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Autore: franceskinayaoina    02/08/2011    2 recensioni
I personaggi non mi appartengono. Sono di J.K.Rowling.
Pairing: RemusxSirius
Avvertenze: Slash, Yaoi, Romantico, Malinconico.
Raiting: Verde
Personaggi: Malandrini. Lily Potter.
Trama: Un tenero sentimento legava i due ragazzi, nonostante gli stessi non se ne rendessero conto. In realtà l'unico che era veramente certo dei propri sentimenti era Remus, lui sapeva perfettamente quel che provava anche se lo nascondeva. Sirius provava un moto di protezione e gelosia nei confronti di Remus. Per i meno intuitivi e per i meno interessati, tutto ciò si traduceva in una sorta di amicizia intima e fraterna.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Lily Evans | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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I personaggi non mi appartengono. Sono di J.K.Rowling.

Pairing: RemusxSirius

Avvertenze: Slash, Yaoi, Romantico, Malinconico.

Raiting: verde

Personaggi: Malandrini. Lily Potter.

Trama: Un tenero sentimento legava i due ragazzi, nonostante gli stessi non se ne rendessero conto. In realtà l'unico che era veramente certo dei propri sentimenti era Remus, lui sapeva perfettamente quel che provava anche se lo nascondeva. Sirius provava un moto di protezione e gelosia nei confronti di Remus. Per i meno intuitivi e per i meno interessati, tutto ciò si traduceva in una sorta di amicizia intima e fraterna.

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In Amor le parole non contano...

Un grosso cane nero stava annusando il pavimento del dormitorio maschile dei grifondoro. James Potter lo guardava divertito, il cane smise di annusare e cominciò a raspare sul tappeto rosso vicino all'uscita del dormitorio.

<< Si Padfoot è proprio lì, hai proprio un gran bel fiuto>> Disse James ridendo di sottecchi.

Il cane nero poi scomparve per lasciar spazio a un ragazzo attraente di nome Sirius Black. I capelli mori lunghi gli accarezzavano dolcemente le spalle mentre si ergeva in tutta la sua mascolinità. Muscoloso al punto giusto, portava pantaloni che i babbani chiamavano "Jeans".

<< Quando si tratta di cioccolato nessuno mi batte Prongs>> Rispose Sirius ricambiando il sorriso. James mosse la bacchetta e una sottilissima barretta di cioccolata incartata planò davanti a Sirius che la prese al volo con aria golosa.

<< Ma tutte le porcherie che mangi dove le metti? Mi fai invidia col tuo fisico>> Disse Prongs sospirando.

Sirius si limitò a sorridere coi denti sporchi di cioccolata.

La porta si aprì e un ragazzo bassino e tarchiatello di nome Peter Minus fece la sua entrata un po agitato con una pergamena bianca in mano.

<< Codaliscia perchè sei così agitato?>> Chiese James un po perplesso e un po' divertito.

<< Non ho finito il tema per la McGrannit! Sapete mica dov'è Remus?>> Chiese Peter agitato.

<< In biblioteca>> Risposero gli altri due in coro.

<< Accidenti!>> Esclamò Peter.

<< Devo copiare pure io quel tema, vengo con te>> Disse Sirius << Tu Jamie?>>

<< Andate andate io chiederò a Lily>> Rispose Prongs con aria sognante.

Remus John Lupin stava leggendo un libro sulla trasfigurazione, il suo viso- scavato dalle cicatrici dovute alla sua licantropia- era concentrato su un pezzo particolare che riguardava il saper trasformare solo una determinata parte del corpo umano. Le mani magre e affusolate tenevano il segno delle righe importanti.

<< Moony!>> Lo chiamò Black. Lupin si voltò e sorrise dolcemente all'amico che si trascinava dietro un Peter piuttosto affannato. Sirius parve arrossire leggermente ma nessuno parve farci caso.

Padfoot e Codaliscia passarono la mattinata a copiare il tema, ma Sirius finì per primo e accettò di passeggiare con Remus.

Un tenero sentimento legava i due ragazzi, nonostante gli stessi non se ne rendessero conto. Lily Evans, fidanzata di Prongs, lo aveva capito e lo aveva riferito a James, intimandogli di stare zitto.

In realtà l'unico che era veramente certo dei propri sentimenti era Remus, lui sapeva perfettamente quel che provava anche se lo nascondeva. Sirius provava un moto di protezione e gelosia nei confronti di Remus. Per i meno intuitivi e per i meno interessati, tutto ciò si traduceva in una sorta di amicizia intima e fraterna.

Le mani dei due ragazzi si sfiorarono per sbaglio e Sirius sentì un brivido percorrergli la schiena, la ritrasse leggermente.

<< Senti Remus...>> Esordì Sirius ma una voce stridula li interruppe.

