Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Marauders    31/03/2006    19 recensioni
“O mamma mia” esclamò Lily mettendosi a sedere sul suo letto, stringendo il lenzuolo, “Sto per sposarmi!” “Ma non mi dire...” disse James sdraiato al suo fianco, poggiato sui gomiti, “Anch’io!” “Tu non capisci, James” gli ripose la ragazza girandosi a guardarlo, “Io sto per sposarmi!” James sorrise, “Questo l’ho capito, visto che stai per sposarti con me.” Prongs
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“O mamma mia” esclamò Lily mettendosi a sedere sul suo letto, stringendo il lenzuolo, “Sto per sposarmi

O mamma mia” esclamò Lily mettendosi a sedere sul suo letto, stringendo il lenzuolo, “Sto per sposarmi!”

Ma non mi dire...” disse James sdraiato al suo fianco, poggiato sui gomiti, “Anch’io!”

“Tu non capisci, James” gli ripose la ragazza girandosi a guardarlo, “Io sto per sposarmi!”

James sorrise, “Questo l’ho capito, visto che stai per sposarti con me.”

 

           Prongs

 

 

Sì, lo voglio

 

O mamma mia” esclamò Lily mettendosi a sedere sul suo letto, stringendo il lenzuolo, “Sto per sposarmi!”

Ma non mi dire...” disse James sdraiato al suo fianco, poggiato sui gomiti, “Anch’io!”

“Tu non capisci, James” gli ripose la ragazza girandosi a guardarlo, “Io sto per sposarmi!”

James sorrise, “Questo l’ho capito, visto che stai per sposarti con me.”

Anche la rossa sorrise e gli buttò le braccia al collo.

“Vedo che alla fine ce l’ho fatta a conquistarti, cara la mia Evans” le disse passandole un dito sulla punta del naso.

Bhe…” fece lei, “Ho ancora un giorno per ripensarci.

E no che non ci ripensi!” disse James e la baciò teneramente.

“Lily!” disse la madre dal cucina, “È arrivata Alice, la faccio salire.”

Con un gesto brusco, Lily si allontanò da James e si ricoprì col lenzuolo, “Cavolo” disse, “Vai, sparisci.

“Ti chiamo più tardi” disse James dandole un bacio in guancia e con un pop scomparve dalla stanza, per riapparire pochi secondi dopo.“I vestiti.” disse.

Lily li raccolse in fretta dal pavimento e glieli tirò addosso, “Vuoi andare?” gli disse ridendo, il ragazzo le fece l’occhiolino e se ne andò.

La porta della stanza si aprì giusto un attimo dopo che Lily si fosse infilata almeno la camicia da notte.

Buongiorno dormigliona” disse Alice ferma sulla soglia.

“Ciao” le rispose Lily cercando di rifare il letto il più in fretta possibile.

“Vedo che hai fatto baldoria questa notte” disse Alice con un sorriso malizioso stampato sulle labbra.

“Non so di cosa parli” disse Lily finta tonta, ma l’amica raccolse qualcosa dal pavimento e glielo porse.

“Non mi risulta che tu usi boxer!” disse ridendo.

Lily arrossì vistosamente e glieli strappò di mano proprio quando James rifece la sua comparsa, sta volta almeno vestito più dignitosamente.

“Ho dimenticato…oh, ciao Alice” disse.

“James” rispose lei mettendosi a sedere su di una poltrona, stava letteralmente scoppiando a ridere.

“Ringrazia solo che Alice non è mia madre” disse Lily restituendo l’indumento al legittimo proprietario, “E vedi di non farmi più scherzi del genere.

“Che importa?” disse James, “Tanto da domani saremo sposati!” e se ne andò per la terza volta in neppure dieci minuti.

Quando il ragazzo se ne fu andato, le due amiche si guardarono ed esplosero in nuove risate, fino alle lacrime.

