biblioteca.

Non si rividero fino all'ora di cena.

Se c'era qualcosa che Remus mal sopportava di Pads, era il suo broncio. Sì, gli tenne il broncio per tutta la durata della cena, senza nemmeno guardarlo in faccia!
La cosa non passò di certo inosservata agli occhi degli altri due Malandrini: James Potter e Peter Minus.
<< Ehi, Sir, che succede? >> chiese Prongs, avvicinandosi all'inseparabile compare. << Non succede nulla, James! >> disse, mentre masticava, o meglio, squartava un pezzo di tacchino, la rabbia ancora non completamente scemata.
<< Remus, avete litigato di nuovo? >> Non si arrese quella testa di legno di Ramoso. << No, James, non abbiamo litigato. >> rispose pacato Moony.
L'aveva visto, in biblioteca. Li aveva visti i bellissimi occhi grigi di Sirius. Feriti. Lo aveva ferito perchè non gli aveva risposto. Lo aveva fatto arrabbiare.

Remus tagliò un altro pezzo di carne.

Non poteva andare avanti così. Gli mancava Sirius. Ma se avesse parlato avrebbe rovinato tutto.
Però avrebbe dovuto rischiare, se non voleva perderlo. Ma se fosse andata male, lo avrebbe perso comunque.

Si portò alla bocca una forchettata di peperoni, cucinati da Madama O'Keef.

Che fare? Remus Lupin non sapeva come comportarsi.
Gli si chiuse lo stomaco e smise di mangiare, nonostante avesse trangugiato appena metà piatto. Diede velocemente la buonanotte ai suoi amici Malandrini che ancora si stavano strafogando e si congedò.

Dopo aver fatto una doccia ed essersi lavato i denti, Lupin si buttò sul suo letto e seppellì la testa sotto il cuscino. Pensò a come uscire fuori da quella situazione.
Dopo alcuni minuti, fra rimugini ed elucubrazioni mentali, si addormentò.


