=*LOVE AT FIRST…FLIGHT*=

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Accidenti, siamo sotto di cento punti, se continua così rischiamo di perdere…

Cioè, a dire il vero non è che ci capisca molto di Quidditch, mi limito ad ascoltare i commenti e ad esultare insieme agli altri Grifondoro quando uno dei giocatori con le divise rosse segna…Tutto qua!

Ma almeno so distinguere, tra le due, quale sia la porta che devo sostenere…A destra c’è il portiere di Serpeverde, vestito di verde e argento, con quella sua stupida e inconfondibile faccia da pesce lesso e il naso a porcello, mentre a sinistra…

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“…Perché Weasley è il nostro re!” grido in uno sprezzo di allegria portandomi le mani a cono davanti alla bocca.

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Oh, cavolo…come diavolo ha fatto a sentirmi?! Girati, stupido! GIRATI!!

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Troppo tardi…

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La Pluffa sfreccia velocemente davanti ai suoi occhi impegnati a rivolgermi uno sguardo di ringraziamento e, tra i ruggiti furiosi della folla, attraversa indisturbata l’anello centrale.

Bene, sotto di centodieci punti.

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“Porca vacca, scusami, Ron!!” mormoro sottovoce rossa come un pomodoro. Fortunatamente non sembra se la sia presa più di tanto, anzi, sembra sia piuttosto soddisfatto, con quel suo sorrisetto misterioso…

Mah…in fondo Ron è sempre stato strano…

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Manca poco al fischio finale, se non facciamo qualcosa perderemo la partita contro i Serpeverde e, ovviamente, non possiamo permettercelo, se non vogliamo rischiare di vedere volare via la nostra fama di imbattibili come una folata di vento…

E all’improvviso, dal nulla, emerge Harry, trionfante, che stringe tra le mani il tanto bramato Boccino d’Oro.

Scatto in piedi e inizio a zompettare sul posto insieme agli altri tifosi gioiosi; sembro una pazza, ma anche gli allievi più diligenti adorano fare gli scemi…

Duecentotrenta a centonovanta! Abbiamo vinto…

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Mi accodo con gli altri spettatori e scendo in campo ad acclamare la mia squadra, prima di vederla sparire negli spogliatoi…nei quali, ovviamente, nessun altro è ammesso, neanche le migliori amiche dei giocatori.

Sbuffo indispettita, incrociando le braccia. Non faccio mai in tempo a congratularmi con Ron e Harry subito dopo il fischio finale…ogni santissima volta vengono sollevati di peso da qualche tifoso particolarmente robusto e vengono portati in trionfo al di là della porta rossa e oro.

Piano piano la folla si disperde; c’è chi canta cori volgari e chi si diverte a prendere pesantemente in giro i Serpeverde sconfitti, ma io, come sempre, aspetto l’arrivo di Ron e Harry qui seduta sugli spalti. Prima fila a sinistra, posto riservato.

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Quando sono ormai convinta di essere sola, sfilo dallo zaino il mio inseparabile librone “Storia di Hogwarts” e riprendo la pagina in cui mi ero interrotta. Pagina 728, capitolo 50, esattamente a metà…Chissà perché gli altri lo definiscono sempre “una gran palla”…

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“’Mione!”

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Senza preavviso mi sento chiamare e sobbalzo vistosamente, lasciando cadere a terra il mio grosso volume; il rumore dell’impatto riecheggia pericolosamente per l’intero stadio e mi affretto a raccoglierlo.

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“Ron?!”

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No, sono sicura di non sbagliarmi…quello che mi sta venendo incontro è proprio Ron in carne, ossa, e chioma rossiccia! Con una mano trasporta la sua Tornado, mentre nell’altra stringe gelosamente la Firebolt di Harry.

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“Ma che ci fai qui? Non dovresti essere in camerino a cambiarti?” esclamo sbarrando gli occhi, sorpresa.

