Itachi, tu mi vuoi bene?


- Itachi, vieni qua, per favore!
- Arrivo, mamma.
Itachi si alzò controvoglia dalla sedia della sua scrivania e raggiunse la madre nel piccolo salotto.
- Per favore, puoi badare un po’ a Sasuke mentre vado dal medico? – gli chiese appena lo vide entrare. Stava prendendo la borsa ed era sulla soglia della porta.
Itachi spalancò la bocca in uno sbadiglio.
- D’accordo. Per quanto starai via?
- Saranno venti minuti. Il tempo di andare e tornare.
- Va bene. A dopo.
Sua madre uscì chiudendo delicatamente la porta.
Itachi si diresse verso la cameretta del fratello minore, dove Sasuke stava sonnecchiando a letto. Entrò prestando attenzione a non fare troppi rumori, posizionò una sedia di legno vicino al letto e ci si sedette, appoggiando il mento sui palmi delle mani e i gomiti sulle ginocchia.
Sasuke non alzò una palpebra.  Forse aveva sentito entrare il fratello, ma non lo diede a vedere: la febbre lo indeboliva perciò evitava ogni movimento superfluo.
Itachi osservò a lungo il fratello. Aveva i suoi stessi capelli, i suoi stessi occhi, i suoi stessi tratti.
Non sapeva cosa pensare di lui.
Quando era arrivato ne era stato felice, ma dopo pochi giorni di convivenza aveva imparato che i genitori dedicavano più tempo al piccolo che a lui, Itachi. Eppure gli voleva bene e si sentiva in dovere di proteggerlo, da buon fratello maggiore.
Ad un certo punto un labbro di Sasuke si mosse, scoprendo piccoli dentini da latte e interrompendo il flusso di pensieri di Itachi.
- Itachi…
- Dimmi, sono qui accanto a te.
Il piccolo Uchiha aprì gli occhi neri cercando di mettere a fuoco la stanza.
- Perché ho la febbre?
Itachi stette in silenzio per qualche istante. Come poteva spiegare a un piccoletto come si manifesta la febbre?
- Ehm… Evidentemente hai preso del freddo. Forse è stato quando abbiamo giocato insieme sulla neve. Ti ricordi com’era buffo quel pupazzo che abbiamo fatto?
Sasuke sorrise piano, e subito dopo richiuse gli occhi.
Passarono qualche istante in silenzio, Itachi pensieroso.
- Itachi, tu mi vuoi bene?
L’Uchiha maggiore rimase interdetto. Si mise con la schiena dritta e guardò il fratello.
- Io… Certo che ti voglio bene. Tu sei il mio fratellino.
Sasuke cercò di tirarsi su aprendo gli occhi a fatica. Aveva le gote rosse e la fronte sudata.
- Perché, Sasuke?
- Perché tu qualche volta sei cattivo con me.
Itachi spalancò gli occhi, ma rimase in silenzio e lo incitò con un gesto ad andare avanti.
- A volte quando io ti chiedo di giocare con me tu non vieni. Quando fai il cattivo non mi piace.
Itachi abbassò un po’ le spalle, scrutando il soffitto. Stava cercando le parole adatte.
- Vedi, Sasuke… Devi capire che io ho… degli impegni… e non posso sempre giocare con te.
- Ma tu prima hai detto che sono il tuo fratellino!
Itachi abbassò lo sguardo al pavimento.
- Non è detto che… visto che sei il mio fratellino… dobbiamo sempre stare insieme. È giusto che ognuno abbia dei momenti per sé.
Sasuke osservava il volto di Itachi con i suoi grandi occhi.
- Però ti voglio bene lo stesso, lo sai? – Itachi accarezzò con mano leggera la fronte bollente del fratello.
Sasuke chiuse nuovamente gli occhi e si lasciò coccolare da quel tocco delicato.
Dall’altra parte della casa giunse il rumore della porta aperta e, poco dopo, i passi affrettati di due persone.
Itachi lanciò un ultimo sguardo al fratellino, si alzò dalla sedia e uscì dalla stanza, asciugandosi con il dorso della mano un’unica lacrima.


#Spazio Autore
Saaaalve! :D
Che ve ne pare? Insomma, è tipo la prima volta che sono soddisfatta di una cosa che scrivo *____________*
Sono fiera di me x'D 
Basta, mi sto vantando troppo u.u
Spero vi sia piaciuta :'D Lascerete un commentino? :D
A presto <3
_chia