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Autore: Franky93    02/08/2011    2 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.27:
Nuova meta! La gelida Mogania

Quando quella voce si fece sentire, dentro quel curioso laboratorio calò il silenzio, e il Generale che parlava nell’ombra si fece avanti, così come la proprietaria della voce. Il primo era un uomo sulla trentina d’anni, dai capelli e il pizzetto lilla, vestito con la classica divisa da Generale dei Rocket, mentre l’altra era una donna dal portamento elegante e dai capelli rossi, che a giudicare dalla sorta di tailleur che indossava, doveva essere anche lei un ufficiale.

-Oh, ma chi si vede, la cara Atena.- disse l’uomo, salutandola con tono parecchio cordiale –A che cosa dobbiamo la tua visita?-

-Lo sai bene, Maxus.- rispose l’altra –Ero venuta a controllare l’andamento della nostra operazione “Evoluzione di massa”.-

-Beh, al momento siamo ad un punto morto, dato che gli unici soggetti su cui ha avuto effetto l’esperimento dell’operazione sono stati quegli inutili Magikarp del Lago d’Ira, e a parte loro, non abbiamo trovato nessun altro soggetto valido che potesse soddisfare le nostre aspettative, anche se devo dire che le vendite dei Gyarados al mercato nero della città sono state molto lucrose.-

-Non fa nulla, vorrà dire che mobiliteremo gli scienziati per trovare un’alternativa o una qualche altra soluzione al problema.-

-Ma stando all’ultimo rapporto di quella miccia corta di Milas, c’è anche un altro problema da cui dovremo guardarci.-

-Già… come se quelle dannate di Scarlet ed Èclaire non fossero già state una spina nel fianco tre anni fa…-

-Fortuna che tu, io, Milas, e il capo siamo comunque rimasti uniti e non ci siamo arresi, e che nonostante tutte le risorse e il tempo che abbiamo speso, alla fine è quasi arrivato il momento… il momento in cui, dopo una lunga attesa, il Team Rocket risorgerà!-

-Sì, e quando accadrà…-

E mentre la Generalessa chiudeva il discorso, prese dal cassetto di una scrivania una sorta di dossier, tirandovi fuori delle foto di fattura parecchio recente e non, alcune ritraenti il gruppo di Alex e altre che invece raffiguravano due ragazze, una bionda e una rossa, in compagnia rispettivamente di una lucertola rossa con una fiamma sulla coda e un topo giallo con la coda a forma di fulmine.

-Ci libereremo di loro, di tutti loro, una volta per tutte!-

Nel frattempo, ignari delle misteriose trame che il Team Rocket aveva in serbo per loro, i nostri eroi, dopo una breve sosta ad Amarantopoli per fare rifornimenti, erano pronti, per partire alla volta della prossima città, se non fosse per il fatto che, arrivati alla strada idonea al raggiungimento della città, si ritrovarono a dover prendere una decisione su che strada prendere.

-Dylan, se non sbaglio hai detto che Mogania dovrebbe trovarsi a nord una volta che abbiamo proseguito sempre dritti, dico bene? E allora perché ci troviamo davanti ad un bivio?- domandò Alex, indicando prima una grotta alla loro destra e poi un tratto d’acqua davanti a loro.

-Perché da quanto ho visto sul PokéGear.- cominciò a spiegare Dylan con la sua solita calma -Possiamo raggiungerla andando verso questa breve strada marina, oppure attraversando questa grotta, che conduce anche al Monte Scodella.-

-Monte Scodella? Che nome bizzarro.- esclamò Matt.

-Forse meno bizzarro di “Torre Campana”, no?- scherzò Fran.

-Rimane il fatto che non sappiamo dove andare.- concluse Amy.

-Forse posso darvi una mano io.- disse una voce alle loro spalle.

Il gruppo, voltandosi di scatto, videro avvicinarsi a loro una ragazza dai capelli di un biondo non ben definito, ma molto chiaro, vestita di un paio di jeans e una maglietta a mezza manica con sopra disegnato un cuore diviso a metà da una saetta, seguita liberamente da un Pokèmon di piccola taglia, simile ad un topo giallo, dalle sacche guanciali rosse, le orecchie a punta e la coda a fulmine.

-E tu saresti…?- domandò Alex.

-Laura, Laura Èclaire.- si presentò lei, prendendo poi in braccio il Pokèmon che la seguiva –E questo è il mio Pikachu!-

-Pika!- salutò cordiale il roditore.

-Oh, e così questo sarebbe un Pikachu.- si stupì Matt, avvicinandosi per guardarlo meglio –Qui a Johto non se ne vedono molti, anzi possono considerarsi una vera rarità.-

-Forse perché questo viene da Kanto, ho indovinato?- domandò Dylan.

-Si, è esatto, ma come fai a saperlo?-

-Perché anche lui viene da Kanto- rispose Fran –E scommetto che anche tu sei di quelle parti, vero?-

-Indovinato. Ah, voi dovreste essere amici di Sonia, giusto?-

-Eh? Scusa Alex, non è che puoi spiegarmi di cosa sta parlando? Credo di essermi persa qualche passaggio.- domandò confusa Amy.