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Lui alza innocentemente le spalle. “Il portiere è quello che suda di meno…”

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‘Questo non mi sembra un buon motivo per non lavarsi e rischiare di tramortire qualcuno’, vorrei dire, ma per stavolta preferisco trattenermi e mi mordo la lingua.

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“Piaciuta la partita?” mi chiede venendo a sedersi accanto a me. Mi sento avvampare e mi sposto leggermente nella direzione opposta, evitando il contatto tra le nostre gambe.

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“Certo! Siete stati bravissimi!” rispondo impacciata. Ma perché da qualche giorno la sua vicinanza mi provoca questo strano effetto?!

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“Sì, me ne sono accorto! Ad un certo punto hai urlato così forte che credo ti abbia sentito tutto il pubblico!”

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Qualcuno ha una pala? Vorrei sotterrarmi…

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“Bè…ero contenta…” balbetto un po' mortificata. Ma allora si è accorto davvero del mio ululato da tifosa scalmanata! Oddio, che vergogna…

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“Scusa se ti ho distratto, ti ho fatto scappare la Pluffa per la terza volta…” mormoro guardandomi le mani intrecciate in grembo. Non avevo mai notato quella piccola macchietta bianca sull’unghia…

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“…Tanto sapevo già che Harry avrebbe preso il Boccino prima della fine della partita, va sempre a finire così!” risponde lui dandomi una pacca sulla spalla e spingendomi in avanti.

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“Anche se alla fine succede sempre così, non dovresti mai abbassare la guardia, chiunque potrebbe approfittare di un tuo momento di distrazione…Non ti è bastata la prova di poco fa?”

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“Mi scusi…ha indubbiamente ragione, professoressa Granger!” esclama lui scoppiando in una sonora risata argentina che mi fa passare un brivido lungo la schiena.

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Mi sistemo i capelli e riprendo a leggere “Storia di Hogwarts” fingendo di esserne estremamente attratta, evitando di incrociare lo sguardo di Ron o di dire qualche altra frase inappropriata.

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“Ehi…Senti qua, Ron! Sapevi che il marmo dei pavimenti della Sala Grande proviene direttamente da…”

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“Hermione? Ma tu non riesci proprio a vivere senza un libro di cinquemila pagine dentro lo zaino?” mi interrompe lui all’improvviso, sfilandomelo di mano e chiudendolo con un colpo secco.

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“Ehi! Ma che fai?! Ridammelo subito!!” protesto io sporgendomi sopra di lui, che alza il braccio e aumenta la distanza tra le mie mani e l’oggetto tanto bramato.

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“Restituiscimelo immediatamente, altrimenti…” comincio io, ma poi mi sento mancare il fiato, come se mi fosse stato improvvisamente mozzato. Spiazzata, abbasso la testa.

Il mio petto e il mio addome sono schiacciati sopra le sue cosce…

Ok, credo di essere pericolosamente vicino al punto di ebollizione.

Mi stacco immediatamente e torno alla mia postazione, rinunciando al libro.

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“Bè? Che hai?” chiede Ron guardandomi sospettoso.

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“Niente…Se ti va tanto di leggerlo, accomodati pure…Almeno imparerai qualcosa, invece di traccheggiare come tuo solito” gli rispondo mostrando apertamente tutta la mia faccia tosta che riesco ad accumulare in quel piccolo sprezzo di tempo.

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Per qualche momento restiamo in silenzio; mi restituisce il libro e torno a ricercare la pagina interessata.

Questo silenzio sta diventando insopportabile…! Dannazione!

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“…’Mione?”

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Il richiamo inaspettato di Ron mi fa trasalire per la seconda volta.

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“Che vuoi?”

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“…Ti va di fare un giro?”

Dopo qualche attimo di turbamento, socchiudo il libro e alzo lo sguardo verso di lui, squadrandolo confusa da capo a piedi.

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“Un giro?”

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“Sì, un giro!”

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“Hm, va bene…Dove andiamo? Da Hagrid?”