“Allora” fece Alice ricomponendosi, “Cosa prevede il programma di oggi, futura sposina?”

Lily aprì uno scomparto della cassettiera e ne uscì un pezzetto di pergamena che porse all’amica, poi si sedette sul puf di fronte lo specchio e incominciò a spazzolarsi i lunghi capelli rossi.

 

“Direi di cominciare dal vestito” disse Lily una volta che lei e l’amica furono per strada.

“Ammettilo che non vedi l’ora di provarlo!” le fece Alice dandole un leggero colpo sul braccio.

Arrivarono di fronte al negozio di abiti per spose giusto in tempo per vedere un ragazzetto abbassare la saracinesca.

“Cosa?” esclamò Lily, “Che sta facendo?!”

“Sto chiudendo, non vede?” rispose il ragazzo dando un ultimo colpo al lucchetto.

Ma…ma…” balbettò la ragazza, “Io devo ritirare il mio vestito!”

“Mi spiace, non so che dirle” disse lui.

“Io domani devo sposarmi!” Lily era già sull’orlo di una crisi di nervi.

“Dov’è il proprietario?” chiese Alice, “Dobbiamo prendere per forza quel vestito.

Il ragazzo abbassò il capo sconsolato, “Purtroppo ha avuto un lutto in famiglia e per oggi il negozio rimane chiuso.”
”Su Lily” le disse Alice mettendole una mano sulla spalla, “Vorrà dire che lo ritireremo domani mattina all’apertura.”

“Veramente…” fece timidamente il ragazzo, “Domani è il giorno di riposo”

Lily si portò le mani alla testa, “Ecco, lo sapevo, dovrò sposarmi in jeans e maglietta!”

Il ragazzo si congedò in fretta, lasciando così le due amiche sole, sedute sul marciapiede di fronte la bottega chiusa.

“Avanti Lily” tentò di consolarla Alice, “Siamo streghe, no? Vedrai che troveremo una soluzione. Potremmo andare da madama McClan, oppure…”

Improvvisamente il volto di Lily si illuminò, “Hai detto…siamo streghe?”

Perché, non lo siamo?”

“Allora possiamo fare magie come…materializzarci dentro il negozio e prendere il mio vestito!” balzò in piedi.

“Lily!” esclamò Alice alzandosi anche lei, “Lo sai che è reato, vero?”

“Io quel vestito l’ho pagato, quindi è mio!” disse risoluta la rossa e si avviò verso un vicolo laterale.

“Si tratta di violazione di domicilio!” provò a protestare Alice, ma Lily era determinata.

Pochi minuti dopo, le due ragazze si trovavano all’interno del negozio, erano nel buio più totale, mormorarono un lumos e cominciarono la loro ricerca.

“Ammetto di non conoscere bene le usanze dei babbani” disse Alice scorrendo gli abiti appesi in cerca di quello giusto, “Ma non ci sono allarmi o cosa del genere?”

Cosa dici?” chiese Lily che non aveva sentito, “Eccolo!” esclamò trionfante staccando dalla gruccia un vestito confezionato che portava l’etichetta Evans.

“Dicevo, non ci sono allarmi, sistemi di sicurezza?” riprese la biondina.

“Si, ma non dovrebbero scattare, a meno che…”

A meno che, cosa?” chiese Alice girando la maniglia della porta d’ingresso, uno stridio acuto si levò nell’aria.

A meno che tu non tocchi porte o finestre!” esclamò Lily coprendosi le orecchie con le mani per attenuare il rumore.

“Scusa”  mormorò Alice, “Che facciamo?”

“Scappiamo, no?”

E in men che non si dica, Lily e Alice si smaterializzarono lontano dal negozio, mentre l’allarme scattato aveva cominciato ad attirare una cospicua folla di curiosi.

Si materializzarono nel salotto di casa Evans.

“Siamo ufficialmente delle criminali” disse Lily lasciandosi cadere sul divano.