<< Sirius, ma si può sapere cosa è successo fra te e Moony? >> accennò timido Peter.
<< Non è successo nulla! Niente di niente! Nada! È tutto normale! Capito?! >> Felpato divorò il povero Peter con quelle parole urlate, intrise d'esasperazione. Era da quando Moony era andato via che Peter e James lo assillavano con le stesse domade. << Che hai? >>, << Avete litigato? >>,
<< Cosa è accaduto? >>.
<< Ehi, Felpato. Stà calmo, fratello! Ti sei già spazzolato il tacchino, non credevo ti piacesse anche la carne di topo! >> ci scherzò su Prongs, ma si guadagnò un'occhiataccia anche lui. << Potrebbe iniziare a piacermi anche la carne di cervo, James. E poi, una testa mozzata a qualche cervide in veste di trofeo manca nella Sala Comune. Non credi anche tu? >> disse falsamente innocente. Quella sera proprio non tirava aria!
I tre Malandrini iniziarono a dirigersi verso il dormitorio. Sirius fu il primo ad entrare e non appena vide Remus ronfare con la testa nascosta, si girò verso gli altri due ragazzi che ridevano ad alta voce, forse per una battuta stupida di James, per ammonirli.
<< Abbassate la voce, idioti! Moony sta dormendo! >> sibilò. Anche gli altri due entrarono ed obbedirono quasi subito. James si chiuse la porta alle spalle.
<< Prongs, è novembre inoltrato e fuori si gela...Non credi che dovremmo metterlo sotto
le coperte? >> chiese Padfoot pensoso. Lui e Peter si trovavano al lato del letto a baldacchino dove un corpo bianco e pieno di cicatrici respirava tranquillo. << Sì, credo di sì. Potrebbe prendersi un raffreddore. >> convenne Ramoso, dopo qualche istante di silenzio. Si avvicinò anch'egli al giaciglio di Lunastorta. << Sir, tienilo tu, mentre io scosto le coperte. >> continuò James. Padfoot annuì e tolse il cuscino da sopra la testa dell'amico. Lo fece puntellare sulle ginocchia e lo trascinò fino ai piedi del letto, dove si sedette e lo fece posare sulle sue gambe. Se lo teneva stretto al petto, il piccolo Moony e fissava il suo viso, mentre si arrovellava la mente alla ricerca di una spiegazione ai suoi silenzi. Distrattamente iniziò ad accarezzarlo. I capelli, le guance, il collo e poi risaliva. Moony gli si accoccolò di più addosso e Sirius lo strinse ancora. Era caldo ed aveva un'espressione così beata!
A Sirius piaceva Moony.
No, Sirius amava Moony.
Non sapeva quale fosse esattamente la mattina in cui si era svegliato con la consapevolezza di essere innamorato di Remus John Lupin, ma di sicuro, quella stessa consapevolezza doveva esser strisciata in modo così silenzioso dentro di lui, da passare inosservata per i primi momenti. Ignorarla era impossibile, dato che si faceva sentire ogni volta che guardava Remus negli occhi. Com'erano belli i suoi occhi e...
<< ... ato? Felpato? Sirius? >> venne riscosso dalla voce di James che lo chiamava già da un bel pò, ma lui non se ne accorse.
<< Padfoot, dovresti metterlo a letto. >> intervenne Codaliscia, fissandolo.
<< Sì, certo. >> Il moro distese Lupin sul letto e gli fece posare la testa sul guanciale, prima di coprirlo con le pesanti coperte invernali.
<< Sirius, ma hai ancora fame?! >> gli chiese James, fingendosi scandalizzato. E Peter ridacchiava.
<< No, perchè? >> domandò confuso Pads.
<< Bhè... Ti stavi mangiando Remus con gli occhi. >> disse James maliziosamente, ostentanto una certa ironica nonchalance. Peter, intanto, continuava a ridere.
Il moro inarcò un sopracciglio, come a voler smentire l'affermazione del Potter. Ma il rossore sulle sue guance lo tradiva platealmente. << Non dire idiozie, Potter! Forza, andiamo a dormire! >> dopo poco tempo tutti e tre i ragazzi si trovavano ognuno nel proprio letto. << Buonanotte, Felpato. 'Notte Codaliscia. >> sbadigliò Ramoso. << Buonanotte, Felpato, anche a te, James. >> lo seguì a ruota Peter. << 'Notte Ramoso,'notte Codaliscia. >> Sirius, però, non sbadigliò. Osservò Remus e continuò a chiedersi perchè. << Perchè, Moony? >> quelle due parole erano diventate una nenia, nella sua testa. Padfoot era sicuro che Moony non avesse capito nulla, era stato molto bravo a non farsi scoprire. Non aveva fatto nulla che avesse offeso il ragazzo. << Perchè, Moony? >> e la nenia riprese, trascinandolo nell'incoscienza, sorretto dalle braccia di Morfeo.


