Questa storia è nata leggendo un'altra Drarry che mi ha ispirata tantissimo ò.ò E' di due capitoli, l'ltro vedrò di pubblicarlo domani. Spero solo che vi piaccia e che non vi deluda :)


Capitolo 1

A Malfoy Manor un ragazzo biondo dalla pelle delicata e dagli occhi grigi era chino su degli scatoloni. La Guerra lo aveva cambiato e gli aveva portato via molte cose: prima di tutte suo padre.
Tuttavia non incolpava il suo ragazzo per questa grave perdita. Una cosa che aveva imparato era che non bisognava mai giudicare dall'apparenza, come invece aveva fatto sempre sin da quando era piccolo.
Ma forse questa considerazione si sè era sbagliata. Lui semplicemente aveva cambiato modo di pensare. Se prima era un ragazzino viziato, presuntuoso che si credeva migliore degli altri e per questo li disprezzava, ora era solo un ragazzo viziato che apprezzava le buone qualità altrui. Si credeva ancora migliore? Dei Weasley certamente, ma non di Harry Potter.

Harry Potter, il Salvatore del Mondo Magico. Harry Potter, il suo ragazzo. Harry Potter che lo amava con tutto se stesso. Harry Potter, il ragazzo acclamato da tutti, ma era solamente suo. Gli apparteneva come lui appartenva a lui.

Aprì uno degli scatoloni pieno di cianfrusaglie parecchio impolverate. Iniziò a prendere oggetti ed a smistarli per terra: da una parte quelli da conservare, dall'altra quelli da buttare.
Era un lavoro che andava fatto e non se la sentiva di farlo fare a sua madre.

Narcissa Malfoy, come tutti, dopo la Guerra era cambiata. Per lo più si era chiusa in se stessa, ma sembrava stare meglio da quando Harry si era trasferito da loro. Vedere suo figlio felice era come una medicina, anzi, molto meglio di una medicina.

Era più allegra, ma entrambi i ragazzi sapevano che non si sentiva affatto meglio.

Draco prese una vecchia foto: Due uomini si baciavano e si sorridevano felici. Poi si girarono verso la macchina fotografica e salutavano il fotografo, tenendosi per mano. Passò una mano sopra la foto per togliere la polvere e quello che vide lo lasciò scioccato.

Non potevano essere loro...

Una porta si aprì. Alcuni passi ed una voce fecero destare il biondo dai suoi pensieri. Istintivamente nascose la fotografia magica.

"ah eccoti" mormorò una voce, mentre delle braccia gli circondavano la vita da dietro.
Si lasciò cullare da quelle emozioni. Chiuse gli occhi e voltò il viso verso il ragazzo che amava.

"mi cercavi?" sussurrò con voce roca. Doveva essere rimasto lì per tutto il pomeriggio.

Harry annuì. "Come stai?" Hai bisogno di aiuto? Narcissa mi ha praticamente sbattuto fuori dalla cucina. Sostiene ancora che non debba aiutare gli elfi domestici" mormorò quasi sottovoce, scuotendo la testa divertito.

Il biondo sorrise. Ad Harry piaceva darsi da fare ed essere d'aiuto. Ormai aveva rinunciato a dissuaderlo dall'aiutare gli elfi domestici, ma sua madre era più testarda di lui.

Si girò fra le sue braccia e lo baciò con dolcezza. "Vieni" mormorò prima di approfondire il bacio.
Lo prese per mano e lo trascinò con sè in camera.


------------------


Avevano appena terminato di fare l'amore. Harry era avvinghiato a lui, immerso nel mondo dei sogni. Draco però non riusciva a prendere sonno. Continuava a pensare alla foto.
La prima volta che la vide aveva scambiato quei volti per altre due persone, ma guardandola meglio si accorse che non erano loro. Si era sbagliato.

Doveva dirlo ad Harry, ma non sapeva come l'avrebbe presa e forse, pensandoci meglio, anche sua madre aveva il diritto di saperlo.

Si addormentò con la decisione di parlarne con il suo ragazzo il giorno seguente.


--------------


".... quindi per te va bene?"

Harry aveva affrontato un lungo discorso sui preparativi del matrimonio di Ron ed Hermione, ma il suo ragazzo sembrava distante, così aveva deciso di farlo cadere in una trappola.

"si amore. Per me va benissimo" rispose il biondo con un sorriso distaccato.

Il Grifondoro gli lanciò un'occhiataccia. Con un sopracciglio alzato chiese: "Quindi per te va bene se mi presento al matrimonio con degli abiti babbani? Scarpe da tennis, jeans, t-shirt?"

"COSA? NON AZZARDARTI NEMMENO  A FARE UNA COSA DEL GENERE! IL MIO RAGAZZO DEVE ESSERE BELLO QUANTO ME! E CON DEI VESTITI DA CERIMONIA DA MAGHI!" urlò il Serpeverde.

"Mi dici che hai?"

"Niente" tentò di sviare il discorso, il biondo.

"Draco!"

"Harry, devo farti vedere una cosa..."

Il Serpeverde si alzò, aprì un cassetto di un mobile. Prese la fotografia.
La porse al suo ragazzo che rimase con la bocca spalancata.

"C- che s- significa?" farfugliò

"Beh, mi sembra ovvio" rispose con sarcasmo la serpe

Il Grifondoro si sedette a terra con lo sguardo ancora fisso sulla foto.

Due ragazzi si stavano baciando.Uno era biondo, terribilmente simile a Draco e l'altro era  moro che sembrava la copia esatta di Harry, tranne per gli occhi, (a differenza di Harry erano color nocciola) e la fronte ( non presentava nessuna cicatrice ).

I loro genitori, i loro padri.

"D- Draco... ma questi.. questi sono davvero loro?" domandò a fatica, balbettando. Harry alzò finalmente lo sguardo per incrociarlo con quello del Serpeverde che annuì.

"C-cosa facciamo ora?"

"Non lo so" rispose il biondo.