Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: chaska    31/07/2011    6 recensioni
-Di nuovo questa storia. Ci sono tante ragazze nel mondo! C’è una legge che vi vieta di avere rapporti col resto dell’umanità?!
-…n-no.
Questa volta furono le sue di certezze a crollare miseramente.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Rating capitolo: Giallo
Personaggi: Arthur Kirkland (Inghilterra) – Nuovo personaggio
Osservazioni personali:  Una piccola raccolta di drabble piena di What If..? Ho pensato che nel manga, nell’anime, nelle fan fiction, praticamente in tutto, le nazioni hanno relazioni con altre nazioni, e basta. Certo, questo ha una ragione valida e che condivido, ma ho pensato, cosa succederebbe se una nazione avesse rapporti con una persona normale? Ho preso il povero Arthur, la cavia di tutti i miei esperimenti xD, e l’ho messo davanti a questo punto interrogativo. E questa è la loro storia.

 

 

Sette notti per parlare di te

 

 

{How I met you}

 

Era una serata di quelle che al solo guardarle capivi che non erano come le altre, che nascondevano qualcosa. Il vento soffiava piano e rinfrescava tutti i presenti, il cielo era libero dall’ingombro delle nuvole e le stelle davano il loro meglio.

Ed Arthur era reduce da una seria battaglia contro la birra di un pub qualunque, la quale aveva palesemente perso, e qualcuno lo stava trascinando.

-What… chi sei? Il nuovo fattorino dei folletti?

Lo sconosciuto sorrise forzatamente.

-Normalmente ti avrei preso subito a cazzotti..

-Se..?

-Se non mi avresti già promesso una pinta di birra a sera, ovviamente.

 

 

{I’m alone without you}

 

Un sospiro si fece largo in quella sera. Arthur guardò lontano con le braccia appoggiate al parapetto del ponte, verso quella che doveva essere la fine del Tamigi, ammirando l’acqua torbida e gli sprazzi verdi che l’affiancavano.

-Francis sta con quel duo di idioti, Antonio e Gilbert. Feliciano e Ludwig stanno appiccicati peggio di due cozze, e di Ivan… nemmeno a parlarne. Sono solo, senza amici.

La figura accanto all’inglese sospirò profondamente.

-Ohi, io sono qua.

-Ma cosa c’entri tu Luke..non posso certo commerciare con te.

-Che fortuna. Chissà quale sfigato vorrebbe avere a che fare con te!

-Che divertente.

 

 

{Embarrassing things}

 

Se ne stavano seduti in un tavolo di un anonimo pub, a ridere come idioti. Arthur raccontava ogni sera a Luke quello che succedeva nel ‘circolo delle nazioni’, come lo chiamava lui, e lui se ne stava ad ascoltare cose che parevano dell’altro mondo.

Ridevano delle idiozie di Gilbert, delle sfide senza senso a cui l’obbligava Fancis e dei vaneggiamenti di Feliks. Ridevano di tutto.

In quel momento l’inglese stava parlando di quante gliene aveva combinate Gilbert ad Ivan nel suo periodo di prigionia.

-Però crediamo che… insomma… sai…

-Che cosa?

-Che se lo sia portato a letto.

-CHE COSA?

 

 

{Congratulations, Mr. Luke}

 

Aveva cominciato a fumare, Luke, per smaltire lo stress più che altro. E Arthur non poteva non notare le rughe che si aggiungevano al suo viso.

-Dev’essere bello essere una nazione.

-Perché?

-Quanti anni è che hai? Duemila?

-Più o meno.

-Visto che è bello.

E cominciò a ridere con voce roca.

-Non hai problemi come ce li abbiamo tutti noi. Hai tutto il tempo del mondo a tua disposizione.

Passò del tempo in silenzio, e Luke continuò a fumare.

-Mi sposo l’anno prossimo. E vorrei che fossi il mio testimone.

-L-Luke!

-Sai che figata, avere l’Inghilterra stessa accanto all’altare.

 

 

{ Embarrassing things, part two}

 

-Sono gay? La Russia è gay?! Non ci credo.

Luke sembrava avere preso una batosta, come se tutte le sue certezze fossero crollate miseramente.

-B-beh…tutte le nazioni sono gay.

Luke lo guardò col terrore negli occhi.

-Bisex.

Si corresse immediatamente, eppure Luke non sembrava riprendersi.

-Dai, la maggior parte delle nazioni sono uomini… e poi è tutto un gioco di influenze ed accordi. Non è tanto semplice.

-Di nuovo questa storia. Ci sono tante ragazze nel mondo! C’è una legge che vi vieta di avere rapporti col resto dell’umanità?!

-…n-no.

Questa volta furono le sue di certezze a crollare miseramente.

 

 

{Congratulations, Mr. England}

 

Era ormai notte fonda, e il vento era così gelido che trafiggeva le ossa. Arthur aveva gli occhi rossi dalla stanchezza e le spalle ricurve.

L’inglese portò le mani al viso e respirò forte, nel tentativo di riceve caldo dal suo stesso fiato.

Appena le abbassò una figura lo guardò fisso negli occhi. Era Luke, piegato su se stesso per la fatica per la corsa. Ma i suoi occhi, Dio…

Erano la disperazione stessa.

-Dimmelo Arthur. Dimmi che questa cazzo di guerra ce l’ha un senso.

Arthur rimase in silenzio.

-La mia Alice… È morta Arthur. Una bomba.

È morta.

 

 

{And now… nothing}

 

Era notte, e di questo ne era certo, sarebbe stata l’ultima.

Lo sguardo vagava incerto fra l’erba verde ben curata ed il cielo coperto di nuvole.

Poi all’improvviso Arthur l’abbassò. Fu un gesto involontario, ma lo fece. E la vide.

Era bianca, e scintillava crudelmente sotto la luna.

Arthur strinse convulsamente la rosa nera, ferendosi la mano con le spine.

-Goodbye.

Non poteva nemmeno dirgli arrivederci. Non sapeva nemmeno se l’avrebbe potuto rivedere quando sarebbe morto.

-Goodbye, my friend.

E posò la rosa sul marmo bianco, macchiandolo del suo stesso sangue.

This is the end, my only friend, the end.

 

 

 

Post-it

Come dire, non so voi ma ne vado abbastanza fiera di questa raccolta. Spero che vi piaccia altrettanto XD

Ah, nell’ultima drabble faccio riferimento ad un mito della musica di tutti i tempi, Jim Morrison.

Stay tuned people! chaska~

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: chaska