Era notte fonda quando Remus si svegliò. In un primo momento si chiese come fosse finito sotto le coperte; ricordava di essersi addormentato con il viso premuto sul materasso e il cuscino che copriva il capo. Pensò che dovesse essere stata opera dei suoi amici, infatti si sentiva ancora l'odore di Sirius addosso. L'odore di Sirius, che cosa deliziosa! Ogni volta che si abbracciavano, tentava di immagazzinarne il più possibile nei polmoni perchè, di certo non poteva star lì ad annusarlo tutto il giorno o restargli appiccicato addosso! Sarebbe risultato quantomeno sospetto!
Al ragazzo venne in mente la discussione avvenuta prima di cena. Ci riflettè su, ancora. Qualunque cosa avesse fatto, qualsiasi fosse stata la sua decisione, le possibilità di perdere il suo migliore amico erano alte, comunque. Ma, doveva rischiare, o avrebbe perso senza lottare.
Il giovane licantropo scostò le coperte e si alzò in piedi. Fissò Sirius dormire nel suo letto. Prese un grosso respiro, tentando di calmare il battito d'ali dell'uccellino impazzito nascosto nel suo petto.
Si disse che doveva farlo.
Silenziosamente, si avvicinò al suo letto ed iniziò a chiamarlo sottovoce. << Sirius? Padfoot? >>
Si diede mentalmente dello sciocco. Come aveva potuto pensare di svegliare Sirius Orion Black solo con dei sussurri?!
Remus iniziò a scuoterlo forte, chiamando ancora il suo nome. << Sirius! Svegliati! >>
Il moro si stropicciò gli occhi assonnati e lanciò un'occhiataccia di fuoco al disturbatore del suo sonno.
<< Remus è notte fonda. Hai dieci secondi per spiegarmi perchè mai mi hai svegliato a quest'ora indecente. >> gli disse gelido. << Volevi sapere perchè non ti parlo più come prima, no? >> Il cuore di Remus batteva forte, tanto che temeva Sirius potesse sentirlo. Black si tirò a sedere e invitò Moony a fare la stessa cosa. << Sì, sono due mesi che ti comporti in modo strano. >> disse serio il moro. Il lupetto lo guardò negli occhi e prese un altro grande respiro. << Io... Io non ti parlo più come prima perchè...>> si fermò a prender fiato. << Perchè...? >> lo incitò il compagno.
<< Perchè potrei dire qualcosa di stupido. >> lo disse velocemente ed ad occhi chiusi. Tanto per cambiare, arrossì fino alla punta dei capelli.
Non sentendo alcun suono in risposta, si permise di socchiudere l'occhio destro e notò che Sirius lo fissava. Sì, ma nel modo in cui, di solito, si squadrano i pazzi. Aprì entrambi gli occhi ambrati e fissò il pavimento che quella sera - doveva ammetterlo - era davvero attraente. Dopo qualche secondo di contemplazione delle finiture delle piastrelle, udì una risata che somigliava terribilmente ad un latrato. Alzò lo sguardo e vide Sirius ridere, coprendosi la bocca con una mano per non fare troppo baccano. Il biondo si accigliò e gli diede una gomitata lieve di ammonimento. << Tu? Remus John Lupin? Tu, lo studente migliore di tutti i corsi? Il Prefetto Perfetto Lupin? >> ed uno scroscio di altre risa.
Sirius si guadagnò uno scappellotto dietro la nuca. Tornò a guardare Remus, con gli occhi grigi ancora ridenti. << E, sentiamo, cosa potresti mai dirmi? >> lo sfidò beffardo, Padfoot.
Moony accettò la sfida e parlò. << Potrei dire qualcosa di stupido come... ti amo. >> Raggelarono entrambi.
Sirius era praticamente paralizzato dalla sorpresa e nella sua testa c'erano così tanti pensieri, tutti così confusi da sembrare una mandria imbizzarrita di Gorgosprizzi. Remus, il suo Remus, gli stava dicendo che lo amava. Pensò che dovesse star sognando!
Moony, invece, girò la testa e puntò lo sguardo sulla tenda rossa di velluto del baldacchino. Quella sera l'arredamento era veramente sexy!
<< Davvero? >> si sentì chiedere flebilmente. << Davvero. >> confermò, senza guadare Sirius. << Ed anche da un bel pò. >>
Remus non poteva vederlo, ma sul volto di Sirius c'era un enorme sorriso felice.
<< Bhè, sì, sarebbe abbastanza stupido, perchè sembreremmo due ragazzine tredicenni in piena crisi ormonale. >> affermò sicuro. Moony allora si girò e vide il volto di Padfoot, illuminato dal sorriso più bello che avesse mai visto. Non ebbe nemmeno il tempo di sorridere a sua volta che sentì la mano di Sirius dietro la nuca e le labbra premute sulle sue. Fu un bacio dolce, tenero. Solo due paia di labbra che stavano iniziando a conoscersi. Moony portò le dita fra i capelli neri di Sirius e quest'ultimo accarezzò le sue guance. Contrariamente a qualunque aspettativa di Padfoot, fu Moony a prendere l'iniziativa per un bacio più approfondito. La sua lingua fu timida quando chiese il permesso alla bocca di Sirius e quest'ultimo non esitò a schiudere le labbra in un tacito invito che Remus accettò. Anche le loro lingue erano sconosciute ma, tra un passo e l'altro di quella danza solo a loro nota, iniziarono a fare conoscenza. I loro cuori minacciavano di risalire su per la gola, tanto battevano forte.
Nessuno dei due seppe quanto effettivamente durò quel bacio, ma ad entrambi sembrò troppo breve. Dovettero staccarsi per il bisogno impellente d'aria. I polmoni bruciavano. Si sorrisero entrambi, fronte a fronte, col fiato corto. << Ti amo, Moony. >> sussurrò Sirius. << Ma non avevi detto che saremmo sembrati sue ragazzine tredicenni con gli ormoni in subbuglio? >> lo sbeffeggiò affettuosamente Remus. << Parla per te! Io non potrei mai sembrarlo! Ma, insomma, mi hai visto?! >> gli tenne il gioco Sirius e ponsandogli un altro bacio a fior di labbra.