“Certo che James ha avuto una cattiva influenza su di te” disse Alice ridacchiando, “Stai diventando una ‘Malandrina’!”

Lily scoppiò a ridere.

“Non vuoi vedere la mia sfilata?” chiese poi.

“Sì, sì” rispose Alice battendo le mani, “Voglio un’anteprima di domani.

Qualche minuto più tardi, Lily riscese in salotto con indosso il vestito bianco, con l’ampia gonna lunga fino ai piedi, svolazzante ad ogni passo, il corpetto allacciato sulla schiena che le lasciava le spalle scoperte.

“Allora?” chiese facendo una giravolta, “Come sto?”

“Oh, oh” fece Alice spalancando gli occhi.

Che c’è?” chiese Lily preoccupata.

“Macchia!”  disse l’amica indicando una macchia abbastanza ampia sulla gonna. Lily cacciò un urlo.

“Non ci posso credere” disse, “Non me ne va una dritta, oggi!”

“Sali a cambiarti” le disse Alice, “Ora escogitiamo un modo per toglierla.

“Niente, niente, niente!” esclamò Lily lasciando cadere il pezzetto di sapone che teneva in mano, il vestito era posato sul tavolo della cucina tra saponette e bottigliette di smacchiatori, ma la macchia non aveva alcuna intenzione di sparire, “E non funziona neppure la magia.”

“Mi è venuta un’idea” disse Alice, “Tu aspettami qui, torno fra cinque minuti.

Effettivamente la ragazza tornò cinque minuti dopo con in mano un’altra bottiglia, “Trovato!” esclamò trionfante, “Smettila di mangiati le unghia, se no sarai un disastro.”

“Cos’hai trovato?” le chiese Lily.

“Smacchiatore universale di zia Acetonella” disse Alice sventolando il flaconcino, “Se non ci può questo non ci può niente!”

 

“Lily, al telefono.”

La ragazza scese in fretta le scale e andò a rispondere, erano da poco passate le nove di sera.

Ciao Lily

“James” esclamò lei, “Dimmi che mi vuoi sposare ancora!”

Certo che ti voglio sposare” disse il ragazzo senza capire, “Lily, che è successo?

“Non puoi immaginare la giornata che ho avuto.

Racconta

“Bene, primo ho dovuto rubare il mio vestito dal negozio perché era chiuso e non solo, era pure macchiato, naturalmente, dopo 2 ore di tentativi vani, siamo riuscite a sistemarlo. Poi siamo andate in chiesa a vedere le decorazioni, però mancava circa metà dei fiori, che il fioraio non aveva e siamo andate a comprarli da un’altra parte, per non dire poi…”

James, dall’altra parte della cornetta scoppiò a ridere.

“Io non ci trovo niente di divertente, James” disse Lily glaciale.

Forse perché non ti sei sentita mentre parlavi” rispose il ragazzo, “Ma comunque, andiamo al punto, un bacio perché sono di fretta.

Dove vai?” chiese Lily.

Addio al celibato” spiegò James, “Tutto organizzato dai miei Malandrini!

“Andiamo bene” fece la ragazza, “Non fare pazzie, scemenze e non ti ubriacare.

Guarda che sei mia moglie, non mia madre!

“Futura moglie” precisò Lily.

Va bene futura moglierispose James ironico, “Ci vediamo domani, e non fare tardi!

“Questo dovrei dirlo io a te, conoscendoti!”

 

L’indomani mattina, ore 10.15, la cerimonia doveva essere cominciata da un quarto d’ora, ma mancava ancora qualcuno.

Questa volta mi ammazza, pensò James infilandosi in fretta il vestito da cerimonia, sta volta Lily mi ammazza sul serio!

La sera prima avevano fatto parecchio tardi e avevano alzato il gomito un po’ troppo, si erano addormentati tutti e quattro chi sul divano, chi sulle poltrone nel salotto di casa Black, casa di Sirius naturalmente, non dei suoi!
”James, lo sai che sei in ritardo, vero?” chiese Remus finendo di prepararsi anche lui.