Violet Bow, la fidanzata di Black, sventolava la mano eccitata chiamando il nome del moro che le andò incontro dimenticandosi per un momento dell'amico. Violet lo baciò sulla bocca velocemente e gli strinse la mano. Moony distolse lo sguardo e con finta indifferenza se ne andò verso il lago nero.

Niente. Niente per lui esisteva dopo di Sirius. Il resto esclusa forse l'amicizia con Peter, James e Lily non contava per lui. Cosa potrebbe avere di più se non il suo sorriso? Se non i suoi occhi? Se non quella risata simile a un latrato che lo rendeva maledettamente Sirius? I MAGO si avvicinavano, nonostante il forte legame, forse i quattro si sarebbero persi. Moony sapeva che le notti di luna piena senza i suoi amici sarebbero state prive di significato, il professor Silente aveva convinto Severus Piton a preprargli la pozione Antilupo. Piton riluttante aveva accettato. Così fuori da Hogwarts non avrebbe ucciso nessuno. Remus scosse la testa. No. Non era pronto a un distacco, non era pronto a un addio. Guardò rattristito Lily e James che passeggiavano mano nella mano. Cosa avrebbe fatto senza do loro? Senza Sirius? Scosse ancora la testa con gli occhi annebbati dalle lacrime. Perchè doveva provare questo? Perchè doveva innamorarsi del suo migliore amico? Perchè non qualcun altro? Perchè doveva soffrire per uno che lo avrebbe considerato sempre un amico e basta? Perchè tutto questo? Perchè ogni giorno doveva annaspare, nuotare e fuggire per non perdersi negli occhi del suo amico. Perchè doveva scansarsi quando si sfioravano? Cosa c'era di sbagliato? Non un uomo. Non un maschio. Ma Sirius e basta. Il suo Sirius. No. Non suo. Non sarebbe mai stato suo. Magari nei suoi sogni o nei suoi pensieri, ma mai nella realtà. Mai. Il cielo sembrava insignificante in confronto a lui. Le nuvole sembravano inchinarsi quando passava. Quei capelli mori, quelle labbra soffici sembrava facesse a gara con il sole a chi fosse più bello. Remus sospirò con le lacrime agli occhi e se ne andò al dormitorio maschile.

L'ultimo giorno di scuola arrivò inesorabile, i MAGO ormai erano fatti. E Sirius e Remus proprio in quel periodo erano in rotta di collisione. Moony sembrava infastidito dall'amico che continuava a spuntargli davanti da solo o con Violet. Sirius invece voleva capire perchè Moony lo evitasse. Anche se tutto nasce da una discussione del giorno prima quando Sirius scoprì che Remus e Severus erano riusciti a diventare amici, James era furioso perchè ormai Lily era concentrata nel riuscire a desistere Piton ad entrare nei Mangiamorte e parve riuscirci, ma lei e James trovarono un tacito accordo. Non avrebbero parlato di Piton o di Mangiamorte fino alla fine.

Sirius invece si sentiva profondamente offeso. Dopo la tremenda litigata che ebbero ieri, Remus lo evitava e Padfoot si ritrovò per la prima volta a sentire come un buco nero nello stomaco. Si rattristì ma il suo orgoglio non lo fecero desistere dal tartassare Remus.

<< Con Mocciosus! Lo sai che noi lo odiamo! Quello che ti ha fatto non lo ricordi?>> Sbottò la sera prima del ritorno alle proprie famiglie.

<< Quello che mi ha fatto è stata tutta colpa TUA mio caro Sirius perchè TU lo hai stuzzicato e TU gli hai messo la pulce nell'orecchio e non si chiama mocciosus. Si chiama Severus.>> Rispose a tono Remus mentre preparava le valigie. Lily, James e Peter li guardavano esterefatti anche se un po' James si ritrovava dalla parte del moro.

<< Non gli ho chiesto io di ficcare il suo naso enorme nei nostri affari! Non è l'amico giusto per te!>>

<< Smettila di dire cattiverie! Sei solo un ipocrita! Come osi dirmi con chi devo stringere amicizia. Dopo tutto questo! Hai rovinato tutto Sirius!>> Urlò Moony e rabbioso si diresse verso la guferia per prendere il suo gufo.

Padfoot si rinchiuse in bagno per rasarsi la barba. Si sedette sul WC e si mise le mani tra i capelli. Le urla dell'amico gli rimbombavano nella testa. Più ci pensava e meno si sentiva adirato anzi si sentiva tremendamente triste, l'ultimo giorno insieme, è proprio vero aveva rovinato tutto.

La voce di Violet riecheggiò all'esterno. L'ultima persona con cui voleva parlare era proprio lei, se mai l'aveva veramente amata. Ora si sentiva distaccato. Uscì e Prongs annunciò di aver chiuso l'ultima valigia.

La sera verso le 24 Remus stava ancora sulla poltrona grifa davanti al caminetto, voleva godersi quel leggero fuocherello ancora per un po' prima di dirgli addio. Dei passi attutiti lo raggiunsero e Moony guardò la sagoma di Sirius che lo guardava visibilmente addolorato, Remus si alzò e gli andò in contro e Sirius lo abbracciò.

