Nickname: Airo-pearl,
su efp Koishan
Sokujo
Titolo storia: Fragole
Fandom: Originale
Rating: Giallo.
Genere: Introspettivo, triste.
Parola scelta: Fragola
Note dell’ autore: Ci tengo a
specificare che non son brava a descrivere scene di abusi su bambini.
La cosa
mi ripugna ma, nello stesso momento in cui ho letto la parola,
è stata la prima
cosa che mi è venuta in mente.
Ho controllato il regolamento di
efp e la mia fiction non infrange alcuna regola.
Spero di non aver urtato o
ferito i sentimenti di qualcuno. Come ho già spiegato, per
mia immensa fortuna,
non ho mai subito alcun genere di molestia per tanto è tutto
frutto della mia
fantasia.
Il
raiting è giallo per pura precauzione. Non è
facile scrivere di queste cose.
I colori dei titoli i
ho scelti
appositamente: il grigio chiaro è al posto del bianco, usato
per ovvio motivo.
Il rosso idem. Per il rosa invece, mi ricordava il colore del gelato
alle
fragole. Mi piaceva come cosa.
Il
rosso del titolo è “rosso fragola”,
trovato su wikipedia.
FRAGOLE
Sapore di fragole
Fragole.
Ne
è passato
di tempo dall’ultima volta che ne ho vista una. La infilo in
bocca e
l’assaggio. Buona, come ricordavo.
Da
bambina ne
mangiavo tante, ogni volta che arrivava lui.
Mi servivano per cancellare il suo schifoso sapore dalla lingua.
Mangiavo tutto
ciò che aveva questo gusto: caramelle, torte, creme,
gelati... purché
rimuovesse per un istante quel sapore, quel ricordo così
sudicio. Quando si
affacciava alla porta della mia cameretta era come si vi stesse per
entrare un
mostro.
<< Assaggia, è buono. Dopo
ti do
il gelato. >> lo
diceva sempre. Eppure non mi è mai piaciuto, sapeva di latte
marcio. Bianco e
sporco, proprio come lui.
Rosso di fragole
Che
bel
colore che ha questo frutto. Forte e vivo. Non dimenticherò mai la prima volta che lo vidi.
Avevo
nove
anni ed ero rannicchiata sotto le coperte aspettando che arrivasse la
belva.
Quella notte si comportò in modo diverso. Non mi piaceva e
lo dissi. Mi diede
un fortissimo schiaffo e persi sangue. Una goccia scarlatta scese lenta
dalle
mie labbra sino al mento.
Rividi
quella
stessa tinta sulle mie lenzuola qualche minuto dopo. Più che
il dolore, ricordo
il colore. Era tanto e secco. Papà mi portò un
peluche a forma di fragola, da
allora ho continuato a stringerlo ogni volta che tornava.
Stranamente
non l’ho mai gettato.
Odore di fragole
Un
profumo
così dolce difficilmente si scorda. Io lo porto addosso da
tutta la vita e non
parlo dello shampoo.
Mamma,
una
sera di cinque anni fa, mi disse che presto sarebbe tutto finito. E
così fu.
Lei
possedeva
una pistola, odorava di polvere e muffa. Quando papà
tornò litigarono e lei la
usò. Non riuscii a fare nulla. Passai la notte,
anziché nascosta, abbracciata
alla confezione di fragole. La loro essenza era lieve ma abbastanza
forte per
cancellare il puzzo di morte di papà.
Mamma
è
finita in carcere ed io da una zia che sorride sempre.
Ne
sono
contenta, perché adesso lavoro nella sua gelateria.
Amo
le
fragole.
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