“Lo so Rem, lo so” fece James allacciandosi la cravatta, “Vedi di svegliare Sirius, ci serve. Colpa sua, è colpa sua se sono in ritardo e per giunta i postumi della sbornia non hanno alcuna intenzione di essere smaltiti! Mamma mia che mal di testa!”

Ma Felpato non aveva per niente voglia di alzare la testa dal bracciolo del divano.
”Va bene” disse James infine, “Quando si sveglia raggiungeteci in chiesa, sono già in ritardo di mezz’ora, non posso pure stare dietro a lui.

“Ok, ok” gli fece Remus, “Sta calmo, ci pensiamo io e Peter, tu rilassati e vai all’altare dalla tua adorabile sposa.

“Quella mi ammazza” disse James, “Altro che adorabile!”

 

“E c’è chi dice che è la sposa quella che arriva in ritardo.” disse Lily continuando a guardare l’orologio, erano le undici meno un quarto e ancora non c’era nessuna traccia di James Potter.

“Io quello lo ammazzo!”

“Tesoro, calmati” le disse la madre, “Vedrai che fra un po’ arriva.”

Infatti arrivò, correndo a perdi fiato. “Scusa…” le disse appena la vide, “Lo so, sono in ritardo.

Lily sospirò, “Ma almeno ora sei qui.” Sorrise, “Vai dentro che cominciamo.”

Dopo l’inizio non del tutto perfetto, la cerimonia si svolse nel migliore dei modi, benché il testimone dello sposo fece la sua comparsa poco prima della fine.

“Ma che diavolo avete combinato ieri sera?” chiese Lily in un sussurro mentre il prete continuava il suo sermone.

“Un po’ di baldoria” rispose James.

“Certo che tu mi ascolti quando parlo” disse Lily, “Che ti avevo detto al telefono?”

“Avevi ragione” ammise James, “Ma mettiti nei miei panni! Era un addio al celibato.”

“Ehm, ehm!” fece il sacerdote, i due ragazzi si voltarono a guardarlo, “Signorina, toccherebbe a lei.

Lily arrossì e pronunciò il suo giuramento, poi fu il turno di James, ma per sua sfortuna il giuramento cominciava allo stesso modo di qualcosa che lui sapeva molto bene.

“Io, James Potter, giuro solennemente di non avere buone intenzioni…no, scusate, questo è l’altro. Daccapo…io, James Potter…”

Sirius, alle sue spalle stava ridendo sommessamente mentre James continuava a parlare, cercava di mascherare le risate in colpetti di tosse imbarazzati.

“E ti prometto, Lily” concluse il ragazzo, “Che la prossima volta che ci sposiamo arriverò in orario…anzi in anticipo!”

 

“Foto! Foto!” disse Sirius brandendo la macchina fotografica, la cerimonia era finita e il banchetto appena cominciato, “Voglio una foto con gli sposi!”

“Non te la meriti proprio” disse James incrociando le braccia sul petto, “Visto a che ora sei arrivato.

“Da che pulpito” rispose Lily prendendo il braccio del neo marito, “Ricordami, chi è che si è presentato con 45 minuti di ritardo?”

Facciamo sta foto, che è meglio!”

 

Con uno schiocco, Harry chiuse l’album di foto che stava guardando insieme al suo padrino e a Remus.

“Un giorno o l’altro dovete raccontarmi del matrimonio.” disse passando una mano sulla copertina in cuoio.

Remus rise guardando l’espressione che si faceva avanti sulla faccia di Sirius.

“Ehm…” fece quest’ultimo, “Non credo sia una buona idea. James sarebbe capace di uscire dalla tomba pur di farmela pagare per i pasticci che gli ho combinato!”

   

Fine

  
Leggi le 19 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Marauders