-È una lunga storia, e credo te la racconterò più tardi, piuttosto… toglimi una curiosità, Laura, come fai a conoscere Sonia?-

-Sono una sua conoscente. Lei mi ha parlato molto di voi e mi ha chiesto di raggiungerla a Mogania per incontrarci. Oh, e mi ha anche chiesto di accompagnarvi nel caso avessi incrociato il vostro cammino. Una bella fortuna, eh?-

-Già, una gran bella fortuna. Ma tornando al nostro problema, sai per caso quale strada indicarci?-

-Certo che sì! Il mio istinto mi dice di attraversare il tratto d’acqua.-

-Dici? Allora lascia che ci pensiamo noi! Poliwhirl, vai!-

-Aiuta anche tu, Vaporeon!-

E attraversato il breve tratto di mare grazie ai Pokémon d’Acqua di Matt e di Amy, il gruppo di Alex poté proseguire, camminando per circa un’ora e mezza su un sentiero battuto e quasi desolato, al punto che il vento che tirava da quelle parti era parecchio freddo, anche se non c’era tanto da sorprendersi, dato che si trovavano in zona montana.

-E…eee…etciù!- starnutì il chitarrista, tirando su col naso.

-Salute. Ti sei raffreddato?- domandò Amy.

-Forse, ma con questo tempo è normale che succeda.-

-Se sei equipaggiato bene contro il freddo, no.- lo corresse Dylan, dando il suo giubbotto ad Fran per coprirla dal freddo.

-Ma tu non temi il gelo?- gli chiese lei.

-Wow, non sapevo ti preoccupassi per me… e comunque è per evitare che ti becchi un malanno.-

-Ma così sei a rischio anche tu, se stai solo con la maglia.-

-Dammi retta, alla mia età si diventa parecchio resistenti a temperature basse come questa, perciò è meglio per te se resti al calduccio dentro il mio giubbotto.-

-Non vorrei interrompervi, piccioncini, ma se non aumentate subito il passo un accidenti ve lo prenderete comunque!- intervenne Laura.

-Ha parlato la regina delle nevi…- ironizzò Alex, notando la bionda camminare come se niente fosse nonostante la corrente.

Facendosi forza, e ignorando anche questi vari scambi di battute, alla fine il gruppetto raggiunse Mogania, e una volta messo piede nel Centro Pokémon, vennero accolti da una presenza molto familiare e forse parecchio gradita: Sonia!

-Ehi, da quanto tempo non ci si vede!- lì salutò lei.

-Come puoi vedere, sono riuscita a portarteli tutti interi e senza nemmeno un graffio, proprio come volevi.- le disse Laura.

-Ottimo lavoro, sorella, così si fa!-

-“S-sorella”?- balbettò Matt.

-“O-ottimo lavoro”?- gli fece eco Dylan.

-“Così si fa”?- concluse Fran.

-Voi due siete sorelle?- domandò Amy, ancora più confusa.

-Proprio così, anche se forse vi aspettavate due gemelle, vero?-

-Io veramente non me l’aspettavo, che sorpresa!- fu l’unica cosa che riuscì a dire Alex –Anche se forse avresti dovuto dircelo prima.-

-Questo è vero, ma di solito preferisco lasciare un po’ di mistero intorno alla mia persona. Sai, alcune volte non parlo tanto di me.-

-Ma questo non ti crea problemi a socializzare?-

-No, non tanti, ma per il resto anch’io vanto parecchi amici.-

-Scusa, Alex, ma non è che potresti spiegarmi chi è lei?-

-Certo, Amy. Dopotutto, ti devo delle spiegazioni, eh eh eh.-

E nell’ora che seguì, Alex e gli altri raccontarono ad Amy di come avevano incontrato Sonia e come, di conseguenza, Alex perse contro di lei, patendo una sconfitta molto pesante, trauma che fu superato grazie alle parole di sollievo della stessa rossa. In più, quasi contemporaneamente, il ragazzo dagli occhi verdi raccontò a Sonia tutto ciò che era successo da quando si erano separati.

-…E fu così che, sfruttando la velocità di Quilava, riuscii a fargli usare Ruotafuoco al momento giusto, battendo Steelix e conquistando in questo modo la mia sesta Medaglia.-

-Wow… però, sorellina, sembra che hai trovato uno che ha talento.-

-Certo. Però, a mio giudizio, credo non sia ancora pronto per un’altra lotta contro di me.-

-Se vuoi, posso sempre sfidarlo io, no?-

-Non è una buona idea, Laura.-

-Non preoccuparti, voglio solo misurare il suo potenziale.-

-Devo cominciare a preoccuparmi?-

-Non so… fai conto che io e Sonia siamo a pari livello come forza, ma c’è solo una cosa che ci distingue.-

-E cosa sarebbe?-

-Accetta la mia sfida e lo scoprirai presto, anzi, molto presto.-

Fine Cap.27
   
 
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