The show must go on

*Circus monster*

Non capisco

Chi sono io?

Che cosa sono io?

Come ci sono finita qui dentro?

In questo circo…

Lo show va avanti ormai da anni, questo strano circo, un po’ deviato un po’ divertente, è l’unica cosa che ho, è l’unica che abbiamo.

Siamo solo inutili fenomeni da baraccone ma è questo che ci rende così unici e speciali e uniti.

Sono un essere che non dovrebbe esistere, nessuno di noi dovrebbe, noi povere creature derise dal mondo e dal destino soffriamo davanti ad un pubblico che ci acclama per la nostra vergogna ma tu sei sempre con me e questo mi è sempre bastato per andare avanti e continuare ad andare in scena nonostante la costante voglia di smettere di esistere.

…

È ora di andare in scena.

Sono davanti al piccolo specchio che mi hai dato una sera quando dei bambini cattivi mi avevano presa in giro per il mio aspetto ripugnante.

Sei stato così dolce con me, mi hai sempre consolata quando ero triste.

Non ce la farei senza di te

…

Sono dietro le quinte aspettando che il padrone ci dica di entrare in scena, però non ti vedo.

Dove sei? Tocca a noi.

Il padrone mi viene incontro…

Non capisco… dice che tu non ci sei…che te ne sei andato, ma non è possibile tu non mi lasceresti mai.

Fisso shoccata il padrone mentre lui come se niente fosse, come se non fosse grave che tu non ci sia mi dice -The show must go on, Luka-

Non ho capito ciò che ha detto, ma mi ha spinta sulla scena illuminata dal riflettore che sta sulle travi che reggono il tendone.

Accecata dal riflettore non riesco subito a mettere a fuoco il pubblico che mi assorda con le grida e gli applausi.

Dove sei?

Dove sei?

Resto ferma sotto il riflettore non sapendo cosa fare, come posso mandare avanti da sola il nostro numero?

Muovo qualche passo incerta verso il centro del palco,quando vedo un ombra blu avvicinarsi verso di me, lentamente.

Si avvicina minacciosa e maleodorante di carne marcia e putrida, conosco questo odore,l’odore della morte e dell’orrore.

Il nostro numero cantato non è lo stesso se lo faccio con Kaito, a cosa pensava il padrone quando l’ha mandato in scena?

Kaito non canta, lui in scena non fa che mangiare animali vivi e resti di esseri umani morti.

Kaito non canta…

A cosa pensava il padrone?

È troppo vicino.

Kaito è troppo vicino a me.

Adesso ho paura.

Cado per terra, non mi sembra di essere inciampata eppure sono a terra adesso.

Kaito mi striscia addosso, perché?

Questo è il nostro numero! Lui non c’entra niente!

Sento delle fitte insopportabili alle braccia e un caldo liquido bagnarmi braccia e vestito.

Questo era il nostro numero non il suo!

Dove sei?! Forse possiamo ancora salvare il nostro numero.

Gli applausi e le grida comincio a sentirle ovattate mentre Kaito si avventa sul mio corpo.

Questo è il mio ultimo numero.

È completamente diverso da ciò che ho sempre fatto con te.

Ma sono rimasta sulla scena fino all’ultimo.

The show must go on.

Ed ecco che ho fatto la mia prima fanfiction sui vocaloid spero vi piaccia ^ ^