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Autore: _CrazyWriters_    03/08/2011    2 recensioni
Chi avrebbe mai pensato che la cosa che amavo di più al mondo mi si sarebbe rivolta contro? Chi avrebbe mai pensato ad una cosa simile? Una sola domanda… perché? Forse una risposta non la troverò mai… forse dev’essere così e basta…
E poi… lui è un vampiro. Insomma chi sarebbe tanto scema da mettersi con un vampiro? Ovvio, solo io...
*Ila*
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Ila*

Capitolo 17: Klaus

Nonostante tutto quello che era successo, il cielo era sempre limpido e di un azzurro magnifico.
Dopo aver soggiogato i miei genitori a dimenticare la conversazione in cui avevo svelato la mia natura di vampiro, ero andata alla radura dove io e Damon eravamo soliti passare il tempo insieme.
Seduta all’ombra dell’albero dove avevo letto Shakespeare la prima volta che io e il vampiro eravamo stati in quel posto, osservavo una piccola nuvola che macchiava il cielo perfetto, ripensando a tutto quello che era accaduto quel giorno.
Erano le 16.47 del pomeriggio, lo ricordo ancora perché avevo appena guardato il display del cellulare quando successe…
Da dietro un albero, all’entrata della radura, spuntò lui.
Inizialmente non mi resi conto di chi era e restai ferma a guardarlo scambiandolo per un turista o qualcosa di simile, anche se lo spiazzo di erba verde che amavo era nascosto in mezzo al bosco e non era facile trovarlo, o comunque, non saltava immediatamente all’occhio.
Un uomo alto, sul metro e ottantacinque, biondo, con gli occhi azzurri e gli zigomi pronunciati, le labbra carnose e non molto muscoloso nonostante l’altezza. Ecco chi vidi.
Devo ammettere che inizialmente rimasi ammaliata dal suo viso perfetto, sembrava un angelo.
Iniziò a camminare nella mia direzione e mentalmente cominciai a prepararmi un discorso il meno ingarbugliato possibile per fornirgli informazioni, quasi sicuramente si era perso.
Ma quando era a qualche metro da me, capii…
“Tu devi essere Jinny.” disse non appena mi fu accanto.
Non mi alzai dall’erba e distolsi lo sguardo dal suo, spostandolo sull’orizzonte.
“E tu devi essere Klaus.” risposi cauta.
Sorrise e portò le mani nella tasca dei suoi pantaloni. Poi con molta indifferenza, si sedette accanto a me, poggiando la schiena contro l’albero.
“Allora, dimmi, quando hai intenzione di uccidermi?” chiesi senza distogliere lo sguardo dai tetti di Mystic Falls che riuscivo a scorgere in lontananza.
Sorrise di nuovo e poi si preoccupò di rispondermi.
“Non lo so ancora, ci devo pensare.” disse.
Il suo tono era pacato, come se non avesse fretta o bramosia di diventare l’essere più potente del pianeta. Insomma, se fossi stata al suo posto, avrei cercato di farlo subito, senza aspettare. Non c’era motivo di prolungare i tempi.
“Beh, ti consiglio di farlo subito. Non appena Damon e Stefan sapranno che sei qui, diventerà più difficile per te.” continuai.
“Non mi sembri spaventata.” proseguì lui, come se quello che avevo appena detto non avesse nessuna importanza.
“Non ho alcuna ragione di essere spaventata. Ormai non ho più niente da perdere… ho già perso tutto quello che avevo. La mia famiglia, il ragazzo che amo, me stessa e la speranza di poter andare avanti in questo modo…” iniziai a parlare, come se accanto a me non ci fosse il vampiro che mi cercava da tempo per uccidermi al solo scopo di diventare più forte, ma la mia migliore amica.
“Che stupida, parlo con il mio futuro assassino dei miei sentimenti. E’ proprio buffo, sono davvero impazzita.” risi spostandomi i capelli da davanti al viso.
“Sai, la cosa bella di quello che ti sta succedendo è che tu puoi decidere di andare avanti senza essere quello che sei, ti basta prendere il coraggio su due mani e lasciarti alle spalle tutto quello che ti fa soffrire. Io invece, sarò questo per l’eternità, è io veramente non ho più la speranza di cambiare.” disse lui.
Mi voltai a guardarlo negli occhi chiari.
Che faceva? Stava cercando di consolarmi? Beh, in un certo senso, funzionava.
“Il punto è che non posso farlo. Non posso decidere di cambiare. Io muto in base ai miei sentimenti e fino a che sarò innamorata di Damon, resterò un vampiro. Questa è la verità.” risposi mentre sentivo che gli occhi cominciavano a bagnarsi.
“Si, è vero, ma puoi anche decidere di amare qualcun altro che non sia un vampiro, e questo ti farebbe tornare umana. Pensa al alto positivo, hai buone probabilità di non restare un vampiro per tutta la vita. Non lamentarti, te l’ho detto, tutto dipende dalle tue scelte.” rispose Klaus.
Poi, mentre lo guardavo letteralmente sbalordita, si alzò da terra.
Ora mi osservava dall’alto e sorrideva rassicurante.
Pensai che forse voleva che lo seguissi, pensai che finalmente si era deciso a porre fine al mio tormento.
Invece no.
Si voltò e cominciò a camminare verso l’uscita della radura.
“Ci si vede.” disse mentre, dandomi le spalle e camminando, alzava la mano per salutarmi.
Lo guardai con la bocca aperta, fino a che non lo vidi sparire in lontananza, sommerso dagli alberi.
Non riuscivo a crederci, forse stavo sognando, forse mi ero immaginata tutto.
“Questa cosa si che è folle…” bisbigliai sorpresa.
Presi la borsa e tornai in città.

...continua...

  
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