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“Ma che hai capito?! Io volevo dire un giro in sella alle scope!”

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Credo di non aver capito bene…Io?! Un giro in sella ad una scopa?! Quando non so nemmeno da quale parte del manico devo aggrapparmi?!

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“…Ma tu sei pazzo!! Non ne sono assolutamente capace!!”

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“Ma dai!! Abbiamo le scope, abbiamo il campo tutto per noi…Cosa vuoi di più?” mi dice lui con aria innocente e terribilmente ingenua.

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“Forse non hai capito…Io-non-so-volare!!” ripeto, cominciando a spazientirmi. Rischierei di ritrovarmi in un letto di infermeria solo dopo due minuti di tempo!

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“Ma ti insegno io, che problema c’è?”

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“Non se ne parla. Chiuso il discorso.”

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“Ti preeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeego!!!”

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Ecco, ha sfoderato i suoi migliori occhioni dolci e supplichevoli da piccolo cucciolo indifeso, la stessa tattica che usa quando vorrebbe ricopiare i miei compiti…

E io, mannaggia a me, ci casco ogni santissima volta.

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“Uff…Solo un giro, non di più!” Acconsento con un piccolo sbuffo annoiato e mi alzo lentamente in piedi.

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“Quando voglio so come essere convincente…” Ron afferra le due scope con un guizzo e mi passa la sua Tornado.

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“…La Firebolt è troppo elaborata per una come te! Se ci salissi sopra ti troveresti piantata nelle mura della Torre Nord!” spiega lui inforcandola con un piccolo balzo.

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“Ah, grazie per la fiducia!” sbotto con una risatina divertita.

Fisso la mia scopa con sguardo vacuo.

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“Ehm…Da che parte mi conviene salire?”

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Spiazzato e seccato dalla mia domanda, Ron plana a terra e mi si avvicina a grandi passi.

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“Accidenti, Hermione, ti ci vuole davvero un corso accelerato! Allora, guarda…Solleva la gamba –quella che preferisci, e passala dall’altra parte del manico…”

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Per aiutarmi, mi poggia dolcemente le mani sui fianchi, con l’unico risultato che io, in preda a un attacco di imbarazzo misto a panico, cado rovinosamente a terra con una sederata decisamente di poca eleganza.

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“Ehm, scusa, sono...sono scivolata…” balbetto diventando ancora più rossa. Incredibile quante gradualità di calore può raggiungere un corpo.

Se esistesse un premio Nobel per l’ansia da innamoramento io ne vincerei tre in un colpo solo…

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“Per una volta sei tu quella che ha bisogno di lezioni, Herm…Mi riempi di orgoglio…” sospira lui tendendomi una mano. Dopo qualche attimo di titubanza l’afferro e mi tiro su, impacciata.

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“Dai, riprova…Se vuoi ti passo una crema antisdrucciolo sul manico…” dice Ron sarcastico. Prepara la scopa in posizione orizzontale e ci passa una mano sopra, come una carezza. Beata lei…

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Seguendo attentamente le sue istruzioni riesco finalmente a inforcarla, cercando di scansare la divisa verso uno dei due lati.

Accidentaccio, ma i ragazzi non rischiano di diventare sterili stando seduti su questo stupido coso?!

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“Ok, ora stacca i piedi e dirigi il manico leggermente verso l’alto…” mi dice Ron levandosi in aria e galleggiando a mezza altezza davanti a me.

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“…”

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“Che ho detto?”

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“…MA SEI COMPLETAMENTE PAZZO?!” Rinsaldo la stretta delle mani sulla parte superiore del manico e divarico le dita del piedi, come se fossi incollata.

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“Guarda che se resti ancorata a terra non ti riesce!” esclama lui sarcastico.

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“Infatti io non volevo fare niente! Sei tu che hai insistito!!” lo rimprovero scoccandogli un’occhiata fiammeggiante. Quando si fissa su di una cosa diventa quasi insopportabile.