<< Io devo smetterla di mangiare i peperoni di Madama O'Keef prima di andare a dormire. Diamine, lo so che mi danno incubi ed allucinazioni! >> Fu uno stranito ed alquanto confuso James Potter a pronunciare queste parole. Aveva già inforcato gli occhiali e fissava i suoi due amici con un'espressione di pura confusione sul volto. << Già! Avanti, Ramoso, dormi! Questo è solo un sogno! Solo un sogno! Uuuuh! >> disse Sirius, alzandosi e iniziando a gesticolare come un fantasma di quarta categoria, con tanto di versi e vocali trascinate. Se Sir Nicholas lo avesse visto, se ne sarebbe sentito offeso, di sicuro.
<< Ma certo che è un sogno! >> convenne sicurò James. << Sirius è un cretino di prim'ordine, ma nemmeno lui arriva a questi livelli! Tzè! >> detto questo, posò gli occhiali sul comodino e tornò al suo sonno, invocando il nome di Lily Evans.
Padfoot si voltò verso Remus che aveva preso il cuscino e se lo era buttato in faccia, soffocando in esso le risa che le parole di James gli avevano provocato.
Invece, Sirius mostrava una smorfia scandalizzata che fece ridere ancor di più Moony. << No, dico, hai sentito cosa ha detto?! >> La sua espressione era impagabile!
Remus si alzò ed abbracciò il ragazzo da dietro, posandogli un bacetto sul collo. << Smetti di blaterare che è tardi! Andiamo a dormire. >> Propose sorridendo. Sirius annuì e si avvicinarono al suo letto. Remus si avviò verso il suo giaciglio, ma Padfoot gli tenne il polso. << No, tu resti con me! >> Lo spinse sul letto e posò le coperte su entrambi. << Non ho intenzione di muovermi, Paddy. >> disse Moony, abbracciandolo stretto e posando la testa sul suo petto. << Ottima scelta, Rem. >> Si baciarono un'altra volta e finalmente si addormentarono, insieme.
Il mattino dopo, Prongs e Wormtail li trovarono così: abbracciati insieme nel letto di Padfoot.

<< Giuro che non mangierò mai più i peperoni cucinati da Madama O'Keef, Peter! Capisci che ho ancora le allucinazioni da ieri sera?! Ma cosa ci mette lì dentro?! >>
<< Credo che i peperoni facciano male anche a me, James. >>

















Matt's Place.
Tutti i personaggi appartengono con mio sommo dispiacere a zia Row. (Perchè se fossero stati miei, Sirius e Remus sarebbero stati esplicitamente CANON. Perlomeno, zia Row li shippa :3 Che amore di donna <3 )
Fatta eccezone per Madama O'Keef, santa donna xD
*Si innietta una dose d'insulina*
Fluffosità estrema! °O° Non ho idea di come sia uscita fuori, ma la prima Wolfstar ci voleva! ù__ù

Questa cosetta è dedicata alla
mia piccola Moony. Pastrugnina mia <3
Infatti, il fatto che Remus legga "Alice nel Paese delle Meraviglie" è opera sua.
Il titolo e
la dichiarazione di Remus sono una citazione della canzone
Something Stupid di Robbie Williams e Nicole Kidman.

Spero vivamente vi piaccia e che recensirete in tanti ^^


[*God save the Queen*]

Matt

 

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mattotoro