8. Una stanza quasi rosa
Alla fine, è successo. Bill aveva apertamente paura, Anis fingeva di non averne, ma ce l'aveva eccome. Forse più di Bill. Eppure è successo ugualmente: a casa di Anis, nella sua stanza, tra quelle pareti che sapevano di lui. Si sono assaporati, respirati, divorati, sono finiti come avevano pensato fin dall'inizio. Ma non è stata una cosa volgare, no: è stato pieno di parole sussurrate e di respiri a metà.
Dopo, Anis ha tenuto stretto Bill per ore, anche quando la Mama è rientrata, anche quando Kenneth ha portato fuori i cani. Nessuno ha osato disturbarlo. Non sono usciti dalla stanza neppure per mangiare, si sono goduti tutto il loro tempo, l'hanno rifatto. Bill si sentiva in cima al mondo, la sensazione inebriante di essere amato senza remore. Anis... beh, Anis si sentiva con il cuore scoperto come non succedeva da anni. Ma stava bene, era troppo giovane per rinunciare, e troppo vecchio per aver paura del futuro.
Anche perchè il futuro cominciava proprio in quel momento.
Note dell'autrice: Prima di tutto grazie di aver letto!
Così siamo arrivati all'apice della loro storia. Ma attenti... la vita non è mai sempre in discesa.
Fatemi sapere cosa ne pensate!