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“Ti preeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeego!!!”

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Oh, no! Non di nuovo! Lo sa benissimo che quello è il mio punto debole!!

Porca l’oca!!!

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“…Ti vanno bene dieci centimetri?”

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“A me basta solo che tu ti alzi in volo!”

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Raccogliendo tutti i frammenti di coraggio che mi sono rimasti, ritiro una gamba…e poi anche l’altra…

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Mi sento…è incredibile, galleggio nell’aria…il venticello fresco mi soffia tra i capelli e…

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“OH DIO, RON!! STO…STO VOLANDO!!!”

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Lo guardo svolazzare sopra la mia testa e incrocio i suoi occhi: sono gioiosi, brillano di fierezza.

E voglio…voglio raggiungerlo! Sì, voglio volare al suo fianco!!

Inclino il manico verso l’alto e sfreccio su, su, su…

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“…Troppo su! Hermione, fermati!” urla Ron vedendomi schizzare pericolosamente in alto, dopo averlo superato ad impressionante velocità.

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“Rallenta, Hermione, RALLENTA!!!”

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Rallentare?! E chi mi ha mai insegnato a rallentare?!

Oh mio Dio, non riesco a fermarmi! Dov’è l’interruttore, una leva…Come cavolo si ferma questo coso?!

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“RON!! AIUTOOOOOOOO!!!” urlo a squarciagola ingoiando enormi boccate d’aria. Non sono sicura neanche che mi abbia sentito, forse il fischio del vento insordisce anche lui…

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Sento i miei piedi penzolare nel vuoto, il mio corpo schiacciato contro il manico, le braccia non hanno più un punto di riferimento a cui aggrapparsi…

La scopa ormai è in posizione perpendicolare al terreno, credo di non poter reggere ancora per molto…

Lentamente, molto lentamente, le mie dita abbandonano la debole presa inferta al manico di legno liscio –troppo liscio- , il mio stomaco fa una capriola all’indietro, mentre precipito rovinosamente nel vuoto divincolando braccia e gambe, senza avere la benchè minima idea di che cosa possa fare…

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E all’improvviso sento arrestare la caduta molto bruscamente, la mia testa ciondola da un lato e avverto un dolore alla vita, stretta come in una morsa.

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“Presa!”

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“Ma che…? Oh!”

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Il candido sorriso di Ron fa capolino dietro la mia chioma svolazzante e rinsalda la presa sui miei fianchi, mentre ordina alla Firebolt di planare dolcemente a terra.

Solo in quel momento mi accorgo di quanto siamo finiti in alto…Saranno almeno cinquanta metri!

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“Non male come prima lezione, allieva Granger…” mi sussurra all’orecchio dolcemente. E subito dopo, senza preavviso, mi bacia.

Mi bacia!

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Non so se siamo ancora in volo, non riesco a distinguere le mille sensazioni che mi pervadono…

La mia mente, senza dubbio, sta galleggiando beatamente dentro di me, godendosi l’attimo.

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Quando –purtroppo… – arriva l’ora di separarci, entrambi cadiamo pesantemente a terra e solleviamo una nuvoletta di polvere nella zona sabbiosa del campo.

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Restiamo a guardarci per qualche secondo, sprizzanti i gioia, poi il suo viso viene illuminato da un piccolo sorriso furbetto.

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“Un altro giro?”

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“E me lo chiedi?”

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· = F I N E = *

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Ehm…piaciuta?^^

Spero di sì! È già qualche giorno che mi frulla per la mente questa ideuzza per la mia prima one-shottina Ron/Hermione, spero di aver tirato fuori qualcosa di decente! (Ehm…è anche vero che l’ho scritta in dieci minuti!^^)

Comunque mi raccomando, recensite!!

Vi preeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeego!!! Ç___Ç (Occhioni supplichevoli e lacrimanti…Come Ronnino!!!^^)

…In ogni caso grazie per aver letto!!^^

1 Kissolino grande grande!!

Alessandra