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Autore: sheaven    02/08/2011    0 recensioni
"L'alba di un nuovo giorno era spuntata..l'ennesimo giorno, corri svelta a vestirti, fai colazione nel primo squallido bar della città di passaggio, poi compra un bel giornale per aggiornarti sull'esistenza di qualche nuovo caso per poi prendere l'auto e correre diritta verso la città dove era accaduto qualcosa di strano, di sovrannaturale, cose che la gente comune non poteva capire, né accettare.
C'erano giorni in cui questa vita mi pesava particolarmente, più di una lastra di marmo sul petto, il viaggiare da sola, cacciare, con la squallida sicurezza che se un giorno fossi morta durante una di queste nessuno l'avrebbe saputo...infondo i miei, erano solamente affari di famiglia, ero cresciuta
in questo modo, mio padre era un cacciatore, dico era proprio perché è morto durante una caccia,
mia madre invece era morta poche ore dopo la mia nascita, ed io Meredith, le uniche persone che conoscevo davvero erano vecchi cacciatori amici di mio padre"
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione, Contesto generale/vago
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La mattina dopo Il giorno dopo arrivò così velocemente, mi svegliai e Sam non c’era accanto a me, andai in bagno, magari stava facendo una doccia e nemmeno c’era, lo chiamai, Sam..Sammy non rispondeva, forse era uscito a prendere la colazione, andai a fare una doccia e mi vestii con qualcosa di carino, ero felice, finalmente felice dopo tutti questi mesi ed avevo capito la causa della mia felicità, Sam, amavo Sam ed ora che finalmente l’avevo capito e glie l’avevo detto ero la persona più felice dell’universo, ma dovevo fare una cosa, una cosa che non centrava nulla con Sam, ovvero centrava, ma non potevo farlo con Sam, Dean.. dire a Dean tutto ciò che era successo. Presi il cellulare e lo chiamai, lui mi rispose, ehi piccola come stai?, ieri non ti sei proprio fatta sentire, è successo qualcosa? mi chiese subito, non potevo dirgli tutto per telefono, non sarebbe stato giusto, scusami, sono a Chicago, non è che sei di strada e potresti venire?, dovrei dirti qualcosa di importante e non posso dirtelo per telefono gli risposi, lui si allarmò subito, come mai sei da Sam?, gli è successo qualcosa?, non dirmi che il demone a cui davamo la caccia l’ha preso prima che noi potessimo prenderlo? disse spaventato, l’ascoltai, non sapevo nulla di questa storia né tanto meno che lui e Sam si tenessero in contatto, no Dean, Sam credo che stia bene, io volevo solo parlarti di altro, possiamo incontrarci al bar dietro al motel dove alloggia Sam? gli chiesi, ok..ora mi stai facendo preoccupare, ci vediamo tra poco mi rispose staccando, sospirai, perché questi segreti? Chi era questo famoso demone a cui davano la caccia Sam e Dean? Era per questo che entrambi ora erano divisi da me?, chiamai Sam e ancora rispondeva la segreteria telefonica, sbuffai, mi recai al bar dove io e Dean avevamo appuntamento e dopo qualche minuto lui arrivò, lo vidi sorridente, raggiante, bello più che mai, sospirai, dovevo trovare il coraggio per dirglielo, lui si avvicinò e si sedette al mio tavolo, mi accarezzò dolcemente la pancia ormai cresciuta e si avvicinò per baciarmi, lo fermai poggiando un dito sulle sue labbra dolcemente, quasi come se le stessi accarezzando, lui mi guardò con uno sguardo cupo e spaventato, come se già avesse capito tutto, abbassai lo sguardo per qualche istante prendendo fiato poi rialzai lo sguardo e lo guardai, Dean, è vero, io sono qui per Sam…sai, ho avuto il risultato del test di paternità e il padre del bambino è Sam, quando l’ho saputo ho pensato che la cosa più giusta da fare era appunto quella di avvertirlo, durante il viaggio ho pensato tanto e quando ho visto Sam ho finalmente capito che l’uomo con cui voglio passare il resto della mia vita è Sam, tu sei stato un ragazzo fantastico, il fidanzato migliore che potessi trovare, soprattutto in questo periodo e ti ringrazio tanto per avermi mostrato come sei davvero, per averti messo a nudo e avermi mostrato tutto di te, anche la tua fragilità, quella che fatichi tanto a far vedere alle altre persone, gli dissi tutto d’un fiato, lo guardai in viso, sapevo che stava male, ma sapevo anche che nonostante tutto Dean sospettava una cosa del genere, aveva sempre avuto paura di ciò, di me e di Sam, lui mi guardò, mi sorrise in un modo così innaturale dicendomi, sapevo che un giorno di questo sarebbe capitato, il bambino non centra nulla, tu hai sempre e solo voluto Sam, solo che provavi qualcosa anche per me e non volevi farmi del male, ma infondo ti ringrazio di essermi stata accanto in questo periodo, e ti ringrazio per la tua sincerità, sei stata molto importante per me, ora so che devo dimenticarti, questa volta per sempre, non potrò più fingere che in realtà tu sia mia e che Sam non esista, che il tuo sentimento per lui non esisti, per una volta dobbiamo avere entrambi il coraggio di dirci che tra noi è tutto finito ed è giusto così, spero solo che voi siate felici, siete le persone più importanti della mia vita ora, a quelle parole gli occhi mi divennero lucidi, erano in questi momenti che vedevo l’incredibile uomo che si nascondeva dietro quella giacca di pelle e quel sorrisetto da furfante, grazie Dean, sappi solo che per qualsiasi cosa io ci sarò, sei la mia famiglia e ci sarò sempre per te gli risposi alzandomi dalla sedia, ora scusami, ma devo andare da Sam dissi uscendo dal locale, sapevo che qualcosa non quadrava, che nell’aria c’era qualcos’altro che stava per spezzarsi oltre all’amore di Dean per me, che entrambi mi nascondevano qualcosa, ma cosa?
  
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