-Tu, non puoi amare uno come me- Affermò Remus mentre guardava negli occhi la donna da lui amata, l’unica donna che lo amava per quello che era, che andava oltre al suo essere un Lupo Mannaro, che non le importava niente di questa sua “maledizione”, come la chiamava lui.
-Dora, io ti amo, ma sposarmi vorrebbe dire diventare la feccia del mondo magico, saresti scansati da tutti- Remus era drammatico ma la verità era proprio questa, lui amava chi gli stava intorno e non voleva che chi amava venisse considerato come lui. –Io ti amo- disse e lo baciò.
 

...per sempre

Una luce verde di fronte ai miei occhi, lei, la donna che amo è a terra, non si muove, perché non si muove? Maledetto, te la farò pagare. –Stupeficium- Ma è tutto inutile, riesce a schivarlo, riprovo, ma lo evita di nuovo, non voglio ucciderlo, non è da me, anche se vorrei ma qualcosa mi ferma –Avada Kedavra- e un fascio di luce verde mi colpisce in pieno petto, mi sento cadere, c’è lei di fianco a me, le prendo la mano, la stringo forte al mio petto, non sento più niente, di fronte a me solo il viso di Dora  e Ted.