<< Scusami>> Disse con voce roca.

Lupin sorrise commosso e ricambiò l'abbraccio.

<< Mi mancherai Pad>> Disse sulla sua spalla.

Quando si separarono rimasero un po' a guardarsi, poi le loro labbra piano piano si avvicinarono incontrandosi in un lieve, casto bacio.

<< Perchè?>> Chiese Remus.

<< Non lo so>> Rispose Sirius e si allontanò dando le spalle all'amico se ancora così si poteva chiamare.

<< Perchè?>> Ripietè Moony.

<< Io...Scusami...Scusami davvero...Forse ho bevuto troppo>> Mentì spudoratamente, sapeva di star solo fuggendo. Aveva paura? Era così vigliacco?

<< So che mi volti le spalle per Violet>> Disse Remus indicando con la testa il dormitorio femminile << Sappi che lei non ti amerà mai come io amo te>> Concluse lasciando Sirius esterrefatto << Non lo sai, quanto ti ho amato e quanto ti amo non lo sai, io non te l'ho mai detto. Ma ora lo sai. E anche se sto zitto, tu lo capisci da solo ora. Io mi perdo nel tuo sguardo. Quando mi sfiori e ridi io mi sento perso. Non parlo e se non parlo poi sto male. E so che qualcosa provi pure tu, o forse mi sbaglio chi lo sa. Ma cosa contano nell'amore le parole?*>> Finì l'ultima frase in un sussurro e se ne ritornò al dormitorio lanciando una triste occhiata alla sala comune e poi a Sirius. << Buona notte>>

Black rimase li fermò, una vocina gli diceva di rincorrere Remus e di dirgli che in realtà lo amava alla follia. Eppure stava fermo lì. Orgoglio? Non era di sicuro per Violet, l'avrebbe lasciata tra qualche giorno. Le parole di Rem ancora nella testa, frullavano dolcemente. Sentiva la sua vocina sfiorargli i capelli da dietro anche se erano lontani. Sospirò triste e andò a dormire pure lui.

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Sirius stava giocando con Fierobecco in uno scantinato di Grimmauld Place. Da un anno appena, di nuovo libero. Dopo essere stato falsamente accusato da quel traditore di Codaliscia.

Non poteva credere neancora dopo 15 anni nella morte di James. In Harry lui vedeva James. Era inutile nasconderlo. Remus si affacciò leggermente alla porta, il volto stanco e provato.

Ancora non gli sembrava vero di rivederlo dopo 12 anni. Sembrava più vecchio, per colpa della licantropia e dello stress.

Era la prima volta da quando era ufficialmente un uomo libero che si trovavano da soli. Dopo Hogwarts si erano rivisti raramente, dato che la prima guerra magica era alle porte. L'ordine della Fenice li teneva impegnati.

<< Pensi che questo ippogrifo ti capisca come il gatto di Hermione?>> Chiese con un lieve sorriso Remus.

<< Si, penso di si. In fondo mi sono stati tutti e due accanto e di aiuto>> Rispose Sirius senza guardarlo.

<< Ci dispiace lasciarti solo con Kreacher>> Disse Remus.

<< Fa niente, tanto tra due o tre giorni poco più Harry finirà la scuola e verrà qui con me>> Esclamò Sirius ritrovando un po di allegria a quel pensiero.

<< Mi dispiace comunque>>

Sirius si alzò e sempre di spalle cominciò a parlare.

<< In questi 12 anni ti ho pensato tanto Moony, a te a James a Lily e ovviamente ad Harry. Mi sei mancato>> E si voltò.

Ormai non erano più ragazzini, ormai erano uomini. Maturi e responsabili. Ma Remus non aveva mai smesso di amare in segreto Sirius, e Sirius non ha mai smesso di amare Remus. Questo era diverso dalle semplici piccole passioni adolescienziali.

<< Ti voglio bene>> Disse Sirius sorridendo leggermente.

<< Anche io>> Rispose Remus.

I due si strinsero la mano e si spalleggiarono. Mentre Remus stava per staccarsi Sirius lo afferò e sul suo collo esalò un debole: << Ti amo >>.

Remus lo abbracciò felice come non mai. Dopo tanti anni si erano ritrovati. Lupin sentì il cuore riprendere a emanare calore dopo un periodo di gelo e solitudine.

I due uomini si baciarono, stavolta con più passione e trasporto. Sirius trascinò verso il divano Remus che non oppose resistenza.

---Fine---

*Citazione della canzone di Benigni "Quanto ti ho amato"

Angolo dell'autrice:

Spero che questa breve FF vi sia piaciuta. Alle 00.47 l'ho finita di scrivere e sono comunque fiera del mio lavoro. Accetto critiche ed osservazioni alla prossima!

   
 
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